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Autore: GGandGLEE    28/04/2015    2 recensioni
Dopo la prima stagione, Quinn viene mandata alla scuola militare. (La storia è stata scritta da BrioScotty che potete trovare qui, sul sito americano e abbiamo pensato di tradurla in ita. https://www.fanfiction.net/u/3018976/BrioScotty
Ogni cosa appartiene a BrioScotty.)
Genere: Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Judy Fabray apre la porta agli uomini in uniforme con un sorriso sulle labbra. Loro non le sorridono, al contrario, chiedono di poter entrare. Lei si fa da parte, il cuore che le batte rapidamente in petto. Chiede loro se è successo qualcosa a Quinn, se è ancora in Iraq. Il più alto degli uomini le dice di sedersi, cosa che Judy fa immediatamente, temendo il peggio.

"Dov'è mia figlia?" Chiede, cercando di avere una voce il più calma possibile. Quinn non poteva essere morta. Avevano parlato un paio di settimane prima, solo per un paio di minuti, abbastanza per fare sapere alla madre che sarebbe tornata a fine Agosto.

"Non lo sappiamo signora," dice l'uomo più magrolino. La sua voce è più gentile di quella dell'altro. Si prsenta come Capitano Adams, il più alto invece è il Colonello Thompson. La informa sugli ultimi movimenti di Quinn e del fatto che non sono riusciti a rintracciare le sue coordinate per circa una settimana. C'era statoun attacco, ma il corpo di Quinn non era stato ritrovato sotto le macerie.

"Non è morta?" Chiede Judy, il cuore che le batte ancora forte in petto. I due uomini si scambiano un'occhiata veloce.

"In questo momento, non possiamo né confermare né negare…" dice il Colonnello.

"Che vuol dire non potete nè confermare nè negare?" Chiede Judy, alzandosi in piedi. "Come potete non sapere dov'è mia figlia?"

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Quinn percepisce solo poche cose all'inizio: il suo respiro; Il battito continuo del suo cuore registrato sul monitor. Stende le dita, sorpresa di aver trovato delle coperte di lana a coprire il suo corpo ferito. Quando si sgranchisce le gambe, i suoi muscoli si stendono a fatica, probabilmente a causa del poco uso, crede, anche se non è sicura di quanto tempo abbia passato lì, prendendo lentamente coscienza per quelli che erano sembrati giorni, forse settimane. I suoi occhi si spalancano quando sente nuovamente quello strano suono e cerca di urlare,per poi scoprire che non ha voce. C'è un tubicino nella sua gola

Improvvisamente, va in panico, agita le braccia, ignorando il dolore che le pervade il corpo. Sente il rumore di passi avvicinarsi e delle mani che la trattengono giù, voci insistenti che le parlano, ma non riesce a distinguere le parole . Il tubicino le viene rimosso dalla gola e respira forte, riempiendo i polmoni il più che può, e urla questa volta. Le mani che le trattengono braccia e gambe allentano un attimo la presa, ed è tutto il tempo che le serve per spingersi via dal letto e cadere sul pavimento. Si sforza di tenere gli occhi aperti ma non riesce a mettere a fuoco. Non ha le forze per rialzarsi dal freddo pavimento.

"Calma!," le dice una voce. Delle mani la trascinano indietro sul letto. Le voci scompaiono quando le sue orecchie cominciano a ricordare i suoni dell'esplosione. Ricorda di essere balzata in aria, di essere stata seppellita sotto le macerie, di aver urlato per ore prima che i suoi polmoni non ce la facessero più. Non ricorda come è finita in ospedale, ma è abbastanza sicura che non sia un ospedale militare.

I calmanti le vengono iniettati e lentamente torna a sognare casa sua, quella vita che raramente ricorda quando è sveglia.

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Il cellulare squilla sul comodino, ignorato da chi lo possiede, cheal momento ha la testa sepolta sotto quattro cuscini. Non vuole essere svegliata così presto, dopo aver finito di filmare alle quattro del mattino. Ha già deciso che il suo prossimo film deve essere girato alle  Hawaii o da qualche parte calda dove per girare di notte non sia necessario avere addosso quattro giacche per tenersi caldi tra una scena e l'altra.

