Theodore Nott si faceva largo tra la gente del binario affollato nel tentativo di raggiungere il treno che, come ogni anno da sei anni, lo avrebbe portato ad affrontare un altro anno nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Osservava distratto la folla, in cerca dei suoi amici, anche se loro, non essendo neanche lontanamente ritardatari come lui certamente dovevano trovarsi già dentro il loro scompartimento, si rese conto che, al suo passare, cominciavano a sollevarsi brusii e chiacchere relative probabilmente ai fatti accaduti l' anno precedente che avevano portato all' arresto di suo padre e di alcuni altri mangiamorte, ma a lui non importava, sapeva cosa era il padre e sapeva che probabilmente avrebbe seguito le sue orme, e sapeva che c' era chi stava peggio di lui, nella mente gli si figurò l' immagine di Draco che aveva visto l' ultima volta qualche giorno prima, pallido e terrorizzato, almeno non sto come i Malfoy, a risvegliarlo dalle sue riflessione fu un' aggressiva voce femminile, voce a lui tremendamente familiare che fece tacere di botto tutte le chiachere attorno a lui
“INSOMMA
VI SIETE INCANTATI? Ho capito che non abbiate mai visto un bel
ragazzo ma lasciatelo in pace, il piccolo Theo è molto timido!”
Il
serpeverde osservò divertito le persone zittirsi e distogliere lo
sguardo, si voltò sull' orlo di una risata verso la gentil donzella
che aveva reso la scenetta possibile, Daphne Greengrass trotterellava
decisa verso il compagno, più che determinata a far sì che venisse
lasciato in pace, con quegli occhi verdi e quei capelli biondi e
svolazzanti i più avrebbero potuto sospettare qualche parentela con
una Veela.
“Cara
Greengrass, vedo che non ti smentisci mai...in ritardo come al
solito”
“Signor Nott da che pulpito, sai dopo quello che è
successo l' anno scorso temevo che tu e Draco non sareste tornati...e
che mi avreste lasciata da sola a combattere contro il mio istinto di
assassinare la Prkinson”
Theodore soffocò un' altra risata, la leggerezza con la quale la bionda affrontava l' argomento glielo fece sembrare come una gita andata male
“Se
la mia mancata istruzione portasse alla scomparsa definitiva di
Pansy penso che farei uno sforzo per stare chiuso in casa, poi
avresti sempre Blaise come alleato”
“Zabini sarebbe più
inutile di una bacchetta spezzata nella pianificazione di un
omicidio, credi che Draco riuscirà a fare da prefetto quest' anno?
Non mi va di lavorare con qualcuno come Tiger o Goyle, certe volte mi
chiedo da dove venga la loro discendenza magica”
“Sono stupidi
vero, ma la natura a volte commette qualche sbaglio”
Arrivati di
fronte allo scompartimento dove erano soliti stare si resero conto
con orrore che i posti che dovevano essere riservati a loro erano
stati opportunamente occupati dalla precedente citata Pansy Parkinson
e da un' altra ragazzina di cui nessuno dei due ricordava il nome,
Theodore si voltò velocemente verso Draco Malfoy e Blaise Zabini
notando divertito la tacita ma eloquente richiesta d' aiuto che i due
stavano lanciando
“Credo
che dovremmo cercarci un' altro scompartimento, che dici Nené?”
la
bionda accanto a lui osservava l' allegro quadretto molto divertita,
le facevano davvero pena Draco e Blaise ma non aveva nessuna
intenzione di sorbirsi Pnasy per tutto il viaggio in treno
“Credo
che tu abbia ragione staremo benissimo in un altro
scompartimento”
uscirono lasciandosi alle spalle due amici
furibondi, e andarono alla ricerca di altri due posti liberi
***
Adara Elphinstone, ora O'Connell, trascinava dietro di se le sue amiche, ora cugine, alla ricerca di uno scompartimento vuoto dove sistemarsi e poter stare assieme, per riflettere in santa pace di tutto quello che era loro successo, però lo doveva ammettere, il sovraffollamento di quel treno le trasmetteva una strana sensazione di angoscia e nervosismo che non la lasciavano concentrare sufficientemente per capire come sarebbe stato pportuno comportarsi in quello che per loro era un mondo tutto nuovo.
