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Autore: Goran Zukic    26/04/2015    1 recensioni
Qualcosa sta cambiando…si sente nell’aria, si respira nella vita di tutti i giorni, ma nessuno se ne rende conto. La vita va avanti come sempre, ma sta per arrivare qualcosa, qualcosa che cambierà tutto, che renderà ogni cosa diversa e che porterà Equestria in una dimensione quasi dimenticata, sepolta da tempo nei peggiori ricordi della storia. L’armonia che regna su Equestria sta per essere disintegrata, preparatevi ad un viaggio nel mondo di Twilight e le sue amiche, nella più grande e pericolosa avventura della loro vita e che segnerà l’alba o la fine di tutto ciò che noi conosciamo.
Genere: Avventura, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Discord, Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Princess Celestia, Twilight Sparkle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inganno e melodia

Intorno a lei c’era il silenzio, un silenzio abissale, quasi sepolcrale.
Non vedeva oltre il suo naso a causa di una fittissima nebbia che la circondava da ogni parte; ovunque si girasse non vedeva altro che nebbia, densa e impenetrabile.
Alzò lo sguardo verso Ivan che se ne stava in parte a lei con il busto il più eretto e fiero possibile, con lo sguardo fisso verso un orizzonte invisibile e con la sua tipica espressione di ordine e rigore, che manteneva sempre.
“Dovrebbe arrivare a momenti” esclamò lui con la sua voce grave.
“Cosa?” chiese Twilight.
“Il traghetto che ci porterà all’isola” rispose lui, senza variare il suo tono di una virgola.
Un sibilo di vento accentuò l’atmosfera di calma silenziosa e Twilight tremò di freddo, colpita dallo spiffero improvviso.
Teneva nella sua bisaccia il libro, quello che aveva appena iniziato a leggere poco prima e del quale ora aveva una grande paura.
Aveva suscitato in lei una catena interminabile di emozioni contrastanti, come nessun libro mai le aveva causato.
Non sapeva più a cosa pensare, a cosa credere, o meglio a chi credere.
Aveva sempre visto Justhought come un nemico, ma l’inganno di Discord e la sua figura nel libro le stavano facendo cambiare idea, come del resto la figura di princess Celestia sulla quale non sapeva cosa pensare.
Non riusciva a togliersi dalla testa le parole del libro, la voce di Discord, lo sguardo di Celestia, gli insulti delle sue amiche, mai si era sentita così fragile e nello stesso tempo combattuta nell’animo.
Avrebbe voluto piangere, ma si sentiva svuotata di tutto, anche della forza per piangere, aveva perso tutto, casa sua, le sue amiche, l’ammirazione di princess Celestia e la cosa che più la rammaricava era il fatto che tutto questo era successo per colpa sua.
Tutto perché era invidiosa della popolarità di Justhought, mossa da uno spirito di odio senza senso che l’aveva portata all’esilio.
Quello che aveva fatto era imperdonabile e si sentiva anche fortunata per la clemenza mossale da princess Celestia, tuttavia ora, la tristezza e l’amarezza per il suo destino aveva lasciato spazio ad una grande inquietudine.
“Dovrei parlarne con Ivan?” si chiedeva lei “Magari lui ne sa qualcosa? Chissà da dove viene quel libro? Chi l’ha scritto? Racconterà la verità o è solo una menzogna?”
Ormai non sapeva più a cosa pensare; era passata una settimana dalla sua partenza dalla stazione di Ponyville, dall’inizio del suo viaggio verso ovest e verso il posto più lontano di Equestria e ora era molto più confusa di quando era partita.
Quel giorno alla stazione nessuno era venuto a darle l’ultimo saluto, nessuno l’aveva abbracciata, nessuno le aveva augurato buona fortuna, erano soli, lei e Ivan, uno dei pony più scontrosi e poco socievoli che avesse mai incontrato.
Lo capiva però, trovarsi da un momento all’altro dalla sua bel titolo di sergente di Canterlot, a far da balia ad una u giovane unicorno nel posto più sperduto del mondo.
