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Autore: DaRk_EnGeL    29/04/2015    4 recensioni
Storia ispirata al libro di J. McGuire uno splendido disastro. troverete la trama insieme al primo capitolo, dato che è troppo lunga.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capelli lunghi e rossi, carnagione chiara, quasi pallida, corpo slanciato, seni e glutei ai punti giusti, e viso di angelo.. Un viso dolce e senza alcuna imperfezione. Occhi grandi e color nocciola. Un nocciola intenso, ciglia lunghe e folte, naso non troppo grande e nemmeno troppo piccolo...al punto giusto, sopra ciglia sistemate per bene e che formavano due perfetti archi, poi c'erano le sue labbra...oh le sue labbra...quelle labbra erano il sogno di tutti gli uomini, non c'era nemmeno uno che non rimanesse incantato da quelle labbra, cosi sexy e alla volta cosi delicate, cosi rosee e morbide, che incantavano tutti con i sorrisi che comparivano in quelle labbra cosi perfette.


Camicia bianca e immacolata, jeans neri stretti, converse rosse, capelli legati in una coda alta, Martina era una ragazza di diciotto anni, frequentava la Eastern University, situata in una piccola cittadina universitaria, del Nevada. Fuggita dal suo passato Martina si trasferisce insieme alla sua migliore amica Mercedes lì, abitando nel palazzo della Morgan Hill, edificio vicino alla università, che ospita solo le ragazze che frequentano la Eastern university. Martina fa di tutto per passare sempre inosservata, per stare lontana dai guai e dai ragazzi , ma proprio quando credeva che nessuno di loro l'avrebbe notata arriva lui.


Jorge è un play boy al cento per cento, cambia ragazza ogni sera, beve fino a dimenticarsi il proprio nome, fa incontri illegali di lotta per guadagnare soldi, per pagare l'affitto dell'appartamento dove lui e suo cugino vivono e per pagarsi i suoi studi. Proviene da una famiglia abbastanza incasinata, non crede nell'amore e non ha molti amici, fa parte della confraternita Sigmaund Tau, ed è molto popolare all'università, considerato lo spezza cuore delle ragazze. Capelli castani, occhi verde smeraldo, labbra perfettamente erotiche, alto, corpo muscoloso, braccia e schiena coperte di tatuaggi, insomma il classico cattivo ragazzo. Ma con molta stupefazione è un bravo studente, con la media alta. Anche se non sembra. Un giorno sarà costretto dal suo cuore a ricredere nell'amore.

Ho chiuso il mio cuore.

Tu sei il ragazzo sbagliato.

Ma solo tu hai la chiave.

L'amore può cambiare le persone.

In guerra e in Amore tutto è valido.

Ti ho aspettato per molto tempo, avevo perso le speranze.

Ti prego lasciati amare a modo mio.


Angolo Autrice:

Ciao ragazze e ragazzi, questa storia è sorta così, mentre leggevo uno dei miei romanzi preferiti: Uno Splendido disastro. Di Jamie McGuire. Diciamo che alcune cose sono tratte dal romanzo ma il resto è tutto invenzione mia. Spero vi piacerà, posterò questa storia anche su Wattpad, cosi chi volesse seguirmi mi può trovare con il nome di Dark_Girl05 mi sono scritta da poco. Bhe' spero la storia vi piaccia e niente...recensite dandomi una vostra opinione e potete criticare (non accetto le critiche troppo pesanti, quindi per favore non insultate) e ditemi se volete che continui!

Vi lascio con il capitolo.



