Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Mei91    05/05/2015    2 recensioni
l' estate e alle porte e sono ormai passati 20 anni da quando la guerra è finiti. I figli dei nostri eroi sono impegnati all'accademia ma...maggio è fiorente...il caldo da alla testa.. la gioventù è la gioventù..così come i genitori sono i genitori...
up scusate non so dare una trama precisa a questa one, ma spero che comunque possa piacervi.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Himawari Uzumaki, Naruto Uzumaki, Sarada Uchiha, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

siccome dalle mie parti il caldo sta dando alla testa mi è venuta l' ispirazione per questa piccola one shote, spero possa piacervi e che mi farete sapere alla prossima

vostra affezionata Mei

lasciate un parere se vi va.



Capitolo Unico

Mare sole e tanti guai

 

 

 

 

Sasuke, con il suo solito modo di fare, se ne stava tranquillamente appoggiato al muro dell’ ingresso dell’ accademia in attesa della figlia. Con lui ad attendere il figlio c’era l’hokage e suo migliore amico bè…da sempre.

Erano passati vent’anni da quando era nata Sarada, ma lui Sasuke Uchiha, non trovava il coraggio di lasciare andare un po’ la figlia. Di farla vivere tranquilla.

Naruto dal canto suo era a dir poco furioso.

I due amici avevano fatto qualcosa di cui non andare certo fieri.

Origliare non era certo una tecnica segreta dei loro clan e di cui vantarsi, ma i due padri avevano sentito parlare le due mogli di quanto erano felici del fatto che i loro figli, Sia Boruto, sia Sarada, sia anche la piccola Himawari di appena quindi anni avessero un compagno che li amavano.  Sia Naruto, sia Sasuke erano dannatamente curioso di sapere chi erano i compagni/fidanzati di Himawari e di Sarada, tanto per capire a chi dovevano spaccare la faccia.

Sasuke Uchiha sperava di poter contare sul figlio di sedici anni, Itachi, per spaccare la faccia a chi aveva osato mettere le mani addosso alla sua bambina. Lo aveva invitato a venire con lui quel giorno, ovviamente non facendogli capire un tubo dato il suo modo enigmatico di parlare, ma Itachi aveva sbuffato e detto al padre un NO categorico. Il padre gli aveva anche offerto la possibilità di saltare le lezioni all’accademia, ma lui rispose con un altro categorico NO. Sasuke dubitava che Itachi andasse a scuola per il semplice fatto che gli piacessero le lezione anche se la cosa non era poi del tutto infondata. Infatti, per diligenza scolastica Itachi aveva preso da sua madre ma per apprendere in fretta aveva preso da lui, al contrario Sarada aveva preso tutto da lui, sia per  apprendere Tecniche sia anche il fatto che si annoiava a morte a socializzare.

“Dannazione!” esclamò Naruto con quasi un ringhio. Sasuke spostò lo sguardo sull’amico intento a stritolarsi i pugni. Chi avrebbe mai detto che Naruto Uzumaki, solito burlone di turno, fosse dannatamente iperprotettivo e geloso nei confronti della sua piccola bambina.

“Dobe…” lo chiamò Sasuke, ma l’Hokage parve non sentirlo continuando in modo ora plateale, ora in sotterfugio, continuava ad allungare la testa per vedere se tra i mille piccoli ragazzini presenti nel cortile dell’accademia intenti ad allenarsi, ci fosse il suo piccolo girasole.

“Non la vedo..”

“è minuta..sarà li in mezzo!” sbottò Sasuke

“Ah si, Teme non c’è nemmeno Sarada!” esclamò Naruto. Quella frase fece irrigidire Sasuke, che con malcelata noncuranza, anche lui iniziò ad allungare la testa.

“Grr..inesistenti anche Boruto e Itachi!” sbuffò Sasuke.

“Cosa? “ ringhiò scollandosi maggiormente.

