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Autore: SivvHerondale    01/05/2015    2 recensioni
Sono in un antico teatro, dove devo scrivere un articolo su una singolare leggenda.
A un certo punto mi trovo davanti i due antichi conti, protagonisti della suddetta leggenda.
Quale sarà la loro storia?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ultimo atto: i due conti

 

Ed eccoli lì, finalmente. Sono seduti al piccolo tavolo sul palco e, come loro abitudine, scambiano due chiacchiere. Mi avvicino. -Scusate - dico, con un po’ di timore -siete voi William e Richard?- I due non sembrano aver sentito, quindi riprovo:- Scusatemi, signori- questa volta si accorgono di me e si girano di scatto. -Siete… Siete voi i famosi conti William e Richard?- Uno dei due, quello leggermente più basso dell’altro e dai capelli scuri, mi risponde:- Oh, è da molto tempo che nessuno si rivolge più a noi così. Dopo che scoprirono quella cosa, per tutti eravamo improvvisamente diventati delle bestie, dei figli del Diavolo. Le signore anziane quando passavano ci buttavano l’acqua santa addosso, addirittura un giorno il prete del paese ha provato a esorcizzare Richard!- Così dicendo, indicò l’altro ragazzo, il biondo dagli occhi verdi. Poi aggiunse, squadrandomi con i suoi penetranti occhi azzurro ghiaccio:- Tu cos’hai di diverso da loro, ragazzina? Sei qui per conto del Re? Vuoi punirci anche tu?-

-No! No, io volevo…- Ho la bocca impastata. Okay fare un articolo su un antico teatro, ma questo… cavolo. Faccio un respiro profondo e riprendo un po’ di sicurezza. -Vorrei che mi raccontaste come siete finiti qui.-

 

 

Greenville, Scozia, Luglio 1890

Era una bella giornata di sole e il conte Richard, dopo aver fatto colazione, si stava preparando per gli impegni della giornata. Improvvisamente, la domestica Gilda entrò trafelata in salotto, con un pacco di lettere in mano. -Gilda, che succede?- La signora lo guardava con gli occhi sbarrati. Non disse nulla, ma gli porse la prima lettera dal numeroso plico. Era bianca, minuziosamente rifinita e con un grosso sigillo di ceralacca rosso, spezzato. Richard permetteva a Gilda di controllare la sua posta perché si fidava molto di lei, era la sua tata fin da quando era un bambino. Aprì la lettera. Era una convocazione ufficiale da parte del Re, ma non in maniera positiva. Doveva essere processato davanti a Re Giorgio XVI e a Dio per reati di omosessualità. Gli cedettero le gambe e dovette sedersi sul divano. Li avevano scoperti. Ma come avevano fatto? Erano sempre stati attenti! La punizione per quei reati solitamente era il carcere a vita, ma durante i processi trovavano tutti i modi per condannarli a morte. Doveva trovare il modo di fuggire, ma solo dopo il processo, o sarebbe stato anche peggio.

I giorni trascorsero lenti. Richard era riuscito a parlare con William, ma con grande difficoltà. Tutto dove andava, la gente lo guardava male, non lo salutava e qualcuno si faceva addirittura il segno della croce. Ma a lui non importava. Lui doveva pensare a salvarsi. Ma la sera del quinto giorno, accadde il peggio. Richard, dopo cena, si stava dirigendo a teatro a vedere uno spettacolo che aveva fama di essere splendido. In realtà, lui ci andava solo perché aveva saputo che ci sarebbe stato anche William. Ad ogni modo, quando arrivò prese posto e al primo momento disponibile si alzò e andò a cercare Will. Lo trovò, come immaginava, nella solita stanza. Non era la prima volta che si incontravano così. Chiuse la porta a chiave, poi si girò e baciò appassionatamente l’altro ragazzo. -Ci hanno scoperti- mormorò il bruno, con le lacrime agli occhi. -Ci uccideranno!-

Richard lo abbracciò e stava per sussurrargli qualche parola confortante, ma si sentì un tonfo da dietro la porta. William si staccò e provò ad aprirla con la chiave. -L’hanno bloccata da fuori!-

Improvvisamente venne tirata una bottiglia piena di alcol con uno straccio infilato giù per il collo della caraffa che stava bruciando, che diede fuoco al tappeto e, disgraziatamente, esplose. I pezzi di vetro si sparsero ovunque e colpirono in maggioranza i due conti. William fu il primo a cadere al suolo, morto. Poco dopo, sia per le ferite, sia il dolore, Richard lo seguì.

Era il 20 luglio 1890 e questa fu la fine delle loro vite. Il colpevole no fu mai trovato, ma in realtà non fu neanche mai davvero cercato.

 

Greenville, Scozia, Luglio 2015

-E questa è la nostra storia- William ha appena finito di parlare. Io non mi accorgo di star piangendo finché non sento il gusto salato sulle labbra. -Però un lieto fine c’è- Aggiunge Richard -Almeno siamo insieme -

Sorridono entrambi, sorrido anche io. Mi chiedo come facciano certe persone a dire che questo non è amore.

Decido di non scriverlo più quell’articolo, mi prenderebbero per pazza. Dopotutto chi crederebbe alla storia di due sexy fantasmi gay?


 

Angolo autrice:
Ciao a tutti!
Anzitutto, grazie per aver letto fino qua :3
Premetto che questa idea è stata oggetto di tema in classe, quindi per questo non è né particolarmente lunga, né particolarmente dettagliata. La storia che ne è scaturita però mi piaceva, così ho deciso di pubblicarla qui su efp.
Fatemi sapere cosa ne pensate!!
Un bacio, Sivv
(P.S. I due conti sono due miei compagni di classe :) )
(P.P.S PER FOXFACE00: amami aw, niente Cronache ma breve storia simile)
  
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