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Autore: itsmeg    04/05/2015    3 recensioni
Raccolta di one shot che vede come protagonisti principali Logan e Veronica. Missing moments, ma anche uno sguardo al futuro e così via, tutto ciò che i miei due personaggi preferiti in assoluto mi ispireranno.
Dalla prima OS: It's always been..
Prima però devi rispondere ad una domanda: tra dieci anni, Veronica… Tra dieci anni, dov’è che ti vedi?” //
E’ arrivato il momento di crescere, Veronica. Cresci.
Sii felice anche tu, Logan.
Pensai, mentre lo vedevo rientrare nella suite e le porte dell’ascensore mi si chiudevano davanti, per l’ultima volta.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Logan Echolls, Un po' tutti, Veronica Mars
Note: Missing Moments, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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ndA: Prima di iniziare, voglio spendere poche parole su questa raccolta di OS. Sono una shipper, e in quanto shipper i tf sono alcune delle cose che riescono a tirarmi su di morale. Veronica e Logan l'hanno sempre fatto, e per questo ho deciso di scrivere questa raccolta, in modo da non lasciare una storia in sospeso e da scrivere, ogni qualvolta mi andrà, qualcosa su di loro. Ogni volta che sarò felice, triste, allegra, sconsolata, e così via, potrò sfogarmi scrivendo sulla mia OTP del cuore e sul loro amore epico. Perdonate eventuali errori e l'eccessivo contenuto di miele di questa prima OS, purtroppo questi due mi fanno questo effetto. Mi sono sempre chiesta cosa fosse successo dopo questo determinato momento della 3x20, e questo è quanto. Non volevo creare un capolavoro, ma se non la bravura, quello che è certo è che ci ho messo il cuore. Le critiche costruttive sono sempre ben accette, anche perché ho voluto pubblicarla di getto senza pensarci troppo su - difatti sono incerta sul finale, ma hei, come ho detto le critiche e le recensioni sono ben accette e spero di riceverne! Ciò che mi preme far emergere è che, in un modo o nell'altro, questi due siano destinati. Buona lettura gente, e alla prossima. :)
 

“ No one writes songs about the ones that come easy.”
 
Capitolo uno - It’s always been.. 
 

 

~ [...] with all of the faces, you were the one next to me.
- One Republic.



Neptune, anno 2007.
 
