Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: shikatema77    04/05/2015    0 recensioni
Il destino sembra volersi far beffe di Nara quando a Konoha giunge un ragazzo con le stesse fattezze di Hidan.
Temari sembra profondamente turbata dal suo arrivo
Mentre Shikadai dovrà tenere per sè una scoperta sulla piccola Himawari Uzumaki
Un segreto alla luce. Ma riuscirà Shikamaru ad accettarlo?
Ancora una volta la famiglia Nara è perno di una scottante verità dove odio, disprezzo, amore e comprensione giocano un ruolo fondamentale.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Hinata/Naruto, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'Ombra Nascosta ….



capitolo 5



Hidashi Sabaku uscì dal bagno e finì di pettinarsi i capelli davanti allo specchio. L'appartamento che gli aveva riservato l'Hokage come delegato di Suna possedeva tutti i comfort riservati ai funzionari. Non capiva perchè lo zio gli avesse chiesto di fingersi suo figlio, in quanto chiunque poteva intuire che non era sangue diretto del Kazekage. Comunque aveva accettato le direttive senza replicare in quanto erano state trasmesse come ordini. In quei mesi i capelli si erano allungati per cui aveva deciso di legarli con una coda alta dietro la nuca, avvolgendoli intorno al fermaglio in modo che non si notasse la fattura raffinata, più adatto ad una ragazza. Scelse con cura gli abiti che avrebbe indossato e uscì di corsa per raggiungere l'ufficio dove Nara e l'hokage lo stavano attendendo.

Venne fermato da Mirai Sarutobi e la cosa ovviamente non potè che fargli piacere, provava una certa attrazione per quella ragazza, ma non aveva mai trovato il coraggio di scambiare qualche parola con lei.

“Senti io dovrei parlarti.” disse lei in tono serioso.

“In questo momento sono impegnato con il mio lavoro, ma possiamo vederci nel pomeriggio se vuoi.” replicò continuando a saltellare sul posto.

“Bene. Conosci l'Hichikaku Ramen, il ristorante intendo non il chiosco.” precisò.

“Certo. Possiamo trovarci per l'ora di pranzo. Posso inventare una scusa per quell'ora.” confermò Hidashi accomiatandosi dalla ragazza con un cenno della mano. Ovviamente per tutto il resto del giorno la sua testa fu impegnata a fantasticare sull'appuntamento a tal punto che Shikamaru notandolo distrattamente aggiunse: “Ma il Kazenkage doveva mandarci un ragazzino come delegato?” sperando di sortire qualche effetto, ma nulla pareva riuscire a smuovere l'attenzione del giovane.

“Concludiamo qui per oggi.” ordinò Naruto senza nascondere un sorriso, mentre il Nara metteva in mostra la solita aria seccata.

“Grazie Hokage!” replicò Hidashi lasciando di corsa l'ufficio.

Naruto appoggiò il cappello sulla scrivania e si rilassò, e gettò una occhiata al suo amico che come al solito borbottando qualcosa sistemava gli ultimi documenti.

“Sei diventato un brontolone, sai?” commentò sperando in quel modo di distrarre il Nara.

“Tu invece troppo buono con i ragazzini ed i delegati.” replicò senza alzare gli occhi dal suo lavoro. Mostrando quella confidenza che si prendeva solo quando erano soli.

“Lo si vedeva da lontano un miglio che non era concentrato sul Summit.” continuò il biondo senza perdere il buon umore.

“Beh, Gaara-sama dovrebbe imparare a non mandare ragazzini a svolgere un compito per uomini.”

“Hai scoperto se si tratta del figlio di Hidan?”

“Perchè hai forse dei dubbi? Non ti basta guardarlo in faccia?” replicò cercando di nascondere la sua rabbia.

“Andiamo Genio di Konoha non puoi paragonarlo alla vita che conduceva il padre.”

“Quello che mi fa imbestialire è il fatto che lo spaccino per figlio di Gaara-sama, quando è più che evidente che possiede solo il cognome dei Sabaku e che ne fa purtroppo mio parente.” ancora una volta il moro non riuscì a celare i suoi sentimenti nei confronti del ragazzo. E permetteva che questo risultasse evidente perchè stava parlando con Naruto.

“Ti ricordo che Hidan ha ucciso Asuma!”

