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Autore: ShioriKitsune    29/04/2015    2 recensioni
Una storia a capitoli (in realtà è più un insieme di One Shot, ma insieme hanno il loro senso) nata in un momento di assoluto bisogno di angst. SPOILER per chi non conosce il finale, rigorosamente SasuNaru.
"Si specchia in quegli occhi dal colore dell'oceano a cui si è aggrappato per tanto tempo, osservando il riflesso di se stesso ancora una volta. Differente da prima, perché quello è il modo in cui Naruto lo vede e non quello in cui lui vede se stesso. E stavolta, forse, in quella persona scorge un po' di quello che era prima che tutto andasse a rotoli".
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Dopo la serie
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さようなら


1.



«Dovrai smettere di scappare, prima o poi».

Sono quelle le parole che rompono il silenzio, dopo ore di quiete.

Sasuke non risponde, si solleva e lo sguardo si posa sulla vetrata di fronte a lui.

Fuori ancora pioggia, dentro il riflesso di un volto che fatica a riconoscere, nonostante gli appartenga.

«Forse, un giorno».

Non crede nemmeno lui in quella promessa vuota ed in qualche modo sa che, questa volta, a Naruto non basterà.

«Hai una figlia, Sasuke. Una moglie. Dei doveri qui al villaggio».

Non avrebbe ascoltato per l'ennesima volta quel discorso.

Un'occhiata basta ad uccidere le parole nella bocca dell'Hokage, che lo fissa di rimando in attesa di una risposta.

«Non è abbastanza».

Un sussurro, appena udibile, mentre l'attenzione torna a focalizzarsi sulla pioggia che batte.

Forse quella è l'unica verità che avrebbe concesso ad entrambi.

E forse quello è il momento in cui Naruto si spezza.

«Io non sono abbastanza?».

Non è quella, in fondo, la domanda che lo tormenta da più di dodici anni?

Sasuke schiude le labbra, ma nulla ne viene fuori. Vorrebbe voltarsi, incrociare i suoi occhi, ma cosa sarebbe successo poi? Quali altre promesse che non sarebbe stato in grado di mantenere avrebbe fatto?

«Naruto...»

Ma Naruto è più veloce e in un attimo gli è di fronte.

Si specchia in quegli occhi dal colore dell'oceano a cui si è aggrappato per tanto tempo, osservando il riflesso di se stesso ancora una volta. Differente da prima, perché quello è il modo in cui Naruto lo vede e non quello in cui lui vede se stesso. E stavolta, forse, in quella persona scorge un po' di quello che era prima che tutto andasse a rotoli.

«Ammettilo».

E lo farebbe, se fosse vero. Se Naruto non fosse l'unica ragione che gli impedisse di sparire, sparire sul serio, e ricominciare. Se lui non fosse la causa delle sue visite segrete al villaggio, dei suoi continui ripensamenti. Della sua indecisione.

Non Sakura, né sua figlia, né il villaggio.

Ma, si rende conto, quelle potrebbero essere le giuste ragioni per lasciarlo andare.

E non se ne accorge finché non è troppo tardi, di quanto Naruto sia vicino. Non se ne accorge finché non è il suo corpo a reagire, catturando le sue labbra mentre un altro pezzo della sua anima si stacca.

Lo bacia come se da questo dipendesse la sua stessa esistenza, ed in un certo senso è anche vero. Lo bacia perché non può fare a meno del suo calore e della sua essenza, perché se la vita è un'eterna mezzanotte, Naruto è sicuramente il Sole.

E Naruto in quel bacio ci mette tutto se stesso, perché anche lui si aggrappa alla sua Luna come se non esistessero al mondo altre opzioni praticabili. Perché quando Sasuke se n'è andato, ha portato tutto via con sé.

Eppure lo sente, quel sapore amaro.

Il sapore di un addio.

«Sasuke, cosa...».

«Hai ragione».

Ed il mondo si blocca.

Sasuke fa un passo indietro, mentre indossa la maschera per celare le emozioni. Non ha altra scelta, ormai, se non prendere la decisione che sarebbe stata la migliore per entrambi. Perché lui sa quanto la felicità di Naruto sia precaria a causa sua e, per una volta, qualcun altro è più importante di se stesso.

Naruto sa cosa sta per succedere, eppure non ha la forza di fermarlo.

Può solo aspettare, inerme, le parole che gli porteranno via anche l'ultimo pezzo di cuore.

«Non sei abbastanza».

Sei fin troppo.

Il sorriso sadico che accompagna quelle parole rende tutto un po' meno irreale, agli occhi dell'Hokage, perché la consapevolezza di non essere abbastanza gli si conficca dentro come una spina, riportando alla luce ogni vecchia paura.

Col senno di poi, avrebbe costretto Sasuke a restare.

Col senno di poi, avrebbe analizzato la situazione e si sarebbe reso conto di cosa stesse passando per la testa dell'Uchiha.

Ci sarebbero tante cose che, col senno di poi, avrebbe potuto fare. Cose che lo avrebbero costretto a perdere il sonno nei mesi a venire, dando le spalle a sua moglie, nel suo stesso letto, mentre i rimorsi divoravano ogni pezzo di lui.

Ma l'insicurezza e la paura sono serpenti che strisciano silenziosi, come le parole di Sasuke, e tutto ciò che può fare è farsi soffocare da quelle amare bugie.

Ed è così che finisce tutto.

Non una parola in più, non uno sguardo.

Sasuke gli passa accanto ed esce dalla stanza, silenzioso così come era entrato la prima volta, dieci anni prima.

E Naruto resta lì, immobile, mentre la verità lo colpisce così forte da fargli girare la testa.

Non lo rivedrà mai più.

 

 
   
 
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