“ Beh, direi che non siamo neanche a metà giornata ma possiamo già dire di averla vissuta intensamente! Non trovi?” Mi domandò, mentre si sdraiava sul letto e mi invitava ad accomodarmi accanto a lui. Lo avevo sentito, ma la mia mente e i miei occhi erano altrove. Sentivo l’adrenalina nel mio corpo scorrere velocemente, e mentre vagavo con lo sguardo per la camera in cerca di qualche altra sorpresina nascosta, la rabbia che cercavo di reprimere stava offuscando tutto il resto, come ad esempio i tentativi di distrarmi del mio ragazzo.
“ Veronica?... Vì, mi stai ascoltando, almeno? E’ Piznarski che parla.” Chiese, alzandosi e prendendo entrambe le mie mani.
“ Non c’è niente in questa camera. La abbiamo controllata migliaia di volte, e direi che per superare la giornata di oggi non c’è niente di meglio che un po’ di coccole, un film e, se sono fortunato, altre coccole. Va tutto bene adesso.”
Andava tutto bene? Cosa esattamente? Il fatto che mi avesse trascinato via dalla mensa prima che potessi dare a quell’idiota di Gory il colpo finale e poi farmi accusare di omicidio, andava bene?
Sul serio, Veronica? … E allora perché questa elettricità non andava via dal mio corpo? La sensazione di poter scattare come una molla da un momento all’altro? Lo guardai, sforzandomi di sorridergli sinceramente. Lui era fatto così. Per lui il fato, il destino, le autorità in cui non avevo mai creduto, si sarebbero occupate di tutti quelli che mi – ci – stavano facendo del male.
Credeva che tutto si sarebbe aggiustato senza bisogno della mano di un teaser.
“ Sì Piz, sono solo un po’ scossa, ma va tutto bene.” Dissi, ma non dovetti sembrargli credibile.
“ Lo immagino.” Fece palesemente ironico, rivolgendomi un sorriso sprezzante.
“ C’è qualcosa che non va?” Domandai, retorica. Non mi rispose, avvicinandosi al lettore dvd.
“ Direi che possiamo saltare la parte delle coccole oggi e passare direttamente a quella del film. Chissà se nella mia raccolta di dvd ho qualcosa sull’essere totalmente un povero cieco e illuso ragazzo-...” Lo bloccai, posizionandomi davanti alla tv e prendendo il suo viso tra le mie mani per costringerlo a guardarmi.
“ Piz, smettila.” Gli intimai, oramai al limite. Sapevo che ciò che era successo all’interno della mensa sarebbe stato presto argomento di discussione. Solo che speravo comprendesse che non era il momento, che mi ci era voluta già una grande forza di volontà per calmarmi e non colpire prima lui, che cercava di trattenermi e portarmi via, con il teaser e poi l’agonizzante Gory. Lo avevo fatto però, avevo ascoltato il buon Piz ed eravamo usciti in fretta dalla mensa, prima che potessi cacciarmi in altri guai. Quindi, speravo in un po’ di comprensione che a quanto pare però non mi era concessa.
“ Possiamo evitare il discorso? Tipo evitarlo oggi, domani e per sempre? Ti ho promesso che non avrei fatto niente, che non mi sarei messa ulteriormente nei guai. Dobbiamo davvero affrontare l’argomento? Mi pare Gory sia vivo e vegeto, sfortunatamente per me.” Affermai, lasciandolo andare e sdraiandomi sul suo letto, sfinita.
Sfortunatamente per me.” Disse, facendomi eco e sorridendomi ancora una volta amaramente. “ Beh, fortunatamente per te il prode Logan è arrivato in tempo anche stavolta per proteggere e salvare la sua principessa mente lo sfigato amante della pace e dell’amore se ne stava a fare lo spettatore della vostra idilliaca riconciliazione.” Piz mi guardò, triste. Con le mani cominciai a massaggiarmi le tempie, pronta ad un discorso che lo avrebbe convinto a finirla con le lamentele.
“ Piz, tu-…”
“ Sei un’idiota.” Disse, calmo. Lo guardai, interrogativa.
“ Cosa?” Domandai, alzandomi dal letto e posizionandomi nuovamente davanti a lui.
“ ‘ Piz, sei un’idiota’.*” Ripeté, guardandomi.
“ No, non è ciò che stavo per dire.” Dissi, sospirando dal naso per calmarmi.
