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Autore: Andreatorinista    31/12/2008    5 recensioni
negli ultimi giorni dell'anno, la FIGC organizza una serie di amichevoli di gran lusso tra le squadre più forti del campionato. come staranno vivendo l'evento Naruto e gli altri?
Genere: Generale, Demenziale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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VDU
Vita Da Ultrà

“Al calcio quanta importanza si dà
Lo stadio e' in piccolo la società
Settori classi e le diversità
Come una città
Chi va in tribuna e si spaccia per chi
E’ ben piazzato e conversa con vip
Sia ricco vero, pezzente o chissà
Tanto moda fa
In curva c'e'
Quella gente che
Vera fede ha
E tifa in quantità
Vita da ultrà, vita da eroi
La squadra vera, siam solo noi
Vita da ultrà, vita da eroi
La squadra vera, siam solo noi”

(Statuto-Vita Da Ultrà)

BUON ANNO AI TIFOSI…

DEL MILAN E DELL’INTERNAZIONALE

SBAM SBAM SBAM
“Mmaaahhh…chi scassa i coglioni?”
“SVEGLIATI SHIKA O FACCIAMO TARDI.”
Si alzò dal letto e dopo essersi fatto il codino, aprì la porta.
“Ma perché mi devi sempre scassare a quest’ora, Choji?”
“COME PERCHE’? OGGI GIOCA IL MILAN.”
“E non urlare, mendokuse.” Disse tappandosi le orecchie.
“Dai andiamo. Itachi ci aspetta giù in macchina.”
“CHEEEEEEE? No ti prego dimmi che non vediamo la partita da quello lì.”
“E perché? Ti ricordo che non abbiamo SKY e lui invece si. E dai ci ha gentilmente invitato non puoi rifiutare.”
“MA PORTA SFIGA. Dai non si può andare a vedere la partita a casa sua lo sai anche tu le voci che circolano sul suo conto.”
“Si ma non le accetto. Non le condivido.”
Il Nara sbuffò, andando in modalità racconto.
“Allora te le ripeto di nuovo. La prima partita che Itachi ha visto allo stadio è stata l’ultima giornata del campionato 1979-1980, e guardacaso due giorni dopo è scoppiato lo scandalo calcioscommesse e il Milan è andato in B con la Lazio.”
“Ma tu ci credi veramente? Io penso che sia una cazzata.”
“No. I 3 anni di serie B del Milan non sono una cazzata purtroppo. Comunque se non c’è niente di meglio andiamo. Dammi quattro minuti che mi cambio.”
Poco dopo, a casa Uchiha.
“Benvenuti. Vi stavo aspettando.”
Una voce tenebrosa salutò i due tifosi rossoneri, lasciandoli entrare nella sua dimora.
Il salotto era circondato da ceri, e appesi ai muri quadri e dipinti che raffiguravano bare aperte.
Sulla sua maglietta aveva il numero telefonico e il fax delle pompe funebri dove lavorava, e sia in cucina che in camera da letto aveva un poster di Nostradamus, il suo idolo numero uno.
“Sei ancora convinto che non porti sfiga?” Chiese Shikamaru all’Akimichi, spaventato dall’atmosfera che si respirava in quella casa.
“Prego, accomodatevi.”
Il divano era foderato con lo stesso materiale interno delle bare.
“Ehm no grazie, preferiamo rimanere in piedi.”
“Come mai?” Chiese senza cambiare il suo timbro di voce, dimostrandosi impassibile.
“Così quando facciamo gol non dobbiamo alzarci per esultare ah ah ah.”
“Come volete. Vogliate scusarmi.” Disse prendendo un ombrello e aprendolo, rompendo uno specchio messo lì vicino.
“Ops, scusate.”
Una volta aperto, poggiò l’ombrello sul tavolo che si trovava vicino al divano.
“Perché hai aperto l’ombrello dentro casa?” Chiese Shikamaru sull’orlo di una paresi facciale.
“Il lavandino del vicino del piano di sopra perde, e pensare che gli avevo consigliato di cambiarlo.”
“Ah capisco (Bene pure l’ombrello in casa, che altro ci manca ancora?)”
“Voi intanto sintonizzate il canale, io cerco Kuro.”
“Kuro? E chi è?”
“Il mio gatto.” Disse trovandolo e prendendolo in braccio facendolo vedere agli altri due.
Era nero.
“Te pareva.”
“Prego?”
“Ah no no, carino il tuo gatto.” Cominciò a ridere nervosamente accarezzandolo.
“Senti dov’è l’acqua?” chiese il ragazzo robusto.
“E’ finita. Se la vuoi devi andarla a prendere nella dispensa, ma fa attenzione, ho dimenticato una scala aperta davanti alla porta. Quando ci passi sotto vedi di non farla cadere, sopra di essa ci ho posto un vaso…”
“Ok ok mi è passata la sete. Ci mettiamo seduti?” Cominciò ad agitarsi.
“CHOJI. Abbiamo detto in piedi.” Scandì bene le ultime due parole.
“Ah è vero, ci mettiamo in piedi…Si in piedi e ci guardiamo la partita.”
“Come volete. Sappiate che il divano è comodo. Fa resuscitare anche i morti.”
“Ah bene, ne siamo lieti.” Dissero in coro i due ragazzi, continuando a grattarsi le palle.
“Ehi Shika la partita comincia.”
“Evvai non vedo l’ora di assistere alla Danza Delle Stracittadine. È la prima volta che fanno una manifestazione così giusto?”
“Si. In pratica si sfidano le 8 squadre che formano le stracittadine maggiori. Roma-Lazio comincerà alle 18.30, Genoa-Sampdoria alle 20, e alle 21.30 Torino-Juventus.” Spiegò l’Akimichi.
“Noi facciamo contro l’Inter. Giochiamo alle 17.” Disse, mentre Choji e Shikamaru ormai usavano la cartavetro per grattarsi.
“Aaah, speriamo bene.”
“Sicuramente anche mio fratello a casa sua si starà vedendo la partita.”
E infatti…
“EEEEEEEEEOH BASTARDO ROSSONERO, EEEEEEEEEOH BASTARDO ROSSONERO.”
“PIU’ FORTEEEEEE.”
“EEEEEEEEEOH BASTARDO ROSSONERO, EEEEEEEEEOH BASTARDO ROSSONERO.”
“DAI RAGAZZI CHE SIAMO CARICHIIIIIIIIIII.”
“Non urlare Sakura. Mi fanno male le orecchie.”
“Giusto Sakura non urlare. A Sasuke MIO gli fanno male le orecchie.”
“Da quando è tuo?”
“Da quando è mio, racchia.”
“Zitella.”
“STRONZA.”
“RI-FATTA.”
“RI-TINTA.”
“RI-SPARMIATEMI. Tra poco comincia la partita e vorrei vedermela in pace. D’accordo Sakura? Eh Karin?” Le ammonì l’Uchiha, risistemandosi la sciarpa nerazzurra sul collo.
“E poi non c’è bisogno di strillare. Tanto non ci sentono.” Aggiunse mentre si rimetteva seduto sul divano di casa sua.
“Allora Sasuke MIO. Secondo te quale saranno le formazioni?” Disse Sakura.
“Ma la classica ovvio. Di sicuro il BBilan giocherà col 4-4-2 con pippAbbiati in porta. In difesa fa caKaladze, Bonera, Favalli e Maldini. A centrocampo Ambrogini, Pirla, Kakà de nome de fatto, e Gattuso. In attacco Sdentatinho e Paperino idolo di Valeria Marini ovvero Pato.” Elencò i giocatori usando dei soprannomi per insultarli.
“Perché idolo di Valeria Marini?”
L’Uchiha prese da non so dove una parrucca bionda e se la mise in testa cominciando a recitare in falsetto.
“Perché lui è Pato.”
“E allora?” Chiesero in coro le due supporter.
“Chi ha Pato ha Pato. VABBE’ MO BASTA.” Disse buttando la parrucca.
“Vai sta cominciando.”
Prese il microfono e fece la sua telecronaca personale.
“L’INTER ATTACCA DA DESTRA VERSO SINISTRA. LO SCHEMA E’ QUELLO DEL MILAN, OVVERO 4-4-2 CON JULIO CESAR TRA I PALI. IN DIFESA CORDOBA, SAMUEL, MAICON E IL CAPITANO ZANETTI. A CENTROCAMPO MANCINI SULLA DESTRA, QUARESIMA CENTRALE CON MUNTARI, E FIGO SULLA SINISTRA A SOSTEGNO DELLE DUE PUNTE CHE SONO L’IMPERATOREEEEEEEEEE ADRIANO, E IBRACADABRA ZLATAAAAAAAAAN IIIIIIIIIIBRAHIMOVIC.”
Dopo quella performance, gli venne il fiatone.
“Che emozioni che mi regala l’Inter.”
Adesso tutti e tre stavano in silenzio e si apprestavano a sentire la telecronaca di Caressa e Bergomi.

