Qualcosa di tuo...

Il cellulare trillò nella notte. Allungò il braccio verso il comodino, con stanchezza. Chi rompeva le palle a quell'ora di notte?
Sperava non fosse lavoro. Lo sperava ogni singolo muscolo del suo corpo stanco.
Chi altro poteva essere? La sua famiglia? Impossibile.
I suoi colleghi, pure.

Si passò una mano tra i capelli assottigliando gli occhi per la luce fastidiosissima dello schermo.
Aveva dimenticato di staccare internet. Sbuffò sonoramente facendo scorrere il dito lungo lo schermo per andare a disattivare il traffico dati quando il nome sul messaggino lo colse di sorpresa.
Chiuse gli occhi per poi riaprirli e concentrarsi per essere sicuro di aver letto bene.

Si rigirò sulla schiena per poi tirarsi su e sedersi contro la testiera del letto. Accese la luce sul comodino e tornò a guardare il cellulare. Cliccò sull'icona del messaggino e lo aprì.
Gli apparì immediatamente una foto con un commento “hai dimenticato qualcosa qua...”. Erano i suoi pantaloni da ginnastica, una delle tante paia che aveva, anche se gli piacevano particolarmente per la scritta in inglese che avevano.
“ Me li vuoi portare qua? ;)” rispose nel messaggio per poi allungare una mano alla bottiglietta di acqua accanto alla bajour.

Non fece in tempo a portarla alla bocca che era già arrivata la risposta.
“No, li tengo, li ho usati per il video di una canzone di Zhou mi” Bevve un sorso per poi rispondergli.

“I pantaloni di una tuta per una canzone di Zhou Mi? Te li lascia mettere? ;D”

Scosse la testa divertito per poi sbadigliare per la stanchezza. Probabilmente l'altro stava rientrando in quel momento, era anche per quello che aveva mollato quel lavoro.

“Lo sai che qualsiasi cosa, addosso a me, diventa moda”

Rise sinceramente divertito, come non faceva da tempo.
Scese dal letto decidendo di andare a bere qualcosa di fresco, per darsi una svegliata.
Il cellulare trillò nuovamente ed ecco un'altra foto arrivare.

Sorrise “Sì, un ottimo outfit devo dire” Appoggiò il cellulare sul tavolo della cucina e aprì il frigo per prendersi una birra. Non era sua abitudine, ma da quando viveva da solo si concedeva quei piccoli vizi di tanto in tanto.

“Ho scritto io la parte di rap per la canzone...”
“probabilmente avrebbe chiesto a te se non fossi andato via...”

Si versò la birra in un bicchiere.

“Non dire sciocchezze, sicuramente avrebbe scelto lo stesso te”

Probabilmente non era vero, ma era evidente che l'altro avesse bisogno di essere rassicurato.

“Ti va di leggerlo?”

“Se non va contro le sacre leggi della casa discografica, sì”
Lasciò il cellulare sul tavolo fissando lo sguardo nel vuoto, bevendo un sorso dalla bottiglia nonostante avesse versato la birra nel bicchiere. Forse non doveva bere a quell'ora da solo e a stomaco vuoto. Eppure sentirlo gli aveva fatto venire la necessità di bere e sentire quella leggerezza che l'ebrezza gli dava.

Sembrava un'eternità da quando si era seduto l'ultima volta alla tavola di una cucina con lui. Era passato così tanto tempo che risentirlo gli faceva uno strano effetto.
Era piacevole e allo stesso tempo gli lasciava una sensazione di...vuoto. Non vedere la sua faccia dall'altra parte del tavolo. Il suo sorriso intriso di naturale complicità.
Ricordava anche quando si erano visti le ultime volte. Probabilmente era stato il primo a capirlo. Probabilmente era stato l'unico ad intuirlo eppure non aveva osato dire niente a nessuno, forse credeva che non parlandone non si sarebbe avverato.

Lo schermo si illuminò nuovamente richiamando la sua attenzione.

Sospirò profondamente passandosi una mano tra i capelli e bevendo un altro sorso, sempre dalla bottiglia.
Sbloccò lo schermo ed iniziò a leggere, pronto a bere un altro sorso.
I suoi occhi scorrevano lungo le linee di testo scritto nella loro lingua madre.

Trattenne il respiro per alcuni istanti, mantenendo la bottiglia a mezz'aria.
Era come impietrito.

Poco dopo arrivò pure un messaggio vocale e le parole che sembravano finte presero corpo, improvvisamente in un sussurro, probabilmente era nel dormitorio e non poteva fare troppo rumore.
La voce si estinse in una sorta di singhiozzo, troncando a metà il testo.

Era allibito, sconvolto, attonito.
Chiuse gli occhi per massaggiarseli.

Forse doveva chiamarlo?

“Scusa, devo andare che domani la sveglia è molto presto...”

Già. Se avesse chiamato avrebbe svegliato qualcuno e si sarebbero insospettiti.
Stava componendo il messaggio quando arrivò il colpo di grazia.

“Mi manchi...Buona notte Kris”

Si morse il labbro. Riusciva sempre a sorprenderlo con la sua candida schiettezza.
“Anche tu, non vedo l'ora di poter vedere il video della canzone ;D Buona notte Tao”

Lasciò il cellulare sul tavolo come se fosse in attesa di altri messaggi.
Inspirò profondamente.
Non sarebbe arrivato altro per quella sera.
Rimase a fissare il bicchiere ancora colmo di birra.

Era troppo tempo che rimandava quella situazione.

Si alzò per rovesciare il contenuto della bottiglia e del bicchiere nel lavandino, poi andò a prendere il suo blocco di appunti.
Aprì sulla pagina della sua ultima canzone e prese a scrivere, cancellando e riordinando pensieri, parole e frasi.
Si fermò alcuni istanti per sbloccare nuovamente lo schermo ed ascoltare la sua voce rompere il silenzio di quella casa vuota.

Era rimasto fermo per giorni sull'ost del drama in cui aveva recitato ed ora era tutto così...immediato.
Guardò la foto del suo outfit. La giacca era poggiata sulle spalle di Tao quasi non fosse sua, ma qualcuno gliela avesse messa per non fargli prendere freddo.

Morse il retro della penna.

L'avrebbe indossata.
Sì.

Tao avrebbe capito, no?
Sì. Avrebbe capito.

Era per lui quella canzone. Per loro due. Per il loro posto speciale. Quello che fisicamente non poteva esserci, ma che i loro cuori non potevano negare di esistere.

Quella che aveva sulle spalle sarebbe diventata la loro giacca.

Note autore: I pantaloni sono questi;
la canzone in questione è Rewind - ZhouMi (ft. Tao of EXO);
la parte di Tao tradotta si può trovare in questo video;
mentre l'immagine dell'outfit potreste pensare che sia questa.