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Autore: Harime Nui    28/04/2015    1 recensioni
[SPOILER ep.1-25]
Nui Harime morì assieme a sua madre per mano di Ryuko. E se Nui avesse declinato l'offerta cambiando completamente idee e punto di vista? Cosa penserebbero Ryuko, Satsuki e gli altri? Cosa succederebbe? Questo avvenimento sovvertirà per sempre il mondo in cui vivono, cambiando per sempre il corso della storia.
Coppie: [Nonon/Satsuki] [Harime/Ryuko]
Genere: Comico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nui Harime, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era una casa in campagna da tre stanze.

Nella prima una piccola cucina, la seconda era un salone, la terza una camera di pochi metri quadrati. Un letto unico nel quale giaceva una ragazza, rannicchiata su sé stessa coperta da un piumino vecchio e malandato. I capelli biondi sciolti sulla schiena, gli occhi chiusi, uno coperto dalla benda inconfondibile di Harime Nui. Non sembrava dormire, il suo petto non si alzava ed abbassava ritmicamente, sembrava essere quasi in letargo. Eppure la verità era un'altra. Attorno al cuore, tutto il suo corpo, era come paralizzato, congelato, freddo, immobile.

Accanto al letto, sdraiato a terra vi era un ragazzo dai capelli biondi, gli occhi aperti e concentrati sul battito cardiaco di Nui. L'aveva salvata e protetta, ma per quanto si sforzasse di credere che si sarebbe risvegliata sapeva bene che non era così. Forse quello era un letargo infinito. Quanto tempo era passato? Cinque anni? Sette anni?

Iori non era cambiato.

Sembrava ancora rimasto a quel giorno. Quel maledettissimo giorno.

Ragyo era morta.

La biofibra aveva perso.

Ma allora perché non era felice?

Perché dai suoi occhi scendevano ancora lacrime calde?

Inumuta è morto.

Sanageyama è morto.

Nonon non può più combattere.

Satsuki è... morta...

Ryuko è scomparsa.

Harime Nui è caduta in uno stato catatonico.

Rei non ha smesso di combattere.

'Sei la nostra unica possibilità di vincere, Nui...' sussurrò tra sé e sé.

Un improvviso rumore lo fece sobbalzare.

Si alzò in piedi di scatto.

Li avevano trovati?

Un respiro.

Un lento e calmo respiro.

Harime Nui stava respirando.

Iori si avvicinò al letto sul quale giaceva.

Stava respirando.

Il suo volto si fece sorridente. Stava sorridendo. Era ancora addormentata, ma... era viva...

Rimase in piedi per tutta la notte a monitorare i parametri vitali di Nui. Si rese conto che non era solo viva, ma dai dati che aveva raccolto sembrava che la biofibra impiantata nel corpo della ragazza fosse scomparsa, ne era rimasto solo un minuscolo frammento.

 

La Grand Couturier aprì pian piano gli occhi.

Fu costretta a richiuderli subito dopo a causa dell'intensa luce solare. Era rimasta nel buio totale per più di cinque anni. Nella sua mente si disegnarono lentamente tutti i dettagli della stanza, la colpì una forte emicrania quando aprì gli occhi per la seconda volta.

'D-dove sono?' la sua voce era bassa e spenta.

Ad accoglierla in quel nuovo mondo fu Iori. A giudicare dalle occhiaie pronunciate aveva vegliato su di lei tutta la notte.

'Finalmente hai aperto gli occhi. Ricordi chi sei? Cosa è successo?' chiese.

Harime si portò entrambe le mani davanti al volto.

'C-cosa? Chi sono?'

'Le radiazioni della biofibra ti hanno portato ad un'amnesia temporanea. Poteva anche accadere di peggio. La tua resistenza alla Fibra Vivente è stata la causa della tua salvezza.' prese un respiro. 'Il tuo nome è Harime Nui.'

Non seppe più cosa dire.

Tutta la verità?

Come avrebbe potuto?

Se ne sarebbe andata?

 

Il tuo nome è Harime Nui.

Figlia di Satsuki Kiryuin ed Inumuta. Nata orfana di padre, poiché ucciso da Ogure Maiko. Otto anni dopo ha ucciso anche tua madre, lasciandoti sola al mondo, il cuore carico di odio e vendetta, ma nessun modo per placare la tua sete di sangue. Matoi Ryuko, l'unica in grado di poter fronteggiare e distruggere questa minaccia ha lasciato il mondo in balia della biofibra e della follia. Hai provato a debellare la minaccia quando eri più grande, ma purtroppo la tua forza non era abbastanza. L'unico modo per uccidere Ogure, assassina dei tuoi genitori, è di prendere la Spada Forbice creata da Inumuta ed usarla per uccidere l'anima immortale di Maiko. Affiancata da un kamui, un abito composto totalmente da biofibra.