“E tu hai ucciso Hidan … sai meglio di me che quando si innesca un ciclo di vendetta...”

“Lo so Naruto. E' per questo che sto cercando di farmelo piacere. Ma vorrei sapere se il ragazzo conosce tutta la storia o solo una parte.”

“Puoi solo chiederglielo. Ma c'è qualcosa che ti tormenta e non si tratta solo del fatto che il ragazzo è figlio di Hidan, giusto?”

“Che cosa te lo fa credere?” domandò voltandosi a guardarlo quasi stupito di come fosse diventato intuitivo da quando occupava il posto di Hokage.

“L'istinto e il fatto che ti conosco ormai da parecchio tempo per non accorgermi di quanto tu perda la tua freddezza davanti a Hidashi. Non capita spesso.”

“Sono suoi certi atteggiamenti che mi innervosiscono alcuni modi di fare che non sopporto nemmeno in ...” si interruppe stava parlando troppo.

“Supponevo che lo avessi notato anche tu. Anzi ero sicuro che te ne saresti accorto subito di quanto i suoi modi di fare somiglino a quelli di tua moglie.”

Il Nara sbattè un mucchio di fogli sul tavolo e si voltò a fronteggiare l'amico: “Non dirlo nemmeno per scherzo. E' stato allevato da Gaara-sama ed è normale che abbia preso le loro brutte abitudini.”

“E' una opzione non scartabile e lo sai meglio di me.”

“Piantala! Non mi piace il tono che ha preso questa conversazione. Non credo inoltre siano affari che dovrebbero riguardarti.” replicò innervosito, ma senza realmente pensare ciò che aveva appena detto.

Naruto si rabbuiò, comprendeva i sentimenti dell'amico in quanto è come se Hinata avesse avuto un figlio con un altro e lui lo venisse a sapere in quel modo.

“Scusami non volevo offenderti.” replicò.

Shikamaru sospirò: “Perdonami tu. Non dovevo essere tanto scortese, ma la sola idea che Hidan possa aver toccato Temari mi fa incazzare.”

“Ti comprendo. Quando sembrava che Hina preferisse Toneri a me … credo di aver passato il più brutto quarto d'ora della mia vita.”

“Se non ci fosse stato lui credo che non ti saresti mai reso veramente conto dei tuoi sentimenti per Hinata.” replicò alzando un sopracciglio senza nascondere un sorriso.

“Forse.” ammise arrossendo: “ma come intendi comportarti ora? Parlerai ad Hidashi o prima con Temari?”

“Non vorrei affrontare un argomento tanto scomodo sopratutto per Shikadai che ne pagherebbe inevitabilmente le conseguenze, ma temo che non vi sia soluzione.” sospirò tristemente.

Proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta e Temari entrò con il cesto del pranzo, sfoderando il solito sorriso, ma si accorse immediatamente del cattivo umore del compagno. Anche quando non parlava Shikamaru era molto espressivo, specie con lo sguardo. Si era accorta che da un po' di giorni gli atteggiamenti nei suoi confronti erano cambiati.

“Buon giorno, vi ho portato il pranzo. Pensavo che ci fosse anche Hidashi-kun.” commentò distrattamente mentre apparecchiava su un piccolo tavolo, dando le spalle ai due ninja.

“Oggi tuo nipote non c'era con la testa. Si vede che aveva un appuntamento con una ragazza per pranzo.” disse Shikamaru e fu impossibile non notare le spalle della donna contrarsi.

“Sei gelosa anche di Hidashi, ora?” commentò sarcastico.

“Ma che sciocchezze dici … solo che la cosa mi sorprende, tutto qui.” farfugliò Temari non trovando una scusa migliore, non riuscendo neanche a guardarlo in faccia.

“Già.”

“Grazie per il pranzo.” intervenne Naruto sperando di spezzare la tensione che si era creata.

“Si figuri Hokage.” rispose uscendo di corsa.











Boruto sbuffò seccato e scalciò l'aria. Avrebbe voluto mostrare a suo padre una tecnica appresa di recente, ma come al solito Naruto era occupato, come del resto tutto il villaggio nel quale fervevano i preparativi per il Summit dei Kage.

