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Autore: Sputnik from outer space    05/05/2015    4 recensioni
Kyle è stato arrestato per l'omicidio di Mike Schmidt, avvenuto due mesi prima della sua scarcerazione. Ha ripreso a lavorare in una diversa pizzeria, con nuove minacce, nuovi animatronics, nuovi incubi.
Genere: Comico, Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '5 Notti da Incubo'
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~<< Signor Rogers, lei è in arresto.>>
Quella frase mi fece lo stesso effetto di un pugno nello stomaco.
<< I-in arresto? Posso sapere per quale motivo?>>
<< Per l'omicidio della guardia notturna Mike Schmidt. E' stato ritrovato questa mattina dentro ad un costume di Freddy.>>
<< No! Non è così! C'è una registrazione che prova il contrario! Non sono stato io ad ucciderlo!>>
<< Abbiamo controllato il telefono, non c'è nessuna registrazione fatta durante il giorno del suo decesso.>>
Ebbene sì, era stata cancellata da qualcuno, probabilmente dal vero assassino. Non mi restava che farmi arrestare con dignità ed attendere la prova della mia innocenza.
<< LASCIATEMI ANDARE, RAZZA DI LURIDI BASTARDI! LASCIATEMI!!!!>>
O quasi.
Passarono oltre due mesi prima della mia scarcerazione. Esatto; due mesi. La polizia di Los Angeles non è come ti vogliono far credere le serie televisive, infatti sono un branco di incompetenti. Ci pensarono almeno trentamila volte prima di andare ad interrogare i miei vicini, gli unici che potessero scagionarmi da quell'accusa. Dissero: << Se era a casa tra le dieci e le undici? Ovvio che lo era. Quel giorno trasmettevano un'importante partita di baseball e lui ha passato tutto il tempo di quell'orario a gridare, imprecare e ruttare. Arrestatelo per schiamazzi notturni, vi prego!!!>>
Sì, ho sempre avuto un certo successo con i miei vicini.
Essendo confermato il mio alibi, non poterono far altro che liberarmi. Dopo aver recuperato i miei oggetti personali, mi diressi all'uscita del commissariato, dove mi stava aspettando una persona: il mio datore di lavoro, Fred Fazbear (mia sorella non si sarebbe mai degnata di venirmi a prendere). Nonappena mi notò gli si allargò un enorme sorriso sul volto, e mi disse con fare gioviale: << Kyle! Caro il mio ragazzo! Ero certo fin dall'inizio che non potevi esser stato ad uccidere Mike!!! Ehh, povero il buon vecchio Mike... Cominciò a lavorare con noi quando aveva solo diciannove anni... Mi mancherà tantissimo.>>
<< Grazie per essere venuto a prendermi, signore. Ehm... Sono ancora suo dipendente, signore?>>
<< Certo che sì! Non potrei sicuramente lasciarmi sfuggire un collaboratore così diligente! Purtroppo però sono costretto a cambiare il tuo posto di lavoro...>>
<< Come mai?>>
<< Il Freddy Fazbear's Pizza è stato chiuso a lungo come scena del crimine, e ha perso subito quei pochi clienti che erano tornati per la grande riapertura. Fortunatamente ne possiedo un altro, anch'esso chiuso dagli anni '80, che però è stato rimodernato e pronto all'uso.>>
<< Ottimo! E ci saranno anche i vecchi animatronics? Ormai mi sono affezionato a loro...>>
<< Sfortunatamente no.>>
<< Cosa?>>
<< Hanno scagionato te ma li hanno incolpati per il loro comportamento "eccentrico".>>
<< Ma non sono stat...>>
<< Lo so benissimo, ragazzo mio, li ho costruiti con le mie stesse mani, lo so meglio di chiunque altro che non sarebbero mai in grado di uccidere qualcuno. La polizia invece non è dello stesso parere. Non avendo nessun colpevole tra le mani, hanno incastrato i più ovvi, cominciando con te e finendo con le mie creature. Ormai sono stati disattivati, smantellati e rinchiusi nello scantinato della nuova pizzeria.>>
Questa era la triste verità. I miei amici meccanici, incolpati ingiustamente di omicidio erano stati spenti per sempre e rimpiazzati ingiustamente, e non c'era niente che io potessi fare.
<< D'accordo, vuoi venire a visitare la nuova pizzeria?>> esclamò Fred dopo lunghi istanti di imbarazzante silenzio.
