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Autore: hely2000    01/05/2015    1 recensioni
Qualcuno potrà già aver letto questo titolo nella "Sconnessa Storia di mio Nonno Laser"... Ebbene sì, MartynaQuodScripsiScripsi e hely2000 sono tornate!
Il Polinomio Malvagio minaccia di conquistare l'impero di Mardonandia! Riuscirà l'imperatrice Mardonia a sconfiggerlo e salvare il suo regno?
Nota della scrittrice: Sono io l'amica che ha contribuito a creare la Sconnessa Storia di mio Nonno Laser, pubblicata da MartynaQuodScripsiScripsi. :)
Altra nota: se volete trovare altre Storie Sconnesse e altro, visitate il nuovo account hely_e_Scripsi (per saperne di più visitate l'account oppure date un'occhiata alle mie note)
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA SCONNESSA STORIA DEL POLINOMIO MALVAGIO

AAH CHE PAURA!

 

 


“Ciao, mi chiamo Polinomio, ho 42 anni e soffro di attitudine acuta al crimine. Spero saremo buoni amici. Muahahaha!”
Fu questo il messaggio che l'imperatrice Mardonia dell'Impero di Mardonandia ricevette quella mattina sul suo smartphone (l'ultimissimo modello sulla piazza, il l'iPhone Figoso s16).
Ancora assonnata per il brusco risveglio - la sua suoneria era “Perfect Weapon” dei Black Veil Brides - rispose al messaggio: “ Ma che vuoi? E soprattutto, chi sei?”
La risposta non tardò ad arrivare: “ Sono il tuo peggiore incubo, ma posso essere anche il tuo migliore amico: io voglio conquistare il tuo Impero. Se mi aiuterai saremo migliori amici, se invece mi ostacolerai...”
Mardonia, ancora convinta di essere nel mondo dei sogni, non intuì la minaccia celata nel messaggio, così replicò: “Senti, lasciami dormire in pace, che oggi devo fare i compiti di Matematica e ho già le scatole rotte”
“Era esattamente quello che volevo dire”
In un altro momento della giornata l'imperatrice avrebbe ordinato alle sue spie di rintracciare questo Polinomio, giustiziarlo seduta stante e portarle la sua testa, ma visto che non era un altro momento della giornata, Mardonia rispose solo: “Ok”.
Arrivò l'ora dei compiti e Mardonia sedette diligentemente alla sua scrivania, intinse la piuma nell'inchiostro e si accinse a copiare il lungo esercizio di Matematica scritto sul libro, ma qualcosa non quadrava. Ad ogni cifra che scriveva, la lunghezza del polinomio che avrebbe dovuto scomporre pareva aumentare, aumentare, allargarsi, allargarsi, intrecciarsi in una spirale e fare le capriole, mentre una voce le risuonava in testa: “Te l'avevo detto. Muahahaha!”
Intimorita, confusa, sbigottita e incredula nello stesso tempo, mandò subito le guardie a chiamare il suo intelligentissimo e prolisso consigliere Diomede De Odisseis, il quale arrivò trafelato in pochi istanti.
Si prostrò a terra, baciando l'orlo del vestito di Mardonia e pronunciò la frase di rito:
“Oh Vostra Illustrissima Magnificenza, il Vostro umile servitore Vi omaggia. Se posso osare rivolgermi a Voi, oh Fulgida Luce dell'Impero di Mardonandia, ditemi: che diavolo volete da me?!”
Mardonia, molto inorgoglita dagli omaggi del suo consigliere, si degnò di rivolgere la sua Imperiale Attenzione al consigliere De Odisseis, spiegandogli la situazione.
Diomede De Odisseis rimase pensieroso per qualche minuto... qualche ora... qualche giorno... qualche mese... e le rispose dopo circa due anni, quando la lunghezza del polinomio aveva già superato i confini dell'impero.
“Venerabilissima Guida di tutte le terre conosciute, spero vogliate perdonare la mia impertinenza nel rivolgermi a Voi, oh Dea scesa tra gli indegni mortali, ma penso di aver trovato la risposta al problema che Vi affligge”
L'imperatrice Mardonia, che grazie all'abilità diplomatica del suo consigliere non fece caso alla lunga attesa, rispose: “Spara.”
De Odisseis, ringalluzzito, si profuse in un poema di pari lunghezza a quella dell'Iliade e dei Promessi Sposi messi insieme, in rima per giunta, durante il quale spiegò che quello era il malvagissimo Polinomio Malvagio, un essere crudele e senza scrupoli che aveva conquistato un regno dopo l'altro confondendo i regnanti per mezzo della Matematica.
“E come possiamo sconfiggerlo?” chiese Mardonia, che era rimasta alquanto seccata dalla lunghezza del discorso e, anche se non lo avrebbe mai ammesso, aveva avuto bisogno dell'aiuto di una guardia per riassumerle il tutto.
De Odisseis, notato il tono irritato dell'imperatrice, si profuse in scuse. Quando ebbe terminato il suo immenso arsenale di belle parole, si decise a risponderle:
“Il Polinomio Malvagio scomparirebbe se fosse risolto da qualcuno”
“E pensi che io ce la possa fare?” si informò l'imperatrice.
