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Autore: G RAFFA uwetta    04/05/2015    3 recensioni
Dal testo: "Hai aspettato questo momento fin da quando hai intercettato i loro sguardi furtivi e, tenendoli osservati, li hai colti avvinghiati fremere d'amore sotto il cielo stellato nascosti all'ombra del tasso."
- Questa storia si è classificata quinta al Contest Satura lanx indetto da L@dyriddle
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Daphne Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Ho scelto i punti 24 e 14 e il prompt Tasso ( albero )

Il miglio verde

Nonostante abbia nevicato abbondantemente per tutta la settimana il sentiero che si incunea nel cuore del boschetto è perfettamente sgombro. Fiocchi di neve grandi come noci si infrangono sulla volta sapientemente sostenuta dalla magia. La fresca erbetta profuma di primavera mentre i piedi affondano nella seta. Vasi di cristallo ingentiliscono la vista immacolata con rose variegate dall'intensa fragranza.

Ci siete solo tu e tua sorella. Non hai voluto nessun altro che ti accompagnasse verso il tuo futuro, quel futuro che si è macchiato ma che hai accolto e deciso di nutrire lo stesso al seno. Cammini a testa alta nel tuo abito da sposa, qualche passo indietro tua sorella ne regge lo strascico.

Hai pianificato ogni dettaglio. Il successo di questo giorno dipenderà dall'armonioso incastro degli eventi: gli ospiti che attendono nel boschetto; i fiori accuratamente scelti ed artisticamente disposti; l'atmosfera calda ed accogliente del plenilunio estivo rallegrato dai colori ardenti dell'autunno. Nulla è stato lasciato al caso come il sentiero che state percorrendo: quasi un viaggio di espiazione.

...

La finestra posta ad oriente volge sulla serra personale della Signora del Maniero: una struttura pregiata dove piante esotiche dagli effluvi inebrianti prosperano sotto la vigile attenzione di un incanto magico. Il mobilio della piccola stanza è semplice: un divano di velluto blu, una cristalliera a lato del camino schoppiettante, un tavolino da the in legno di mogano e due poltroncine abbinate. La carta da parati raffigura delle fate in volo su campi fioriti in tenui colori pastello quasi neutri.

Solitamente usata come luogo di disbrigo oggi è il centro di ferventi attività. Elfi entrano ed escono recando tessuti ed oggetti per il fabbisogno dell'unica figura umana presente.

Un grande specchio dalla cornice argentata è poggiato al centro della stanza. Riflette il corpo di una giovane avvolta in mussola bianca, pizzi e trine impreziosite da gemme illuminate dai guizzi del fuoco. Il velo da sposa adorno di roselline bianche giace in un mucchio scomposto come sospinto dal vento gelido che soffia in quel giorno d'inverno.

Il viso anonimo è ornato da boccoli castani sfuggiti alla complicata acconciatura, le labbra color della pesca piegate in una smorfia risoluta, il corpo minuto acerbo di femminilità.

Le dita nervose lisciano invisibili pieghe sulla gonna mentre aspetti impaziente l'arrivo della tua ospite. Gli occhi inquieti si posano sulla ragnatela brinata dei vetri come a cercarne la gelida calma.

Il battito elegante dei tacchi sul marmoreo pavimento giunge dal corridoio infondendoti la sicurezza che stai cercando. Un gesto secco della mano e gli elfi prendono congedo in un reverenziale inchino.

Con studiata lentezza ti accomodi sul divano costringendo il corpo in un'altera posa: disponi la pesante gonna a raggiera nascondendo strategicamente i piccoli piedi, irrigidisci il busto fasciato in un attillato corpino rinforzato ai seni, alzi il mento imbastendo un'espressione altezzosa.

Accogli l'aggraziata figura con un sorriso sardonico mentre osservi il colorito pallido e gli occhi lievemente arrossati.

- Suvvia non è da te questa aria dimessa - consideri con voce compiaciuta.