“Sono stato chiaro Sophie? Non
dovrete commettere atti irresponsabili, nessuna di voi”
Il
preside della scuola di Hogwarts osservava le streghe con un' aria
seria usando toni che non ammettevano repliche
“Signore, Rabastan dovrebbe
sapere-”
“Sophie ora come ora il signor Lestrange è tutt'
altro che una compagnia raccomandabile, dovrai starne alla larga, il
più possibile, per quanto riguarda gli altri, la vostra identità
dovrà essere tenuta segreta il più a lungo possibile, non possiamo
permetterci che Tu-Sai-Chi o Bellatrix o chiunque altro scoprano che
lei e le altre fanciulle del raccolto sono qui, cercherebbero di
servirsene”
“E Andromeda e Sirius?”
“Lo diremo loro a
tempo debito”
Riecheggiavano nella sua testa ancora le parole che quello strano preside aveva loro riservato, la maggiorparte sul cercare di vivere quell' esperienza come normali studentesse, cercando di non isolarsi, che sarebbe stato importante apparire come studentesse normali e non rifugiate, l' unico problema era prorpio che loro non erano delle studentesse normali ma delle streghe in fuga, Sophie aveva loro spiegato nei giorni precedenti come usare una bacchetta, e non lo avevano trovato troppo difficile, certo le formule in latino creavano ogni tanto dei problemi, ma non era niente di impossibile da fare, si fermò quando Davina le tirò la manica della maglia indicando uno scompartimento libero, ci si infilarono tutte e quattro, Cassie e Davina si anciarono quasi simultaneamnete nei posti vicino al finestrino, lasciando lei e Monique nei posti centrali, Adara chiuse lo sportello dello scompartimento e prese posto accanto a Davina
“Allora
che cosa ve ne pare?”
Monique sbuffò sonoramente, e Cassie fece
lo stesso, la verità era che nessuna delle quattro era troppo
entusiasta
“Vuoi
dire del fatto che rivedremo Sophie e le altre solo a natale senza
poter organizzare un piano, del fatto che la famiglia di tuo padre,
prima al sicuro dentro una prigione ora sia quasi del tutto evasa o
del fatto che per fare un incantesimo dovremo servirci di
questa?”
Monique sollevò quel curioso rametto di legno che da
quel momento sarebbe stato il suo compagno di avventure, di studio e
di qualsiasi altra cosa e lo agitò con frustrazione di fronte all'
amica
“Non
riesco a credere che dovremo davvero usare una bacchetta magica,
insomma ti rendi conto?! In questo posto fanno dipendere la loro
capacità di fare incantesimi da un ramo di legno, se fossimo a New
Orleans-”
“Beh non ci siamo, dobbiamo adattarci, manco io sono
entusiasta, ma dobbiamo fare uno sforzo e-”
prima che Adara potesse finire la frase la porta dello scompartimento si aprì rivelando un ragazzo alto dagli occhi nocciola e i capelli del medesimo colore accompagnato da una ragazza bionda che, constatò Davina, dovevano avere più o meno la loro età, Adara lanciò uno sguardo gelido al ragazzo, riconoscendo il cafone di qualche giorno prima, e lui non si fece scrupoli a ricambiare, Daphne osservò la scena un po' confusa, decise poi di passare sopra lo sterano comportamento dell' amico
“Possiamo
sederci qui? Gli altri vagoni sono occupati”
prima che le
ragazze potessero rispondere, Theodore lanciò uno sbuffo sonoro, che
fece spazientire non solo le americane ma anche la bionda serpeverde
“Andiamo Daphne, non voglio sedermi accanto a delle sanguesporco, cerchiamo un altro scompartimento”
“Andiamo
Theo, smettila di essere sgarbato”
Daphne cercò di recuperare
l' irrecuperabile, chi glielo aveva fatto fare di diventare amica e
affezionarsi a gente come Malfoy, Nott e Zabini? Aveva il sentore che
non avrebbe mai trovato la risposta, nel frattempo una preoccupata
Cassandra lanciava occhiate di supplica a Monique e Adara, le più
inclini a scatenare conflitti, ma Theodore sembrava non voler capire