Sasuke era teso, rigido, si tratteneva dall’ usare lo Sharingan. Anni fa mai avrebbe pensato di innamorarsi così terribilmente di sua moglie Sakura, di avere con lei due piccole pesti..anzi tre perché ancora nessuno lo sapeva ma Sakura era di nuovo incinta,  e di amare quei marmocchi più della sua stessa vita. Sotto, nel profondo del suo cuore  dove vi erano i suoi sentimenti che mostrava a una cerchia di persone che si potevano contare a malapena su una mano, ovvero, Sakura, Itachi, Sarada, Naruto e il piccolo in arrivo, era dannatamente grato a Naruto e Sakura per non aver mai rinunciato a lui e averlo riportato a casa.

“Mi sono rotto! Sas’ke attiva lo sharingan!” esclamò l’Hokage.

“Ma che diavolo dici!” esclamò l’Uchiha, ma sotto sorrise.

“è un ordine Sasuke. L’ordine del tuo Hokage! Attiva quel maledetto sharingan e dimmi dove sono i nostri figli!” ringhiò l’Hokage e Sasuke sorrise. Desiderava semplicemente l’ordine per far quello che desiderava fare fin dall’inizio, nello stesso attimo in cui si era appoggiato al muro. Si scostò dal muro e si erse in tutta la sua altezza, poi sorrise malefico. Se succedeva qualcosa la colpa era affibbiabile a Naruto. Ghignò e attivò lo Sharingan e scruto tutto il campus. De figli non c’era traccia ne dentro ne fuori l’accademia.

“Maledizione! Maledizione! “ esclamò Sasuke mentre Naruto lo guardava.  Sasuke aumentò l’afflusso di chakra agli occhi nella speranza che fosse a causa del chakra troppo debole che non li aveva trovati, ma niente. Nemmeno in quel modo dei loro quattro figli non c’era traccia.

“Dannazione! Non sono a scuola dobe! Nessuna nostra progenie è li dentro!” ringhiò Sasuke seguito a ruota dal ringhiò di Naruto.

“Trovali Sas’ke!Trova i nostrì figli ovunque quei disgraziati sono!” ringhiò Naruto e Sasuke non se lo fece ripetere due volte. Attivò lo sharingan per seguire le tracce dei figli in tutta Konoha. Dopo cinque minuti buoni.

“Vi ho beccati !” ringhiò Sasuke per poi iniziare a correre seguito da Naruto.

 

Intanto  sui prati di Konoha, ai piedi di un laghetto, quattro ragazzi giocavano e si rilassavano.

Himawari e Sarada erano li stese a prendersi il sole ridacchiando per il fatto di essere riusciti a far fessi i propri genitori dicendo loro che andavano a scuola mentre si stavano facendo una scampagnata di fine maggio. C’era un caldo che tagliava le pietre e nessuno dei quattro aveva voglia di allenarsi..be..almeno le ragazze, perché invece Boruto e Itachi giocavano a darsela di santa ragione ammollo all’ acqua e di tanto in tanto schizzavano le due ragazze. Boruto e Itachi si levavano a mala pena quattro anni, ma quando giocavano o scherzavano sembrava ne avessero due a testa.

I due uomini,  diciamo così tanto per dire uomini, uscirono dall’ acqua e raggiunsero le due donne.

“Amore, hai la pelle troppo bollente..rinfrescati!” esclamò Boruto coricandosi su Sarada. Quest’ ultima sorrise per poi sussultare appena sentì il petto umido  del suo ragazzo contro la sua schiena bollente.

“Perché non ci pensi tu a raffreddarmi…amore..” disse con fare da sfottò Sarada.

“è una sfida?” chiese Boruto mettendo una mano sul fianco della ragazza per farla girare. Quest’ ultima si girò per guardarlo in faccia nei suoi occhi blu come il mare mentre lui si sorreggeva sulle braccia. Per Sarada non  c’era creatura più bella del suo ragazzo in tutta Konoha e lo stesso pensava Boruto della sua ragazza quando riusciva a perdersi in quei profondi pozzi petroliferi che erano i suoi occhi.

