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Autore: Horse_    03/05/2015    4 recensioni
Ian era un libro aperto quando era con lei, e Nina era capace di scoprire ogni significato nascosto, ma ora era cambiato, non era più suo, e Nina semplicemente non lo comprendeva più.
(...)
E la voce le esce strozzata e trema leggermente quando conclude la frase. Ian sbarra leggermente gli occhi sorpreso e un nodo gli sale in gola. Può notare la sofferenza della ragazza di fronte a lui, ma non può fare niente –sa perfettamente che non può fare più niente per lei.
Ian ha un’altra donna a cui badare ora, da proteggere, e non è Nina.
Nina lo guarda e abbassa lo sguardo, capendo perfettamente che non è ben accetta, lì.
L’aveva capito già da un po’ di tempo che Ian faceva fatica a vederla e aveva anche intuito il perché. Non voleva che Nikki si facesse strane idee e le aveva dimostrato più volte che non teneva più a Nina e quest’ultima ne era rimasta sempre profondamente ferita, ma non aveva mai detto niente. Aveva buttato giù tutto, dimostrandosi sempre indifferente, ma soffriva ancora e questo le faceva male, male da morire.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I want you to be happy.




 
Dicono l'amore non ha età
volo verso la mia libertà
vivo la mia storia come Peter Pan

Senti una canzone e chiudi gli occhi
poi ti accorgi sogni ad occhi aperti
l'isola che non c'è vive dentro te

Ancora non lo sai
c'è vita dentro te
lo so non mi amerai, ma i tuoi
occhi son per me
non aver paura dai
il nostro amore esiste già
you can believe I am the one

Sei un po' più grande
cosa conta
io coprirò questa distanza
vedi non ho perso la mia ombra
la ritroverò dentro te
la mia Wendy sei soltanto tu
ti farò volare anche di più
polvere di stelle tu diverrai

Segui il tuo cuore
non pensare a niente


 
Wendy, Dear Jack.




Ian corre tra le strade di Atlanta con un sorriso stampato in faccia mentre si appunta mentalmente che cosa deve ricordarsi di prendere per non dimenticare tutto ancora una volta. Si è sposato ieri, a New Orleans, e partirà tra qualche ora per il Messico per il suo viaggio di nozze che concluderà in Brasile, con sua moglie, a causa di una Convention a cui è stato quasi costretto a partecipare.
Ma questo non gli importa, non è solo, ci sarà con lui sua moglie, Paul, Phoebe e anche Kat, aggiuntasi all’ultimo momento, sarà con i suoi amici e con la donna che ama –e che starà con lui per tutta la vita– non potrebbe chiedere di meglio.
E’ felice, se lo sente dentro, sembra ritornato quasi un ragazzino. Ieri si è sposato, ha finalmente realizzato il sogno di una vita e potrà finalmente mettere su famiglia, avere dei bambini –spera di poterne avere più di uno, perché ama così tanto i bambini.
 
Arriva finalmente sotto casa sua e si blocca un attimo prima di scendere dalla macchina. Che cosa ci fa quella macchina sotto casa sua?
Forse è semplicemente una macchina che si assomiglia e non dovrebbe preoccuparsi di niente. Deve fare veloce, Nikki lo sta aspettando all’aeroporto e non può mica perdere il volo.
Chiude la porta della macchina e si dirige verso la sua palazzina. Fa qualche passo verso l’entrata quando il suo respiro si blocca così come il suo corpo. Una ragazza con una chioma scura è girata di spalle, appoggiata sullo stipite della porta e sta fissando insistentemente i citofoni indecisa se suonare o meno. Vorrebbe sorridere nel notare la ragazza così impacciata, ma non lo fa, perché sa perfettamente chi è quella ragazza.
Perché è lì? Perché si è presentata a casa sua un giorno dopo il suo matrimonio?
Cosa sta cercando di fare?
Ian è confuso e le sua gambe tremano leggermente mentre non riesce a formulare un pensiero coerente, ma, soprattutto, nota che quella ragazza gli fa ancora lo stesso effetto.
Sa, però, che deve entrare in casa per forza e per farlo deve passare assolutamente di lì. Non può ignorarla, sono diventati di nuovo quasi amici –anche se il loro rapporto non sarà mai più come prima, ma ce l’hanno fatta, più o meno– per questo decide di avvicinarsi a lei cogliendola di sorpresa.
Non sa cosa dirle, inizia solo con un rimprovero e storce leggermente la faccia, fuma ancora.
Quante volte le ha detto di non fumare più?
Non lo sa nemmeno lui.