De Odisseis le si avvicinò: “E' mia opinione che il Vostro regale Cervello sia troppo importante per essere disturbato da queste insulse quisquilie: comporremo uno squadrone di matematici con l'unico compito di risolvere il Polinomio Malvagio.”
In realtà lui sapeva bene che l'imperatrice non era in grado di risolvere nemmeno il più banale dei polinomi, ma ovviamente non si sarebbe mai permesso di dire una cosa del genere a Sua Magnificenza (anche perché la pena per queste insinuazioni era pulire tutti i bagni delle prigioni del palazzo a tempo indeterminato).
In breve, lo squadrone dei duecento matematici più bravi dell'impero impegnò quasi un anno a scomporre e risolvere il Polinomio Malvagio, durante il quale l'imperatrice si fece gli affari suoi, facendo credere al popolo di essere lei a star risolvendolo.
I passaggi si susseguirono, il Polinomio era sempre più corto, finché un bel giorno i matematici si bloccarono sull'ultimo, complicatissimo passaggio: 1+1 = ?
Il consigliere Diomede De Odisseis, durante il suo giro d'ispezione, notò lo sgomento degli illustri studiosi. Insospettito, ne prese uno da parte e gli chiese:
“Ma voi, che avete passato la vostra vita sui libri di Matematica, non sapete risolvere una così semplice operazione?!”
Il matematico rispose, agitato: “Abbiamo studiato questa addizione durante il nostro primo anno di scuola, non potremmo mai ricordarci come si fa!”
De Odisseis si batté una mano sulla fronte, ma subito la sua brillante mente trovò la soluzione: l'imperatrice avrebbe potuto risolvere l'ultimo passaggio del Polinomio Malvagio!
Corse alle Regali Stanze e bussò, bussò, bussò, finché Mardonia, decisamente scocciata, non aprì la porta.
“Brutto disgraziato, stavo giocando ad Assassin's Creed! Cosa rompi?”
Il consigliere si buttò ai suoi piedi, attingendo ancora una volta alla sua dotazione di belle parole, e quando fu sicuro che l'imperatrice fosse tornata calma, le spiegò la situazione.
Mardonia decise che sì, avrebbe risolto l'ultimo passaggio del Polinomio, giusto per sentirsi un po' soddisfatta. Si fece condurre al salone dove i matematici lavoravano e, quando vide l'ultimo passaggio, scoppiò a ridere e scrisse: 2!
La terra tremò, le luci si spensero e, con un boato da far rizzare i capelli, il Polinomio Malvagio esplose: l'impero era salvo, l'imperatrice aveva sconfitto il nemico!
Un araldo corse per la città annunciando la buona nuova: una folla festante si radunò davanti ai cancelli del palazzo, aspettando che l'imperatrice Mardonia si affacciasse dal suo balcone, cosa che non tardò a fare.
“Popolo di Mardonandia, gioite! La vostra imperatrice ha risolto il Polinomio Malvagio!” urlò l'araldo da scoppiarsi i polmoni.
“Lunga vita all'imperatrice!” inneggiò la folla, facendo inorgoglire Mardonia.
“La parola all'imperatrice!” urlò di nuovo l'araldo.
“Eh eh, sì, è stato uno scherzo, mi è bastato scrivere il piccolo passaggio finale...” sghignazzò Mardonia, ma Diomede De Odisseis le sussurrò all'orecchio:
“Pss, non vorrei contraddire Sua Maestà, ma per il bene del popolo e della Vostra carica sarebbe meglio indurre i sudditi a credere che abbiate sconfitto il Polinomio Malvagio solo grazie alla Vostra forza, senza aiuti da terze parti.”
L'imperatrice dovette riconoscere che il consigliere aveva ragione, così disse alla folla:
“Ascoltate! L'ultimo passaggio era anche il secondo, ho risolto IO tutto il Polinomio!”
“Io vi amo, imperatrice!” urlò qualche fanatico dalla folla.
“E io amo te, cittadino qualunque!*” replicò l'imperatrice.
“Lunga vita all'imperatrice!” inneggiò di nuovo il popolo festante.
Mentre Mardonia si godeva tutte le lodi, De Odisseis annuiva: il popolo era sempre stato credulone.
“Organizzate una grande festa per celebrare la vittoria, siete tutti invitati!” annunciò Mardonia, poi sottovoce aggiunse: “Me ne vado a giocare alla Wii, non c'ho più voglia di fare 'ste schifezze...”
De Odisseis, sempre ai suoi ordini, le disse:
“Ma certo Vostra Imperiale Furbizia, faccio subito preparare il Vostro Ologramma Solido - sviluppato dalla Maghi&Magie TM - per presenziare alla festa al Vostro posto.”
“Ottima idea Consigliere! Ti raddoppierò lo stipendio!” esclamò l'imperatrice. “Poi però alle 10:30 di sera ricordatevi di spegnerlo, non lascerò certo tutto il divertimento a voi!”
“Ovvio, Mia Signora, aspetterò il Vostro ordine e l'Ologramma Solido andrà ad incipriarsi il naso, e Sua Maestà potrà sostituirlo.”
“Perfetto, ora sparisco. Bye Bye!” tagliò corto l'imperatrice, che non vedeva l'ora di giocare a Mario Kart.
Il consigliere De Odisseis si inchinò e sparì fra le ombre.

 

 

THE END

 

 

 

 

* cit. Megamind

   
 
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