“Contaci!” esordì sorridendo Sarada.

“Peggio per te!” esclamò Boruto, la prese in braccio e corse al lago buttandola ammollo.

“Mai sfidare un Uzumaki!” esclamò Boruto battendosi un pugno sul petto come se fosse una specie di gorilla preistorico. Sott’acqua, invece Sarada sorrise  ammaliatrice come una sirena e senza farsene accorgere afferrò le caviglie del fidanzato e lo fece cadere ammollo, poi lei riemerse.

“No, Amore! Mai sfidare un Uchiha!” esclamò ridendo Sarada. Boruto uscì dall’ acqua sputando l’acqua che aveva bevuto e ridendo con la fidanzata prima di baciarla teneramente carezzandole il corpo per poi lasciare una mano sulla guancia della ragazza mentre la baciava come a volerla coccolare.

 

Himawari rise vedendo la scena  e un po’ si commesse anche. Anche Itachi che intanto si era messo Himawari sulle gambe e le baciava il collo sorrise alla vista della sorella Sarada rossa in viso e stretta tra le braccia del suo migliore amico Boruto.

“Tuo fratello è scemo!” esclamò Itachi mentre con una mano carezzava la schiena della giovane Uzumaki e con l’altra intrecciava le dita a quelle della ragazzo sorridendo innamorato più che mai.

“Tua sorella è cotta!” rise Himawari appena riuscì a riprendersi dalle carezze ritmiche del suo ragazzo alla sua schiena bollente a causa del sole.

“Perché tu non lo sei?” chiese Itachi sorridendo vedendo il tenue rossore imbarazzato che colorava le guance di Himawari e i incorniciava i suoi particolarissimi occhi bianchi con tenere e dolci sfumature d’azzurro mare.

“Io? No per me sei un giocattolino amoruccio!” rise la mora e Itachi sorrise. Sapeva che Himawari adorava prenderlo in giro.

“Bugiarda amore. Non si dicono le bugie il papà non te lo ha insegnato?” rise Itachi colpendole in naso con l’indice e ridendo riferendosi agli insegnamenti super presenti di un diligente Hokage quale era Naruto Uzumaki.

“Io faccio fesso il mio papà come tu lo fai il tuo. Se Sasuke uchiha …”

“O Naruto Uzumaki scoprono che mentiamo loro da tutto maggio  sarebbe meglio che…” iniziò Boruto ridacchiando e avvicinandosi alla coppia di amici mentre teneva Sarada per la vita. Quest’ ultima era rigida più che mai ed osservava alle spalle del fratello come fosse terrorizzata.

“cominciaste a correre!” esclamarono due voci possenti alle spalle dei ragazzi. Naruto e Sasuke se ne stavano li con i pugni stretti e ringhianti, Sasuke con Sharingan attivo, Naruto quasi circodato dal chakra della volpe. I quattro balzarono in piedi.

“p…p..papà…non è come è pensi!” esclamarono i quattro.

“Vorreste dire che voi quattro non state assieme e che  saltate l’accademia da un intero mese!” esordì Sasuke furioso.

“Se negate allora io proprio non riesco a trovare il nesso logico perché tu Itachi Uchiha stavi appiccicato a mia figlia..” ringhiò Naruto.

“E tu, Boruto Uzumaki, alla mia!” ringhiò Sasuke.

Spavaldo Boruto si avvicinò al padre seguito da Itachi e entrambi Ghignarono.

“Forse perché potete cominciare a considerarvi consuoceri!” esclamò ridendo Boruto.

“Visto che io e Hima stiamo insieme da un annetto..”iniziò Itachi

“E io e Sarada da due anni!” concluse Boruto

“Boruto!” urlò Sarada

“Itachi!” gemette Himawari.

“Che cosaaaa!” urlarono i due eroi della foglia. Poi Si fecero seri e ghignarono.

“Me ne fotto se sei il figlio/a del mio migliore amico!” esclamarono sia Sasuke che Naruto.

“Preparatevi a morire! “ esclamò rise malefico Sasuke .

