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Autore: ina6882    27/04/2015    2 recensioni
Tutti i ragazzi che si diplomano hanno in mente di non rimettere mai più piede in una scuola che sono stati, volenti o nolenti, obbligati a frequentare per almeno cinque anni. [...] Per questo non mi sarei mai potuta aspettare di rivederli dopo quindici anni [...] se non fosse che proprio due giorni fa ci è stato recapitato l’invito a partecipare questa sera al ritrovo degli ex alunni, al quale è seguitata la telefonata dell’organizzatrice dell’evento, Peggy la ficcanaso, [...] che con le sue “dolcissime” parole da maresciallo ci ha obbligati a partecipare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO UNO

Quando un invito viene da Peggy non si può non considerarlo un ordine

 

Tutti i ragazzi che si diplomano hanno in mente di non rimettere mai più piede in una scuola che sono stati, volenti o nolenti, obbligati a frequentare per almeno cinque anni.
Questo, fortunatamente, non era il mio caso, anche se devo ammettere che dopo il diploma non provassi nessun interesse a ritornarci, e infatti non lo feci, ma continuai per la mia strada che, alcuni anni dopo, mi portò a laurearmi con successo in medicina.
Non per vantarmi, ma sono sempre stata molto brava a scuola e la mia pagella ne era la prova lampante. I miei voti rasentavano la soglia del dieci, non perché fossi una secchiona, ma perché amavo approfondire la mia cultura che spesso mi aiutava ad affrontare discorsi che, in altre circostanze, non sarei stata in grado di sostenere.
La mia vita procedeva nella sua normalità, alla quale mi ero ormai abituata, affianco di mio marito Lysandre con il quale ero felicemente sposata da dieci anni. Il nostro rapporto era nato per caso durante gli anni universitari. In realtà, ci conoscevamo già dal liceo, ma le sue amicizie, o dovrei dire un ragazzo in particolare, dal quale cercavo prontamente di tenermi alla larga, non ci aveva permesso di approfondire tale conoscenza, finché non ci ritrovammo all’università, entrambi non cambiati con l’unica differenza che, adesso non vi era più la presenza costante del suo amico a frapporsi nella nostra amicizia.
Quella tra noi fu una frequentazione romantica e quasi rapida e il sentimento scaturito da essa fu altrettanto romantico e rapido da trasformarsi ben presto in un grande amore da parte di entrambi. Così dopo la laurea, quando Lys mi chiese di sposarlo non me lo feci ripetere due volte e accettai al colmo della felicità.
Dei rapporti che avevamo con i nostri ex compagni di liceo solo alcuni si protrassero nel tempo. Uno di questi fu la mia amicizia con Rosalya che divenne sempre più forte dal momento che diventammo cognate. Lys mantenne i rapporti con Castiel, il suo caro amico rompiscatole che, con mia grande gioia, fortunatamente non vedeva quasi mai a causa degli impegni lavorativi di entrambi. Di tutti gli altri non avevo avuto più notizia da molti anni, nonostante Rosa, che invece si sentiva con tutti, a parte Ambra e il suo gruppetto, non smetteva di tenermi aggiornata sulle loro vite.
Per questo non mi sarei mai potuta aspettare di rivederli dopo quindici anni dal nostro diploma, se non fosse che proprio due giorni fa ci è stato recapitato l’invito a partecipare questa sera al ritrovo degli ex alunni, al quale è seguitata la telefonata dell’organizzatrice dell’evento, Peggy la ficcanaso, che inoltre non so come abbia potuto avere il mio numero, che con le sue dolcissime parole da maresciallo ci ha obbligati a partecipare.

E così eccoci, questa sera a prepararci per questo evento inatteso.
<< Maledizione, il tacco! Amore, >> quasi urlo da un capo all’altro della casa << mi puoi prendere le altre scarpe? >>
<< Certo tesoro, dove le hai messe? >>.
<< Sono sempre nel solito posto, >> rispondo quasi esasperata alla sua domanda.
 Una della caratteristiche più belle di mio marito è rimasta invariata nel tempo e il fatto di dimenticarsi le cose in questi momenti mi fa quasi andare in collera non più della sua risposta che so già non tarderà ad arrivare, e infatti: << Il solito posto? E quale sarebbe? >>.
<< Come, quale sarebbe? Nella scarpiera. Ovvio, no? Dove vuoi che le tenga, nel forno a microonde? >>.
<< Ah, già hai ragione, >> risponde e finalmente sento le imposte della scarpiera aprirsi e tiro un sospiro di sollievo, mentre mi sistemo il trucco.
<<  E quali vuoi tra quelle che sono qui? >>.
<< Prendi quelle beige con il ricamo sul lato >> continuo, sedendomi sul bordo del letto dopo aver terminato la toeletta, e mentre aspetto che venga a porgermele lo sento sospirare: << Tesoro, non ci sono le scarpe che hai chiesto. Sei sicura di averle messe proprio qui? >>.
<< Certo che sono sicura, secondo te in quale altro posto le avrei dovute mettere? Sono scarpe col tacco e non le uso mica tutti i giorni, quindi sono di sicuro lì, controlla bene >>.
Dopo un po’ eccolo riapparire sul vano della porta con la scarpe in mano e un sorriso quasi imbarazzato: << Scusa, non avevo visto che c’era un altro cassetto che non avevo controllato >>.
<< Non fa nulla tesoro mio, ma ora spicciati che siamo in ritardo. Rosa mi ha già telefonato una decina di volte da quando sono uscita dalla doccia, >> dico infilandole ai piedi e andando alla specchiera per sistemare gli orecchini.
<< Sei bellissima questa sera amore, >> lo sento dire dietro di me e guardandolo attraverso lo specchio noto che fissa tutta la mia persona, mentre continua a abbottonarsi i polsini della camicia. Poi si avvicina e inizia a baciarmi il collo scoperto. Sorrido lusingata, ma subito mi allontano per andare a sistemare la borsetta: << Sbrighiamoci altrimenti a Rosa verrà una crisi isterica >>.
Lui ride divertito e inizia a cercare la sua cravatta che, naturalmente non riesce a trovare se non fosse per il mio aiuto. So già che non usciremo di casa se non si sarà sistemato a dovere e in questo momento la sua memoria non è particolarmente d’aiuto per farci evitare una ramanzina da Rosa che continua a telefonare ogni due secondi.
La sua caratteristica non mi dà fastidio dopotutto, anzi molte volte è divertente, perché ci garantisce sempre nuovi spunti e novità che rendono sempre belle le nostre giornate, ma alcune volte è davvero esasperante averne a che fare soprattutto quando si dimentica delle cose importanti, come quando un giorno ha dimenticato di pagare le bollette e una sera ci eravamo ritrovati senza luce e senza acqua,  proprio nel momento in cui stavo facendo la doccia. Ricordo ancora quel giorno e soprattutto i suoi sorrisi soffocati d'avanti a me che, alla fine avevo dovuto usare le bottiglie dell'acqua per togliermi il sapone di dosso.
Ecco quella sicuramente è stata una circostanza in cui la sua memoria ha giocato a sfavore, ma questa sera non può andare così soprattutto perché la presenza di Rosa incombe su di noi come una spada da Damocle.
<< Chi sa cosa ci aspetta, >> mormoro salendo in auto.

   
 
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