“...non
capisco perchè gli permettano di studiare assieme a noi, dovrebbero
lasciarvi nelle vostre topaie babbane”
sia Daphne che Cassandra
si passarono una mano sulla fronte, come a non volere assistere a ciò
che stava sicuramente per avvenire, l' ultima cosa che Cassie vide
prima di tornare ad ammirare il meraviglioso panorama fuori dal
finestrino fu la bocca di Monique che cominciava a muoversi con le
guance sempre più rosse per la rabbia
“Ci permettono di studiare qui con voi perchè, evidentemente-” la riccia Deveraux squadrò il ragazzo dalla testa ai piedi, assicurandosi che capisse che stava parlando di lui
“le
nuove generazioni inglesi, di maghi purosangue sono così scadenti
che il vostro ministro è dovuto ricorrere a noi per cercare di dare
ancora una parvenza di dignità alla vostra società”
Monique
era stata molto più glaciale del previsto, era stata paziente e non
era andata in escandescenza, tutti i presenti escluso Nott cercavano
di soffocare le risate,
“Se
non fossimo dentro un treno te la farei vedere”
Adara mandò gli
occhi al cielo conscia del fatto che se Monique avesse deciso di
fargliela vedere probabilmente
non sarebbe sopravvissuto più di qualche ora, ma per sua fortuna
Monique non era un' assassina
“Adesso
basta, se fossimo a New Orleans con il tuo atteggiamento da …beh da
te... saresti già morto, però sfortunatamente non siamo in America,
per cui ho paura che ti dovrò tenere così, sappi comunque che dove
decidi di sederti è un tuo problema non nostro, e di certo non
altererà il corso delle nostre vite, per cui che tu voglia sederti
qui o altrove muoviti, stiamo per partire...e poi la gente ha il
coraggio di chiederci perché abbiamo fatto una guerra per la nostra
indipendenza”
Daphne guardò divertita le quattro ragazze e,
sapendo che Theo avrebbe sicuramente optato per dare la caccia ad
altri due posti, si affrettò a prendere posto accanto ad Adara, la
quale era abbastanza soddisfatta del suo discorso, Theo dal canto suo
si abbandonò accanto a Monique, tenendo più distanza possibile,
cominciò a chiedersi da che parte stesse Daphne, in quel caso
certamente non dalla sua, stava già amorevolmente conversando con
quelle mezzosangue, il serpeverde optò per farsi una dormita,
sarebbe stato un viaggio parecchio lungo, comunque lui non le aveva
mai viste, almeno non erano in serpeverde, almeno quello, prima di
abbandonarsi definitivamente al sonno riuscì a catturare una piccola
parte di conversazione tra Daphne e una voce sconosciuta, ne dedusse
che doveva trattarsi di una delle due ragazze che non avevano parlato
durante il loro insolito scambio di battute
“Non vi ho mai viste, in che casa
siete?”
“Non lo sappiamo...abbiamo sempre studiato a New
Orleans, siamo qui per la prima volta, dobbiamo ancora essere
smistate”
Salazar no, tutto ma non questo ti prego, tienile
lontane da serpeverde, con quel
pensiero nella testa e l' immagine di Draco tormentato da Pansy, Nott
junior si addormentò, ripromettendosi di non lasciare mai più Draco
da solo.
Ministero della Magia
Sophie Deveraux camminava distrattamente tra i corridoi del secondo livello del Ministero della Magia, dopo aver parlato con Albus Silente, il quale aveva insistito che lei dovesse tentare di farsi ammettere all' Ufficio di Regolazione e Controllo delle creature magiche dove, viste le sue vaste conoscenze di vampiri e lupi mannari sarebbe senz' altro stata bene accetta, aveva preso una fondamentale decisione, lo stipendio non era una cosa importante, per cui ora anziché essere al quarto livello a seguire le indicazione del suo ex-preside, si stava avviando verso il quartier generale degli Auror dove, ne era sicura, il suo curriculum di streghe immortali e guerre civili le avrebbero assicurato un posto senza ombra di dubbio.