“Da domani verrete al palazzo dell’ Hokage vi farò penare tanto che vi scorderete pure qual è il vostro nome caro figlio e compare!” esclamò serio Naruto rivolto al figlio e a Itachi.

“Papà..” balbettò quest’ ultimo. Sasuke dal canto suo esordì.

“Arrangiati! Quando si incazza Naruto so cazzi amari e tu caro figliolo hai preso qualcosa che è moltoo caro all’ Hokage. Sua figlia. E per quanto riguarda te da parte mia..” ringhiò Sasuke prima rivolo al figlio poi a Boruto. “Sharingan!” esclamò Sasuke furioso catturando l’uzumaki in un illusione angosciate. Boruto urlò.

“papà..papà smettila…smettila ti prego!” urlò Sarada.

“Saradaaaaaaaaaaaaaa!” l’ urlo di Boruto bloccò tutti. Sarada si chiese che cosa gli stesse facendo vedere il padre poi comprese attivando di rimando il suo sharingan per proteggere il suo ragazzo, ma ciò le permise di vedere cosa il padre stava facendo vedere al suo ragazzo.

“Papà se non la finisci me ne vado di casa! Se non lasci Boruto..” iniziò Sarada poi fu come se le mancasse l’aria appena vide le scene dell’ illusione susseguirsi incredibilmente.

“Se suo padre non mi blocca perché dovrei farlo!” esclamò Sasuke e Sarada si voltò verso Naruto.

“Ti prego…Nar..ehm Hokage sama!” esclamò Sarada ansante e Naruto alzò una mano e Sasuke si fermò facendo uscire dall’ illusione il giovane Uzumaki.

Sasuke non si sarebbe mai aspettato la reazione di Boruto.Infatti quest’ ultimo si alzò in piedi e sferrò un potente pugno allo stomaco dell’ Uchiha senior che non se lo aspettativa.

“Puoi farmi vedere la morte di Sarada tutte le volte che vuoi, sarà bene che sia sempre e solo un illusione, perché se anche solo minimamente succede qualcosa a Sarada non esiterò Uchiha a uccidere chiunque ha osato toccarla anche se quel chiunque sia io stesso! ” urlò Boruto prima di correre via. Il gruppo compreso il genitori lo seguì.

“Boru…”iniziò l’Hokage davanti la porta del figlio ma quest’ultimo gli sbattè la porta in faccia.

“Vattene papà!” urlò il giovane. Naruto si girò verso Sasuke.

“Che cazzo gli hai fatto vedere?” esordi Naruto ma Sasuke aveva problemi ben più gravi.

“Sarada..lo sai che non mi digerisco q..”

“E ti pare bene far vedere al mio ragazzo la mia morte? E per mano sua per giunta?Sai che per Dna ha anche Boruto il chakra della volpe e che ne è terrorizzato e tu che fai accentui questo terrore al mio ragazzo! Ti Odiooooooo!” urlò Sarada a Sasuke che indietreggiò poi superò Naruto e busso alla porta.

“Vattene ho detto..” urlò Boruto

“Sono io. Apri!” esclamò Sarada e la porta si aprì subito e lei entrò . Naruto fece per aprire ma Sarada attivò lo Sharingan verso il genitore e Naruto.

“Alla larga carogne!” esclamò Sarada sbattendo la porta.

Naruto e Sasuke si guardarono increduli, poi un gran bel calcio arrivò agli stinchi di Naruto.

“ahi..”

“Non sono più una bambina, scelgo io chi amare e amo  Itachi mi sono spiegata.  E tu, tocca un'altra volta mio fratello…” esclamò Himawari attivando il byakugan “ e ti farò passare un inferno peggiore di quello che in passato hai provato! Piantatale con sta gelosia fuori dal comune. Io ho 15 anni, Sarada ne ha 20, siamo donne non più bambine e scegliamo noi chi amare. Sai com’è abbiamo l’età che l’amore della nostra vita non è più il nostro papà, fatevene una cazzo di ragione!” esclamò Himawari poi bussò alla porta.