La musica è assordante, c'è puzza di fumo e già ci sono un sacco di ragazzi ubriachi che a mala pena si reggono in piedi, vengo spintonata all'indietro dalla fola, così perdo di vista Mercedes e Ruggero, mi faccio spazio tra la folla spintonando anche io, arrivo quasi davanti alla folla, dove c'è una specie di barriera di ferro a dividerci dallo spazio dove stanno quelli che lottano, appena mi posiziono vicino alla barriera riesco a vedere come uno dei due lottatori gira la testa violentemente sputando sangue, e questo mi schizza in faccia e sulla camicia bianca che indosso. Faccio una smorfia disgustata e con il dorso della mano mi pulisco il sangue dalla faccia, vedo poi sempre lo stesso lottatore cadere a terra incosciente. Subito si eleva un grande boato di grida eccitate, applausi e fischi. Subito un ragazzo va vicino al ragazzo che è in piedi e ha messo K.O l'altro. << che serata ragazzi! Come sempre il vincitore dell'incontro è Jorge! Bene i soldi delle scommesse andranno a lui, e attenzione alle mutande ragazze! Tenetele bene mentre lui vi passa accanto!>> dice il ragazzo che si era avvicinato a Jorge, se mi ricordo bene, si chiama Damien. Jorge fa il solito sorrisetto malizioso che fanno i play boy e poi fa l'occhiolino ad una ragazza bionda che è al margine della barriera, questa le sorride con fare civettuolo. Visto che l'incontro è finito mi allontano e comincio a cercare i miei amici visto che ormai tutti se ne stanno andando. Senza accorgermi vado a sbattere contro qualcuno. << ehy sta attento!>> dico. << scusa dolcezza non era mia intenzione >> mi risponde una voce maschile, profonda e sensuale, è Jorge. Alzo gli occhi al cielo e poi faccio per andarmene. << quanta fretta,dolcezza...>> stava per dire altro ma si ferma a guardarmi bene. Mi guarda la camicia sporca di sangue e poi il viso. << che ti è successo? >> mi domanda, con uno strano tono...non saprei descriverlo...forse preoccupazione? << oh, niente è stato il sangue del tuo avversario a sporcarmi...cioè, tecnicamente sei stato tu, anche senza volerlo che hai rovinato la mia camicia. >> rispondo, e lui fa un sorriso malizioso. << oh, mi dispiace...in genere non rovino le camice in questo modo...che ne dici, se finisco di rovinartela nel mio appartamento dolcezza?>> ma perche cazzo mi sono fermata a parlare con lui? << No, ho di meglio da fare...ciao! >> le rispondo e riprendo a camminare, e cercare con lo sguardo i miei amici. << ehy, aspetta. Come ti chiami? >> mi chiede prendendomi dal polso. Sorrido beffarda e rispondo : << se te lo dico dovrei ucciderti >> strattonai il mio polso e mi liberai, andandomene. << ti chiamerò angel allora! Ci si vede! >> mi disse che mi allontanassi. Sbuffo e continuo a cercare i miei amici. Noto la chioma bionda di Mercedes vicino alla porta così corro per raggiungerla. Quando arrivo da lei le poso una mano sulla spalla, tenendomi a lei mentre cerco di riprendere fiato. << ehy, dov'eri finita? Un attimo eri accanto a me e l'attimo dopo eri scomparsa. Mi hai fatto preoccupare.>> mi disse Mechi. Le sorrisi. << scusami, la folla mi ha praticamente buttato in fondo e cosi poi mi sono mischiata tra la folla, vi ho cercato ma non vi ho visti cosi sono rimasta vicino alla barriera. Che a dire vero è stata la peggior decisione che abbia preso. Mi è schizzato sangue addosso! >> racconto, facendo poi una smorfia di disgusto alla fine. << capito...>> << e Ruggero dov'è? >> chiedo accorgendomi che non era con lei. << oh, è andato un attimo da suo cugino. Noi intanto possiamo andare. Poi gli telefono e li dico che siamo già uscite. >> mi dice lei. << okay.>> rispondo semplicemente.



Siamo arrivate al parcheggio della Morgan Hill, Mechi sta cercando un posto per parcheggiare la macchina. Dato che è una Chevrolet è difficile trovare un posto abbastanza grande per parcheggiare. Ma dopo una estenuante decina di minuti lo troviamo. Lei spegne la macchina mentre io sono già schizzata fuori dalla macchina. Ho solo bisogno di una doccia. Saluto Mercedes e mi dirigo nel mio appartamento. Quando abbiamo deciso di venire a studiare qui, Mechi mi aveva chiesto di dividere l'appartamento, ma io le ho risposto di no...non perche non mi piacesse la idea ma per il fatto che se rimaniamo sempre legate, non facciamo amicizie e nel caso una delle due non ci fosse per un po' sarebbe difficile per l'altra, visto che poi sarebbe rimasta sola. Cosi io divido l'appartamento con Lodovica, è una ragazza timida, legge quasi tutto il tempo ed è molto silenziosa. Visto che è da poco che sono qui, penso sia normale che ancora non ci parliamo un gran che. Ma con il tempo forse diventeremmo amiche. Entro nel mio appartamento e chiudo la porta lentamente e cercando di non fare rumore, visto che è mezza notte e Lodovica sta dormendo. Accendo la luce del salone e butto sul divano la mia borsa. Dopo di che vado in camera mia e prendo l'intimo e il pigiama prima di andare in bagno a farmi la doccia.