La nuova arrivata è bella, di quella bellezza che scioglie gli animi e fa sospirare i cuori. Perfetta, un dolce cherubino nato per allietare. Alta, bionda, riccioli naturali, un corpo statuario dalla serica pelle. Voce capace di ammaliarti e uno sguardo penetrante da incantare il più duro degli scettici. Possiede tutto: l'affetto dei genitori, l'attenzione degli amici, gli sguardi della gente, l'amore di un promesso sposo. Dispone di ogni cosa tranne dell'unica che veramente la farebbe felice.

Sorridi ferina nel bianco candore del vestito da sposa, un sorriso crudo come solo una creatura ferita può fare, ma chiunque abbia avuto un dolore così grande da piangerci fino a non avere più lacrime, sa bene che ad un certo punto si arriva ad una specie di tranquilla malinconia, una sorta di calma, quasi la certezza che non succederà più nulla.

Accarezzi lentamente le pieghe vellutate del divano quasi ad evocarne i segreti nascosti. Prendi in mano il piccolo mazzo di gardenie che è posato accanto, lo allunghi senza esitazioni all'altra ragazza.

- Le gardenie sono una precisa richiesta del mio futuro sposo, un dono fatto unicamente a te. - Indifferente osservi le guance imporporarsi e gli occhi illuminarsi.

- Non è un caso che abbia scelto questo luogo per la mia vestizione - proferisci seria compiaciuta al leggero sobbalzo - è qui che lui ti ha baciata dichiarandoti il suo amore. -

- Non mi importa - soggiungi veloce non volendo sentire la sua voce - non più ormai. Da tempo il mio odio per te si è cristallizzato in quieta indifferenza. Sono cresciuta nella tua ombra ignorata perfino dai nostri genitori che preferivano te per la bellezza e la grazia che sfoggiavi come vanto. -

Ti alzi voltando le spalle per avvicinarti alla finestra.

- Ho ingoiato fiele fino ad annegarci, ho consumato ogni fibra del mio essere prosciugandomi nella vana speranza di un gesto d'affetto. -

Nel riflesso del vetro scorgi il mazzo di fiori abbandonato in grembo e un guizzo dell'antico odio si affaccia sul cuore ormai arido.

Con quanta virginea felicità hai accolto le attenzioni del tuo promesso sposo illudendoti per un attimo della loro sincerità. Hai assaporato quell'inebriante gioia dal delicato profumo dei rododendri e ti sei lasciata incantare dal mare quieto che si rifletteva negli occhi del fidanzato.

- Sai - ti riavvicini aiutandola a posizionarli sul vestito - ho rinunciato a capire perché lui, perché adesso, perché farmi anche questo torto. - Incateni gli occhi ai suoi. - Ho solo l'amarezza di non poter cambiare la situazione, di lasciare che il corso degli eventi defluisca fino ad esaurirsi da solo. -

Ti allontani nuovamente forse presa dal timore di agire, di scuoterla urlandole tutto il dolore che speravi ti avesse abbandonata. Invece placidamente ti risiedi sul divano.

- Starò seduta qui, in attesa. -

...

Camminate immerse nella bambagia accompagnate dal plauso silenzioso della neve calpestando incuranti il neonato miglio. Il mormorio delle fronde vi raggiunge e spezza il disagio di quel lungo travaglio.

Solo per un attimo esiti, quasi ad ascoltare il richiamo delle foglie a non attraversare l'arco vegetale.

Protetta da alberi in fiore una deliziosa conca giace annegata in colori accesi che riscaldano dopo il percorso appena fatto immersi nel rigore invernale.

Un tasso secolare apre a raggiera i possenti rami carichi di foglie multicolori. Ritenuto dai maghi l'albero portatore di morte, perchè con esso è stata forgiata la bacchetta del Signore Oscuro, per te rappresenta l'alcova del tradimento subito. Il luogo dove è morta e sepolta la tua innocenza.