“ Lo so, Veronica. Ciò che stavi per dire era sicuramente qualcosa di carino. Qualcosa che mi avrebbe rassicurato, come ad esempio che tu ora sei qui con me, che non hai torturato nessuno degli idioti che ha messo il video di noi due on-line, che non sei dietro le sbarre… Ma per quanto durerà? Il tempo di un paio di coccole con il ragazzo che non ami, la durata di un film che non guarderai perché starai pensando ai mille modi in cui ti vendicherai? Tutto ciò non mi rassicurerà, stavolta. E non mi farà pensare che anche tu creda che… Che Logan non è l’eroe, anche questa volta. La verità è che sono un grandissimo idiota.” Disse, guardandomi senza alcuna espressione sul volto.
“ Non lo sei, Piz. Ci sono solo tante cose che tu non capisci.” Lo guardai, cercando altre parole che avrebbero potuto confortarlo, ma non le trovai.
“ … E’ tutto ciò che hai da dirmi, Veronica? Perché non fai altro che avvalorare le mie parole in questo modo. Ma su una cosa hai ragione, ci sono tante cose che non ho capito fin’ora. Come ad esempio, perché ho continuato a credere di poter entrare nel tuo mondo, di poterne fare parte, di avere voce in capitolo? Di poter cambiare le tue abitudini in qualcosa che sembrasse ai miei occhi da sfigato ragazzo di provincia più sicuro per te?” Lo guardai mentre poneva delle domande più a se stesso che a me, con lo sguardo perso nel vuoto. Poi fissò gli occhi nei miei. “ Come ho potuto credere che io potessi significare qualcosa quando è sempre stato Logan, ciò che volevi?” Domandò, ancora una volta retorico e gli occhi lucidi, nuovamente rivolti al soffitto.
“ Hai intenzione di ascoltare ciò che ho da dire?” Ero ancora arrabbiata, ma lo sguardo e il sorriso triste e stanco di Piz resero tutto più difficile.
 “ Non farlo, Veronica. Ti prego, non umiliarmi ancora una volta dopo ciò che è successo. E non guardarmi così, come se non sapessi di cosa parlo. Ora finalmente ho capito la cosa più importante: per quanto io mi sforzi, io e te non riusciremo mai a collidere, i nostri mondi non lo faranno mai. Ho provato a capirti, e so che tu hai provato a capire me, ma continuare così non fa che rimandare una sempre più dolorosa ed inevitabile fine. Tu sei fatta così, agisci d’istinto, combatti per te e per chi ami e lo fai a modo tuo, un modo che io non riuscirò mai a comprendere perché non mi appartiene e non penso potrei mai trovare beneficio o soddisfazione nel colpire come fai tu i miei nemici. Non ci riuscirò mai, Veronica. E per quanto io.. Per quanto io ti ami, non riesco ad andare avanti, anche perché so che tu non proverai mai per me ciò che io provo per te. L’amore per te è una debolezza, qualcosa che ti svantaggia, ti rende vulnerabile e un bersaglio. Non è così, Veronica, e tu non puoi combatterlo. Ho visto come hai guardato Logan oggi, e come lui ha guardato te. Un tuffo nel passato, nei vostri ricordi insieme. Un ‘Hei, hai visto? Quando hai bisogno io sono qui, come è sempre stato.’. Quel sorriso che vi siete scambiati… Veronica, chiunque in quella stanza, in quel momento, sapeva che non avrebbe mai potuto competere con quello che c’è e sempre ci sarà tra voi due. E quando hai guardato me, mi sono sentito un estraneo. Io non sono l’antagonista in questa storia, sono solo una comparsa nella vita e nella storia d’amore di Logan e Veronica. Il vero antagonista di te stessa sei tu!” Esclamò, alzandosi e dirigendosi verso la porta.
“ Piz, andiamo. Ho cercato in tutti i modi di farti capire che tra me e Logan era finita. Non stai davvero insinuando che io sia ancora innamorata di lui. Ho davvero esaurito tutte le mie forze per farti capire che i suoi modi di agire non fanno parte della mia routine quotidiana, che non me ne vado in giro a partecipare a delle risse ed a baciarne il vincitore. E’ vero, sì, io e Logan ne abbiamo passate talmente tante insieme che probabilmente avremo sempre qualcosa che ci lega. Questo non significa che sia amore, è soltanto un qualcosa che non si può facilmente cancellare perché ciò che ci lega come ben sai sono avvenimenti che nessuno dei due, anche se volesse, potrebbe dimenticare. Tutto ciò è assurdo!” Esclamai, stanca. Il suo discorso non aveva fatto altro che aumentare l’elettricità che sentivo scorrere nel mio corpo, e il fatto che non riuscissi a capire cos’era che più mi infastidiva delle sue parole, perché cercavo di negarlo a me stessa con tutte le mie forze, mi stava portando a superare il limite che avevo stabilito in presenza di Piz. Il limite che la Veronica calma, serena e non vendicativa aveva stabilito per stare bene con lui.