Il cellulare non la smette di squillare così allunga una mano e risponde.

"Rachel Berry," mormora, tornando con la testa tra i cuscini.

"Rachel, sono Finn," chiude gli occhi e respira profondamente, pronta a riattaccare, poi nota che la voce del ragazzo è triste . Si gira su un lato e prende il telefono.

"Cos'è successo?" Chiede, temendo in cuor suo la risposta. Sapeva che questo giorno prima o poi sarebbe arrivato. La stanza comincia a girare. Chiude gli occhi per fermare il mondo, ma non funziona.

"Quinn è morta," dice lui così a bassa voce che lei a stento lo sente. Il telefono le scivola via dalle mani mentre Finn sta ancora parlando. Lo sente urlare il suo nome, ma lo ignora e scende dal letto, andando in cucina a versarsi un bicchiere d'acqua.

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La processione segue la bara chiusa, avvolta nella bandiera Americana, finché non raggiunge il punto in cui Quinn riposerà per sempre. Judy e la sorella maggiore di Quinn, Olivia, sono subito dietro, con gli altri membri della famiglia. Alcuni amici di Quinn dalla scuola militare, che al momento non sono in servizio, sono i prossimi, vestiti con tutti i ghingheri militari. E alla fine, gli amici del liceo di Quinn, del Glee Club specialmente, e alcuni ex membri dei Cheerios che vivono ancora a Lima.

Mentre passano accanto alla tomba di Russel Fabray, Olivia le getta un'occhiata, aumentando le lacrime nei suoi occhi. Era stato lui a mandare Quinn alla scuola militare. Se non lo avesse fatto, ora non sarebbero lì. Stringe la mano della madre mentre con l'altra mano si asciuga le lacrime.

Rachel cammina con Kurt e Mercedes, accanto a Santana e Brittany, irritata dal fatto che la sua  presenza in chiesa aveva attirato più attenzione che la funzione in sè. Questa giorno non dovrebbe riguardare lei. Anche ora che camminano nel cimitero, alcuni membri della famiglia di Quinn si girano a fissarla, prima di bisbigliare tra loro. Scopre di non riuscire a guardare la bara per più di cinque secondi prima di scoppiare in lacrime e così, guarda quelle di chi ha già lasciato questo mondo prima di Quinn.

Mentre guarda le altre tombe, Rachel avvista qualcuno in lontananza, mezzo nascosto tra gli alberi. Si toglie gli occhiali da sole ma la persona è già scomparsa. Rachel rabbrividisce leggermente, cercando di convincersi che fosse stato il frutto della sua immaginazione, me tre le lacrime cominciano a scorrerle sul viso e Finn, senza dire una parola, la avvolge in un abbraccio.

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Quinn gattona sotto gli alberi, e indossa guanti ed elmetto mentre velocemente oltrepassa il perimetro del cimitero. Dopo aver controllato di essere sola, scavalca, e scende dall'altro lato, dove la aspetta il suo mezzo di trasporto. Monta sulla sua moto, respira rapidamente e blocca le lacrime che le si stanno formando negli occhi. Questa, è stata l'idea peggiore che abbia avuto in anni .

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Dopo che il prete ha finito, benedicendo il corpo di Quinn per l'ultima volta, la folla comincia a disperdersi. Rachel guarda mentre Judy e Olivia sono accompagnate da Finn e Noah alle auto. Quando tutti se ne sono andati, bacia la rosa che ha in mano e la posa sulla tomba. Gli occhi le si riempiono nuovamente di lacrime mentre fa scorrere le dita sulle lettere dorate.

"Mi scusi, è lei Rachel Berry?" Le chiede una voce bassa dietro di lei. Si rimette in sesto prima di girarsi, asciugandosi le lacrime che erano riuscite a scorrere dagli occhiali. Una delle donne in divisa é pochi passi dietro di lei, e stringe una lettera tra le mani.

"Si," Rachel risponde, andando verso di lei. La donna si inchina e si toglie il cappello.