Mi faccio una doccia veloce con l'acqua calda, dopo di che mi asciugo e mi metto l'intimo e il pigiama, poi vado in camera mia, buttandomi sul letto a peso morto e cadendo subito in un sonno pesante;


Sono in ritardo per la lezione di Letteratura Inglese, ieri ho dimenticato di mettere la sveglia, cosi ora sto correndo per i corridoi con dieci minuti di ritardo. Spero che la professoressa non se la prenda. Arrivata davanti la classe, prendo un profondo respiro e busso. Non avevo mai fatto un ritardo, sopratutto perche non volevo attirare l'attenzione su di me. << avanti >> giro la maniglia della porta e entro. << Buongiorno Professoressa, mi scusi per il ritardo.>> dico timidamente e aspetto che lei mi dica di andare al mio posto, senza che mi faccia nessuna domanda sul perché del mio ritardo. << vada a sedersi Stoessel, per questa volta la faccio entrare perché la prima volta che viene in ritardo. Ma che non si ripeta.>> annuisco e vado a sedermi nell'unico posto libero, che è in fondo alla classe. Poso la mia cartella per terra dopo aver preso il libro e il quaderno di letteratura inglese insieme ad una penna. Mi sento osservata così alzo lo sguardo e mi guardo intorno per vedere chi è che mi fissa. Mi volto a destra e colgo in flagrante un ragazzo. Guardandolo bene mi accorgo che è Jorge. Distolgo subito lo sguardo.


Mi porto una mano ai capelli esasperata mentre cerco di convincere Mechi che non c'è bisogno che questa sera venga a vedermi mentre 'lavoro'. << Mer per favore, mi vergognerei troppo. E poi se vieni, devi venire da SOLA okay? Okay.>> Mechi da quando sta con Ruggero ovunque lei vada, lui l'accompagna e sono sicura che verrebbe anche lui questa sera, e allora sprofonderei dalla vergogna. Una cosa è che degli sconosciuti che non rivedrò più mi vedano e mi sentano e un'altra cosa è che mi ascoltino anche i miei amici. Sprofonderei negli abissi della vergogna.

<< ma perche? Sono tua amica! E anche Ruggero è tuo amico! >> << Appunto! Siete miei amici, e non voglio mettermi in ridicolo davanti i miei amici!>> << Tini, canti benissimo! Non ti metterai in ridicolo!>> ormai siamo arrivate al nostro solo tavolo in mensa, dove c'è Ruggero che parla con un ragazzo della confraternita della sig Tau. << Ciao Rugge, ciao Facundo.>> gli saluto e mi siedo di fronte a facundo e subito mi cimento a sul mio vassoio dove ci sono due piatti, uno con insalata e l'altro con una specie di purè di patate. Dire che il purè fa schifo sarebbe un complimento! Continuo a tenere lo sguardo basso sul mio cibo, quando sento una sedia in fondo al tavolo spostarsi, cosi alzo di poco il viso e guardo chi si è seduto. Incontro subito due occhi verde smeraldo. È Jorge. È strano che si sia seduto qui...insomma non lo fa mai, in genere si siede in un tavolo per due, insieme alla sua nuova puttana. Ritorno con lo sguardo sul piatto di purè e cerco di staccare il cucchiaio che è rimasto attaccato al purè di patate, continuo a provarci ma niente così in uno scatto di rabbia lo tiro troppo forte e una cucchiaiata di purè saltò in aria e finisce in faccia a Facundo, proprio sull'occhio sinistro. Cerco di soffocare una risata, ma non ci riesco e scoppio a ridere guardando la faccia di Facundo, insieme a me, Mechi, Rugge e Jorge si metto a ridere. << Oddio scusa! Giuro che non l'ho fatto apposta.>> dico asciugandomi una lacrima che mi era uscita dal tanto ridere. Lui si pulisce la faccia, e cerco di convincermi che l'ho immaginato, fa un ghigno malefico che durò pochi secondi. << oh, tranquilla, infondo, può capitare no? Gli incidenti capitano! >> detto ciò mi lancia una cucchiaiata di purè che mi finì sulla maglia. Lo guardo male e dopo di che mi vendico lanciandogli una manciata più grande di purè ma lui tira il braccio di Ruggero mettendolo davanti a lui, e quindi il purè finisce in faccia a lui. Fa una faccia sconvolta, mentre Mechi se la ride. Sapendo che si sta per vendicare tolgo i piatti dal vassoio e lo metto davanti a me a mo' di scudo. Rido quando sento qualcosa spiaccicarsi sul vassoio. << ahahah! Mancata! >> dopo di che si scatena una vera e propria guerra di cibo nel nostro tavolo. Rido guardando la faccia di Mechi e i suoi capelli. Li segnalo e lei quasi urla disperata, toccandoli, poi mi guarda e scoppia a ridere. Io la guardo stranita. Poi li tocco e gli sento tutti appiccicosi cosi mi alzo subito imprecando in tutte le lingue possibile. << Ragazzi io devo andare. Mechi fa quello che ti ho detto se vuoi andarci! Ciao! >> ritorno alla Morgan Hill e vado subito a farmi una doccia, dopo di che mi asciugo corpo e capelli, e dopo di che passo la piastra sui capelli. Lasciandoli lisci e con le punte mosse. Prendo la trousse e mi faccio un smokeyes (non mi ricordo se si scrive cosi) e metto un rossetto nude sulle labbra, un blush pesca sugli zigomi e sono pronta per quanto riguarda i capelli e il trucco. Cosi vado nella mia stanza e prendo i vestiti che avevo lasciati pronti la sera prima, e li metto. Indosso un vestito nero stretto fino alla vita, e con la gonna che scende morbida un po' più sopra del ginocchio. È un vestito con il corpetto a cuore, di seta. Mi metto un paio di tacchi neri lucidi e mi metto davanti allo specchio, no...troppo, formale. Il mio capo, mi ha detto che devo intrattenere i clienti cantando, ma devo vestirmi ' come gnocca che sono' e non sembrare troppo formale. Cosi mi chino lasciando che i miei capelli vadano tutti davanti al mio viso, scuoto la testa e poi li si sistemo in modo che sembrino più mossi. Okay ora possono andare;