 
<< Non dovresti fumare così tanto, fa male. >>

 
Nina si volta di scatto e sobbalza leggermente sorpresa. Abbassa lo sguardo imbarazzata, come quando scopri un bambino con le mani dentro il vasetto di Nutella.
Sposta il peso da una gamba all’altra e si morde il labbro come quando è nervosa. Non si aspettava di trovarlo così presto, anzi, sperava di trovarlo in casa in modo da avere più tempo per cambiare idea, ma è proprio qui, davanti a lei.

 
<< Ciao. >>

 
Quello di Nina è soltanto un sussurro timido, che sa ancora da bambina, ed è questo che fa sorridere Ian. Nina infondo è ancora un po’ bambina per i modi di fare e per come si muove, ma è anche leggermente soddisfatto quando la guarda perché lui stesso ha contribuito a renderla una donna così forte e coraggiosa –nella maniera più brutta e anche nella maniera più bella.
Le si avvicina, sapendo quanto possa fargli male, e inclina la testa leggermente di lato, curioso e anche leggermente nervoso.

 
<< Che cosa ci fai qui? >>

 
La domanda arriva forte e chiara e Nina si morde il labbro più forte, fino a sentire il sapore ferroso del sangue della bocca.
E’ come bloccata, non sa cosa dirgli. Era venuta qui per… Al diavolo, non si ricorda nemmeno perché era venuta qui e sa perfettamente di aver sbagliato, lui infondo è un uomo sposato –per l’esattezza si è sposato soltanto il giorno prima.
Ian, vedendo che la ragazza non risponde, le posa una mano sulla guancia e fa combaciare i quegli occhi color del cioccolato ai suoi.

 
<< Smettila di morderti il labbro a sangue, Nina. >>

 
Nina allora rafforza di più il legame che si è creato con gli sguardi non mollando gli occhi di Ian nemmeno per un secondo.
Le fa male questa vicinanza, ma è venuta qui per vederlo per l’ultima volta, per lasciarsi in buoni rapporti almeno, non come quel rapporto che avevano avuto fino a qualche giorno fa –come batture infelici lasciate a metà, sguardi di rimprovero, occhi velati da malinconia e tristezza.
Ma questo dura molto poco, perché non ce la fa a continuare. Si scosta bruscamente dall’uomo che ha di fronte e fa qualche passo in avanti, pronta per andarsene.

 
<< Ho sbagliato io… Non dovevo venire qui. >>

 
Con uno scatto lo supera e si allontana di fretta, ma non fa in tempo a uscire dal cancello che una mano forte le afferra il polso e blocca la sua corsa disperata. Cerca di divincolarsi, ma sa che è tutto inutile.
Lui sarà sempre più forte di lei –che sia con la forza o nel superare ogni difficoltà.

 
<< Perché sei venuta qui? >>

 
Le domanda ancora lui con una nota di malinconia nella voce. Nina allora si gira e lo guarda di nuovo, notando un uomo tormentato e aggrotta leggermente le sopracciglia.
Cerca di capire che cosa lo turba, ma si arrende quasi subito. Ian era un libro aperto quando era con lei, e Nina era capace di scoprire ogni significato nascosto, ma ora era cambiato, non era più suo, e Nina semplicemente non lo comprendeva più.

 
<< Volevo… >> sospira stanca. << Volevo salutarti prima della tua partenza. >>

 
E la voce le esce strozzata e trema leggermente quando conclude la frase. Ian sbarra leggermente gli occhi sorpreso e un nodo gli sale in gola. Può notare la sofferenza della ragazza di fronte a lui, ma non può fare niente –sa perfettamente che non può fare più niente per lei.
Ian ha un’altra donna a cui badare ora, da proteggere, e non è Nina.
Nina lo guarda e abbassa lo sguardo, capendo perfettamente che non è ben accetta, lì.
L’aveva capito già da un po’ di tempo che Ian faceva fatica a vederla e aveva anche intuito il perché. Non voleva che Nikki si facesse strane idee e le aveva dimostrato più volte che non teneva più a Nina e quest’ultima ne era rimasta sempre profondamente ferita, ma non aveva mai detto niente. Aveva buttato giù tutto, dimostrandosi sempre indifferente, ma soffriva ancora e questo le faceva male, male da morire. Voleva spegnere tutto, ma sapeva perfettamente che non lo poteva fare.

 
<< Ci siamo visti l’altro giorno, sul set. >>

 
Cerca di sorriderle lui, anche se sa perfettamente che non c’è nulla per cui sorridere in quel momento.
Non si era nemmeno presentato alla festa per il suo addio e quello di Michael trovandosi una qualche scusa –che ora Nina nemmeno non ricorda.