Arrivata di fronte all' ufficio in questione bussò timidamente facendo un respiro profondo,
“Avanti”
appena ebbe la conferma di essere stata sentita aprì la porta ritrovandosi di fronte un uomo robusto, con la faccia coperta di cicatrici dalla quale mancava un bel pezzo di naso, aveva uno strano occhio, appena lesse la targa che stava sulla scrivania di fronte a lei non riuscì a credere a ciò che vi stava scritto, Alastor Moody
“Bene signorina
Deveraux, ho visionato il suo curriculum parecchio interessante ma
devo-”
“L-lei doveva essere in pensione”
appena si rese
conto di averlo detto a voce alta si portò immediatamente una mano
davanti alla bocca, di certo quello non era l'inizio che aveva
sperato per un colloqui di lavoro, l' uomo la scrutò più
attentamente, di certo non dovevano avergli fatto piacere le sue
parole
“Sì, sono ancora in pensione, ma essendo questi tempi difficili, continuo ad occuparmi della selezione per nuovi Auror, poi cosa glielo dico a fare, non sono mica affari suoi, piccola ficcanaso-”
prima di perdere la pazienza tossicchiò un po' per riprendere il controllo per poi tornare a rivolgersi alla giovane strega
“Come stavo
dicendo, sebbene lei abbia abbia un curriculum interessante, devo
farle delle domande”
“Domande relative a...?”
“Relative
al suo periodo si studio ad Hogwarts, a chi ha incontrato negli
ultimi vent'anni dei suoi vecchi amici...e alla misteriosa morte di
sua sorella”
Sophie capì immediatamente dove voleva arrivare, se lo aspettava, con evasioni di prigione così frequenti il minimo che potevano fare era fare interrogatori per le nuove reclute
“Albus Silente si
è offerto di garantire per lei, ma preferisc sentire la sua
versione”
“Mentre ero ad Hogwarts non avevo molti all' interno
della ia casa”
“Perchè?”
“Non saprei, inizialmente mi
ero convinta di non volere amici britannici, poi credo che si
sentissero minacciati da me, mi frequentavo con una ragazza scozzese
mia coetanea di corvonero, Aisling Elphinstone, ne avrà sentito
parlare, aveva più o meno il mio stesso problema, era membro di una
delle poche comunità autonome di maghi e streghe, e come ogni buon
scozzese non amava troppo gli inglesi”
“Tutto qui?”
Sophie cominciò a sorridere, più che all' uomo a se stessa, stava iniziando a ricordare cose che aveva dovuto mettere da parte per il bene della congrega, in modo tale da non avere distrazione, ma che da quando aveva rimesso piede in inghilterra stavano cominciando a farsi strada tra i suoi ricordi
“Io e Aisling
avevamo una specie di strana relazione amore odio con due ragazzi di
Serpeverde, Regulus Black e Rabastan Lestrange”
Moody si fece
più attento, quello era esattamente il punto che voleva toccare, lui
doveva proteggere Harry e la società magica, non poteva permettere
di rischiare di assumere probabili alleati dei mangiamorte, e quella
ragazza, per quanto straordinarie fossero le sue capacità di strega,
ne aveva incontrati ben due nel corso della sua vita
“In che senso
amore e odio?”
“Io e Rabastan eravamo costantemente in
competizione, Jane Anne e suo fratello erano nemici giurati, e noi
credevamo inizialmente di dover essere lo stesso, poi ore di
punizioni insieme ci anno trasformato in amici, invece Aisling e
Regulus, direi che inizialmente passavano del tempo assieme solo a
causa di noi due, Aisling non simpatizzava per i Black, ma credo che
sia a loro successo la stessa cosa che capita quando due persone sono
costrette a passare troppo tempo assieme e non possono uccidersi,
alla lunga si diventa amici, o qualcosa di simile comunque”
“Ha
poi più avuto notizie loro, dei suei compagni intendo”
“Ho
tenuto per un periodo i contatti con Aisling, e lei venne una diecina
di anni fa a New Orleans, per quanto riguarda Regulus e Rabastan, l'
ho saputo solo qualche mese fa, mentre organizzavo il mio ritorno in
Inghilterra, e poi qualche giorno fa ho incontrato Sirius che mi ha
confermato le notizie”
Il mago non distoglieva lo sguardo dalla ragazza, era sincera, almeno così gli sembrava, e non aveva la facoltà di farle assumere del veritaserum senza prove reali che lei avesse relazioni con i mangiamorte, la cosa era ovviamente impossibile visto che era rimasta a New Orleans, dovette accontentarsi
“E sua sorella?
