Non si sarebbe mai immaginato, almeno fino a qualche ora fa, che si sarebbe reso conto che l'unico modo per raggiungere il suo unico spiraglio di luce sarebbe stato morire.
Perché lui si era reso conto che sarebbe stato lui a doverla raggiungere, non il contrario, come aveva creduto anni addietro.
Sorrise, nel pensare che era servito un ragazzino, tanto simile a lui, per aiutarlo ad uscire dal baratro dal quale era sprofondato: aveva avuto modo di testare Naruto diverse volte, chiedendosi come mai quel ragazzo, nonostante avesse visto troppe persone morire per colpa sua, non si fosse ancora arreso all'idea che nel mondo esiste solo la disperazione.
Forse non crollava mai perché aveva tante persone che lo sostenevano, si ritrovò a pensare.
Obito sentì i singhiozzi mal trattenuti di Naruto che tentava, invano, di farlo ragionare sulla sua scelta di voler morire, e nel mentre si chiedeva del perché l'uomo incassasse tutti gli insulti che Zetsu Nero gli aveva rivolto: l'Uchiha gli aveva dato addirittura ragione, quando gli aveva detto che era solo feccia, che ormai non apparteneva a nessun posto nel mondo.
Si sentiva terribilmente frustrato, ma sentiva il bisogno di obbedire alla richiesta dell'uomo di smetterla di difenderlo da quelle parole di scherno; in quel momento si ripromise che, se quella macchietta avesse ancora solo osato un'altra volta attaccare il suo amico, gliel'avrebbe fatta pagare cara.

Oltre ai singhiozzi di Naruto, Obito aveva inquadrato chiaramente lo sguardo sconvolto di Kakashi nel vedere che l'amico stava morendo per la seconda volta senza che lui potesse fare nulla: gli rivolse un sorriso sincero, mentre la maschera dell'amico aveva cominciato a bagnarsi dalle lacrime
Addio, amico mio: io devo raggiungere Rin, ma tu devi rimanere ancora qui, perché questi ragazzi hanno ancora bisogno di te... Ah, e vedi di non raggiungerci troppo presto, Bakakashi
Si era fatto promettere da quel ragazzo che sarebbe diventato Hokage e poi aveva lasciato quel mondo che, per buona parte della sua vita, aveva disprezzato con un sorriso sulle labbra...

Quando riaprì gli occhi, l'unica cosa che vide fu uno spazio vuoto, e lei
«Ti aspettavo, Obito»





L'angolo dell'autrice:
Ed eccomi qui, pubblicando da cellulare perché sì
Non so perché mi sia venuta in mente questa shot, ma ho scritto fin troppe ObiRin, ultimamente, e mi serviva ritornare a quando pensavo solo a fic introspettive su Obito pensando poco a Rin, anche se gli accenni alla coppia sono quasi d'obbligo~
Tra l'altro con il POV che va per i fatti suoi, ma non importa, visto che l'unica cosa che volevo far trasparire erano i feels e questa shot è nata stamattina mentre ero al bar e cercavo disperatamente di far capire alla mia BFF che la ObiRin è uno dei migliori pairing creati da Kishitroll Sensei, visto che lei sta rischiando di cadere nel baratro del fanservice per colpa delle fanarts dei marmocchi e le loro famiglie (gli unici che m'ispirano veramente sono Sarada e un pochino Shikadai)
Lo so che Naruto ha pianto quando è morto Obito, anche se non ha singhiozzato... solo, io penso che Kishi sia scemo, perché per me il dobe avrebbe dovuto singhiozzare anche per la morte di Neji (o di Jiraiya, ma lì c'erano sempre e solo fottute lacrime infinite, che sono molto meglio delle reazioni inquietanti e menefreghiste di Hinata, by the way), come so anche che non si capisce se Kakashi ha pianto o meno, anche se è scontato che lo abbia fatto; voi pensate a questa fic come una missing moments/mia versione a tutto u.u
La parte nella quale Obito sembra salutare il suo migliore amico per l'ultima volta con un sorriso sulle labbra l'ho immaginata per mesi, e mi chiedo perché Kishi non lo abbia fatto~
Spero che questa "cosa" vi sia piaciuta^^
Un abbraccio,
Angie 96