<< Mi farebbe piacere, grazie.>>
Così mi portò in periferia, un luogo piuttosto lontano, perciò mi venne spontaneo chiedermi come avrei fatto a tornare a casa finito il lavoro. Mi fece fare il giro completo della pizzeria e conobbi i nuovi animatronics. Avevano l'aria un po' più dolce e sembravano molto più adatti ai bambini di quelli vecchi. Certo, a mio parere, da disattivati erano ancora meglio.
<< Scusi, anche questi di notte si muovono?>>
<< Purtroppo è fondamentale per mantenerli sempre operativi, potrebbero rompersi anche in un'unica notte, sono molto delicati.>>
<< Capisco. Quand'è che posso cominciare a lavorare?>>
<< Se te la senti potremmo cominciare già da domani. Essendo domenica oggi il locale è chiuso.>>
<< Grazie mille per la seconda occasione, signore, ci vediamo domani.>>
<< Ti auguro una buona serata, Kyle!>>
Detto questo uscimmo fuori e lui chiuse a chiave il posto, salì in macchina e si dileguò.
"Perfetto, mi sono scordato di chiedergli un passaggio fino in centro" pensai adirato con me stesso.
Un'oretta dopo ero a casa, sfinito. Da quelle parti trovare un autobus era davvero un miracolo. Mia sorella era sul divano e non si mostrò minimamente sorpresa nel vedermi.
<< Oh, ciao>> si limitò a dirmi, prima di tornare a concentrarsi sul suo libro.
Alzai le spalle e andai a dormire, l'indomani avrei ripreso a lavorare, e stavolta sarebbe stato estremamente semplice, o almeno era quello che credevo.
Mi presentai puntuale a lavoro (ero uscito con un'ora e mezza d'anticipo), entrai nel mio nuovo ufficio, presi il tablet e mi guardai un po' intorno e notai qualcosa che non andava.
"Niente porte", pensai spaventato. Come avrei fatto a proteggermi da quei mostri meccanici? Giunse la mezzanotte e scattarono le misure di sicurezza, le porte si chiusero, le luci si spensero. Sentii squillare il telefono e sorpreso alzai la cornetta.
<< Uh, pronto? Pronto? Ehi ciao!>>
Impossibile. Quella era la voce di Mike Schmidt!
<< Uh, ciao e benvenuto al tuo nuovo lavoro presso la nuova e rinnovata pizzeria di Freddy Fazbear. Uhm, fa un po' freschetto non trovi?>>
La sua voce era molto meno eccentrica del solito e sembrava molto più giovane.
<< Beh, l'avevano detto che l'estate dell'87 sarebbe stata piuttosto calda, quindi un po' di frescuria è ben accetta.>>
Svelato il mistero. Fred per darmi una mano mi aveva lasciato le vecchie registrazioni di Mike.
<< Scusami, ogni tanto mi perdo. Allora, oggi sono qui per darti una mano con la tua prima notte di lavoro, in modo da rendere questo lavoro una piacevole permanenza. Per prima cosa vorrei che rimuovessi dalla mente tutte quelle storie che probabilmente avrai sentito. Sono tutte sciocchezze diffamatorie, okay? Ti possiamo assicurare che la nostra azienda è dedita alla sicurezza più di ogni altra cosa. I dirigenti hanno speso un patrimonio su questi nuovi animatronics: possiedono un sistema di riconoscimento facciale, hanno un'ottima mobilità ed un ottimo rapporto con i bambini. Pensa che possono girare liberamente per il locale anche di giorno! Ma come cosa principale sono collegati ad una sorta di banca dati criminale. Grazie al sistema di riconoscimento facciale sarebbero in grado di riconoscere un rapinatore a chilometri di distanza. Potremmo pagare loro per proteggere te!>>
Scoppiò in una buffa risata, poi si schiarì la voce e riprese a parlare.
<< Comunque la guardia che fa il turno di notte si è lamentata di un fatto, a quanto pare gli animatronics si sono introdotti nell'ufficio, una notte, mentre girovagavano per il locale.>>
" Eccolo lì, perfetto. Mi sono lasciato fottere di nuovo."
La cosa che si potessero ancora introdurre nel mio ufficio mi inquietava non poco.
<< E' per questo che si è fatto mettere al turno diurno. Beh, sei stato fortunato...>>
" Sì, certo..."