 
<< Lo so, ma… >> si blocca per qualche secondo, indecisa se continuare. Trova gli occhi azzurri di Ian che la scrutano e decide di dirgli quello per cui era venuta. Sebbene stesse ancora male per tutto, aveva deciso semplicemente di dimostrare a Ian, e soprattutto a se stessa, di essere cresciuta e di non essere più la bambina che molti pensavano. << Ero venuta per congratularmi per il tuo matrimonio. >>

 
Ian rimane spiazzato da quella frase e Nina, forse avendo acquistato un po’ di coraggio, sorride leggermente, sentendosi più leggera.
L’altro, invece, non si sarebbe mai aspettato un’uscita del genere.
Rimane profondamente colpito dalla ragazza di fronte a lui e non seppe cosa dire, si limita soltanto a rimanere in silenzio, mentre lei si porta una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

 
<< Ho visto le foto e… Sono felice per te, hai avuto quello che meritavi. >> continua ancora Nina, incurante dell’effetto che quelle parole avevano per Ian.

 
La ragazza era veramente felice per lui –forse non sprizzava gioia da tutti i pori, certo, ma infondo era felice. L’aveva lasciato andare e anche se sapeva perfettamente che una parte del suo cuore sarebbe rimasta sempre sua –e che mai nessun’altro avrebbe preso il suo posto così prepotentemente come l’aveva fatto lui– aveva decido si allontanarsi da quell’amore che la stava ancora consumando.
Era giovane, bella, solare, non poteva perdere i più bei attimi della sua vita così, struggendosi per un uomo che aveva preferito la famiglia a lei, perché, affettivamente, era così. Tutti la etichettavano come pazza per essersi fatta scappare uno degli uomini più perfetti del mondo, ma aveva dovuto farlo, e non era solamente colpa sua. Lei non aveva risposto con un no secco alla sua proposta, gli aveva solo chiesto di aspettare, e lui le aveva risposto che era stanco di aspettare. Si erano lasciati così e forse era stato meglio per entrambi.

 
<< Grazie. >> esala lui riprendendosi dalla trance.

 
Nina guarda l’orologio dorato che portava al polso e si accorge di essere stata lì troppo a lungo. Aveva delle valigie da preparare e sua madre la stava aspettando, non poteva perdere altro tempo.

 
<< Ora… Devo andare. >>

 
Ian annuisce e Nina si volta incamminandosi fuori dal cancello con un peso in meno nel cuore. Si sente più libera e forse anche un po’ più felice –anche se sa perfettamente di averlo perso per sempre.
Prima che la ragazza sparisca dietro l’angolo Ian corre al cancello, in modo da poterla vedere completamente per l’ultima volta.

 
<< Nina. >> la chiama.

 
Nina si volta di scatto sorpresa. Che cosa voleva ancora?

 
<< Anche io voglio che tu sia felice. Troverai la felicità che meriti e un uomo che ti possa amare più di quanto l’abbia fatto io. Un uomo che ti renda felice e donna come non ho potuto fare completamente. Quando tutto questo accadrà forse un giorno ci rincontreremo e quest’ultimo periodo sarà solo un brutto ricordo. Trova la tua felicità, Nina, così sarò felice anche io. >>

 
Nina gli sorride, gli volta le spalle e se ne va, lasciandolo fermo al cancello della sua casa.
Anche Nina un giorno avrebbe trovato la sua felicità. Si, anche lei sarebbe stata felice perché se lo meritava e Ian le augurava solamente il meglio.





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Effettivamente più che generale questa One-Shot si potrebbe definire soltanto malinconica, almeno per me. Mentre scrivevo avevo un continuo groppo in gola ripensando a tutti i momenti che questi due hanno passato e ora, invece è tutto... Finito.
Premetto che non so come si siano lasciati -mi auguro, per entrambi, che si siano lasciati veramente in buoni rapporto- ora, non so nemmeno come si siano effettivamente lasciati tre anni fa se è per questo, quindi prendete tutto con le pinze perchè è tutta pura invenzione. Non so nemmeno se sul set si guardavano male o se fossero diventati di nuovo migliori amici -quelli di un tempo, ecco.
Ho provato ad immaginare un po' di cosa e spero di essere stata realistica nel descrivere tutto, anche perchè mi è venuto tutto di getto oggi pomeriggio e non sono stata tanto lì a pensarci.
Mi scuso per gli errori se ce ne sono -sicuramente è così- ma non ho nemmeno coraggio di rileggerla perchè potrei cancellarla o scoppiare in un pianto senza termine.
Niente, ecco... Volevo dirvi questo... E se si va lasciatemi un commento che mi farebbe molto piacere sentire cosa ne pensate di questa... Cosa :)
Alla prossima <3
  
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