Crede che Rodolphus Lestrange potesse essere coinvolto nella morte di
sua sorella?”
“Mia sorella è stata assassinata da un vampiro,
Rodolphus al tempo non era più nella lista dei suoi problemi, e poi
non era in prigione pure lui?”
Sophie sperò davvero che quella
conversazione finisse lì, non le importava più neanche di non
ottenere il posto, voleva solo uscire prima di scoppiare a piangere,
si era detta che non aveva senso ripensarci, ma non le stavano
lasciando altra scelta
“Molto bene signorina, siccome è stata raccomandata da Silente e ha affrontato più o meno ogni sorta di conflitto magico, per non parlare di creature sofrannaturali credo che lei possa entrare a far parte della squadra senza ulteriori indugi, questo è ciò che le servirà-” porse alla strega un piccolo fascicolo “E lui sarà il suo partner-” Moody puntò il dito sopra un nome scritto accanto a quello di Sophie, nome che ancora un po' le fece venire un infarto: Sirius Black.
Cercò di darsi un contegno e spostò lo sguardo di nuovo sul mago
“Comincia la prossima settimana”
La donna fece un forzato sorriso prima di salutare e uscire dall' ufficio, non ci voleva, non ci voleva davvero, sperò vivamente che Sirius decidesse di non ritrattare mai più gli argomenti di qualche giorno prima, o per lei sarebbe stato impossibile concentrarsi sul suo nuovo lavoro, vide Rebekah venirle incontro, non aveva una faccia allegra e decise che era il caso di smettere di pensare a quello che aveva in mente e focalizzarsi sulla neo strega
“Bex che succede?
Non dirmi che non ti hanno ammessa!”
“Oh no, visti i miei
precedenti a New Orleans con vampiri e licantropi l' ufficio per
regolazioni e bla bla ha deciso che sarei stata una fantastica nuova
impiegata, non ci credevano quando gli ho detto dei vampiri
originari, alias miei fratelli”
“Abbassa la voce qua sei Eva
Sinclaire, allora perchè sei così irritata?”
“è l'
atteggiamento So', insomma lo capisco che sia difficile per loro
instaurare un rapporto con creature sovrannaturali, dannazione se
fossi ancora un vampiro penso che sarebbero stati la mia colazione,
forza andiamo, non mi va di lasciare Camille da sola con Hope tutta
la giornata, voglio stare con mia nipote e voglio che la bionda la
smetta di struggersi per Klaus, muoviamoci”
“Credi che
riusciremo a farci bastare quell' appartamento?”
“Oh certo che
no, ma ho una buona notizia”
“Che sarebbe?”
“Come tu
ben sai io e Camille stavamo organizzando una fuga da diverso tempo,
e ho fatto scrivere questi da Elajah”
l' ex originaria porse dei fogli alla strega che li lesse con foga per poi ritrovarsi alla fine con una faccia più che compiaciuta
“Cioè fammi
capire, voi avete un maniero?”
“Avevamo, siccome lasciarlo a
una strega sarebbe sembrato troppo sospetto ho fatto falsificare ad
Elajah un testamento in cui risulto morta nel 1958 e nel quale lascio
tutta la mia eredità al defunto padre Keiran, il quale essendo
appunto defunto e avendo lasciato tutto alla sua adorata nipote
Camille...”
“Ci permetterà di andare a vivere in un castello,
scusa non potevamo presentarci direttamente?”
“No, mi sembrava
più divertente far compilare tutta una serie di testamenti ad
Elajah”
Sophie iniziò a ridere scuotendo la testa,
improvvisamente quella si era trasformata in una giornata fantastica.
Hogwarts
Adara e le amiche guardavano affascinate il panorama che si presentava davanti a loro, dopo essere state scortate fino alla scuola da delle carrozze mosse da delle strane bestie che le quattro non avevano mai visto vicino a New Orleans,
“Bene direi che
ci siamo”
Davina guardava incuriosita tutti gli studenti del
primo anno che si dirigevano verso un punto ben preciso di fronte a
quella che doveva essere un' insegnante
“Credete che
dovremmo andare anche noi?”