 

Quando concluse la storia il volto di Nui s'incupì.

L'aveva ingannata, ma non poteva altro per prendere la Spada Forbice ed uccidere Maiko. Un avversario che sembrava insormontabile.

'No... non può essere... devo ucciderla...' si coprì il volto con entrambe le mani.

'In queste condizioni non avresti alcuna possibilità di combattervi contro, senza la Spada Forbice non puoi nulla.'

Iori prese nuovamente un respiro.

'Matoi Ryuko possiede l'arma che può vendicare i tuoi genitori.'

'C-chi sono io?'

'Harime-'

'Dammi uno specchio.' sussurrò.

'Non penso ce ne sia-'

'PASSAMI UNO SPECCHIO!' gridò.

Iori scomparve un attimo, tornò dopo con un piccolo specchio tra le mani. Lo avvicinò al viso di Nui.

Un occhio era coperto da una benda viola.

La pelle pallida.

Dalle spalle in giù iniziava un vestito rosa e bianco.

Non disse nulla, si limitò ad osservare l'immagine riflessa.

'Lo so, è difficile da affrontare... detto, dopotutto, da uno sconosciuto... una mattina mi son svegliato... l'invasore era alle porte...' Iori s'incupì in volto. 'Ho perso tutte le persone a cui tenevo. Tu sei la nostra unica possibilità di salvezza.'

'Chi era mio padre? E mia madre?'

'Tuo padre era un mio grande amico, uno scienziato che ha donato tutto quello che aveva per salvare quello che rimane del nostro mondo. Tua madre, Satsuki...' sospirò. 'Non posso dirtelo, devi saperlo da qualcuno che la conosceva. Ryuko saprà rispondere di certo.'

'Dimmelo tu.' Nui continuò a fissare attraverso lo specchio quello sguardo così spento e le occhiaie pronunciate.

'Non posso...'

'Dove è questa Ryuko?' chiese mentre si alzava lentamente dal letto.

'Non dovresti muoverti! I cavi sono ancora-' non fece in tempo a dirlo.

Sopra i vestiti di Harime vi erano aghi in grado di attraversare abiti e pelle, che si staccarono lasciando evanescenti ferite. Sul suo volto si disegnò una smorfia di dolore.

'Dove è?'

'Si trova ad Osaka, non potrai mai raggiungerla in queste condizioni! Ci vogliono ore di cammino, e con i posti di blocco, le guardie... per non parlare dei crateri...'

'Iori. Ho detto che devi tacere.' le sue parole lo colpirono come una freccia nel cuore.

'Io non ti ho mai detto il mio nome...'

'Beh, ora lo so.' si voltò con un leggero sorriso. 'Grazie di tutto.' improvvisamente si portò un dito sulla guancia. 'Quanto ho scroccato mentre dormivo?'

Per la prima volta.

Dopo anni ed anni.

Iori rise.

Fu breve.

Un attimo.

Ma per lui fu un attimo che divenne eterno.

Dopo solo pochi minuti dal suo risveglio era subito tornata quella di una volta, sorridente come sempre. Eppure non era interessata in alcun modo ad ucciderlo, questa era la prova che quell'amnesia potesse durare anche in eterno. Ma si era ricordata il suo nome? In quanti giorni, mesi o anni avrebbe ricordato la sua vita passata? Iori si sentì, improvvisamente, in colpa per averla ingannata in modo così vile. Ma per vincere, per vendicarsi avrebbe fatto quello e ben altro. Per lui Nui era solo una pedina.

'Ah, un'altra cosa. Faccio qualcosa oltre a cercare vedetta?'

'Uhm. Si, in passato eri una Grand Couturier, cucivi uniformi in biofibra per i ribelli.'

'Ecco perché...' portò il mignolo della mano destra vicino agli occhi.

'Ah, dimenticavo... per combattere ti servirà questa.' raccolse da terra una spada viola, simile ad una metà di forbice gigante. 'Ma per vendicarti avrai bisogno dell'altra metà.'

Harime Nui prese l'arma tra le mani. Simile al cristallo, di una lucentezza unica. Ne rimase ammirata. Iniziò a muoverla nell'aria, rendendosi conto con grande stupore di quanto fosse leggera. Poco più pesante di una piuma.

'Non puoi partire così, però. Per raggiungere il tempio dove si trova Ryuko devi saperne l'esatta locazione. E' nascosta agli occhi dei comuni esseri umani. Ti darò una cartina, le istruzioni su come destreggiare quella spada.' rimase sconcertato.

Nui fece roteare l'arma con una scioltezza tale da sembrare che i due fossero in completa simbiosi.

'C-cosa?'

'Hai detto che l'ho già usata, no?' sorrise divertita.

  
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