<< Il turno di giorno è un vero disastro, devi correre qua e là a riacchiappare i bambini che vanno a curiosare dove non dovrebbero... Di notte invece non dovrebbe succedere nulla di particolare.>>
<< TRANNE MORIRE?!?>>, dissi forse troppo ad alta voce.
<< Ah, giusto. Se hai notato un pulsante sulla scrivania... Fa niente, te lo spiego dopo... Comunque gli animatronics hanno un difettuccio...>>
<< Ci risiamo...>>
<< Praticamente di notte ti vedono come un endoscheletro senza costume, quindi se ti prenderanno potrebbero... Beh sai... Meglio non farsi prendere, insomma. E' per questo che abbiamo pensato a fornirti una maschera di Freddy vuota, dovresti trovarla sotto la scrivania.>>
Effetivamente c'era. Se bastava davvero così poco ingannare gli animatronics potevo finalmente passare notti tranquille.
<< Ti basterà indossarla nonappena si avvicinano troppo a te. Giusto, volevo anche dirti che ora non hai più da preoccuparti per l'energia. Infatti adesso riusciamo a mantenerla costante per tutto il tempo che vogliamo. Avrai sicuramente notato che non ci sono porte davanti a te, no? Beh, hai una torcia. E se anche la torcia può esaurirsi, la fonte d'energia dell'edificio no. O almeno dovrebbe essere così... Perciò non preoccuparti, la luce non verrà a mancare! Quindi, utilizza con parsimonia la torcia, indossa la testa di Freddy solo quando è necessario (c'è un odoraccio là dentro) e premi il pulsante sulla scrivania quando si accende una spia luminosa. Non farti prendere, eh! Vedrai che sarà un gioco da ragazzi.>>
Contando tutte le volte che si era perso chiacchierando, aveva parlato almeno due ore. Da come lo faceva sembrare lui sarebbe stata una passeggiata. Ma sicuramente non era così.
Alzai il tablet per la prima volta, aprii il programma delle videocamere e cominciai a dare un'occhiata in giro. Alcune videocamere erano bloccate, perciò non potevo vedere sempre tutto. Di tanto in tanto schiacciavo il pulsante sulla scrivania per ricaricare quello che ormai reputavo un carillon. Chissà cosa c'era di così importante nel ricaricare un carillon...
Verso le tre l'imitazione di Bonnie si mosse. Non ero affatto spaventato, sia per il suo aspetto che per le istruzioni di Mike. Passò un'altra ora, e per poco non rischiai di lasciar andare la carica del carillon. Ad un certo punto starnutii, e mi cadde la torcia a terra. Ciò che illuminò nel corridoio mi gelò il sangue. Era quella sorta di Chica, ma aveva qualcosa di raccapricciante. Le era caduto il becco, sembrava quasi un umano orribilmente deformato. Si stava lentamente avvicinando a me, con una mano portava un piatto con sopra un muffin con gli occhi, nell'altra stringeva un costume. Immediatamente presi la maschera e me la infilai. Chica si avvicinò ancora di più. Mi scrutò con quei suoi orridi occhi e se ne andò. Tirai un sospiro di sollievo e tornai alle videocamere. Fortunatamente Bonnie si era incastrato nei condotti d'aerazione, non sarebbe arrivato tanto facilmente a me con tutti quei rotoli di ciccia che si trovava.
Finalmente giunsero le sei. Uscii in fretta dall'edificio e fuori trovai Fred ed un altro uomo parlare. Riuscii a carpire poche parole della loro conversazione.
<< Avete davvero intenzione di riaprire il caso?>>
<< Sì, lo stiamo per fare. Purtroppo non abbiamo altre prove, ma ulteriori misteri. La  faccenda si sta facendo sempre più contorta.>>
<< Prima quei bambini, poi Jeremy, ora Mike... Cosa potrebbe succedere di pegg... Oh, salve Kyle, non ti avevo notato.>> era visibilmente preoccupato.
<< Salve signor Fazbear, ho appena finito il turno, stavo tornando a casa.>>
<< Oh sì, certo, certo. Oh, ehm... Lui è il signor Rogers, è la mia nuova guardia notturna.>>
<< Piacere, il mio nome è Barry Trevenant, investigatore per il dipartimento di polizia di Los Angeles.>>
<< Uhm, piacere...>> risposi dubbioso. Era venuto fin lì per farmi ulteriori domande? Pensavo di aver largamente dimostrato la mia innocenza.
<< Scusa se disturbo, non so se vai di fretta, ma dovrei farti alcune domande.>>
Ne ero sicuro.