"Sono Natasha Parker. Ero in servizio con Quinn in Iraq un paio d'anni fa." Dice la donna tendendo la mano a  Rachel. "Quinn mi ha parlato molto di te. Mi ha detto che vi scrivevate delle lettere." Rachel annuisce. ".non aveva con sé molti affetti personali, solo un paio di foto e un blocco di fogli." Natasha porge la busta a Rachel. "Mi è stato chiesto di consegnarti questa." Rachel stringe la lettera, si toglie gli occhiali e cerca di sorridere lievemente alla donna.

"Grazie," Dice. Le due escono in silenzio dal cimitero. Kurt e Mercedes sono fuori che aspettano nel taxi, che ha già il motore acceso. "Io devo andare. Grazie… per questo pensiero. Avrei preferito conoscerti in altre circostanze."

Natasha annuisce e le sorride leggermente mentre la mora sta già tornando verso l'auto. Rachel siede sul sedile di dietro accanto a Mercedes, per niente pronta a recarsi a casa Fabray dove tutti, nell'imbarazzo e nella disperazione generali, parleranno di Quinn per ore .

"Kurt, non me la sento," dice Rachel. "Può portarmi a casa?" Chiede all'autista indicandogli l'indirizzo, mentre si rigira la lettera tra le mani.

Rachel va dritta in camera sua, ignorando le chiamate dei suoi padri e chiude la porta. Apre la busta e ne rovescia il contenuto sul letto. Tre fotografie e un blocco di fogli. Guarda le fotografie: una scattata alle prove generali per le nazionali, una di Quinn,Brittany e Santana scattata una settimana prima che Quinn andasse alla scuola militare e una di Rachel e Quinn l'estate seguente, quando Quinn era tornata a casa per un paio di settimane. Rachel singhiozza mentre osserva la foto di loro due: un braccio di Quinn sulle spalle di Rachel, entrambe ridendo per qualcosa che Rachel aveva dimenticato già da tempo.

"Estate 2011, R e Q."

Posa la fotografia sul letto e prende il blocco di fogli. La copertina è leggermente consumata e le pagine sono sporche ma è la carta che Quinn ha usato per mandarle lettere negli ultimi anni. Il blocco è quasi finito e una lettera cattura la vista di Rachel, sporgendo dalla prima pagina.

18 Giugno 2023

Rachel,

Congratulazioni per aver ottenuto la parte! Sapevo che ti stavi preoccupando senza alcun motivo. Non vedo l'ora di vedere il film quando torno.

Le cose si stanno facendo meno complicate. Il mio Arabo sta migliorando ora che passiamo più tempo con i cittadini (grazie per avermi inviato quelle liste di vocaboli utili). Alcuni dei bambini alla scuola che abbiamo allestito ci stiamo aiutando e noi stiamo aiutando loro ad imparare un po' di Inglese. Hanno scoperto che suono la chitarra (anche se sai che è un po' che non suono per bene) così mi chiedono sempre di suonare. Sfortunatamente alcune canzoni sono quelle cha abbiamo fatto al Glee ed è difficile mantenere il sorriso.

In risposta alla tua ultima lettera, credo che un viaggetto a NY sarebbe meraviglioso. Tornerò in Ohio a fine Agosto. Non posso credere che sono passati quasi dieci anni dall'ultima volta che ci siamo viste. Non so quanto chiacchierate potremo fare però, ci diciamo praticamente tutto nelle lettere. (Le cose hanno funzionato con il tuo collega o lo hai spaventato con il tuo costante divagare e cambiare discorso non appena ti viene fatta una domanda importante? Scherzo, mi manca il tuo divagare. Devo essere pazza.)

Sto per andare in pattuglia per la notte, la situazione è abbastanza frenetica oggi quindi stanno inviando fuori quanti più di noi possibile per avere tutto sotto controllo. C'é una strana sensazione nell'aria, come se stesse per succedere qualcosa di grosso 

Grazie ancora per avermi scritto. Non hai idea di quanto

La lettera termina quì. Rachel volta pagina, ma è tutto bianco. Mette il blocco di fogli accanto alle foto and e le fissa finché non le si annebbia la vista e e le lacrime non sopraggiungono nuovamente, facendola, alla fine, addormentare.

