28/04/2015
1 recensioniChappy
Poso delicatamente i fiori sul terreno umido accanto a quelli che avevo portato prima, ora hi anche una piccola composizione colorata offerta da Michela; sinceramente non sono in vena di colori o altro ma, davanti agli occhi imploranti che solo lei riesce a fare, non ho saputo resistere.
A te non dispiacciono, vero? Ti piacevano tantissimo i fiori, non facevi altro che rotolartici in mezzo non appena mamma si distraeva
-Konny- mi sento chiamare e, girandomi, trovo Davide che mi fissa triste cercando di trattenere le lacrime -Sei di nuovo qui- constata sospirando amareggiata e guardandosi intorno nel tentativo di far smettere di tremare la sua voce
-Dove volevi che fossi?- gli domando senza provare in alcun modo a frenare la voce rotta dal pianto che ho adottato da oggi pomeriggio. Mi guardo intorno imitandolo e accarezzo con occhi nostalgici la campagna che ci circonda e che ci ha visti crescere insieme, non ne tralascio neppure un centimetro ma, alla fine, il mio sguardo torna al piccolo cumolo di terra davanti a me, non molto distante dalla recinzione. Ti piace il posto che ho scelto?
-Konny, tua madre ti stava cercando- mi richiama il mio amico dopo minuti interminabili di silenzio, quasi mi ero scordata della sua presenza
-Resterò qui ancora un po’, diglielo per favore-
-Konny…-
-Solo un altro po’, ok?-
-Non ti fa bene questo- mi dice posandomi una mano sulla spalla
-Io odio tutto questo!- esclamo irritata scostandolo poco gentilmente e pentendomene un attimo dopo ma non posso più fermarmi –Odio questo stupido posto, odio questi stupidi fiori colorati, odio la mia stupida grammatica che mi impedisce di parlare di lui al presente e odio la vita!- concludo tutto d’un fiato per poi mormorare qualche scusa sedendomi sull’erba ancora fresca, Davide non dice nulla ma si inginocchia dietro di me, mettendomi nuovamente le mani sulle spalle
-Konny, il dolore che provo per la morte di Chappy non è nulla in confronto a quello che provi tu, ma posso immaginare come ti senti.- cerca di consolarmi inutilmente, vorrei chiedergli di andarsene ma, quando apro la bocca per controbattere la richiudo subito; Davide ha dovuto affrontare prima di me la morte dei suoi animali, in più una parte di me vuole che resti ad aiutarmi, condividendo il mio dolore.
-Vorrei almeno essere stata con lui- gli dico mentre una lacrima inizia a rigarmi il volto, avanza indisturbata fino al collo ma non mi prendo la briga di asciugarla, ce ne sono tante che scendono a fargli compagnia e sarebbe inutile
-Siete sempre stati così legati, Konny anche se eravate divisi le vostre anime sono state insieme dall’inizio alla fine-
-Se potessi mi scambierei con lui- gli dico ricevendo in cambio uno schiaffo, dopo un istante me lo ritrovo davanti, nuovamente in piedi e con le mani strette a pugno lungo i fianchi
-Vorresti essere con lui?! Vorresti essere morta?! Ma almeno ti rendi conto di ciò che dici?- mi urla contro iniziando a piangere, le lacrime si mischiano alla pioggia che ha iniziato a cadere senza che me ne accorgessi e all’improvviso, tutta la stanchezza accumulata in questa settimana si fa sentire, mi accascio al suolo con lo sguardo rivolto al cielo mentre Davide si inginocchia vicino a me
-Konny, scusami. Desiderare la morte per raggiungere qualcuno che non c’è più è una cosa normale, ma ho vissuto prima di te un dolore come questo quindi lascia che ti spieghi il perché è stato meglio così…-
-Meglio? Pensi sia positivo il fatto che Chappy sia morto?- chiedo con voce flebile, senza più un briciolo di forze mentre la pioggia inizia a bagnarmi i vestiti e i capelli
-Ovviamente no Konny ma ascoltami: Hai amato il tuo cane? Hai fatto in modo che avesse una bella vita, con tutto il cibo necessario, le coccole e la salute?-
-Si-
-Allora gli hai fatto avere una bellissima vita, lui ti voleva bene ed è sempre stato un buon cane. Non è sbagliato dire che spesso vivono per noi, come pensi sarebbe stato senza la sua padrona? Tu come umana puoi andare avanti e portare il suo ricordo sempre con te ma lui, lui ne sarebbe uscito distrutto.- dice fissandomi attentamente, so che ha ragione ma non riesco neppure ad annuire
-Aveva ancora gli occhi aperti, sai? Guardava la porta come se mi stesse aspettando.-
-Lo so, ma ora voglio farti ragionare su questo: “lui è stato il tuo migliore amico per una piccola parte della tua vita, tu sei stata la sua migliore amica per tutta la durata della sua esistenza”.
-Probabilmente hai ragione.- dico infine mentre una nuova ondata di lacrime mi compare sul viso subito spazzata via dalla pioggia
-Lo so- dichiara sbattendo velocemente gli occhi mentre l’acqua, sempre più forte, gli attacca i capelli al collo e la maglietta al torace
-Ti odio per questo.- ma mentre lo dico sorrido, perché il mio amore per Chappy non è scomparso ma resterà sempre nel mio cuore. Ora lo so.
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Con questa storia non ho voluto solo mettere per iscritto il mio dolore, ma anche creare per lui una sorta di traccia, una conferma della sua esistenza anche per gli altri( è un concetto abbastanza strano, ma in questo stato confusionale neppure io so spiegare i miei sentimenti). IL ragazzo di nome “Davide” è in realtà DarkStar, un mio grande amico di EFP che mi ha consolata, dicendomi la frase che ha cambiato totalmente il mio modo di pensare. Grazie davvero. (Lo schiaffo che mi ha dato è stato solo morale).
Grazie anche a voi per aver letto, anche se per pochi minuti avete pensato al mio cane, questo mi rende più serena.
Spero di ritornare presto su questo settore con una fanfiction più romantica e felice. Per ora a presto.
Kunoichi_Chan009