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Autore: Donny_Rodriguez    27/04/2015    1 recensioni
New York, 15 Marzo 2022.
Una lettera all'amore di una vita
Un cuore straziato
Una vita distrutta ed angosciosa
C'è solo il desiderio di morire
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’amore è per sempre

 

New York, 15 - 03 – 2022

 

Sono passati esattamente tre anni e…. Sai Nat, mi manchi molto. Mi manca il tuo atteggiamento sempre disinvolto e sprezzante, mi mancano le tue carezze, i tuoi baci. Mi manca, ogni mattina, non vedere più i tuoi capelli rossi, i tuoi occhi. Mi mancano le passeggiate nel parco mano nella mano, le domeniche al cinema. Mi manca non poterti più dare il buongiorno ogni giorno, la buonanotte ogni santa notte; santa, perchè tu eri mia e io ero tuo. Mi manchi, Nat.

E non riesco a sopportarlo, perchè è stata colpa mia se sei caduta. Non sono stato pronto a prenderti prima che tu scivolassi dal Quinjet, e sono rimasto impotente al vederti cadere. Ogni giorno mi chiedo se tu possa mai perdonarmi e, ti giuro, prego affinché tu trovi pace.

Sto veramente male.

Sono passati dieci anni dalla grande battaglia di New York e, l'anno scorso, si è ripetuta: quei mostri dei Chitauri, dopo aver distrutto Asgard uccidendo ogni singolo abitante compresa l’intera famiglia reale, sono riusciti a giungere nuovamente sulla Terra per mezzo del Bifrost, causando in questo modo un conflitto durato per ben quattro mesi. Potrebbero sembrare pochi, sono un centinaio di giorni, ma combattere contro degli alieni è assai duro. E abbiamo lottato ininterrottamente per la salvezza del nostro mondo, sino allo stremo delle forze.

Sono esplosi ordigni nucleari, bombe atomiche, poiché da soli, noi vendicatori e lo S.H.I.E.L.D., non bastavamo: erano troppi. Così ora, dopo una rovinosa vittoria, stiamo ricostruendo il nostro mondo, ma nulla é più come prima. Si sono inaspriti i conflitti internazionali, e, anziché aiutarci l'un l'altro, stiamo per ricadere in un nuovo conflitto, questa volta mondiale. La povertà crea disagi, gelosie, odio. E durante quel conflitto terribile iniziato l’anno scorso sono morte milioni e milioni di persone. Nat, ho visto morire così tante persone, ma... Non so se riesco a dirti anche questo.

Sono morti tutti!

Bruce, Clint, Tony, Sam, Wanda, Rhodey e... Bucky. Li ho visti morire davanti a me, trucidati dai Chitauri, quei luridi bastardi. Non riesco a parlare della loro morte. Però vedo ancora i loro volti agonizzanti, provati da combattimenti estenuanti e veglie eterne. Io stesso sarei morto se non fosse stato per te: nel giorno del nostro matrimonio ci siamo promessi che avremmo sempre combattuto l'uno per l'altra, e così è stato, fino alla fine. Ma ti giuro che li ho vendicati, massacrando i nemici sino allo strenuo delle forze, pensando a te e ai nostri amici: ed ora, quanto mi mancate, ma non riesco a piangere.

Sarei voluto morire insieme a loro, perché vivere ora mi sembra una fine ben più dolorosa.

Mi sento perso, vuoto, non mangio, non dormo; ormai non mi interessa più di nulla. So che avresti voluto che io rimanessi forte, ma senza di te non sono più in me.

Esco presto la mattina, faccio il giro di New York a piedi, do una mano dove posso.

Ieri sono passato da Pepper, per aiutarla... Come sta soffrendo: è dura per lei crescere da sola il piccolo Howard - sapessi quanto assomiglia al padre - ora che Tony non c'è più. Mi dispiace per lei, per loro, che vivranno senza quel fantastico uomo che era diventato Tony.

E la sera rincaso ogni volta più tardi: non sopporto non vederti in casa. Non sopporto vedere una casa vuota, senza di te. Non sopporto non sentire più la tua melodiosa voce di quando cantavi sotto la doccia, non sopporto vedere intatta la tua parte del letto. Mi mancano le colazione che ti portavo al letto, mi manca fare l'amore con te, mi manca l'odore dei tuoi capelli.