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Quinn stringe la sia carta d'identità e il suo passaporto con il suo nuovo nome ad un aeroporto privato. Un aereo la sta aspettando. Il pilota sta riempiendo i quadratini di un Sudoku, rigirando la matita cercando di capire dove vada il prossimo otto.

"Com'era?" Mac chiede, guardando Quinn mentre si toglie guanti ed elmetto, scorrendo con le dita sulla sua cicatrice ormai quasi guarita sotto i capelli.

"Orribile" Quinn dice fredda. "È stata un'idea stupida. Possiamo andare? Devo andarmene da quì."

"Certo," Mac risponde. Fa un cenno ad un uomo nascosto dall'altra parte dell'aeroporto. La porta di carico dell'aereo si abbassa e Quinn sale su con la sua bici. "Non sei il primo agente ad andare al proprio funerale ed immagino che non sarai l'ultimo."

"Non voglio parlarne, Mac," Quinn dice piano, uscendo dal cargo e salendo nella cabina. Cerca di non pensare alle facce dei suoi cari, disperatamente provando a lasciare la vecchia vita dietro di sé.

"Goodbye yellow brick road," dice mentre si lasciano alle spalle Lima, Ohio.

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Rachel è svegliata da ripetuti tocchi sulla sua porta. Esce dal letto ed infila il jeans che aveva lasciato a terra la sera prima. O quella mattina presto. Non è sicura di che ora o che giorno sia, non è ancora abituata a riprendere gli orari normali dopo due mesi di scene notturne. Sono passati due giorni dal funerale. Crede.

"Kurt," dice, aprendo leggermente la porta per vedere chi sia.

"Rachel," risponde, entrando con due buste di spesa. Lei lo fissa con uno sguardo incerto e chiude la porta . "È venerdì." Rachel segue la voce di Kurt nel suo soggiorno, dove lui sta svuotando le buste sul divano.

"È venerdì," Rachel ripete, portando le braccia attorno alla vita e fissandolo ancora. "Dovrebbe significare qualcosa?"

"Il compleanno di Brittany," Kurt risponde. Rachel apre la bocca e si porta una mano in fronte. "E tu te ne sei dimenticata…"

"Non me ne sono dimenticata…" Rachel risponde velocemente. "Non avevo realizzato fosse già il trenta…"

"Trentuno," Kurt la corregge. "So che non hai avuto voglia di uscire ultimamanete e come tuoi amici lo capiamo. Così, abbiamo pensato che dstomche hai la casa più grande, avremmo potuto ordinare cibo da asporto, guardare un film, fare un pigiama party.. Come ai vecchi tempi." Rachel aveva già cominciato a preparare una lista appena Kurt aveva detto compleanno per spiegare i motivi per i quali non poteva uscire.

"Sono passato anno," Rachel ammette. "Ho una voce in capitolo?"

"No," Kurt risponde con semplicità. "Mercedes andrà a prendere Brittany e Santana tra un,ora quindi dovresti andare a farti una doccia"

"Si mamma," Rachel risponde prima di abbracciare Kurt così forte da fargli mancare l'aria nei polmoni.

"Troppo stretto, Rach," sussurra e allenta l'abbraccio. "Ho portato dei nuovi vestiti. So che sei perfettamente capace di fare shopping da sola ma ho visto qualcosina e l'ho comprato."
"Non avresti dovuto," dice. "Fammeli pagare…"

"Rachel, solo perché sei una grande stella del cinema e guadagni milioni di dollari non vuol dir che non possa farti un regalo," dice con fermezza. "Ora, doccia." Rachel annuisce e si avvia al piano di sopra.

So lava molto velocemente ed indossa i vestiti che le ha portato Kurt, guardandosi attentamente allo specchio chiedendosi se la Rachel sedicenne immaginasse di essere ancora la migliore amica di Kurt dieci anni dopo il liceo.

