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Autore: SilVerphoenix    30/04/2015    8 recensioni
Questa One-Shot è così breve che mi viene difficile persino farne un riassunto, ma voglio provarci.
George ha chiuso il negozio per fare l'inventario, operazione necessaria quanto noiosa, ma lui è in buona compagnia. Una visita del tutto inaspettata, lo porterà a riflettere sul suo rapporto con il gemello.
[La storia nasce da una frase pronunciata da George in una mia fanfiction, Virus. E' completamente indipendente da essa.]
Dedicata a: un campione del mondo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Harry, Potter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Dedicata a te: che adesso sei un angelo, e mi proteggi da lassù, ma che lo sei sempre stato, e mi hai sempre protetta, quaggiù. Sei stato un campione del mondo. Sarai sempre il mio campione.

 
L' inventario

 
08.08.2007

 
 
“Ehi Testa Bacata!”
George si girò di scatto, e il foglio con l’inventario quasi gli scivolò di mano. “Ah, sei tu.”
“Certo che sono io, fratellino.” il giovane sorrise, e gli occhi gli si accesero di luce. “Capisco che l’udito non sia più il tuo punto forte, ma la vista pensavo ti funzionasse ancora a dovere.”
L’altro sbuffò. “Sicuramente meglio del tuo cervello. Dai, non mi distrarre.”
Il gemello sedette sul bancone nel negozio. “Se non ci fossi io, ti annoieresti a morte.”
Spuntando qualche altra voce dalla lista, George si trovò a sospirare. “Non posso darti torto, faccia da schiaffi. Perché tu non invecchi mai ed io sì?”
“Perché io sono bello e tu no.” rispose Fred con una scrollata di spalle. Stava per aggiungere qualcos’altro, quando il campanellino posto sopra la porta del negozio tintinnò allegramente.
George sorrise, mentre un uragano dai capelli corvini si lanciava per le corsie piene di strani oggetti dalla forma indefinita, verso di lui. Con un ultimo sguardo verso il bancone, vuoto, congedò il gemello, poi stampò un bacio sulla testa arruffata del nipotino.
“Ciao Jamie. Che ci fai qui?”
“Papà mi compra regalo! Mi ha promesso, papà!”
Harry, ancora sulla porta, sorrise imbarazzato. “Non pensavo fosse chiuso per inventario, scusami. Ho visto il cartello troppo tardi, James era già partito.”
“Per te non è mai chiuso, lo sai.” disse il proprietario, andando ad accogliere il cognato e la sorella. Ginny, splendida in un tailleur verde smeraldo, teneva in braccio il minuscolo Albus.
“Ciao fratellone. Angelina è di sopra?”
George annuì, camminando con loro verso il retro, dove una porta conduceva al luminoso appartamento che condivideva con la fidanzata. “Dovete parlare delle vostre cose da donne?”
Ginny scoppiò a ridere. “Esattamente. E poi aveva promesso a James una torta per il compleanno, e lui non ha quasi parlato d’altro, oggi.”
Il bambino, che stava esaminando un affare rosso e oro in cui numerosi tubi s’intorcigliavano attorno ad un globo trasparente, mise giù il giocattolo non appena sentì parlare di dolci. “Totta?”
“Totta, se la zia Angelina ha finito di cucinare. A giudicare dal profumino, sembrerebbe di sì.” La giovane giocatrice delle Holyhead Harpies prese per mano il piccolo e salì verso il piano superiore.
Il marito, invece, lanciò uno sguardo supplice al cognato. “Dimmi che hai bisogno di aiuto per l’inventario.”
George fece finta di riflettere sulla domanda, poi scosse il capo. “In realtà no, non ti tratterrò qui, vai pure con le ragazze.”
Harry sospirò affranto, e fece per dirigersi alla porta, quando, ridendo, l’altro lo afferrò per un braccio.
“Ti sto prendendo in giro. Mi piacciono gli scherzi, mica le torture. Vieni, ti offro un bicchiere dell’ Idromele che mi ha spedito Charlie due giorni fa. E’ una delizia.”
Seguendolo, l’Auror assunse un cipiglio sospettoso. “Non mi trasformerò in un’anatra viola, né in un grazioso ragnetto a pois, vero?”
“No.” George si fermò un attimo. “Forse.”
I due maghi sorseggiarono i loro drink seduti sugli sgabelli dietro al bancone del negozio, godendosi qualche istante di silenzio.
“Tre anni. Incredibile. Mi sembra ieri che sono venuto al San Mungo e ho visto per la prima volta quel soldo di cacio.”
“Non dirlo a me.” mormorò Harry. “Cresce così in fretta. Oggi ha provato a sotterrare Albus in giardino, voleva vedere se sopravviveva. Aveva beccato alla tv un documentario sulle talpe.”
George sorrise con nostalgia. “Sembrano gli scherzi che facevamo io e Fred a Ron, quand’eravamo piccoli.”
“Mi dispiace.” si scusò l’altro. “Non volevo ricordarti qualcosa di triste.”
“Non è triste.” George sospirò, riportando poi per un istante lo sguardo sul bancone, dove fino a qualche minuto prima si era seduto il suo gemello. E allora, le parole gli uscirono di getto. “Harry, ti capita mai di vedere qualcuno che non c’è più?”
“Come un fantasma, dici?”
“No. Non è un fantasma.” A quel punto, il negoziante scosse il capo. “Lascia stare. E’ tutto nella mia testa. E’ bacata, dopotutto, ci sta che le rotelle non girino più nel modo giusto, no?”
Quelle parole fecero nascere un sorriso d’intesa sulle sottili labbra dell’ amico. George non poteva saperlo, ma gli aveva ricordato qualcosa che era successo alcuni anni prima, nel momento in cui aveva creduto di essere morto.
“Sai, tempo fa una persona molto saggia mi ha detto qualcosa che non dimenticherò mai. Certo che sta succedendo nella tua testa, ma perché diavolo dovrebbe voler dire che non è vero?”.
Alle spalle del giovane Potter, Fred occupò di nuovo il posto sul bancone.
“Devi procurarti una cicatrice a saetta come la sua, fratellino. Magari ti entra più sale in zucca.”
George scoppiò a ridere, e pensò che dopotutto, non fosse sbagliato. Magari era dentro la sua testa, ma il suo gemello era ancora lì con lui.
 
 


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* cantuccio di Silverphoenix: come si suol dire, lettore avvisato, mezzo salvato. Vi avevo avvertito, su Virus (stacchetto pubblicitario - http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3080566&i=1 - fine stacchetto pubblicitario) che avevo intenzione di scrivere quella scena di cui aveva parlato George. Eccola. Volete fazzoletti? Prego, prego, ne ho in abbondanza. Sono stata previdente, dato il tema in questione. Spero vi sia piaciuta!
Fatemi sapere, mi raccomando ;) Basta qualche parola per fare felice un autore!
[Per quanti mi hanno chiesto di Stella Cadente... lo so. Ma abbiate pazienza, è un duro colpo per me postare l'epilogo della storia che ho amato più di tutte... arriverà, devo solo trovare il coraggio e aggiungere ancora due pagine. Grazie per la comprensione <3 ]

 
  
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