“ E’ davvero così assurdo, Veronica? E’ davvero così assurda la consapevolezza che non mi appartieni adesso e non lo farai mai? E prima che tu mi interrompa, so già che sei una donna forte e indipendente, e non è questo che mi fa capire che tra noi non potrà mai funzionare. Veronica.. Tu non hai bisogno di nessuno. Sai cavartela benissimo da sola. Hai innalzato un muro intorno a te che impedisce a chiunque di scoprire come veramente sei. Credevo di averlo abbattuto, ma non è così. Wallace l’ha fatto. Mac l’ha fatto. Tuo padre… E più di chiunque altro, Logan. Lui sa esattamente di cosa hai bisogno, come sei e come prenderti. E per quanto tu ti sforzi di scacciare via ciò che provi per lui, non puoi. Veronica, l’amore non è una debolezza. E’ una forza. Ciò che ti lega a Logan è qualcosa che nessuno può spiegare… Un legame che sfida ogni legge, il tempo, le incomprensioni. Qualcosa di… Epico. E questo fa sì che nonostante la tua forza, la tua tenacia, lui riesca a penetrare la tua corazza, il muro che hai innalzato anche senza seminare distruzione, anche senza tentare di cambiarti. E ciò ti rende ancora più forte. Oggi l’ho capito. Voi due siete una squadra, vi conoscete l’un l’altro meglio di voi stessi e insieme siete qualcosa che io e te non saremo mai: invincibili.” Affermò, asciugandomi una lacrima con il dorso della mano. Si voltò verso la porta e la aprì.
“ Io ti amo, Veronica. Davvero. E lasciarti è la cosa più dura che io abbia mai fatto in vita mia. Perciò, abbiamo due possibilità. Puoi dirmi che sbaglio, che quando oggi Logan ti ha aiutato a zittire quell’idiota anche se potevi farcela da sola, tu non abbia rivisto in lui la persona che ami, che ti proteggerà sempre… E quindi restare, o puoi andare da lui ed essere te stessa. Prima però devi rispondere ad una domanda: tra dieci anni, Veronica… Tra dieci anni, dov’è che ti vedi? In una relazione tranquilla, serena, senza drammi… Con me, magari dei figli, magari una tranquilla casa in periferia… O in una relazione che è devastante, tragica, piena di drammi, sì, ma con una persona che sa chi sei e che non ha bisogno di parole per capire ciò che vuoi, che conosce il tuo passato e di cui, nonostante tutto, ti fidi ciecamente? Dimmelo, Veronica. Ti vedi con me o con Logan, tra dieci anni?” Mi domandò, accarezzandomi i capelli.
Lo fissai per quello che mi parve un minuto interminabile. Già, Veronica: dov’è che ti vedi tra dieci anni?
Pensai a Piz, al suo essere dolce, tenero, al suo tentativo inutile di farmi vedere che c’era anche del buono nel mondo e che lottare continuamente contro chi ci sottopone a delle ingiustizie è stancante.
E poi pensai al resto. A Lily, Weevil, Duncan, i Kane, mio padre, Lamb, mia madre, Vinnie, Wallace, Mac, Beaver, Dick, Aaron Echolls, e poi a lui… Logan.
Pensai a tutte le difficoltà che avevamo passato in questi anni, le tragedie, il dolore e la gioia, e in un modo o nell’altro… Lo vidi sempre lì, insieme a me. E per la prima volta, Madison non ebbe più importanza, e così tutto il resto. C’era solo Logan. Logan che lottava per me, Logan sicuro di sé, sicuro del legame che ci univa. Logan che non era spaventato da ciò che ero, che aveva imparato a conviverci ma non per questo aveva smesso di proteggermi nonostante la mia corazza, la mia totale assenza di fiducia verso il genere umano, il mio respingere chiunque quando riusciva a penetrare troppo a fondo dentro di me e cominciava ad essere indispensabile, a diventare qualcuno che avrebbe potuto ferirmi, com’era successo con molte altre persone: mia madre, prima di tutte. Logan mi aveva fatto del male? … Ma Veronica, con chi e dove ti vedi tra dieci anni?
Guardai Piz, con le lacrime sempre più copiose che scendevano sulle mie guance… E capì che non potevo continuare a fargli del male.
“ Mi dispiace.” Sussurai, flebile, mentre attraversavo la porta.
“ Buona fortuna, Veronica.” Disse, la voce calma, arresa. Senza risentimento.
Cominciai a correre, a correre a perdifiato per raggiungere l’auto e con la suite di Logan come destinazione.
 
