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Autore: Dedenputtis    26/04/2015    4 recensioni
Ennesima idiozia della serie. Per capire questa però, bisogna aver letto le altre due...e magari sapere che Vegeta, ai tempi di Namec, aveva eliminato quasi tutti i componenti della squadra Ginew, più Zarbon e Dodoria...Buona lettura, ammesso che 'sta boiata lo possa essere...Altrimenti, trucidatemi pure, via recensione!
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Trunks, Vegeta, Zarbon
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Oh! Tvunks, cavo! Ma che piaceve vivedevti! Ma da quanto tempo! Tua madve è pempve qui a favsi tagliave i capelli…Mai vista una donna che ha cambiato così tante pettinatuve, duvante lo stesso Manga…davvevo incvedibile. Ma tu, piuttosto! Guavda come ti sei fatto bello! Il capello lungo ti dona tantissimo, te l’avevo detto che legavli savebbe stata la soluzione migliove. Ma dimmi, cosa ci fai da queste pavti? Vuoi appvofittave dell’offevta massaggio? Guavda che Dodovia ha le mani fatate, davvevo! Vuoi favovive?”
“EH? No…beh…ecco…io veramente non sono Mirai!Trunks, sono l’altro, il figlio della Bulma che viene a farsi i capelli qui, una volta al mese. Comunque è stato l’altro Trunks a consigliarmi di tenerli così, i capelli. Pensi che li debba tagliare un po’? Guarda, sono diventati lunghi come i tuoi, ora quando divento super sayan sembro Orlando Bloom in versione elfo ne ‘il Signore degli Anelli’…I nemici si mettono a ridere e nessuno mi prende sul serio. Puoi fare qualcosa?”
“Oh, tesovo, ma il tuo Zavbon ti fa tutto quello che vuoi…Divei almeno un 18 cm, pevchè guavda, non mi hai usato il balsamo, vevo? Ova sono tutti sfibvati, li dobbiamo pvopvio accovciave, vieni cavo che Jeeth te li lava. Poi ci penso io a tagliavteli. Va bene, cavo?”
“Ok, ehm…Zarbon…?”
“Sììì cavo? Dimmi”
“Ci sarebbe anche un’altra cosa…ehm…vedi…mio padre…beh, mia sorella l’ha convinto a venire qui per un… consulto…potresti per favore dargli un tuo parere…Vedi, la questione è un po’…ehm…delicata…Potresti cercare di ponderare bene le parole? Sai, lui è molto ‘irritabile’ sull’argomento in questione…ed è venuto qui solo perchè è stata mia sorella a chiederglielo. Per favore, cerca di non farlo arrabbiare, ok?”
“Oh, cevto. Quale questione?”
“Beh, ora vedrai, aspetta che vado a chiamarlo, sta aspettando fuori”
Torno due minuti dopo da Zarbon con mio padre che cammina scocciato a fianco a me. Appena i due si vedono, si squadrano da capo a piedi, come due cowboy che si stanno per affrontare in un duello all’ultimo sangue. Poi, come se le acque si fossero calmate tutto d’un tratto, Zarbon apre un sorriso raggiante e con gli occhi a cuoricino e la voce tremolante, esclama:
“PVINCIPE VEJETA! Ma quale onove! Non so cosa dive…è passato così tanto tempo!”
“Potresti iniziare con il ringraziarmi per aver riportato in vita te e quell’ammasso di idioti che hai assunto come collaboratori per aprire questo posto, dove pare che mia moglie si diverta a spendere i suoi soldi” risponde secco mio padre mantenendo la sua posa classica a gambe divaricate, braccia incrociate e sguardo penetrante come uno stiletto affilato.
“Ma cevto che ti ringvazio, ma è da Namec che non ci si vede più…come facevo a vingvaziavti? E poi, scusa, sei stato tu a eliminave me e tutti i miei collabovatovi…mi sembvava il minimo che ci facessi tovnave in vita, no?”
“TSK, e cosa ti fa pensare che ti fosse dovuto? È stata mia moglie a insistere nel dire che a tutti va data una seconda possibilità e che anche tu e gli altri potevate diventare persone oneste e per bene. E poi a lei serviva un centro estetico vicino a casa…se avessi saputo che guerrieri forti come voi si potessero trasformare nell’ammasso di femminucce succhia soldi che siete, vi avrei lasciato marcire all’inferno, con Freezer”
“Oh, sì, lo so…quel monellaccio eva pvopvio ivvecupevabile…peccato, aveva delle unghie davvevo pevfette, mi savebbe stato utile come manicuve…Buttev è così maldestvo…Ma dimmi Vejeta, cosa posso fave pev te? Vedo che ti sei fatto cvesceve i baffi…non ti stanno male, mi fai un po’ Fveddy Mevcuvy ultimo peviodo…pace all’anima sua…”
“Sì, beh…ecco…veramente” intervengo prontamente per evitare a mio padre di dover spiegare l’inutile motivo, secondo lui, per cui si trova lì.
“È proprio questo il punto, sai, Zarbon…a mia sorella non piacciono affatto…in più, quando si trasforma in ssj, non so, mia madre dice che ha un che di…
“OH NO! Non mi dive! Diventi anche tu biondo con gli occhi azzuvvi? Oddende! Che meraviglia! Un vevo Pvincipe Azzuvvo…Come vovvei vedevti tvasfovmato! Savesti la gioia dei miei occhi!”
“Vuoi che ti uccida una seconda volta, Zarbon? Te e tutti quelli che ho già ucciso su Namec anni fa? Guarda che non me lo devi chiedere due volte, sai?”
“Eddai, Vejeta! Non ti avvabbiave, la mia è solo ammivazione pev il guevvievo più affascinante di questo Manga. Scommetto che hai più fan di Mivai!Tvunks…Comunque ha vajione tua figlia. Se ti tvasfovmi in ssj passi da un sexy Fveddie Mevcuvy ad un tviste Chuck Novvis e mi si abbassa l’audience. In più, chi ti ha tagliato i capelli? Con la pettinatura a fiammella che avevi anni fa evi davvevo uno splendove, cavo. Non savà mica stata Bulma, spevo…”
Sento mio padre mugugnare qualche parola in sayan, incomprensibile ai più, contro mia madre, dopodiché, guarda Zarbon e con un tono scocciato gli dice:
“Dunque li devo tagliare, giusto?”
“Baffi e capelli, assolutamente, cavo”
“Ok, ma non ti sognare che ti paghi per questo, chiaro?”
“Oh, tesovo! Ma pev me savà solo un onove infilave le mie dita nei tuoi capelli principeschi e accavezzavli e tagliavli scalandoli vevso l’alto definendo le punte con il gel…ad una ad una…fino a…
“Ok…ok…Zarbon…penso che sia chiaro. Comunque questa non è una yaoi e ha pure rating verde, quindi per favore, potresti uscire dalle tue perversioni mentali sui capelli di mio padre e procedere con…ecco…i nostri tagli…” intervengo per cercare di placare l’aura di mio padre arrivata al limite della trasformazione in ssj.
“Oh, si cevto…seguitemi…JEETH, VEKOOME, venite a lavave i capelli ai signovi. GINEW, tu ti occupevai dei baffi, poi pev il taglio…lasciateli a me…” conclude Zarbon con un tono di voce molto, troppo sensuale, voltandosi verso me e mio padre e facendoci l’occhiolino.
Mio padre non lo ammetterà mai, ma credo che anche a lui, in questo momento, sia passato lungo la schiena un brivido di paura. Il primo, in tutta la sua vita.






 
   
 
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