"Rach? Come vanno o vestiti?" La voce di kurt chiama da dietro la porta e riporta Rachel alla realtà. Lei apre e annusice nuovamente sorridendo. "Il mil gusto per i vestiti è impeccabile, come al solito. Suppongo tu non abbia nessun tipo di snack?" Rachel scuote la testa. "Alcolici?" Rachel scuote ancora la testa, con una strana espressione sul viso.la sua ultima esperienza con l'alcol era stata abbastanza per farla smettere per semrpe, quasi dieci ani prima. Kurt sospira. "Ai almeno i menu dei ristoranti da asporto?" Rachel lo guida in cucina. "Vedo che hai usato i DVD di cucina che ti ho regalato a Natale dell'anno scorso dice kurt passando un dito sui cofanetti impolverati".

"Ho lavorato…" Rachel comincia a protestare.

"Devi prenderti più cura di te stessa, Rachel," Kurt risponde. "Sembri un fantasma. Morire di fame non la riporterà indietro"

Rachel arriccia le labbra e si gira, non riuscendo a guardarlo negli occhi. Lui si pente immediatamente e poggia una mano sulla spalla di Rachel.

"Non farlo," sussurra debolmente Rachel, spingendo via la sua mano. "Non sto morendo di fame. Non cerco di farla tornare. È solo il lavoro..con queste scene notturne, le mie abitudini sono completamente fuori controllo" Kurt annuisce, ma è ancora titubante. "Ci proverò, okay?" Quando tornerò a girare di giorno, comprerò del cibo e giuro che ti inviterò ad assaggiare il primo pasto che cucinerò. Puoi gustarlo con me. O rimanere avvelenato" sorride e si avvolge nelle braccia di Kurt.

"Mi preoccupo solo di te," dice lui, poggiano il suo mento sulla sua spalla e abbracciandola forte.

"Lo so," Sospira Rachel.

Il giorno che ha consolidato la loro amicizia torna alla memoria di Rachel. Una settimana prima che cominciasse il loro ultimo anno, Rachel e Finn avevano avuto una discussine. Avevano già cominciato a non andare d'accordo d'estate. Il giorno dopo che Quinn era partita per la scuola militare erano uscito fuori a cena e non avevano avuto nulla di cui parlare. Rachel pensava solo al cibo, a stento guardando Finn negli occhi e lui, glielo aveva fatto notare nella guida di ritorno verso casa. La lite era continuata nella camera di Finn, le cui urla erano udite da Kurt al piano di sotto. Alla fine, Rachel aveva terminato le cose da dire ed era scappata via dalla casa. Kirt era corsa verso di lei e aveva trovata rannicchiata fuori casa sua e la aveva abbracciata forte, come in quel momento.

"So come ci si sente," aveva detto Kurt. "Ad amare qualcuno senza che quel qualcuno se ne accorga."

"Non amo Finn," lei aveva risposto, ammettendolo per la prima volta. Kurt le aveva sorriso tristemente e le aveva poggiato le mani sulle spalle. "Non mi riferivo a Quinn" aveva detto alla mora prima do sorriderle di nuovo. "Non lo dirò a nessuno" 
"Grazie", aveva alla fine detto Rachel, posando la testa sulle spalle del ragazzo.

Il campanello suona e riporta Rachel alla realtà. Kurt si disobbliga dall'abbraccio e va ad aprire. Brittany ha uno zainetto con il pigiama, Santana delle buste con gli snacks e Mercedes una busta piena di Doritos. Rachel prende gli zainetti da Brittany e li posa in soggiorno, per poi abbracciare la Bionda.

"Buon compleanno, scusa se me ne sono dimenticata," Rachel dice imbarazzata.

"Va tutto bene," risponde Brittany, abbracciandola e facendola girare prima di stamparle un grosso bacio sulle guance. "Puoi comprarmi qualcosa di meraviglioso un'altra volta" Rachel ride e aiuta Mercedes col cibo.

"Non preoccuparti," Mercedes le dice, poggiando le buste sul davanzale della finestra. "Abbiamo preso quelle orribili patatine vegane che ti ostini a mangiare
"Yum," Rachel urla con un sorriso sulle labbra.

"Hanno il sapone del cartone," Mercedes le dice "io continuerò a mangiare i miei Doritos"

Nel soggiorno Brittany e Santana stanno già occupando un divano e Kurt è steso su una poltrona reclinabile guardando i menu da asporto. Rachel guarda arrabbiata gli shottini sul tavolo.