<< Va bene, faccia pure.>>
<< Prego, signor Fazbear...>>
Fred si allontanò e salì sull'auto.
<< Volevo chiederti della notte dell'omicidio. Aspetta, aspetta, so che non sei stato tu, e sono sicuro che non sono stati neanche gli animatronics.>>
<< Tu... Tu... Perchè lo credi?>>
<< Io, come dire, sono cresciuto insieme agli animatronics. Sono burloni, fracassoni e un po' stupidi. Non sarebbero mai in grado di uccidere.>>
Capendo che al momento non avrei replicato continuò.
<< Sì, insomma, Chica è alcolizzata, Freddy non si muove quasi, Foxy ha paura della sua stessa ombra e Bonnie è un fanboy...>>
<< E poi abbiamo i nostri sospetti. Dovresti, dovresti sapere tutto sulla pizzeria.>>
<< C'è qualcos'altro da sapere? Credevo che non potesse avere più segreti di così.>>
<< E invece sì. Macabri come neanche potresti immaginare.>>
<< Cosa c'è di più macabro di un omicidio?>>
<< Sicuramente altri omicidi.>>
<< Altri... Altri omicidi?>>
<< Sì, sei per l'esattezza.>>
<< S... Sei?>>
<< Se devi ripetere ogni cosa che dico io tanto vale parlare con un cacatua.>>
<< Ehm, scusa, è che mi hai sorpreso. Come mai tutti questi omicidi?>>
<< Vedi, è cominciato tutto nel 1987, quando questa vecchia pizzeria era ormai al suo splendore, insieme a quell'altra. Era ogni giorno pieno di bambini. Io lavoravo come guardia di sicurezza, a quei tempi. Insieme a me lavoravano Mike, Jeremy, Fritz e Howard, grandi lavoratori ed amici. Un giorno sparì dal magazzino un costume, un costume di una particolare versione di Freddy, chiamata Golden Freddy. A quanto pare qualcuno aveva effettuato quel furto per utilizzare il costume ed attirare cinque bambini lontani dai loro genitori.>>
Inutile dirlo, sapevo già come sarebbe finita la storia.
<< Li uccise, li nascose. Il povero Jeremy, che a quei tempi aveva il turno di notte, ficcò troppo il naso in giro. Trovarono morto anche lui, pochi giorni dopo. Mike era sconvolto, non l'avevo mai vistò così abbattuto... Conosceva Jeremy dalle elementari.>>
<< Qualche idea su chi possa esser stato?>>
<< Sospetti, nulla di più, ma nessuna certezza, purtroppo. Il caso è rimasto irrisolto.>>
Tornai a casa, sconcertato. Com'era potuto succedere tutto quello, e in una pizzeria per di più! E perchè il signor Fazbear gli aveva fatto raccontare tutto questo? Tutte domande a cui non riuscivo a trovare risposta. Ero piuttosto preoccupato, soprattutto dopo il racconto di Barry. Forse avrei dovuto parlare con gli animatronics, sicuramente sarebbero stati gentili come quelli vecchi, magari loro sapevano!
Passai il resto della giornata al computer, cercando informazioni riguardanti gli omicidi. A quanto pare una delle guardie, Howard, era stata accusata dell'omicidio e arrestata. Fu rilasciato per mancanza di prove, eppure tutti lo ritengono ancora oggi il colpevole. Però questo Trevenant non l'aveva mensionato nel suo racconto, dunque forse era sicuro che non fosse stato lui.
Cominciai ad elaborare il piano della situazione: cinque guardie notturme: Mike Schmidt, Jeremy Fitzgerald, Fritz Smith, Howard Phillips e Barry Trevenant, sei misteriosi omicidi: cinque bambini e una delle guardie. I bambini in questione erano: Steven Gaedell, figlio di una delle famiglie più eminenti di Los Angeles, Francis O' Neil, australiano d'origini, figlio d'una modesta coppia di artisti, Adeline Seldon, una ragazzina qualunque, della zona più densamente abitata della nostra città e Gordon Hitwell, orfano fin dalla tenera età. L'ultimo morto è invece Jeremy. Aveva recentemente vinto una borsa di studio, in una settimana sarebbe stato ad Oxford. Eppure è rimasto alla pizzeria per la sua ultima settimana di lavoro. Dedizione? Non credo proprio. Probabilmente era rimasto lì fino alla fine per indagare. Gli omicidi lo avevano lasciato sconvolto, era convinto di conoscere il colpevole, solo che diceva di voler ancora un po' di tempo e sarebbe riuscito a dimostrarlo. I suoi colleghi non dovevano averlo preso molto sul serio, perchè non lo dissero alla polizia. Ma alla fine dovettero ricredersi. Sette e cinquanta del mattino, Barry, Fritz e il signor Fazbear aprirono i battenti della pizzeria. Entrarono nell'ufficio e lo trovarono riverso sulla scrivania, immobile, con un grosso coltello da cucina piantato nella schiena.
