Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Rystie_00    01/05/2015    5 recensioni
Jack è un ragazzo solo. Ha scelto di non avere amici e tenersi stretto i suoi famigliari. Il suo rifugio è il gioco virtuale "Bloodsword", dove finge di essere un vero guerriero.
Derek invece è un soldato. Ha deciso di allearsi all'esercito, ma si è accorto troppo tardi che quella non era la sua strada.
E se, per uno scherzo del destino, i due iniziassero a videochattare e conoscersi?
----
Il sole è alto, ma non troppo caldo.
La brezza del mare mi solletica il viso. Inspiro l’aria profondamente, godendomi quel sapore salino.
Il cellulare che ho in tasca inizia a vibrare.
Sorrido, rispondendo.
- Sono arrivato. -
- Sì? Bene: fammi un favore. -
- Sì… -
- Scatta una foto. Ma non chiudere la chiamata. Non so se la rete reggerà ancora per molto. -
- Okay. -
Mi sfilo lo zaino dalle spalle e lo poso a terra.
Immortalo il paesaggio in alcune fotografie e ripongo la macchina dentro lo zaino.
- Jack… hai finito? – mi domanda.
- Sì. -
- Okay. Fammi un altro favore. -
- Dimmi. -
La linea cade.
O meglio, così pare a me.
Osservo incredulo lo schermo.
Chiamata terminata.
No. No. No. No.
Non ora, ti prego.
E poi rabbrividisco.
Rabbrividisco quando, alle mie spalle, una voce non troppo lontana dice: - Voltati. -
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
DEREK
 
Sulla schermata appare il volto di DerekStand21.
Siamo entrambi sorpresi.
È un bel ragazzo. Più grande di me. I capelli castani rasati quasi del tutto, gli occhi sembrano color nocciola, i lineamenti scolpiti, le spalle ampie e il corpo forte, o almeno appare così a me.
Indossa una divisa. Una divisa militare. Fa parte dell'esercito...
"Fidati... io non uccido per gioco..."
All'istante mi autodefinisco un idiota.
Cerco di iniziare il discorso dicendo che mi dispiace, ma anche lui parla e ci fermiamo entrambi...
- Scusami, comincia tu... -  fa lui.
Deglutisco. Ha una bella voce. Profonda.
Mi schiarisco la gola: - Mi dispiace per prima... Scusa. -
Lui sorride, abbassa per un momento lo sguardo e si morde il labbro: - Almeno ora sai che sono un militare. -
- E tu sai che non sono Robin. -
- Già. -
Rimaniamo per pochi secondi in un silenzio imbarazzante, senza toglierci gli occhi di dosso.
Poi lui si passa una mano dietro il collo.
- Sei ancora minorenne? -
- Sì, ho diciassette anni. -    
- Io ne ho ventuno. -
- Ah... -
Pausa.
- Hai intenzione di chiudere questa conversazione o... - lascio in sospeso la frase, piegando la testa di lato.
- No – risponde - tu? -
- No. -
Pausa.
Ci continuiamo a scrutare a vicenda. Il suo viso è troppo dolce per essere quello di un soldato. Perché si è arruolato?
- Perché ti sei arruolato? -
Scrolla le spalle: - Pensavo che aiutare il mio Paese fosse il miglior lavoro del mondo. -
- Ti sbagliavi? -
- No, ma non posso riuscirci io. Sono imbattibile, ma non è questo che stavo cercando veramente. Io non appartengo più a questo posto. L'ho capito troppo tardi. -
- Perché ti confidi con me? In fondo sono uno sconosciuto. -
- Non so perché io stia parlando con te o perché stia rispondendo alle tue domande. -
Pausa.
Che cosa sto facendo, esattamente?
Il suo viso è carico di stanchezza. È stufo.
Da quando riesco a riconoscere certe emozioni da una sola espressione?
- Come farai a trovare Robin? -
- Lo chiamerò sul cellulare. -
- Capisco. -
- Cosa ci trovi di affascinante in questo gioco? - E suona più come un "che gusto ci trovi ad ammazzare persone virtualmente, se non sai cosa si prova davvero ad uccidere un uomo?"
- Non lo so. -
Ed è vero. Per cosa gioco io? Per vedere i miei nemici morire? Per combattere con una squadra? Per salvare le persone a me care? Per soddisfare me stesso? Per puro divertimento?
Non lo so. Non lo so. Non lo so.
Si è tutto azzerato. Una frase e le tue certezze diventano cenere. E i dubbi si trasformano in carbone in attesa di bruciare.
- Okay – annuisce poco convinto - forse è meglio se ti dimentichi di me e ci salutiamo ora. – sussurra.
- Ma io non voglio. -  mormoro a mia volta.
So che tutto ciò che mi esce dalla bocca è pura follia. Ma è la verità. Buffo, no?
Lui respira profondamente. Intreccia le mani a pungo e appoggia i gomiti sulle ginocchia.
- Neanche io. Quindi che si fa? -
- Ci si vede domani. - propongo.
- Ci si vede domani. -
Nessuno dei due è intenzionato a spegnere la telecamera e terminare la videoconversazione.
Alla fine, sono io a farlo.
 
 
 
 
 
Note dell’autrice: Eccomi qui con il secondo capitolo. Non credo ci sia molto da dire. Se però avete bisogno di chiarimenti chiedete pure!
Vorrei specificare che i due personaggi non sono ancora stati descritti caratterialmente, ma vi assicuro che nel prossimo capitolo ci sarà un approfondimento su Jack. Conoscerete meglio il suo stato d’animo e spero iniziate ad apprezzarlo.
Attendo vostre recensioni!
Al prossimo capitolo 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Rystie_00