Questa storia inizia con una giornata
semplice...in apparenza
come le altre,ma solo in apparenza.
Quella mattina mi alzai triste dal
letto.
Non sapevo il perchè,ma
qualcosa sarebbe successo in quel
giorno.
Andai in bagno per farmi una doccia
veloce,la scuola non
avrebbe aspettato certo me.
Quando l'acqua ebbe finito di bagnare
il mio corpo,mi
asciugai e ritornai in camera.
Presi una felpa a righe fucsia e
nere,pantaloni neri,cintura
borchiata fucsia e nera,collana
pallettata nera e i soliti,indivisibili guantini neri con
strisce rosa e
bianche con teschietti.
Infine le mitiche all star viola.
Presi la giacca(lascio a voi la
scelta del coloreXD),lo
zaino e uscii di casa.Con mia madre che brontolava perchè
non avevo fatto
colazione,come al solito.
Che rottura:pioveva e non avevo
l'ombrello,ovviamente.
Pazienza.Mi feci una passeggiata fino
a scuola.
La solita gente idiota che ti
guardava dall'alto in
basso:questo mese niente pugni a scuola,o mi ritrovo di nuovo in
presidenza
come il mese scorso.
Tre piani di scale a piedi ogni
mattina,che palle.
Davanti a me vedevo solo cinque
lunghe ore di costrizione.
Ah dimenticavo i lunghi venti minuti
di ricreazione,ma forse
nemmeno tanto lunghi dato che la metà le passavo a fare la
fila alle
macchinette.
Matemtica,italiano,tedesco,psicologia
e educazione fisica.
Che schifo.
Se fosse stato solo psico e tedesco
sarebbe stata anche una
bella giornata,ma matematica e ed fisica no.
Le materie più a me
nemiche.
Quel martedì
passò velocemente a scuola,e tornai a casa
sempre sotto la pioggia.
Arrivata a casa accesi la
tv:tg,solite cose...
Alcune immagini di Bill Kaulitz.
Cosa centrava Bill,con il tg?
Concerti non ce ne erano
stati,premiazioni
nemmeno,promozioni dvd neanche.
E allora?
E ora...il video di "Spring Nicht"
dove Bill si
butta da un parcheggio alla periferia di Berlino.
"...la rockstar tedesca Bill Kaulitz
si è buttato
dall'appartamento nel centro di Berlino,dove abitava con il
fratello,Tom
Kaulitz.La tragedia è avvenuta questa mattina intorno alle
10.00.I Motivi sono ancora
sconosciuti."
Bill...non poteva essere vero...La
persona per cui vivevo,il
motivo dei miei respiri,dei battiti del mio cuore era...morto.
Mi sentii bagnare il viso da qualcosa
di caldo:lacrime.
Il mondo mi era crollato
addosso,procurandomi un dolore
terribile.
Tutto ciò per cui vivevo
non esisteva più.
Quell'angelo che si
era,inconsapevolmente,preso cura di me
si era tolto la vita.Ma perchè poi?
Mi alzai lentamente dal divano.
Rabbia.Dolore.Tristezza.Le uniche
emozioni presenti nel mio
cuore.
Iniziai a rompere tutto
ciò che mi capitava in mano:l'unica
tazza che rimase intatta era la sua.
Quel sorriso indelebile,sia sulla
tazza che sul cuore.
Stampata lì,su ceramica
non faceva molto effetto se non lo
avevi visto dal vivo.
Ma se il sorriso lo avevi avuto
davanti,e avevi sentito la
voce era un'altra cosa.
I ricordi venivano in
superficie,facendosi prepotenti sul
limite che avevo imposto a me stessa.
Mi era tutto contro:il mondo,le
persone,il tempo e lui.
Una settimana di pioggia.Le persone
che ti guardano
scandalizzate.E lui che non c'è più.
Tutte quelle volte che non mi rendevo
nemmeno conto di
quello che stavo per fare.
Solamente perchè le
lacrime mi bagnavano il viso,mi
allontanavo da lì,inorridita dalle mie stesse azioni.
Tornavo in camera,sperando che
qualcosa mi crollasse
addosso,che ne so magari l'intero soffitto,ma niente l'incubo
continuava.
L'unica volta che ho strappato un tuo
poster Bill
Kaulitz:guardando il libro di psicologia,proprio l'inizio,c'era scritto
Lipsia.
Una parola che ha riscosso solo
dolore:Germania,Tokio
Hotel,il luogo in cui sei nato.
Del poster non è rimasto
nulla,solo pezzettini di carta.
Ma questa volta non sarebbe finita
con un semplice poster
strappato.
Questa volta non sarebbero state
delle semplici lacrime a
fermarmi.
Vorrei urlarti che ti odio
perchè mi fai male.
Ma non è vero,non
riuscirei a dirti che ti odio.
Vorrei scriverti una lettera,ma chi
la leggerebbe?Il tuo
fantasma?O il tuo gemello?
"No.Tu hai il diritto di
vivere,Clara."
E mi ritrovo davanti
Bill:com'è possibile?
"Sono un fantasma,il mio,ma non
seguire il mio
esempio."
E' irreale.Non esistono i
fantasmi,tantomeno quello di Bill
Kaulitz.
Si avvicina,e mi accarezza dolcemente
il
viso:"Allora...dimmi che mi ascolterai,non chiuderti in te stessa e nel
tuo dolore.Rendine partecipe qualcuno,parlane con un amica."
"Io non ho amiche."
"Non voglio vederti morire
perchè io non ci sono
più."
"Invece è quello che
dovrai vedere,perchè tu eri
l'unica ragione."
Una lacrima nera che gli riga il viso
e poi scompare.Sto
impazzendo.
Non si può continuare in
questo modo,vivere x cosa?Per un
fantasma?No,non credo proprio.
Tutto ciò che facevo era
dedicato a lui.
"TI ODIO BILL KAULITZ!!!!HAI
CAPITO???IO TI ODIO!!!MI
HAI FATTO SPERARE,MI HAI DATO UN MOTIVO PER CUI VIVERE,MI HAI FATTO
IMPAZZIRE!!MI
HAI FATTO SOFFRIRE,
E DOPO TUTTO QUESTO HAI IL CORAGGIO
DI TOGLIERTI LA
VITA?!!?DI SPARIRE,DI FARTI ODIARE...MA PERCHè?VIENI QUI E
DIMMI IL
MOTIVO,DIMMI PERCHè HAI DECISO
DI ANNIENTARMI!E DIMMI ANCHE
PERCHè TI AMO,E STO SOFFRENDO,E
SONO ARRIVATA AL CAPOLINEA DELLA MIA VITA."
Stetti lì ore a
piangere.Il mio viso sembrava una
maschera:l'eyeliner e il mascara completamente colati e impressi sulle
guancie.
Le mie gambe mi portarono verso la
cucina.Un cassetto.Un
coltello.Sangue.
La lama del coltello spinta sempre
più a fondo nella
carne...faceva male,ma non come la sua morte.
Il dolore fisico non era niente in
confronto,al dolore
dell'anima.
La vista cominciò ad annebbiarsi,lentamente,finchè la morte mi prese come sua nuova figlia.Ora facevo parte anche io di questa grande famiglia.
Sono tornata dopo un po di assenza scusate.Spero che qst storia vi piaccia,anke se è tragica.Baci