Chiudi le palpebre e rivedi il candore di pelli umide esposte alla brezza mentre le membra si intrecciano affamate. Senti i sospiri eccitati evaporare sulla corteccia bruna e l'odore pungente dell'amore proibito assalirti i sensi. Avverti sotto i piedi la consistenza morbida del cuscino vellutato che si è nutrito di lacrime infantili.

Grandi vasi d'ortensia di un freddo colore blu costeggiano la piccola navata attraverso la quale raggiungi il tuo promesso sposo.

Sotto un gazebo di ferro battuto, con rami di sambuco intrecciati che espandono il loro aroma dolciastro, c'è Draco Malfoy. L'elegante figura chiusa in un abito da cerimonia che esalta la carnagione lattea, portamento fiero tradito da un leggero colorirsi delle gote alla vista delle due figure che avanzano, occhi attenti dalle sfumature neutre impegnati a non svelarsi, in mano un piccolissimo bouquet di fiori d'arancio.

Sorridi tranquilla al Cerimoniere mentre gli occhi prendono una sfumatura ironica.

Per giorni hai consultato un logoro libricino Babbano trovato per caso nella libreria di tua nonna. In esso si descrive l'ingegno di comunicare un preciso messaggio utilizzando esclusivamente i fiori. Avresti voluto urlare al mondo il tuo disdegno per l'ennesimo torto subito invece ti sei limitata a disseminare indizi che nessuno coglierà.

...

- Non interferirò sulla relazione confidando nel buon senso per tenerla nascosta - la voce fredda rimbomba nella piccola stanza - non esiterò a umiliarvi, in caso contrario, ma sono sicura che non sarà necessario. -

Guardi Daphne torturare con le mani il fazzolettino di seta.

- Sappiamo entrambe che, sebbene Draco scalderà il tuo letto, è da me che tornerà ogni notte. -

Pregusti la vittoria nella mortificazione che inghiotte le iridi chiare.

- Tornerà perché gli darò quello che tutta la bellezza e la raffinatezza da te posseduta non sono in grado di dargli. -

Hai aspettato questo momento fin da quando hai intercettato i loro sguardi furtivi e, tenendoli osservati, li hai colti avvinghiati fremere d'amore sotto il cielo stellato nascosti all'ombra del tasso.

- Gli darò un erede Daphne - ti alzi e con gelido distacco affondi il coltello nella ferita - sarò madre dei suoi figli cosa che a te è impossibile fare. -

Ridi cattiva.

- Il tuo bellissimo corpo nasconde un segreto Daphne: non è perfetto come l'involucro esterno. Possiedi il suo amore e la sua devozione ma sei sterile. Un sacco vuoto ed inutile ai suoi occhi. -

...

Draco ti prende la mano e bacia l'anello al dito simbolo dell'avvenuta unione. Ti volti e accogli gli applausi sorridendo calma. Ti immergi in quello che ormai è il tuo destino.

Da oggi sei Asteria Greengrass in Malfoy.


 

Note dell'autrice: Ho giocato sul doppio senso del titolo. Viene chiamato così il percorso che i detenuti affrontano nell'ultimo viaggio nel braccio della morte. In natura il miglio è un cereale le cui proprietà sono tali da poter essere assunte da donne incinta.

Per il significato dei fiori mi sono avvalsa di questo sito: ' ilgiardinodegliilluminati.it '

Il tasso è effettivamente considerato l'Albero della Morte perchè quasi ogni suo componente è tossico anche per l'uomo. Ultimamente però si è scoperto che possiede qualità rigenerative in campo oncologico. Quindi il cerchio si chiude: la morte è solo il passaggio attraverso il quale la vita si trasforma. Notizie prese dal sito ' alberiedintorni.blogspot.it '

L'immagine è di un tasso presa da internet.

Grazie per essere passati.

 


 


 

   
 
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