“Ehi fratello ruttoso apri sono Wari!” esclamò Himari nel solito tono in cui i due fratelli si prendevano in giro la porta si aprì e Boruto afferrò il polso della sorella

“Entra Wa Wa!”

Itachi fulminò il padre ed esclamò “ Stronzo!” poi si rivolse all’amico “ ehi rutto che ne dici Sfida alla X box!” esclamò Itachi entrando.

“Vuoi essere stracciato miseramente Itachi?” rise Boruto

“Staremo a vedere Rutto!”

“Non chiamarmi Rutto ciccì!”

Itachi rise, poi i due padri fecero per entrare ma prontamente Itachi sbattè la porta in faccia al padre.

“Dai Itachi devo parlare con Boruto!” esclamò Sasuke.

“Idem..sono l’Hokage e..” iniziò Naruto.

Boruto aprì la porta. Guardò furioso Sasuke poi spostò lo sguardo sul padre come a chiedere che volesse e Naruto si imbarazzò.

“Cioè..si be…ecco..”

“Papà?” lo guardò boruto dubbioso.

“X..X.Box. Cioè figliolo hai il gioco ninja warrior?” chiese l’Hokage quasi fosse diventanto un bambino.

“Il videogioco creato sulla quarta guerra ninja pà?” chiese Boruto e Naruto annuì con vigore.

“Si perché?” chiese Boruto .

“Giochiamociiii! Io faccio Naruto!” esordì l’Hokage e Boruto lo guardò per poi scoppiare a ridere. “Va bene tanto Naruto non lo sceglie mai nessuno!” esordì Boruto guardando i suoi amici dentro che ridacchiavano.

“Ma comee..l’eroe della guerra nessuno lo sceglie…non ditemi che scegliete sempre Sasukeee?” si lamentò Naruto.

Itachi fece un passo avanti.

“Non quel pupino è finito nel dimenticatoi. Mi basta avere a che fare con Sasuke tutti i santi giorni!” esclamò Itachi ridendo.

“Concordo con mio Fratello. Sasuke Uchiha è troppo arrogante, altezzoso, pretenzioso..

“Mentre Naruto è troppo stupido, ignorante, bambinesco..” esordì Himawari.

“Cosaaa?” urlarono Naruto e Sasuke.

“Senti un po’ mostriciattolo, non sono altezzoso, arrogante..” esordì Sasuke

“E io non sono infantile!” esclamò Naruto.

Boruto rise di cuore seguito da Itachi, prese il JOystik e lo porse al padre e Sasuke.

“Sfida?”

“Sia!” esordirono Naruto e Sasuke  accennando un ghigno mentre entravano nella stanza Sasuke fermò Boruto per un braccio

“Scusa” sussurrò per la prima volta in vita sua Sasuke Uchiha. Boruto sorrise ed esclamò.

“ti sfido Uchiha Sasuke. Se vinco io mi lasci in pace a vivere la mia sacrosanta relazione con tua figlia, se vinci tu ti perdono!” esclamò Boruto facendo ridere tutti.

“Ho un idea migliore. Se vinco io Boruto, ti stai con mia figlia si, ma vi giocate l’estate. Se perdete figlioli, sgobberete tutta l’estate al palazzo dell’ Hokage senza pausa estiva!” esclamò Sasuke e Naruto annuiva.

“Ma se vinciamo noi pà, sarete voi a sgobbare per noi tutta l’estate, qualsiasi cosa vogliamo!” esclamò Itachi ridendo.

“Affare fatto!” esclamò Naruto.

“Naruto!” lo richiamò sasuke

“Zitto tanto vinciamo!” esordi l’Hokage e Sasuke sospirò.

Mai affermazione fu più sbagliata di quella. Per quell’estate l’Hokage e il grande Sasuke Uchiha finirono per fare gli sguatteri ai figli non potendone nemmeno parlare con le rispettive mogli, tanto l’umiliazione era grande.

The and

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Mei91