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Autore: doctorsmadness    02/05/2015    3 recensioni
[DAL TESTO]:
Il greco accarezzava delicatamente i lunghi capelli rossi di Camus e questo non fece altro che rattristarlo, quindi disse: -Camus, fermati un secondo. Hai pensato che forse questo momento non tornerà più? Hai pensato che resterà solo un ricordo? -. Il cavaliere dell’Acquario si arrestò per un momento, lo guardò negli occhi e gli disse: -Proprio per questo dobbiamo cercare di goderci questo istante senza pensare ai pericoli che il fato ha in servo per noi. Il nostro amore è come questi ghiacciai che ci circondano: indistruttibile e perenne. Quindi direi che il nostro è un amore perenne -.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aquarius Camus, Scorpion Milo
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Amore perenne'
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Amore perenne

Era sera tarda ed i due stavano tornando a casa, ma il cammino da fare era ancora lungo. Milo stava morendo dal freddo e si stava chiedendo come poteva Camus essere immune a quel gelo penetrante. Abbassò lo sguardo e vide che le sue mani erano diventate rosse almeno quanto i capelli del cavaliere dell’Acquario. In quel momento si maledisse per aver lasciato i guanti a casa. Odiava quel posto; agli occhi dello Scorpione quel luogo era tutto uguale e l’unica macchia di colore che si poteva vedere era il colore rosso sangue dei capelli di Camus.

Il cavaliere dell’Acquario, al contrario di Milo, stava bene in mezzo a quel freddo continuo e sapeva orientarsi come se niente fosse. A momenti riusciva a riconoscere ogni singolo ghiacciaio ed ogni singola sfumatura di bianco che gli capitava sotto agli occhi. Quando si trovava nell’assolata terra di Grecia ad abitare la casa del sacro Acquario, sentiva parecchio la mancanza di quel gelo, di quelle zone fredde, di quegli spazi bianchi e puri che albergavano nel suo cuore da tanto tempo.

I lunghi capelli rossi di Camus erano mossi dal vento freddo della Siberia, Milo li trovava bellissimi. Dopo ore di cammino giunsero al villaggio dove il cavaliere dell’acquario aveva vissuto per anni prima di trasferirsi nella calda Grecia. La casa, già da fuori lo si poteva vedere, era piccola e accogliente. Il francese aprì la porta e Milo, con tono speranzoso ma scocciato, disse: -Finalmente, siamo arrivati! Non ce la facevo più! Ma come diavolo fai a…-. Il suo discorso fu interrotto da un dolce bacio, ma pieno di desiderio, che Camus gli stampò sulle labbra.

Secondo il cavaliere dello Scorpione, quel bacio sapeva di frutti dolci e di terre bagnate dal sole. Quel semplice contatto di labbra gli aveva fatto ricordare la Grecia e la calda aria pesante intrisa del profumo di fiori che si poteva respirare durante l’estate. Gli fece ritornare alla mente ricordi che credeva perduti nei meandri più profondi della sua memoria: le notti insonni causati dalla paura di nuove guerre e nuovi scontri; le notti stellate dove lui e Camus si trovavano a discutere del loro futuro di Saints e del nuovo domani.

Nel frattempo il fuoco nel cammino stava divampando sempre di più e le fiamme cercavano in tutti i modi di alzarsi sempre più in alto. “La casa è calda” constatò Milo ancora prigioniero tra le braccia di Camus “grazie agli dei!”.

Quando Camus si staccò, gli sorrise e Milo gli ricambiò; il cavaliere dello Scorpione era rosso in viso e non per lo sbalzo di temperatura, ma bensì per quel bacio che lo aveva preso alla sprovvista. I due si spostarono nella camera da letto. La stanza era piccola e ospitale. Il letto era caldo nonostante il freddo che circondava quella piccola casupola e si lasciarono travolgere da una passione impetuosa e improvvisa. Le mani del rosso percorrevano ogni singola curva del corpo del biondo. Il greco accarezzava delicatamente i lunghi capelli rossi di Camus e questo non fece altro che rattristarlo, quindi disse: -Camus, fermati un secondo. Hai pensato che forse questo momento non tornerà più? Hai pensato che resterà solo un ricordo? -. Il cavaliere dell’Acquario si arrestò per un momento, lo guardò negli occhi e gli disse: -Proprio per questo dobbiamo cercare di goderci questo istante senza pensare ai pericoli che il fato ha in servo per noi. -.

I due amanti passarono la notte ad abbracciarsi e a scherzare come fanno gli innamorati. Tra una carezza e l’altra, Camus voleva dire al cavaliere dello scorpione: - Cerchiamo di goderci questo momento perché non durerà in eterno. Il nostro amore è come questi ghiacciai che ci circondano: indistruttibile e perenne. Quindi direi che il nostro è un amore perenne-. Ma le parole gli si fermavano in gola oppure Milo lo bloccava con un bacio pieno di passione per evitare che quel momento scivolasse via come un sogno. Trascorsero la nottata a coccolarsi e a sussurrarsi parole dolci nelle orecchie. Gli unici testimoni di quegli atti di amore, passione e piacere erano i fiocchi di neve che cadevano abbondanti su quelle gelide terre. Infine, i due si addormentarono l’uno nelle braccia dell’altro.

La notte passò tranquilla con il fuoco che crepitava nel camino; le fiamme avevano accompagnato il sonno dei due amanti per tutta la notte. Lo Scorpione si svegliò per primo e sussurrò nell’orecchio del suo giovane compagno: -Buongiorno, amore mio! -. Per poi dargli l’ennesimo bacio. Il francesino lo guardò negli occhi e gli sorrise. Il greco abbassò lo sguardo, non riusciva mai a sostenere quegli occhi freddi come il ghiaccio e taglienti come il vetro; Camus quindi lo prese per il mento, alzò il viso dell’altro e gli lasciò un lieve bacio sulle labbra. Milo si sentiva ancora le farfalle nello stomaco a causa di quella notte e quel bacio gli diede il colpo di grazia facendogli perdere, si fa per dire, le facoltà mentali.

Era giorno e una nuova alba stava sorgendo sulle fredde terre siberiane. Milo non ce la faceva più a stare in quel luogo tutto bianco senza nemmeno una macchia di colore, ma aveva deciso di rimanere solo perché al suo fianco c’era Camus. 

 

Note dell'autrice: Allora, da dove posso iniziare? Okay, ci sono. Questa è la mia prima shonen-ai e devo anche dire che questa ff l'ho scritta qualche settimana fa sul mio quadernino di brutta, ma solo ieri sono riuscita a copiarla su pc ed a rivederla. Questa è una delle mie coppie preferite e non so come, ma mi sono ritrovata a scrivere cose del genere :) Quindi, che ve ne pare? Detto questo vi lascio e alla prossima :)

 doctorsmadness

  
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