'We should have listened to each other's hearts falling in love in ever part,

We can make it happen if you bout that action now here we again, here we go again you you know you wanna be my baby' (x2) stavo cantando, quando sentii la campanella sopra la porta del locale suonare, segno evidente che c'erano nuovi clienti. Subito notai una chioma bionda tra i clienti seguita da qualcuno con un ciuffo castano e dietro un ciuffo più spettinato e color castano chiaro. Li guardai bene...era Mechi insieme a Ruggero e Jorge. Ehy aspettate Jorge? Ruggero? Le avevo detto di non portare nessuno!!! 'Still we beat that's how I'm feeling, they don't know we in our dealing from the floor up to the ceiling if you bout in let's start chillin' Mechi si sedette insieme ai ragazzi in un tavolo vicino al palchetto e mmi fece un sorriso. Oh stavo già cercando il modo per vendicarmi! 'Doing movement we can party who's in our business? Everybody, But it's alright cause i'm still living at two chains baby I'm diffirent, compare now, let me tell you some' little some' that you might wanna know abaut me I don't play no game, baby listen baby if you love then come show me!' continuo a cantare mentre muovo i fianchi al ritmo della musica, sento i clienti, sopratutto i maschi, battere le mani e alcuni fischiare. 'We should have listened to each other's hearts falling in love in ever part,

We can make it happen if you bout that action now here we again, here we go again you you know you wanna be my baby' (x2)

'Darling we should take a ride who's in flirting while we drive Nothing could come kill our vibe, got no worries on my mind.' continuai con la canzone fino alla fine, poi presi alcuni minuti di pausa e andai da Mechi. << ehy ciao! Amica grazie eh!>> dico dando un 'piccola' pacca sulla spalla a Mercedes. << ehy Martina! Non sapevo cantassi cosi bene!>> mi dice Rugge. << grazie...comunque cosa volete ordinare? Il locale è pieno e per non farvi aspettare chiederò che vi servano presto...pensate cosa volete, e io intanto vado a cercare un cameriere per farvi ordinare. A dopo. >> dico facendo un senno con il capo e poi andandomene. Trovo una cameriera libera, Lex, e la mando a chiedere le ordinazioni dei miei amici. Mentre io rimango vicina al piccolo palchetto. Guardo i miei amici e vedo Lex e Jorge flirtare...e non posso fare a meno di fare una smorfia di disgusto. Quel ragazzo è un puttaniere! Ora che ci penso non so nemmeno che ci fa qua! Insomma non si è mai avvicinato a noi. Salii di nuovo sul palchetto e sistemai il microfono, poi i ragazzi che suonavano gli strumenti mi chiesero quale canzone della lista dovevano suonare, cosi io feci il numero quattro con le dita. Cominciarono a suonare e dopo poco iniziai a cantare ' Once upon time a few mistakes ago I was in your sights you got me alone, you found me,

you found me,

you found me. I guess you didn't care and I guess I like that and when I fell hard you took a step back. Without me, Without me,

without me. And he's long gone when he's next to me and I realize the blame is on me.

Cause I knew you were trouble when you walked in.

So shame on me now flew me to places i'd never been , so yuo put me down oh I knew you were trouble when you walked in,

so shame on me now. Flew me to places i'd never been now i'm lying on the cold hard ground' prendo aria e lanciando uno sguardo ai clienti, e mi imbatto in due iride smeraldo. Distolgo subito lo sguardo e poi riprendo a cantare. 'oh, oh, Trouble, trouble, trouble. Oh, oh, Trouble, trouble, trouble. No apologies he'll never see you cry pretend he doesn't know that he's the reason why yuo're drowning,

you're drowning,

you're drowning.' continuai a cantare per tutta la serata, Mechi e i ragazzi se ne andarono verso le dieci mentre io rimasi fino alle undici e mezza. Quando tornai alla Morgan Hill trovai Jorge davanti il portone d'ingresso.



  
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