Alone

«Dobbiamo parlare. Subito.»
«Abercrombie, sembra che tu abbia visto uno zombie. È successo qualcosa?»
Roy si scrutò rapidamente intorno, dopodiché prese Sin per un braccio e la trascinò in un vicolo lì vicino.
«Perché mi porti qui?» chiese lei, confusa.
«Per precauzione» rispose Arsenal, lasciando la presa sulla ragazza. «Non è una cosa facile da dire.»
«Allora dilla e basta.»
Roy sospirò, iniziando a fare qualche passo: «Si tratta di Sara.»
Al sentirla nominare, Sin iniziò a preoccuparsi. Un brivido le percosse la schiena, e il suo cuore iniziò a battere più forte del solito.
Ti prego, non dirlo, ti prego...
«Lei è...»
Gli occhi di Cindy iniziarono a brillare senza che lei se ne rendesse conto.
«Roy, ti prego, non dirmi che...»
Aveva paura. Non riusciva a pronunciare quelle due semplici parole. Non poteva crederci.
Ti prego, non dirmi che è morta.
Il ragazzo abbassò lo sguardo, osservandosi le punte delle scarpe. «Mi dispiace.»
E lì, il cuore della mora perse un battito. Il respiro le si bloccò in gola, e non riuscì a dire una parola.
Calde lacrime iniziarono a bagnarle le guance, una strana sensazione le pervase lo stomaco e dalla sua bocca uscirono solo una serie di interminabili singhiozzi.
Roy la abbracciò, stringendola forte a sé, e in silenzio, iniziò ad accarezzarle la schiena, cullandola dolcemente.
«No... non è vero...» Sin scosse impercettibilmente la testa, incredula che una cosa simile fosse potuta accadere. «Non può essere vero!»
Con uno strattone, la ragazza si liberò della presa di Roy e iniziò a correre.


«Ehi, Laurel è la mia sorella maggiore. Avrò sempre una camera per una sorella più piccola.»
«Bene. Non so cosa farei senza di te.»
«Beh, non dovrai scoprirlo.»


Non sapeva cosa fare. Non sapeva dove andare. Da chi andare.
Si sentiva vuota, come le strade di The Glades quel pomeriggio. Stava correndo a perdifiato senza una meta, col cuore che a breve sarebbe scoppiato per il battito esagerato.
Sara, tu non puoi essere morta... non puoi!
Si fermò di colpo, ripensando al loro primo incontro. Degli uomini avevano cercato di aggredirla, ma Canary era intervenuta appena in tempo e l'aveva salvata.
Si era subito affezionata a lei e mai, mai avrebbe creduto che qualcuno sarebbe riuscito a ucciderla.
Sara era la persona più forte che avesse mai conosciuto. Era stata il suo unico punto di riferimento dopo la morte di suo padre, e non riusciva a credere che se ne fosse andata davvero.
Sin si accasciò a terra, prendendosi la testa fra le mani.
Sara era morta, e non sarebbe mai più tornata.
La sorella che non aveva mai avuto, se n'era andata per sempre.
La sua intera famiglia l'aveva abbandonata.
E Cindy non si era mai sentita più sola come in quel momento.

Sono l'unica che non accetta il fatto che Sin non sia stata messa al corrente della morte di Sara? Non voglio fare la parte della cattiva nei suoi confronti, perché sicuramente di fronte ad una scena simile scoppierei a piangere pure io... però Sin merita di sapere, e che cavolo! >_<
Tralasciando i miei scleri, vi prego, ditemi che non sono l'unica a pensarla così. Spero almeno che qualcuno glielo dica durante la quarta stagione, non è giusto che continui a sperare di rincontrare Canary quando invece non la rivedrà mai più...