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Autore: Jules_Kennedy    03/05/2015    3 recensioni
Dal testo:
"Chi ha creato la domenica? Per quale motivo sadico? E sopratutto.. perchè a Trafalgar Law la domenica piace così tanto da non volersi nemmeno alzare dal letto? Eustass Kid rifletteva su questi interrogativi mistici, mentre si avviava sbadigliando sonoramente verso il soggiorno, intenzionato a stravaccarsi davanti la tv senza uno scopo preciso nella vita."
Se Kidd vuole qualcosa, la ottiene. Ma non senza conseguenze...
Genere: Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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UN RISVEGLIO TRAUMATICO
(Eustass Kidd sa di giocare con il fuoco...)



 
Chi ha creato la domenica? Per quale motivo sadico? E sopratutto.. perchè a Trafalgar Law la domenica piace così tanto da non volersi nemmeno alzare dal letto? Eustass Kid rifletteva su questi interrogativi mistici, mentre si avviava sbadigliando sonoramente verso il soggiorno, intenzionato a stravaccarsi davanti la tv senza uno scopo preciso nella vita.  "Che cazzo di ora è?" si ritrovò a pensare, ancora rincretinito dal sonno. O dalla mancanza di sonno, viste le.. attività notturne a cui lui e il chirurgo si erano sottoposti. Voltò pigramente lo sguardo verso l'orologio a muro, scoprendo con sua sorpresa essere l'una e mezzo di pomeriggio. Il rosso scattò in piedi con un solo, acuto e complesso pensiero in mente: "ORA DI PRANZO. FAME.". Si rese conto tuttavia di non avere ne le capacità, ne la voglia di mettersi davanti ai fornelli, non quando aveva uno stupido chirurgo nel letto che quando voleva sapeva cucinare roba davvero deliziosa. "Ecco, il dannatissimo Law! Perchè cazzo non si è alzato? Non lo sa che ho fame a quest'ora?"
 
 Manco gli avesse letto il pensiero,un grugnito piuttosto compiaciuto di levò dalla camera da letto, attirando l'attenzione del rosso. Camminò a grandi falcate verso il suo amante, trovandolo aggrovigliato nelle coperte e con un filo di bava che gli pendeva dall'angolo della bocca. Kidd distolse lo sguardo, fermo nella sua missione  . Conosceva le armi del medicastro, e se voleva, lo avrebbe potuto rigirare come un calzino e spingerlo a letto. Gli tirò una scarpa, sperando di svegliarlo a distanza. Se Law lo avesse toccato, sarebbe capitombolato come un idiota a farlo con il moro, e non erano quelli i piani. Nossignore. Non ricevendo risposta, il rosso si spostò dall'altro lato del letto, ritrovandosi faccia a faccia con un Law ancora sprofondato nel sonno. O così sembrava. Cercò (CERCO') di essere gentile, e allungò una mano per sfiorare il viso rilassato del suo compagno. Quello aprì un occhio, rivolgendogli uno sguardo a metà tra l'imbronciato e il divertito.
 
 "Con le scarpe non si sveglia e con le carezze si. Ah." pensava Eustass, mentre Law si sporgeva per dargli un bacio sulle labbra, un bacio che sapeva di sonno, un bacio senza malizia. Kidd rimase di sasso, scostando bruscamente la mano dal viso dell'altro per tornare a troneggiare su di lui, con un'occhiata a metà tra l'omicida e il supplichevole.  -Chirurgo dei miei stivali, è l'una e mezzo di pomeriggio. Cucina qualcosa o ti giuro che mando il tuo culo in orbita.- abbaiò, cercando di risultare quanto più autoritario possibile. Per tutta risposta il moro semplicemente cambiò posizione, voltandosi dall'altro lato e regalandogli la vista del suo bel dito medio tatuato. "Lo sai dove te lo metto quel..." pensò il rosso, furente di rabbia. Ma si fermò appena in tempo, sogghignando malefico. Voleva la guerra? La guerra avrebbe avuto.
 