Passando tutto quel tempo non mi accorsi che l'ora di uscire era già passata da un po' di tempo. Mi fiondai per le scale, presi la bicicletta e pedalai come un pazzo, rischiando di travolgere più volte dei passanti. Fortunatamente arrivai tre minuti prima della chiusura delle porte di sicurezza.
Mi sedetti ancora una volta alla scrivania ed attesi la chiamata della seconda notte.
<< Uh, pronto? Ci sei? Ehi, grande... Te l'avevo detto che la prima notte non ti avrebbe causato grandi problemi.>>
Scoppiai in una risata isterica.
<< Uh, credo che ormai tu abbia notato i vecchi animatronics, sì, nella stanza sul retro.>>
Sorpreso controllai le videocamere. Quelle che la notte precedente mostravano solo statico si erano finalmente sbloccate. Potevo finalmente vedere i miei vecchi amici, ma erano in uno stato penoso. Freddy era particolarmente rovinato, gli si era staccata qualche parte qua e là, a Bonnie mancava il volto, evidentemente aveva subito un qualche incidente durante il trasporto, Chica aveva la mascella spaccata e Foxy non si vedeva da nessuna parte. Ad un certo punto, mi si insinuò un dubbio.
" Ma se questa registrazione risale al 1987, come faceva Mike a sapere degli animatronics dismessi?"
A questa domanda trovai io stesso la risposta poco dopo, con un po' di ragionamento. Potevano benissimo esser stati smantellati altre volte.
<< Sono quelli dell'altra locazione, li usiamo per i pezzi di ricambio ormai...>>
" Pezzi di ricambio per cosa? Gli endoscheletri di quelli nuovi sono totalmente diversi..." pensai immediatamente.
<< Inizialmente l'idea era quella di ripararli, ma erano così brutti, sai?>>
Mi bastò semplicemente pensare a Chica, e dovetti subito dargli ragione.
<< E' per questo motivo che la nostra azienda ne ha voluti creare di nuovi, chiamati "Toy Animatronics", più adatti ai bambini e sicuramente più carini degli altri. Uh, comunque quelli più "anziani" non dovrebbero potersi muovere, ma se lo fanno credo che la testa di Freddy dovrebbe funzionare anche su di loro. Uh, comunque... Hai visto Foxy, sì, Foxy il pirata. Hai presente? Uh, senti... Ultimamente è piuttosto nervoso, agitato, non credo che la testa possa funzionare su di lui.>>
Nervoso e agitato, Foxy. Eravamo forse vicini al momento del famoso morso dell'87?
<< Se per qualche motivo dovesse attivarsi prova a far lampeggiare la torcia e puntagliela sul volto. Insomma, sono vecchi e fragili, una luce intermittente lo manderà in tilt, un riavvio del sistema, o qualcosa del genere... Ah, senti, fa molta attenzione al carillon, è importante. Sarò onesto, quel burattino non mi è mai piaciuto...>>
" Burattino? Il carillon serve a tenere a bada un burattino?"
Ho sempre detestato i burattini, sono così inquietanti... A chi potrebbero piacere? Sono davvero, davvero mostruosi! Dopo quella rivelazione ero ancora più inquieto.
<< Sta sempre, sì, sta sempre a pensare e può andare ovunque... Non credo che la maschera di Freddy possa fare qualcosa contro di lui, perciò... Non te lo dimenticare e basta. Sono ugualmente sicuro che non avrai alcun problema, ci si sente domani, ciao.>>
<< Va bene, sfida accettata.>>
Presi il tablet e andai subito a controllare i Toy Animatronics, per il momento nessuno si era mosso. Però dopo pochi minuti la visuale delle videocamere si fece molto bassa, di conseguenza capii che qualcuno si era spostato. Toy Bonnie era nella sala da pranzo, mentre nella sala delle feste c'era un orribile creatura simile a Foxy, con le fattezze femminili. Il suo vero problema era che l'endoscheletro era scoperto e piuttosto contorto, gli dava un'aria da ragno. Ricaricai un paio di volte il carillon, sventai un assalto di Toy Chica (nel frattempo si era mossa anche lei) ed infine misi mano alla torcia per dare un'occhiata al corridoio. In fondo c'era qualcuno, lo riconobbi come Foxy. Si era riattivato! Mi avvicinai a lui e lo salutai.