“Il libro era di tuo gradimento?” le chiese lui senza spostare lo sguardo.
Twilight lo guardò, come appena svegliata da un sogno ad occhi aperti e rispose con qualche esitazione: “Sì…è interessante…grazie Ivan”
“Ne sono felice” disse allora lui, nonostante la sua espressione fosse tutt’altro che felice.
Si sentì un rumore provenire dal mare, qualcosa stava alzando delle piccole onde in prossimità della riva.
Ivan mise mano alla spada, legata con una cintura di cuoio attorno al suo addome, dato che, non vedendo nulla, non poteva sapere cosa fosse l’origine di una tale rumore.
Il suono e lo strepitio delle onde si facevano sempre più vicini, fino a quando non fendette la nebbia una sottile prua di legno.
Si sentirono dei passi, passi lenti e pesanti come su una superficie legnosa e poi comparve da dietro la nebbia la sagoma di un pony, alta e imponente.
“E’ lei il traghettatore?” chiese Ivan con tono deciso.
La figura annuì e una zampa, con lo zoccolo allungato, uscì dalla nebbia.
Il manto era grigio-verdastro e lo zoccolo era consumato, sporco e con delle schegge di legno infilzate.
“E’ un ordinanza dell’imperatrice Celestia, abbiamo un proclama ufficiale, non intendo pagarla” gli disse allora Ivan con tono contrariato.
“Non mi importa se siete qui per conto di una principessa o per conto di Dio in persona, da qua non vi muovete senza le mie quindici fregate” replicò allora la figura, la cui voce era aspra e logorata dal catarro.
“Osi contraddire princess Celestia! La pagherai cara, ingrato!” esclamò allora Ivan sguainando la spada, ma venne fermato dalla zampa di Twilight.
L’unicorno si rivolse allora al pony misterioso e disse: “Eccoti il tuo denaro, ti ringraziamo per il tuo generoso aiuto”
Quindici monete d’oro scivolarono dalla zampa di Twilight sullo zoccolo di lui che subito ritrasse il braccio che scomparì nella nebbia.
Ivan la fissò con occhi di brace.
“Esistono allora persone dell’entroterra gentili. Prego, salite mia generosissima cliente” disse allora lui.
Twilight si avvicinò con una certa esitazione alla barca e poi ci salì sopra vedendo finalmente il traghettatore in carne e ossa.
Era alto, ma magro e indebolito dalla vecchiaia che manifestava in una barba che dal mento si diramava fino all’addome, nelle rughe molto marcate e in alcune macchie qua e là sul dorso, aveva gli occhi rossastri e come cutiemark un remo.
Ivan fece per salire, ma il suo zoccolo venne fermato dal remo del traghettatore.
Gli occhi azzurro-grigi di Ivan si fecero porpora di rabbia, ma riuscì a trattenersi dal colpire l’anziano pony.
“Che vuole adesso? I soldi li ha avuti no?” chiese Ivan irritato.
“Quindici fregate cadauno” rispose l’uomo che balenava un filino di godimento.
Ivan che imprecava a bassa voce estrasse le monete dalla sua bisaccia e le diede con rabbia al traghettatore, prima di salire e sedersi accanto a Twilight.
“Posso sapere il suo nome Traghettatore?” chiese Twilight.
“Mi chiamano in molti modi: Druido di brace, Caronte, Vecchio, ma puoi chiamarmi Mortimer” rispose lui che con un semplice gesto del remo aveva spinto la barca fuori dalla sabbia.
Con qualche scossone la barchetta di legno partì e si lasciò alle spalle, nella nebbia fitta, la riva.
Il mare era incredibilmente calmo, piatto e fermo come il marmo, la barca infatti procedeva tranquilla e intorno a loro solo il rumore del remo che sferzava le onde faceva un minimo rumore.
“Ci vorrà molto signor Mortimer?” chiese ancora Twilight, mentre Ivan si era addormentato.
“No, è più vicino di quanto possa sembrare” rispose il pony continuando la sua tranquilla remata.
Il tempo sembrava interminabile, la nebbia sembrava impenetrabile e ad ogni remata gli occhi di Twilight si facevano sempre più stanchi e pesanti, tanto che, cullata dal mare, si addormentò sulla spalla di Ivan.