Quando Eustass Kidd si mette in testa qualcosa, difficilmente si può convincerlo a desistere. E se Law gli voleva fare avere una domenica di merda, lui gli avrebbe regalato il risveglio peggiore della sua vita. Mentre trafficava in cucina con buste e piatti, si sentì un pochino (un pochino però) in colpa, sapendo che le sue azioni avrebbero avuto conseguenze molto imprevedibili. Stava giocando con il fuoco, e lo sapeva. Non appena la sua vendetta fu pronta, e (letteralmente) servita su un vassoio, prese tutto l'ambaradan e si avviò verso la camera da letto, con un sorriso innocente stampato sul volto, e un'aria maniacale negli occhi.
Sempre con il vassoio in mano, salì sul letto, avanzando verso il corpo ancora immobile di Law, sedendosi a cavalcioni su di lui. "Se non si sveglia così, io sono etero" pensò non senza una punta di divertimento. Law infatti rispose subito al movimento del rosso, aprendo lentamente gli occhi e chinandosi in avanti per baciarlo. Notò con suo disappunto che qualcosa li divideva, qualcosa che Kidd aveva prontamente appoggiato sul suo stomaco. Abbassò lo sguardo e sorrise nel vedere un vassoio coperto da un pezzo di stoffa, che troneggiava proprio tra le mani del rosso. Sollevò un sopracciglio divertito, e rivolgendo al Kidd uno sguardo interrogativo, lo trovò tronfio e sorridente, ancora a cavalcioni su di lui. -Ti ho preparato la colazione. So che ti piacerà, quindi ho preferito portartela a letto.- civettò il rosso, con un'aria assolutamente spontanea ed innocente. Alla parola "colazione" Law aveva già immaginato che tipo di dolci ci potessero essere su quel vassoio, ricevendo una sonora risposta dal suo brontolante stomaco. Decise di scostare il tovagliolo, e mentre si preparava per ringraziare Kidd, ciò che trovò sul piatto lo lasciò di sasso, pietrificandolo e facendolo sudare freddo.
 
Kidd lo sapeva, era un po' bastardo. Ma preparare a Law una colazione solo con roba a base di pane (di tutto, panini, baguette, fette di pane bianco, crepes) era una vendetta perfetta per averlo lasciato a bocca asciutta. E ancora più gratificante fu vedere lo sguardo di puro terrore che il moro rivolse al piatto, spalancando gli occhi e la bocca in una muta protesta. Non appena fu uscito dallo shock iniziale, Law iniziò infatti a dimenarsi per allontanarsi quanto più possibile dal vassoio, ma Kidd lo teneva ben ancorato al letto, con un ghigno infido sulle labbra scure. Dopo che le proteste del moro si furono tramutate in vere e proprie richieste di aiuto, manco avesse davanti agli occhi una testa mozzata ("ma probabilmente quella gli sarebbe piaciuta" pensò Kidd con disgusto) il rosso spostò finalmente il vassoio, allontanando il più grande incubo del chirurgo dalla sua vista, per avere la sua completa attenzione. Gli prese il viso madido di sudore con una mano, e ad un soffio dal suo viso, sussurrò: -Se ti dico che ho fame, ti conviene muovere il culo e preparare qualcosa. Altrimenti sarò costretto a farti mangiare pane per tutta la vita. -
 
PANE. QUEL PASTARDO AVEVA USATO IL PANE PER RICATTARLO. IL PANE! UNO DEGLI ABOMINI PIU' DISGUSTOSI DELL'UNIVERSO!Furente di rabbia, e bruciante di vergogna per l'umiliazione subita, il chirurgo della morte si impose di tornare calmo, meditando vendetta. E l'avrebbe avuta. Ooh, se l'avrebbe avuta.  Infatti con un colpo di reni ribaltò le posizioni, atterrando Kidd sotto di se, ed elargendogli una delle espressioni più inquietanti del suo repertorio. (n.b: sorriso alla "ho appena ucciso un uomo e me ne vanto" e sguardo da folle scappato da una casa di cura).  -Bravo Kidd, complimenti, sei riuscito a farmi alzare. Sappi però che questa domenica la passerai senza che nessuno faccia alzare quello che hai nelle mutande. O se preferisci, scopati il pane. - chiocciò sorridente Law, lasciando il rosso sconvolto ed interdetto.Sorridente e allegro come non mai, si diresse verso la cucina per preparare qualcosa di commestibile da mettere sotto i denti. Tuttavia, un brivido gli corse lungo la schiena, facendogli drizzare i capelli in testa.
 Pane. Che tremendo incubo.
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE
Ed eccomi qua! xD Avevo pensato ad un risveglio traumatico, come il mio di oggi (85 pagine di storia non si fanno da sole, ahimè :( ), e al solito, questi due mi fanno morire se penso a quando cercano di essere carini uno con l'altro, e poi finiscono per farsi i dispetti come i bambini di cinque anni :'D prometto che scriverò di altre coppie e altri personaggi, ma ultimamente sono in fissa con i miei Kidd e Law, non posso farci niente u.u Un ringraziamento speciale a chi ha recensito le storie precedenti, spero che questa sia di vostro gradimento, e aspetto nuovi pareri e nuove idee! Un abbraccio grande,
 
Jules
   
 
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