 
Cosa stai facendo, Veronica? Cosa speri di ottenere, Veronica?
Continuavo a ripetermi, mentre attraversavo le porte dell’ascensore del Neptune Grand.
Il discorso di Piz mi aveva scosso, e in una giornata come quella ero troppo stanca anche solo per pensarci ancora. Volevo agire, volevo solo agire, bussare alla porta di Logan come avevo fatto mesi fa e guardarlo negli occhi, senza bisogno di parole. Tra di noi non c’era bisogno di parole.
La nostra storia era… Epica, no? Non ne avevamo bisogno, ciò di cui avevamo bisogno eravamo noi, e il resto poteva aspettare. Il resto lo avremmo affrontato insieme, come avevamo sempre fatto, e a modo nostro. Un modo che il mondo non poteva capire, nonostante il mondo ci avesse trasformato in esseri cinici e paradossalmente ci aveva anche reso le uniche persone capaci di comprendersi l’un l’altra nonostante i litigi, e come aveva detto Piz, i drammi e le tragedie.
Bussai alla porta, ed aprirmi fu Dick.
“ Veronica… Dovevo immaginarlo. Vuoi minacciarmi di nuovo per qualcosa di stupido che ho fatto o sei venuta qui per dargli l’ennesimo colpo di grazia dopo ciò che ha fatto oggi? Ha ferito nuovamente l’orgoglio del piccolo e indifeso Piz? Sostenitore della pace e buon samaritano?” Mi domandò, sprezzante.
“ Spostati, Dick. Vengo in pace.” Gli dissi, facendomi spazio da sola ed entrando nella suite.
“ E’ in camera sua, Veronica. Qualsiasi cosa tu sia venuta a fare, ti prego, pensaci bene. Non spezzargli ancora il cuore. So che per te Logan è un insieme di errori che ripeterà sempre, che è fatto così e non potrà mai cambiare… Ma lui ti ama Veronica, sei la persona che ama di più al mondo e l’unica che perdonerebbe sempre, che accoglierebbe sempre qualsiasi cosa faccia. E Logan è un’idiota, ma ha pur sempre quello che tu molto spesso dimentichi di avere: dei sentimenti.” Disse, guardandomi con tristezza, mentre mi si parava davanti per bloccarmi la strada
“ Non ho intenzione di parlare dei miei sentimenti con te, Dick. Adesso posso andare?” Gli domandai, spazientita.
“ Quando mi raccontò di Madison pensai che non avrei mai potuto perdonarlo per ciò che aveva fatto… Poi però mi sono ricordato di ciò che Logan ha fatto per me. Lui non mi ha mai voltato le spalle, ed è stato l’unico a non farlo. Mi ha preso con sé quando nessuno mai l’avrebbe fatto. Mi è stato accanto nonostante le cose orribili che ho fatto, che ti ho fatto e che ho fatto a qualsiasi persona mi sia mai stato accanto. Nessuno è perfetto, Veronica. Logan non lo è, ha fatto degli errori, ma dopo tutto ciò che ha dovuto passare… Degli errori sono concessi anche a lui. Tu gli hai spezzato il cuore, Veronica, e lo hai ridotto in un modo in cui pensavo non l’avrei mai visto. Insomma, Logan Echolls che si strugge non una, non due, ma ben tre volte per Veronica Mars? … Non approfittarne. Sai chi è Logan, e sai che non smetterà di essere Logan. E sai che c’è? Va bene così. E non voglio che soffra ancora perché tu non riesci a farti bastare il suo infinito ed eterno amore per te… O il fatto che qualsiasi cosa tu gli dica o faccia, non importa. Non importa quante porte gli sbatterai in faccia o quante volte tu gli dirai che è fuori dalla tua vita per sempre. Tu per lui sei Veronica.. Un’entità mistica per il quale ci sarà sempre.” Mi disse, scansandosi. “ A te la scelta.”
Prima che potessi rispondergli, le porte della camera si aprirono. Logan, la mano fasciata e il labbro gonfio, mi fissava sorpreso.
“ Che bella sorpresa.” Mi disse, provando a sorridermi nonostante il dolore al labbro.
“ Logan…” Dissi, semplicemente. Improvvisamente, il discorso di Dick prese il sopravvento, mandandomi nel panico.
Era la cosa giusta? Agire d’istinto? Dick aveva ragione. Io conoscevo Logan meglio di me stessa e sapevo che non sarebbe mai cambiato. Che il nostro amore sarebbe stato sempre forte, ma che fin’ora non era bastato… Che nonostante l’amore, non avevamo smesso di farci del male, di ferirci, di cercare di comprenderci e andare avanti.