“Possibie, dai avviciniamoci e
chiediamo informazioni”
Minerva McGrannitt si preparava ad
accompagnare i nuovi studenti del primo anno quando vide quattro
ragazze venirle incontro, le osservò bene e ne dedusse che doveva
trattarsi delle quattro americane
“Mi scusi,
professoressa, noi dovremmo essere ammesse al sesto anno ma-”
l'
anziana donna zittì Cassie con un' alzata di mano
“Siete voi le
cugine O'Connell?”
“S-sì” la brunetta guardò in direzione
delle amiche un po' confusa senza sapere bene cosa dire
“Bene, venite con
me restate qui davanti”
Le quattro ragazze si avviarono
incuriosite dietro a quella strana donna, non esattamente sicure di
quello che sarebbe successo dopo
***
Draco Malfoy osservando il custode della scuola perquisire i suoi effetti personali si pentì amaramente di non essersi portato dietro nulla di letale, almeno avrebbe un buon motivo per vivisezionare i suoi bagagli,
“Garantisco io
per il Signor Malfoy, può andare Gazza”
il giovane serpeverde
si accorse solo in quel momento dell' arrivo del suo professore, e ne
fu grato non aveva intenzione di continuare quella stupidaggine,
intravide Nott e la bionda Greengrass avvicinarsi gioiosamente verso
di lui, traditori, appena furono abbastanza vicini si accorse
che quella felice era solo Daphne mentre Nott aveva l' aria di uno
che aveva appena visto un morto
“Sappiate che non
vi perdonerò mai, mai capito?”
“Rilassati Draco, la sorte mi
ha già punito abbastanza”
il biondo osservò l' amico confuso
per poi spostare lo sguardo sulla Greengrass sempre più divertita
“Qualcuno mi
spiega che accidenti sta succedendo?”
“Oh semplice, la serpe
bionda qui accanto a me mi ha costretto a passare tutto il viaggio in
uno scompartimento con quattro nate babbane, ti rendi conto? Quattro”
“Beh è quello
che ti meriti per avermi lasciato con la Parkinson, per non parlare
di Zabini il quale era troppo intento ad ammirarsi e non mi ha dato
una singola mano d' aiuto...comunque Nenè le mezzosangue non erano
un po' esagerato per il povero Theo? Guardalo è un lenzuolo”
“Sono
delle ragazze deliziose, sapessi tutte le cose che mi hanno
raccontato mentre dormivi, New Orleans sembra proprio un posto
interessante”
“Oh sì interessantissimo, pieno di vampiri,
lupi e streghe impazzite, davvero Nenè non dirmi che ti stanno
davvero simpatiche!”
“Certo che sì, anzi sai che ti dico?
Spero capitino in Serpeverde”
detto ciò la ragazza si allontanò
dentro la scuola lasciando indietro i due amici non poco perplessei
“Draco io-io
credo che stia male, credo che abbia qualcosa di serio”
“...credo
che tu abbia ragione, insomma l' hai sentita?”
“Dobbiamo starle
vicino, poi riguardo a quelle quattro c'è qualcosa che non mi
quadra”
“Che intendi?”
“Mentre andavamo alla carrozza
le ho viste Draco, una ha accarezzato i Thestral e le altre lo
stavano guardando questo vuol dire-”
“vuol dire che hanno
visto tutte qualcuno morire”
Draco rifletté su quello che gli
aveva appena confidato l' amico, effettivamente era parecchio strano
ma non gli sembrava di doverne fare la fine del mondo
“Dai lascia perdere per ora, ci penseremo più tardi”
i due si avviarono dentro l' edificio facendosi strada tra gli studenti, decisi a recuperare i loro amici e a godersi il banchetto.
***
Hermione Granger era intenta a non prestare attenzione a quello che Ron Weasley, uno dei suoi migliori amici, stava dicendo, nell' impresa l' aiutava la sorella di quest' ultimo intrattenendo la riccia con conversazioni di gran lunga più interessanti di quelle del ragazzo, all' improvviso però la faccia della rossa Ginny sbiancò di colpo, Hermione seguì con lo sguardo il punto che aveva catturato l' attenzione di Ginny, e non appena si ritrovò di fronte il suo migliore amico con il naso pieno di sangue non potè fare a meno di sussultare, non appena quest' ultimo prese posto accanto a loro, decise che era il caso di capire cosa fosse successo
“S può sapere
chi diamine è stato?”
