Dedicato
con tutto il cuore a una cara amica che mi sa sempre confortare,
a cui piacciono le mie storie che poi riesce sempre a farmi apprezzare
e che mi è stata sempre fedele, sin
dall’inizio. : )
A celiane4ever, con affetto, Ten.
救助 - Rescue
- Si è svegliata – Disse l'infermiera che era appena uscita dalla stanza
facendo svegliare da quel tepore momentaneo.
- Possiamo vederla? - Scattò subito in piedi il maestro. Scossi la testa mentre
un conato mi saliva in gola per il nervosismo.
- Può entrare solo una persona. È ancora molto debole... - Vedendo la bocca del
mio compagno e del sensei aprirsi automaticamente, mi alzai con un scatto.
- Entro io. - Il volto di Lee pareva deluso e sospirò
risedendosi con un tonfo sulla sedia. Idiota. Cosa si aspettava?
- Va bene, Neji... digli che le siamo vicini con tutto il cuo...
Neji!! – Mi richiamò il maestro ma non gli lasciai
finire la frase che mi chiusi la porta dietro. Che insopportabile melenso
rompiscatole. E poi appena alzati gli occhi eccola lì, distesa su un letto,
bianca come il resto della stanza. Voltò la testa a fatica e il senso di nausea
tornò quando vidi il braccio fasciato che sporgeva sulla coperta.
- Ohi... - Mi sorrise e mi avvicinai nel solito silenzio. Stupida, pure
adesso sorride. - Che è quella faccia? Mica sto morendo. - Rise e poi diede un
colpo di tosse portando una mano alla gola. Anche senza Byakugan mi accorgevo di
quanto la sua purezza e ingenuità fossero evidenti in questo momento.
- Non sforzarti. - Fu l'unica cosa che riuscii a dire prima di richiudere le
labbra in una smorfia. Aveva ancora i capelli umidi. Se avesse preso pure il
raffreddore avrei appeso al muro qualche infermiere.
- Beh... ecco... - Farfugliò qualcosa a disagio e inchiodai lo sguardo fuori
dalla finestra mentre si faceva giorno.
- Sta zitta. - Ringhiai e senza accorgermene serrai la mascella. Non sapevo
neanche il motivo ma ero arrabbiato. Lei seguì il consiglio e mi avvicinai alla
finestra dandole le spalle, rimuginando sugli eventi accaduti
qualche ora addietro. Dopo poco sentii un sospiro dietro di me.
- Neji per quanto ce l'avrai ancora con me? Anche il maestro e Lee sono
arrabbiati? - Attivai il Byakugan anche se sapevo di
aver poche risorse di chakra. Non volevo sapesse la
stessi osservando ma allo stesso tempo volevo assicurarmi non stesse piangendo.
- No. Il maestro è fiero di te. Rock Lee solo preoccupato. - Dissi gelido
bloccandomi alla vista dal suo sguardo spento che si posava sulle coperte
mentre con delicatezza si alzava con il busto. Si alzava con il bu...?
- Che accidenti fai?! - Mi voltai di scatto e lei sbarrò
gli occhi con terrore alla vista dei miei occhi segnati da vene sporgenti.
Fregato con le mie stesse mani. Bravo Neji.
- S scusa... sto scomoda... - Si accomodò semplicemente mettendosi con il
cuscino dietro la schiena, poggiata al muro. Era arrossita lievemente ma quasi
fui sollevato dal broncio infantile che aveva messo. Stava bene.
- Comunque... - diedi un colpo di tosse e non si girò incrociando le braccia al
petto - non sono arrabbiato. - Aprì gli occhi per la sorpresa ma non potei
vederlo visto che avevo tolto il Byakugan e abbassato gli
occhi teso e imbarazzato. Cosa mi stava prendendo? Alzai la testa
crucciando di nuovo lo sguardo per sembrare serio ma non contai il mio punto
debole. Merda... mi stava sorridendo e sentii lentamente le guance bollire. Lo
stomaco si era stretto in una morsa e la gola era secca. Kami come ti odio
Tenten... perché devi uccidermi così ogni volta.
- Che cosa hai da sorridere?! Ti sei rotta un
braccio! - Ok... questo dovevo tenermelo solo come pensiero. Altra stronzata...
forse ha ragione Hinata-sama quando mi dice che dormire poco fa male.
Era arrossita ma aveva unito le sopracciglia arricciando le labbra piccata.
- Scusa tanto se ho fatto il mio dovere! –
- No! Il tuo dovere era seguire i miei ordini in assenza di Gai! E tu invece
hai fatto di testa tua! - Stavolta ero scattato e lei aveva voltato la testa
colpita dalla verità. Quasi mi sentii in colpa. No! Senza quasi. Ma avevo
ragione io. Era stata troppo sciocca e maldestra.
- Pensala come ti pare Neji. Io ho fatto ciò che era giusto fare. - Mi
avvicinai al letto. Adesso basta, era possibile fosse ancora così ragazzina a
17 anni compiuti?!
- Tu hai fatto una cosa da incoscienti e non hai seguito... - Non mi lasciò
finire intervenendo repentinamente. - Sì, non ho seguito gli ordini lo so ma...
–
- Ma nulla Tenten! - Sbottai rosso in volto. - Ora dormi... - Mi voltai
rilassandomi - farò rapporto io all'Hokage.- Andai verso la porta sentendo a
pelle la voglia di abbattere 100 alberi secolari con un
juuken. Mi bloccò la veste con la mano e sospirai a bassa voce freddandola con
un'occhiata.
- Capitano Neji Hyuuga... Mi dispiace di averle disubbidito ma per me la sua
vita conta più di ogni altra cosa... più di Konoha stessa. - Mi chinai su di
lei e le tappai la bocca con la mano.
- Non lo dire più Tenten o verrai buttata fuori da ogni rango ninja. Solo i
mukenin pensano a una vita più della sopravvivenza della patria. - I suoi occhi
si sciolsero in alcune lacrime mentre annuiva braccata tra la mia mano e il
cuscino. Mi avvicinai posandole un bacio sui capelli, togliendole subito dopo la
mano dalle labbra. - Grazie comunque Tenten. –
- Non sei arrabbiato? - Mi guardò dal basso sorridendo in lacrime per la
contentezza. Abbozzai un sorriso gentile ormai arreso. Non potevo più tornare
alla maschera dura in quel momento. Non con lei, non con lei in quello stato.
- No. Ero solo ossessionato. - Sospirai ad occhi chiusi e la sua espressione
interrogativa mi fece abbozzare un sorriso divertito.
- Ossessionato? - Alzò un sopracciglio con quella solita aria buffa che la
caratterizzava.
- Si. –
- Da cosa? - Impicciona...
- Al pensiero della tua perdita... - Stavolta il mio sguardo si indurì e lei
abbassò gli occhi nocciola come faceva ogni volta che non riusciva a sostenere
la situazione.
- Scusatemi Capitano...- Alzò lo sguardo e sentii lo
stomaco di piombo. Mi sorrise e aspettò la mia risposta.
- La prossima volta non trasgredire soldato... - La guardai stancamente. Le
sussurrai di dormire ma lo fece solo con la mia mano stretta nella sua.
Perfetta situazione. Tanto che mi addormentai vicino a lei, seduto sul letto
con la sua testa sul torace.
La prossima volta non te lo lascerò fare. Il tuo sorriso vale e varrà sempre più della mia vita, Tenten.