◊ CREAM CAKE ◊

Era una giornata nuvolosa, a Londra.
Erano le cinque del pomeriggio, e una persona, via Craven Road 7, stava guardando stanco dei fogli sulla sua scrivania.
Dylan Dog si appoggiò allo schienale della sua sedia, sospirando.
Stava lavorando a un caso, ma non riusciva a trovare la soluzione a quei problemi.
Sospirò.
Buttò i fogli e i fascicoli sulla scrivania, con la testa altrove.
Quel caso e quegli incubi lo stavano perseguitando da giorni, rendendo tutto troppo pensante per lui.
Era così immerso dai suoi pensieri, che non notò che il suo assistente non era ancora arrivato a portargli il thé.
Si alzò dalla sedia, con sguardo confuso.
Dove si sarà cacciato quel buffone?
- Groucho, sei ancora in cucina? Ti avrò chiesto di prepararmi un thé quasi un ora fa…-
Disse, mentre camminava per il corridorio.
Notò che la porta della cucina era chiusa.
Non capiva come mai il suo assistente avrebbe avuto movito di chiuderla.
A meno che non avesse fatto qualche casino immaginabile…
Aprì di scatto la porta e fece per entrare nella stanza.
- Groucho, cos…-
Prima che potesse finire la frase, scivolò su qualcosa a terra e poteva battere la testa, se qualcuno non lo avesse afferrato appena in tempo.
Dylan aprì gli occhi e vide Groucho che cercava di aiutarlo ad alzarsi, con fatica.
Riuscì a mettersi in piedi e notò che il suo assistente era sporco di crema per fare i dolci e gli era caduto una pentola in testa.
- Sì può sapere cosa sta accadendo qua!?-
- Beh, ecco, vedi capo…-
Mostrò la cucina, dove sembrava che fosse passato un tornado: c’erano padelle e ciotole sparse, alcuni strumenti per la cucina finiti per terra e la crema pasticcera aveva invaso il pavimento. Dylan infatti era inciampato su quella.
- … Ho cercato di cucinare una torta alla crema. Ma mi sono ricordato troppo tardi che non ho mai fatto un dolce in vita mia… forse perché quando ero piccolo, i miei genitori erano così poveri da non potersi permettere nemmeno una crema, nemmeno quella per le mani…-
Dylan lo guardò arrabbiato.
- Allora perché hai voluto preparla!?-
Groucho abbassò lo sguardo, facendo puntare in basso il manico della pentola che aveva ancora in testa.
- Ultimamente eri sempre giù di morale. Ci mancava solo che dovessi prendere l’ascensore per venire a casa, anche se siamo al piano terra!-
Rialzò lo sguardo.
- Pensando che, magari, cucinando un dolce ti avrebbe ridato il buon umore… e ti saresti ricordato anche di pagarmi lo stipendio.-
L’indagatore dell’incubo lo guardò, questa volta sorpreso. In quegli ultimi tempi era così indaffarato sul nuovo caso che aveva dimenticato pure di mangiare…
Groucho voleva solo fare del bene, ma a quanto pare, la situazione gli è scivolata di mano.
Sospirò e mise una mano sulla spalla di Groucho.
- Scusa amico mio. Non dovevo arrabbiarmi con te… in fondo, volevi solo fare un gesto gentile. Con però risultati catastrofici.-
- Hai ragione capo… penso che sarebbe meglio mettere a posto. Sai, non mi dispiacerebbe se tu mi dessi una mano. Sai com’è quel detto: chi fa da se, fa per tre. Cioè, uno che lavora, e due che oziano!-
Mentre, però, si stava dirigendo verso il tavolo, scivolò sulla crema.
Dylan cercò di aiutarlo, ma scivolò pure lui.
Tutti e due si ritrovarono a terra, sporchi di crema pasticcera.
La pentola che Groucho aveva in testa gli era finita negli occhi, rendendogli difficoltoso vedere cosa succedeva.
Dylan si mise seduto e dopo la confusione iniziale, si mise a ridere.
Si avvicinò all’assistente e prese il manico della pentola che stava sulla testa di Groucho, alzandoglielo di poco e riuscendo a vedere il viso del suo amico.
- Sarà meglio che come prima cosa puliamo per terra, vero?-
- Penso che tu abbia ragione, capo!-
Disse allegro Groucho.
- Poi, se vuoi, possiamo provare a fare insieme una torta alla crema.-
- Non sarebbe una cattiva idea. Una torta alla crema oggi è sempre meglio che una gallina domani!-
Dylan scosse la testa e fece un sorriso, mentre aiutava Groucho ad alzarsi. Gli tolse la pentola dalla testa, riaddrizandoli poi gli occhiali.
- Meglio che ci sbrighiamo, però. Con tutto questo casino, non finiremo nemmeno tra una settimana!-
- Ricevuto! Anche se non stiamo giocando a baseball!-
Dylan lo guardò con tenerezza, mentre cercava di fare attenzione a non scivolare di nuovo.
Si era dimenticato del caso e degli incubi.
Forse Groucho lo aveva fatto apposta, o forse senza saperlo, sta di fatto che era riuscito ad rallegrare la giornata del suo capo, ancora una volta.

ANGOLO AUTRICE (CHE STA DIVENTANDO TROPPO KAWAII)
… Perdonatemi, ma io ho bisogno di fluff. Perché adoro il fluff.
Quindi ho scritto una cosa fluff.
Perché questi due sono troppo fluff! (Ho ripetuto troppe volte “fluff”?)
E ho bisogno di cose kawaii!!!! (Perdonatemi, sto sclerando)
Comunque, in questi ultimi tempi ho di nuovo la mia ispirazione!
Cioè, in realtà continuavo ad avercela, ma non riuscivo a scrivere una cosa completa.
Ora, finalemente, ho fatto delle pubblicazioni!
Comunque, spero che questa storia vi sia piaciuta.
Spero sia una storia dolce quanto il suo titolo. Penso di scrivere tante storie fluff su questi due! (Sperando di non farle diventare Yaoi… perché potrei riuscire a farlo, se mi impegno!)
Perché, in fondo, lo sappiamo tutti: Groucho è uno dei raggi di sole nella vita fatta di incubi di Dylan. Forse anche IL raggio di sole.
Anche se Dylan è più la luce, emtnre Groucho è più oscurità…
Okay, meglio che la smetta, questa è la trama di un’altra fanfiction!
Ho cercato di mantenere i personaggi più IC possibile, spero che vadanon bene!
Spero di essere riuscita a farvi sorridere e, perché no, emozionarvi!
Sayōnara,
Yulin Dyana Fantasy