“è stato Malfoy, mi ha immobilizzato e
rotto il naso, poi mi ha trovato Luna e in seguito sono stato curato
da Tonks, non dovete preoccuparvi, non è niente”
“Diamine
Harry!” Ronald Weasley sembrava essersi risvegliato da uno stato di
trans “Che cosa ti è successo?”
la domanda fece mandare gli
occhi al cielo a tutti i presenti e prima che sua sorella potesse
insultarlo pesantemente la McGrannitt cominciò a parlare
“Benvenuti e
benritrovati, come ogni anno iniziamo con la cerimonia dello
smistamento, prima di procedere con gli studenti del primo anno
vorrei però presentare le cugine O'Connell, che completeranno i loro
studi nella nostra scuola dopo essersi trasferite dall' accademia di
New Orleans, molto bene comincieremo con... signorina Monique
O'Connell?”
Harry Potter guardava incuriosito le quattro
ragazze, si ricordava dell' articolo che aveva letto con Sirius
qualche tempo prima, che il loro trasferimento avesse a che fare con
questa Dahlia di cui aveva letto?
A quanto pare avrebbe avuto un anno per scoprirlo.
***
Appena Monique sentì il suo nome andò accanto alla strana donna che le mise sulla testa il famoso cappellodi cui sua madre e zia Sophie le avevano tanto parlato, era come se le stesse leggendo nella testa
“Curioso,
complicata ragazza, intelligente certo, ma vedo che più che altro è
la fedltà a contraddistinguerti, in nome della quale compiresti pure
atti estremi”
Appena ebbe detto quella frase in cuor suo Monique
sapeva già in che casa l' avrebbero mandata,
“Per me la decisione è presa ...TASSOROSSO”
si avviò verso la sua tavolata lanciando uno sguardo incoraggiante verso le altre tre.
“Davina ?”
la ragazza fece la stessa cosa che aveva fatto l' amica, per poi ritrovarsi lo stesso cappello sopra la testa
“Incredibile, coraggio da vendere, incredibile determinazione nell' aiutare gli amici, e oserei dire pure irresponsabilità quando si tratta di questi ultimi, direi GRIFONDORO”
Davina sorrise più a se stessa che agli altri e anche lei come Monique andò a prendere posto assieme ai ragazzi della sua casa.
“Cassandra?”
Adara
osservò la testolina da folletto di Cassie mentre veniva sovrastata
dal Cappello, era molto più disinteressata delle altre due, come non
aveva fatto a meno di far notare non le importava granchè che cosa
sarebbe successo finchè sarebbero rimaste lontane da casa
“Uno spiccato amore per la conoscenza, desiderio di imparare, e una competitività non indifferente...credo che ti metterò in...CORVONERO”
la ragazza con i capelli da folletto si allontanò sorridendo apertamente all' amica la quale si preparava a compiere la stessa cosa che avevano fatto le altre.
“e
infine...Adara”
la principessa blu del quartiere francese si
avvicinò alla donna lasciandosi posare il cappello sulla testa
“interessante, vedo ambizione, desiderio di mettersi alla prova, grande curiosità, affinità al pericolo e al cambiamento, io penso che il posto per te sia...SERPEVERDE”
appena il cappello fu sollevato dalla sua testa Adara giurò di vedere il preside che aveva incontrato qualche giorno prima assieme a Sophie e alle altre fissarla, la sua attenzione fu poi catturata dalla mano della ragazza bionda che aveva conosciuto in treno quel giorno, le stava facendo segno di avvicinarsi, arrivò alla sua tavolata e si sedette di fronte alla ragazza
“Ti sei separata
dal tuo compare?”
“è seduto di là con altri
nostri...amici”
“Tu no?”
“Io preferisco stare per conto
mio almeno un detrminato numero di ore al giorno, e loro sono sempre
attorniati dalla gente...comunque benvenuta in Serpeverde”
Adara sorrise alla ragazza, si guardò dietro scoprendo che anche Davina stava riuscendo ad inserirsi, poteva stare tranquilla, quello che avevano fatto quel giorno era il primo passo per crearsi la loro nuova vita.