Era una festa che si celebrava ogni anno in un villaggio differente per celebrare la fine della quarta grande guerra di cui suo padre era stato l'eroe. Come se già non bastasse che fosse l'hokage gli toccava anche portare quel fardello. Essere suo figlio comportava un sacco di noie, non fosse per il fatto che tutti lo conoscevano e che se combinava qualche guaio prima o dopo il padre sarebbe venuto a saperlo. Lui non voleva essere un ninja e tanto meno sognava di occupare il posto del padre. Non aveva quel genere di aspirazione come invece mostravano tutti i suoi compagni, ma comunque non potendo evitare di studiare per diventare shinobi, decise che si sarebbe impegnato il giusto per superare gli esami.

Certo non riusciva mai a dissimulare la sua invidia nei confronti degli amici che con i loro papà avevano rapporti quasi idilliaci, a parte Shikadai che si trovava nella sua stessa situazione ma che sembrava soffrirne decisamente meno. Non gli piaceva più di tanto, ma il fatto che spesso riuscisse a rifilargli la sorella da badare lo rendevano un soggetto degno di attenzione. Per esser il figlio del genio di Konoha non brillava di astuzia se cadeva ogni volta nella sua trappola.

“Non avrei mai voluto essere figlio dell'Hokage.” si confidò una volta con il giovane Nara e con gli altri ragazzi seduti a pranzare sull'erba.

“Credi che i rapporti con tuo padre sarebbero stati più semplici?” domandò Chocho mentre si affrettava a finire un sacchetto di patatine.

“Indubbiamente meno complicati di come sono adesso. Vi rendete conto che diavolo significa essere figlio dell'Hokage ed Eroe della Quarta guerra dei Ninja?!” si lamentò sdraiandosi sul manto erboso.

“Dovresti esserne orgoglioso invece di lamentarti.” aggiunse Inoichi scribacchiando sul quaderno da disegno.

“Di che cosa dovrei essere fiero? Mio padre non ha mai tempo per me. Se non quando deve rimproverarmi.” borbottò in risposta Boruto.

“Guarda che tutti abbiamo una situazione complicata in famiglia. Che dovrei dire io che sono mezzo di Suna, mezzo di Konoha e per finire mio zio è il Kazekage e mio padre il consigliere fidato dell'Hokage? Secondo te da che parte dovrei stare?” chiese Shikadai finendo di mangiare una polpetta di riso.

“Questo non c'entra. Tuo padre è sempre meno in vista del mio.”

“Ma certo. Essere figlio di colui che viene definito il Genio di Konoha è molto più facile che essere figlio dell'Hokage. Credi che mio padre abbia le ridicole aspettative del tuo? Naruto-dono non credo ti abbia mai obbligato ad essere shinobi. Tu lo fai solo per farlo contento e riesci pure a prenderlo per il naso. Mentre per me...” si interruppe temendo di essersi lasciato andare troppo e si alzò riprendendo la via del ritorno e come al solito Chocho gli corse dietro.

“Lascialo perdere. Come tutti i Nara hanno la puzza sotto il naso.” commentò Sarada addentando una mela.

Nessuno di loro poteva capire come si sentiva Shikadai, aveva solo sei anni eppure la sua testa era quella di un pre adolescente. Inutili fare discorsi troppo complessi con quei bambini che ancora si lamentavano perchè il padre non prestava loro attenzione. L'unica cosa che lui desiderava era sentirsi all'altezza, ma comprendeva di essere ancora troppo giovane per ottenere quel genere di considerazione. Avrebbe voluto essere come tutti gli altri bambini, ma non lo era e purtroppo questo creava non pochi contrasti dentro di lui. Solo quando raggiunse casa, si accorse che Chocho lo aveva seguito.

“Dai entra.” la invitò cercando di sorridere.

“Io non sono sveglia come te. Però di questo disagio non pensi dovresti parlarne con un adulto...tipo tuo padre o magari tuo zio?”

“In questo momento sono impegnati con il Summit e non credo potrebbero darmi molta attenzione.”

“Allora parlane con Hidashi, infondo lui è tuo cugino essendo figlio di Gaara-dono.” suggerì nuovamente Chocho.

“Sì forse con lui potrei parlare.” commentò distratto muovendo alcuni pezzi sulla scacchiera dello Shoji che aveva in camera.


   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: shikatema77