Lo amavo? Sì, Veronica. Tu lo ami. Tutto questo, però, a cosa avrebbe portato? Altri spargimenti di sangue, vite rovinate, distrutte… Sofferenza, dolore, rabbia, angoscia.
Improvvisamente, quel quadretto dipinto da Piz, con la casa in periferia, dei figli, una relazione tranquilla, serena, sana… Non mi sembrò più una cosa malvagia.
“ Io… Io volevo solo vedere come stavi. E ringraziarti, per oggi. Non dovevi, ma questo lo sai già. Però grazie. Davvero. E a Gory ci penso io, non devi preoccuparti. Non è un pericolo.” Dissi, già pronta ad andare via, a scappare da ciò che volevo ma che sapevo mi avrebbe fatto del male.
Da ciò che sapevo fosse insano.
“ Ma io vivo per il pericolo, lo sai.” Disse, divertito. Poi mi fissò, e la mia voglia di fuggire aumentò. Se Logan mi avesse guardato altri cinque secondi avrebbe capito tutto. Dovevo andare via, e subito.
“ Io… Devo andare. Ci vediamo in giro. Dick.” Di corsa andai verso la porta, senza voltarmi verso quegli occhi castani che mi avrebbero spinto a restare, ad amarci, anche solo per un’altra notte, e poi un’altra ancora, perché le cose belle ci intrappolano sempre, finché durano.
Una volta fuori dall’appartamento, non riuscii a fare neanche tre passi che una mano, calda e accogliente, afferrò la mia. Logan, ovviamente.
“ Veronica.” Disse, serio, mentre mi scrutava. “ Cosa è successo, Veronica?” Mi chiese.
“ Volevo assicurarmi che stessi bene e che non facessi altre mosse avventate alla Logan. Ora che so che stai bene, posso andare.” Gli risposi, evitando il suo sguardo.
“ Veronica… Cosa è successo?” Ripeté, afferrando il mio volto tra le sue mani, come Piz prima di lui. In quel momento, però, non avvertii alcun tipo di fastidio, ma solo un piacevole calore e la voglia di non staccarmi mai più.
“ Logan… Ti prego. Lasciami andare.” Dissi, supplicandolo.
Lui mi lasciò andare, stringendo però la sua mano nella mia.
“ So che non sei venuta qui solo per vedere come stavo, Veronica. E so che qualcosa ti ha fermato, che ancora una volta la paura che io possa ferirti, o scoprire troppo, ti sta mandando via da me. Ancora una volta. Ciò che ho fatto oggi Veronica, è ciò che farei ancora migliaia di volte… Perché ti amo. E questo non cambierà mai. Puoi fingere che non sia così, puoi fuggire, ma tutto questo non cambierà. Io ti aspetterò, e quando avrai bisogno di me ci sarò, in qualsiasi modo vorrai. Non me ne andrò mai dalla tua vita, Veronica. Ormai non posso più. Il solo pensiero mi uccide. Non riuscirai a tagliarmi fuori, sono un Eccholls, e la nostra fama ci precede… Io non mollo.” Mi disse, gli occhi lucidi e le mani tremanti. “ Non mi perdonerò mai per ciò che ho fatto, ma non smetterò mai di lottare per te. Non smetterò mai di provare ciò che provo per te. E nessuno mai potrà impedirmi di restare qui a provarci, neanche tu. Che sia ora, o tra dieci, venti, trent’anni… Io e te troveremo un modo per stare insieme Veronica. Anni fa ti dissi che nessuno scriverebbe canzoni se tutto filasse liscio. Anni fa ti dissi che la nostra relazione è epica. Non smetterò mai di crederci. Ora, se è ciò che vuoi, va’ Veronica.” Lo guardai, le lacrime sul volto, debole come poche volte lo avevo visto. Le parole di Piz e quelle di Dick come un vortice nella mia testa, e prima che potessi accorgermene ero tra le sue braccia, la mia bocca sulla sua. Era passato troppo tempo, troppo, dall’ultima volta in cui eravamo stati così vicini…
Mi manchi, Logan. Non mi importa di nulla. Non mi importa di nessuno. Voglio stare con te, voglio affrontarlo insieme a te il mondo. Voglio spaccare la faccia di chiunque ci abbia fatto del male e voglio farlo con te.
