Edward.
La
mia vita da vampiro era mortalmente noiosa, ma ero stato io a
sceglierlo. Ho sempre Creduto che la mia trasformazione in vampiro
abbia portato il mio masochismo a livelli illimitati.
In
tutti quegli anni l’amore che provavo per la mia dolce Isabella
era rimasto immutato, ma ero del parere che lei doveva vivere la sua
vita da umana e non un’eternità di privazioni, di sensi di
colpa e di dolore.
Ritenevo crudele farle vivere quello che stavo vivendo io, non volevo che lei diventasse un mostro senza anima.
La salvezza dell’anima della mia amata era l’unica cosa che dava senso alla mia esistenza.
La
mia volontà di punirmi era talmente alto che decisi di
presenziare al matrimonio di Isabella. Quel giorno ovviamente ero a
diversi chilometri di distanza dall’edificio in cui si stava
celebrando l’unione tra Isabella e Charlie, ma grazie ai miei
poteri soprannaturali potevo osservare come se fossi in prima fila
quindi vidi tutto il rito religioso. Per quanto mi facesse male
osservare quella scena la consapevolezza di sapere che lei era al
sicuro alleviava tutto quel dolore che mi ero imposto.
Da quel giorno trascorsero decenni, ma grazie ad Alice sapevo come procedeva la vita di Bella.
Mia
sorella aveva tentato più volte di convincermi a ritornare da
lei, a velocizzare la sua visione ma io non l’avrei mai
trasformata in una vampira.
“Non la trasformerò mai in una vampira!” dissi per l’ennesima volta ad Alice
“Ne sei proprio sicuro?”
mi rispose con una domanda la mia simpatica sorellina e proprio in quel
momento lei ebbe una visione di una scena raccapricciante in cui tentavo di salvare la vita di Isabella.
“Quella signorina non è la mia Isabella perché dimostra più la metà degli anni che ora ha!”
“Edward, quella ragazza è Bella!”
“Come fai ad esserne così sicura?” dissi esasperato a mia sorella
“Lo
so perché non sposeresti nessuno al di fuori della tua
innamorata e se non ci hai fatto caso avevi la fede in quella
visione!”
“Bella
non vorrà sposare un mostro e io non voglio farla diventare una
vampira! Non adesso che si sta godendo la sua vita da umana.”
“Oltre
ad essere masochista sei anche testardo come un mulo. Se ti decidessi
di andare da lei forse saresti felice, invece di aspettare altri
decenni”
“Anche
se andassi da lei, tu credi che mi accetterebbe? Credi che una donna di
quasi 40 anni mi accetterebbe al suo fianco?”
“A
Isabella non interessa l’aspetto fisico vorrebbe riaverti. Non
sai quante volte è stata sulla tua tomba, io credo che sia stata
più da te che in quella di suo marito!”
“Lei è vedova.”
“Da quando lo sai?”
“Da un po’ di tempo!”
“Perché
non me lo hai detto?” ero un po’ arrabbiato con la mia
sorellina preferita e quasi improvvisamente si materializzò
Jasper. Cosa pensava che avrei alzato le mani su Alice solo
perché mi aveva tenuto nascosto un piccolo particolare sulla
vita della donna che da sempre amavo, io non ero quel genere di uomo.
Ero un mostro, ma non un violento sulle donne.
“Quando
ebbi quella visione eravamo dalle nostre cugine di Denali e Tania ti
stava facendo la corte. Sapevo che non avresti cambiato idea su Bella,
quindi speravo che nostra cugina ti rendesse felice”
“Hai
ragione su un punto. Io non cambio opinione sul mio rifiuto categorico
di trasformare il mio unico amore, ma per quanto riguarda Tania avrei
preferito che tu mi avessi riferito la tua visione in modo di fuggire
da quell’appiccicosa di vampira!”
“Dunque adesso che sai che Isabella è vedova cosa cambia?”
“niente!”
“Vedi che avevo ragione!”
“Vuoi sempre avere l’ultima parola Alice!”
Dopo
quella discussione andai a trovare Bella, ma sempre senza farmi vedere.
Rivederla per me fu un sollievo e vederla invecchiata per me era una
grande soddisfazione perché era così che una vita doveva
essere.
L’età
l’aveva resa più bella e a 40 anni era molto più
affascinante di quando ne aveva 30 o quando eravamo entrambi umani.
Notai
con gran mio piacere che era diventata una donna di successo, una donna
di affari e che i suoi figli erano delle gran belle persone anche se
tutti avevano un profumo succulento e fu per questo che me ne andai.
Gli
anni trascorrevano come l’acqua nei fiumi, nella mia famiglia non
si era più aggiunto nessun membro e la mia sete di sangue era
notevolmente diminuita tanto che ero riuscito ad ottenere una laurea in
medicina solo che non ero ancora capace di affiancare Charlise nel suo
lavoro.
L’abitudine
per un essere immortale poteva risultare tremendamente noiosa
nonostante i familiari, nonostante quell’oca giuliva di Tania
cercava di conquistare il mio cuore in vanamente, ma ci fu una pessima
visione che mi gettò nello sconforto.
Quel
giorno stavo componendo una nuova melodia per il mio amore umano quando
Alice sconvolta svenne. Non sapevo che i vampiri potessero svenire, ma
quello che vidi nei pensieri di mia sorella mi colpì a morte.
Bella era appena morta…
Angolo tutto mio: Salve, sono appena ritornata con un nuovo aggiornamento. Vi avviso che i prossimi capitoli sono un po' tristi e spero di riuscire a trasmettere la sofferenza di Edward. Se avete qualcosa da segnalarmi potete scrivermelo. Buona lettura