"Ragazzi, non abbiamo più 18 anni, sono davvero necessari gli shottini?"

"Scelta di Brittany" dice Santana in tono difensivo. "E il compleanno è il suo"

"Credo che uno shottino non mi farà male" . Rachel dice roteando gli occhi mentre santana le versa un liquido dorato nel bicchiere, senza versare nemmeno una goccia fuori.  


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"A Louis Vuitton," Kurt dice, sollevando il bicchiere. Altri tre bicchieri si innalzano. Rachel è lì seduta che pensa a tutte le cose alle quali hanno fatto un brindisi, compresi i Doritos, Hollywood e le papere del Central Park. 

"Okay okay, ne ho uno io" dice Santana, per una volta in tono serio. Versa cinque shot anziché quattro e ne dà uno a Rachel che lo prende riluttante. "A Quinn" dice la latina, incrociando lo sguardo con quello di Rachel. 

"A Quinn," ripetono tutti prima di bere i loro shottini di Tequila. Rachel si alza e va verso il bagno dove si siede sulla vasca guardando il vuoto. Santana entra nella stanza in punta di piedi. 

"Scusa" dice sedendosi accanto a Rachel.

"Perché?" Chiede Rachel, tornando a fissare il vuoto. 

"Per averla nominata" dice, "non avrei dovuto..."

"Perchè?" La interrompe Rachel "sto cercando di far finta che non sia mai esistita, Santana e perché? Sta cambiando qualcosa? Non mi sto sentendo meglio. Affatto. È ridicolo. Devo dirvi una cosa." Prende la mano di Santana e la trascina di nuovo nel soggiorno. Gli altri tre smettono di parlare e si girano esitanti verso Rachel. Santana si risiede sul divano accanto a Brittany, poggiando la testa sulla sua spalla. "Quinn sarebbe potuta essere qui stasera."

"Cosa?" Chiede Kurt confuso, alzando un sopracciglio"

"Il suo servizio doveva terminare a fine mese. Sarebbe tornata a Casa e sarebbe venuta a New York" dice Rachel tutto d'un fiato. 

"Come fai a saperlo?" Chiede Mercedes. "Le hai parlato mentre era lì?"

"Ci scrivevamo." Dice Rachel sospirando. "Negli ultimi anni, Quinn e io ci siamo scritte delle lettere. La busta che mi diede Natasha al funerale?" Kurt e Mercedes annuiscono. "Dentro c'erano delle foto e un lettera che non ha mai terminato" Rachel si gira verso la scrivania e estrae la busta, dando il contenuto ai ragazzi. Mercedes guarda la foto del Glee. 

"Og mio Dio, cosa diamine sto indossando?" Chiede e la mostra a Kurt che ride. 
Santana intanto ha preso il blocco di fogli e ha iniziato a leggere, mentre Brittany ha preso la foto di Rachel e Quinn guardando la bruna ogni tanto per notare le differenze.

Kurt e Mercede leggono la lettera dopo Santana. 

"Di che collega sta parlando?" Chiede Kurt, guardando Rachel che arrossisce e sospira.

"Non c'era alcun collega" dice "almeno nessuno che mi piacesse, ovvio che ho dei colleghi, non esistono solo attrici"

"Perché mentire? Cosa importava a Quinn se volevi uscire con qualcuno o meno?

"Per lo stesso motivo per il quale ha rotto con Finn" dice Santana giungendo alla soluzione che per anni aveva cercato. "Per la stessa ragione per la quale non hai incrociato gli occhi di nessuno al funerale e per lo stesso motivo per il quale sei a pezzi da quando finn ti ha dato la notizia

Rachel annuisce piangendo e raggomitolandosi. Kurt è il primo ad andare vesto di lei.

"Va tutto bene" le sussurra, massaggiandole la schiena. La fa sedere sul divano mentre gli altri guardano in silenzio. 

"Volevo sapesse che non la stavo aspettando, che ero felice senza lei.. Il ero..." Rachel sussurra, poi scuote la resta. "Io sono ancora innamorata di Quinn"
   
 
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