<< Ciao, Foxy! E' passato un bel po' di tempo. Che cosa ti è successo, come mai sei così rovinato?>>
Nessuna risposta. Preoccupato mi avvicinai un po' di più.
<< Ti... Ti senti bene?>>
Si girò verso di me e mi osservò a lungo. I suoi occhi si illuminarono di rosso, aveva attivato il riconoscimento facciale.
<< Foxy, sono io, Kyle! Ti sei dimenticato di me?>>
Osservai meglio dietro di lui, stringeva nella mano sana, quella senza uncino, un costume di Freddy.
<< Oh, merda. Non lo vorrai fare davvero?>>
Foxy fece un salto in avanti e cominciò a rincorrermi. Fuggii nell'ufficio, presi la torcia e gliela feci lampeggiare in faccia. Stordito barcollò all'indietro e uscì, come se non mi avesse visto.
" Come... Come mai mi ha attaccato? Non riesco a capire..."
Le sei giunsero prima del previsto e uscii sconvolto dall'edificio. Tornai a casa e mi stesi sul letto, volevo solo dimenticare ciò che era successo quella notte. Non feci nessuna ricerca, avevo solo bisogno di riposo, molto riposo.
<< Uh, ciao! Te l'avevo detto che non avresti avuto alcun problema! Uh, Foxy è apparso nel corridoio? Giusto per curiosità, sai, ma sicuramente non sarà apparso. Lui è sempre stato il mio preferito. Hanno cercato di riprodurlo, sai? La prima versione era troppo spaventosa, così ne hanno ridisegnato uno dall'aria più tenera, lo puoi tranquillamente vedere nel Covo dei Bambini.>>
" Ecco cos'era quella cosa orribile che ho visto aggirarsi per la pizzeria..."
<< Per mantenerli intrattenuti, insomma... Purtroppo al giorno d'oggi i bambini non sanno proprio tenere le mani al loro posto... A fine di ogni turno di giorno il personale doveva letteralmente ricomporre Toy Foxy, così dopo un po' ci è venuto in mente che avrebbe perfettamente potuto funzionare come "smonta e rimonta". Penso che i dipendenti si rivolgano a lui o lei semplicemente come "The Mangle". Uh, al momento la guardia di giorno non ha segnalato nulla d'insolito, e fa il turno a partire dall'apertura.>>
Si doveva riferire a Micheal Trevenant, sicuramente.
<< Quindi, tranquillo, eh! Basta non dare corda a tutte le voci che si sentono in giro. Sono solo speculazioni, gente che vuole far sold... WAH!!!>>
Feci un salto per lo spavento e caddi dalla sedia. Che diavolo era successo?
<< Scusami, mi sono rovesciato il caffè addosso... Aaah... Che male... E dire che questi erano i miei pantaloni buoni...>>
" Che idiota", pensai.
<< Fa nulla, ne comprerò di nuovi. Tieni duro, ci si sente domani.>>
Finalmente, con un po' di silenzio, potei ragionare in pace. Avevo ormai definitivamente abbandonato l'idea di parlare agli animatronics, dopo quello che era successo con Foxy. Dovevano esser stati resettati, o qualcosa del genere. Ed erano aggressivi, davvero molto aggressivi.
Improvvisamente sentii un rumore di passi pesanti dietro di me. Mi girai e vidi Bonnie, privo di volto. Era uscito da una porta che proprio non avevo visto sul retro dell'ufficio. Mi gettai sulla maschera ma era troppo tardi. Mi prese per il collo e cominciò a stringere. Non riuscivo più a respirare, chiusi gli occhi e mi dissi: " E' finita.". Ormai non avevo più speranze, era davvero finita.
------- ANGOLO DELL'AUTORE -------
Ebbene sì, parte terza confermata. Adoro lasciarvi in sospeso!!! Spero vivamente che la storia vi sia piaciuta e mi scuso se non ho pubblicato a lungo, ma la scuola mi sta dando numerosi problemi. Allora ci vediamo nella prossima storia!
Saluti da Megalodonte2000.
   
 
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