Aprì gli occhi e non era più nell’oceano, non c’era nebbia intorno a lei, solo una stanza arancione, ampia, riccamente decorata con uno stile baroccheggiante.
Ruotò lo sguardo, davanti a lei aveva un pianoforte, mentre tutt’intorno delle statue e degli arazzi.
Fu allora che sentì un suono, un suono di pianoforte.
Si girò e vide che Discord era seduto sul sedile difronte al piano e lo stava suonando egregiamente.
Nota dopo nota Twilight si avvicinò a lui e quando si trovò proprio accanto a Discord gli chiese: “Che melodia è?”
“Per Celestia, di Jannick Von Bennuven, un grande compositore, riesci ad assaporare tutta la magia della sua musica solo in questo brano” rispose lui non smettendo di suonare.
“Penso che tu mi debba delle spiegazioni” disse allora Twilight irritata.
“Tranquilla, dolce Twilight, il viaggio per Porto Criniera è lungo, abbiamo tutto il tempo” replicò lui sorridendole.
“Cosa?...Come…Come fai a sapere dell’esilio?” chiese lei confusa e sorpresa.
Discord si mise a ridere e le rispose: “Oh mi cara, ci sono tantissime cose purtroppo che ancora non sai, che se dovessi spiegarti tutto finirebbe il divertimento”
“Basta giochi! Mi hai ingannata e per colpa tua sto andando in quel posto!”
“Colpa mia? Uhuh, quanto sei simpatica quando ti arrabbi” esclamò lui continuando a suonare.
Allora Twilight non ci vedette più dalla rabbia tirò una zoccolata al gruppo dei tasti con il suono più grave creando un tremendo rimbombò in tutta la sala.
“Ohoh! Piano! Non vorrai picchiare anche il mio piano ora, non ti basta aver quasi ammazzato di botte Princess Celestia?”
“E’ stata colpa tua!!!” urlò Twilight, cercando di colpire con un pugno Discord che però era già scomparso e si trovava seduto davanti ad una camino in accappatoio con il giornale in mano e la pipa in bocca.
“Oh guarda qui come titola l’Equestria Illustrated: “Twilight Sparkle, pazza furiosa, esiliata a Porto Criniera, dopo il tentato omicidio della nostra amata principessa”. Direi che l’appellativo che ti hanno dato è azzeccato” disse Discord facendo infuriare ancora di più Twilight.
“Adesso Basta!!!” urlò Twilight e questa volta Discord smise davvero di parlare.
“Ok Sparkle, siamo partiti con il piede sbagliato, per quale motivo sarebbe mia la colpa? Tu hai malmenato Celestia, non io”
“Non fare il finto tonto, sei tu che mia detto in sogno di fermare Justhought”
“Ti ho detto di fermarlo, non di ucciderlo di pugni”
“Allora cosa volevi che facessi, cosa ha Justhought di pericoloso?” chiese Twilight con rabbia.
“E da quando prendi ordini da me? Devo dire che mi ha stupito il modo in cui hai messo KO la principessa”
“Il tuo obiettivo era quello fin dall’inizio vero? Sfruttare la mia gelosia e la mia invidia per attaccare Justhought, che avrei però scambiato con princess Celestia e ora senza di me nei paraggi hai campo libero per prendere il potere”
“No, ma è un piano geniale, come ti vengono certe idee, dovremmo collaborare più spesso noi due”
Twilight ringhiò di rabbia e si tirò un calcio allo sgabello del piano che volò qualche metro più in là.
“Ehi! E’ di valore quel coso!” esclamò Discord preoccupato.
“Rispondi Cane! Cosa volevi che facessi?!”
I loro occhi si incrociarono, gli occhi viola intenso e iniettati di rabbia di Twilight e quelli gialli con le pupille scarlatte di Discord.
Lui sospirò profondamente e si accinse a parlare: “L’arrivo di Justhought ha generato una serie di eventi che…”, ma venne interrotto da un rumore simile a quello che si genera bussando alla porta.
“Che cos’è?” chiese Twilight confusa.
“Qualcuno ti sta svegliando” rispose Discord divertito.
“No! No, finisci di parlare, prima”
“Tanto, in questo posto, non potrai certo essermi di aiuto” le disse allora lui, mentre il bussare si faceva più forte.
“E allora perché sei venuto nel mio sogno?
” “Per dirti addio, non volevo che te ne andassi senza che ti avessi salutato” rispose lui sfoggiando un sorriso maligno e beffardo.

“Discord noooooooo!” urlò Twilight, ma davanti a sé aveva lo sguardo confuso e severo di Ivan che la fissava dall’alto al basso.
Si era svegliata e Discord se ne era andata con il sogno e con esso l’unica possibilità di sapere qualche informazione in più sul misterioso alicorno e sulle cose che stavano accadendo in quei giorni.
“Discord?” esclamò confuso Ivan.
Twilight lo guardò imbarazzata e rispose: “Beh…ecco…una lunga storia…sogni…sai”
Ivan annuì confuso, con gli occhi che erano fessure prima di dirle: “Siamo arrivati”


Angolo dell'autore

Mi scuso con chiunque sta seguende la storia e con chi aspettava il prossimo capitolo per il ritardo, ma è stato un periodo faticoso in cui ho dovuto lavorare a molte storie personali.
Spero che il capitolo vi piaccia e per chi non l'avesse capito la storia è cronologicamente ambientata prima che Twilight diventi principessa.
Per qualsiasi chiarimento o informazione, non esitate a chiedere.
Grazie di tutto
Alla prossima
Goran
   
 
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