Non riuscivo a pensare ad altro, mentre le braccia di Logan mi avvolgevano e io mi sentivo finalmente a casa, lontana da qualsiasi problema e con la mente libera.
… Ma per quanto sarebbe mai durato, tutto ciò? E’ solo una finzione, Veronica. E tu ci stai ricascando. Lo odierai di nuovo perché lo ami come non hai mai amato nessuno, e lui ti odierà quando sarà troppo per te e fuggirai, ancora. Per quanto Logan potrà perdonarti? Per quanto tempo potrete perdonarvi ancora, e ancora, e ancora?
Magari per sempre… No. Nulla dura per sempre, Veronica. E tu lo perderai di nuovo. Va’ via, Veronica. Vai via prima che sia troppo tardi. A cosa ti ha portato tutto questo? Distruzione, sofferenza, dolore. Tuo padre rischia nuovamente il suo lavoro per colpa tua. Logan è in pericolo, di nuovo a causa tua. Wallace  si è esposto pericolosamente, a causa tua. Parker ha sofferto a causa tua. Anche Piz. E soffrirai anche tu ancora, se continui ad essere egoista.
Piz non è Logan, ma è il meglio per te. Tu non sei una tranquilla casa in periferia e una vita priva di drammi… Ma puoi imparare. Va’ da Piz, Veronica. Vacci Prima che sia troppo tardi.
Immediatamente mi staccai, lasciando Logan paralizzato. Aveva già capito che mi ero irrigidita. Senza bisogno di parole.
Mi guardò, addolorato, e mi baciò velocemente sulle labbra e sul capo.
“ Sii felice, Veronica. E’ l’unica cosa che desidero. Starò bene, e ti prometto di tenermi fuori dai guai per quanto sia possibile per uno come… Per uno come me.” Disse, sorridendo amaro. “ Ci vediamo in giro.” E poi si voltò, mentre sentivo una fitta sempre più forte espandersi all’altezza del cuore.
Quante parole avrei voluto dirgli, quante cose avrei voluto fare per dimostrargli che lo amavo, a modo nostro. Logan però lo sapeva già… E nonostante ciò, ancora una volta mi aveva lasciato andare, ma senza andarsene veramente. Io non me lo meritavo.
Meritavo Piz, e una vita che mi sarebbe andata probabilmente stretta, pensai.
Dovevo tornare al campus per parlare e chiarire con Piz, perché era la cosa giusta da fare e lui la persona giusta con cui stare. Le parole di Logan erano un chiodo fisso nella mia mente. Dentro di me sentivo di averlo perso per sempre, che non sarebbe mai più stato mio, che lo avrei visto andare avanti e scordarsi di me e di tutte le belle parole che mi aveva detto, ma che lasciarlo libero era la cosa giusta da fare, per entrambi. Per smettere di soffrire e di far soffrire chi avevamo accanto.
E’ arrivato il momento di crescere, Veronica. Cresci.
Sii felice anche tu, Logan.
Pensai, mentre lo vedevo rientrare nella suite e le porte dell’ascensore mi si chiudevano davanti, per l’ultima volta.
 
Neptune, anno 2014.
 
[…] “ Torna da me.”
“ Sempre.”
 
E io sapevo che Logan sarebbe tornato da me, come sempre. Erano passati sette anni. Sette anni e tante cose erano successe. Ero tornata da Piz, quel giorno. Avevamo parlato, avevamo chiarito, mi ero convinta di poter vivere una vita normale. Di dimenticare ciò che ero, il mio passato. Mi ero laureata in legge e avevo creduto che avrei lasciato Neptune per sempre, una volta andata via.
Mi ero sempre ritenuta una persona un passo avanti a tutto il resto del mondo. Non lo ero, per niente.
Possiamo tentare di combattere il destino, possiamo scappare via da ciò che desideriamo, da ciò che realmente vogliamo, credendo sia la cosa giusta da fare. Possiamo tentare, ma non ci riusciremo mai.
Sette anni, dieci, venti, trenta. Nessun lasso di tempo avrebbe cambiato le cose tra noi due, perché quel giorno Piz aveva ragione.
L’unico che davvero io abbia mai voluto, immaginato, accanto a me… L’unico che sia mai riuscito a vedere la vera me…
E’ sempre stato Logan.

 



* sì, il discorso di Piz riprende quello che Parker fa a Logan sempre nella 3x20.
  
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