Soffro ogni volta che penso a te. Sono distrutto.

Perchè ho trascorso una vita lunga e difficile: prima c'è stata la seconda guerra mondiale, poi mi sono ritrovato ad essere un ghiacciolo, quindi ecco lo S.H.I.E.L.D., con missioni su missioni. Abbiamo combattuto contro i Chitauri una volta, abbiamo sconfitto definitivamente l'Hydra, annientando Teschio Rosso, abbiamo distrutto Ultron e poi... La seconda guerra contro i Chitauri.

Ed ora che tutti gli affetti sono venuti a mancare, prima tu e poi tutti gli altri, non sono più in me.

Ti amo Nat; ti ho sempre amata, sin da quando per la prima volta mi hai baciato otto anni fa su quelle scale mobili; e sempre ti amerò.

Mi manchi.

Il tuo, e solo tuo, Steve

 

 

Lascio cadere la lettera sull’erba accanto alla lapide di Nat, dunque mi incammino verso Central Park. Indosso una semplice tuta grigia e verde militare, per meglio mimetizzarmi fra la gente, che, a questo punto, mi adora.

Vedo solo distruzione. Cammino fra palazzi crollati, macerie, pozzanghere di sangue incrostate fra le buche dell'asfalto semi-distrutto. Semplicemente... Vago.

Oh, Nat, sapessi quante cose spiacevoli ricordo.

I Chitauri non sono umani, e non solo fisicamente: uccidono sparando, azzannando, sbranando e mozzando teste. Ed ogni giorno la mia mente mi costringe a rivedere certe scene così macabre e dolorose… credo di star gemendo: rivedo quel bambino… piangeva, voleva la sua mamma. Poi ecco che un Chitauro gli si è fatto vicino e gli ha staccato un braccio, azzannandolo. Ha iniziato ad urlare, poi mano a mano ad emettere urla sempre più flebili, ma eravamo tutti troppo impegnati e troppo lontani per soccorrerlo. Solo dopo un po’, passando lì vicino, l’ho visto: il volto rigato di lacrime, la bocca contorta in una strana posizione e gli occhi sbarrati. Glieli ho socchiusi. Si può far soffrire così? Si può uccidere così? No, non sono umani.

Ricordo i Chitauri circondare ad uno ad uno i miei amici e ghermirli, dopodiché trucidarli senza alcuna pietà. Vedo i loro volti in ogni momento, sporchi, sudati, tesi… Ma io sono restato a difendere me stesso, piuttosto che accorrere in loro aiuto, e in un certo senso mi sento colpevole anche per la loro, di morte. Ecco perchè preferisco non parlarne, io, vigliacco.

Eppure Bucky non è stato vigliacco: lui, l'eroe, ha sacrificato la sua vita per la mia, gettandosi sul mio corpo prima che fossi trafitto alle spalle da un Chitauro. È così stato colpito al petto, sul cuore, ed ucciso, per salvare il suo migliore amico. E il solo ripensarci mi fa sentire gravi fitte allo stomaco e al cuore.

E poi Bruce, Sam, Tony, Rhodey, Wanda, Clint... Loro sono morti combattendo l'uno per l’altro, aiutandosi e sostenendosi sino alla fine, mentre io ho combattuto solo per me stesso. E, pur sapendo che avrei dovuto, potuto e voluto difendere i miei amici, sono stato vigliacco, ho avuto paura.

Sto entrando in casa, dopo una giornata particolarmente angosciosa. Ecco un altro anniversario senza Nat. Ed il livello di sopportazione ha superato il limite estremo. Ma quello che sto per fare sarà inutile, come sempre.

Una lacrima brucia il mio volto

Una mano la scosta

L’altra apre il cassetto

Va al petto

Preme il grilletto

Come sempre non muoio

Anche se non vorrei altro





Angolo dell'autore:
Ciao a tutti! E' il mio primo racconto, qui su Efp. Spero davvero vi piaccia.
Non sono molto bravo a parlare con la gente, quindi... vi lascio recensire! L'importante, per me, è che apprezziate questo mio piccolo sforzo!
Alla prossima :-)
   
 
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