“COMINCIA LA PARTITA
 ANCHE SE E’ UN AMICHEVOLE, LE DUE FORMAZIONI DARANNO IL TUTTO PER TUTTO, PERCHE’ SI TRATTA PUR SEMPRE DI UNA STRACITTADINA.
ECCO L’INTER IN POSSESSO DI PALLA CON MUNTARI, SI GUARDA INTORNO E SERVE ADRIANO CHE TUTTO SOLO DAVANTI AL PORTIERE…SPARA ALTO.”

E un comodino in meno in casa Uchiha.
Sasuke l’aveva distrutto con un pugno.

“CHE OCCASIONE HA AVUTO L’INTER NEI PRIMI 5 MINUTI DI GIOCO.
SE NON FOSSE STATO PER ABBIATI CHE GLI AVEVA COPERTO LO SPECCHIO DELLA PORTA, ADRIANO NON AVREBBE SBAGLIATO.” Commentò Bergomi.
“SEMBRA CHE IL MILAN STIA SOFFRENDO MOLTISSIMO, QUALCOSA NON VA NEI GIOCATORI, E L’INTER NE APPROFITTA. SFONDA LA DIFESA CON IBRAHIMOVIC, DUE FINTE, E’ SOLO…TIRO…”

DELLA ROMA E DELLA LAZIO

DRIIIIIIIIIIN…DRIIIIIIIIIN.
“Yawn…pronto?”
“Ehi Naruto, hai saputo? Ma stavi dormendo?”
“Che vuoi Shino non rompermi le palle.” Sbuffò, alzandosi dalle coperte e bevendo dell’acqua dal bicchiere posto sul comodino.
“L’Inter ha vinto 5-1.”
Per poco l’acqua non gli andava di traverso.
“C-CHE COSA?”
“Tripletta di Ibrahimovic, gol di Maicon e Adriano. Per il Milan a segno Ronaldinho su punizione.”
“AH AH AH. Poveri Shika e Cho, non li invidio proprio.”
“Infatti hanno avuto la brillante idea di vedere la partita a casa di Itachi.”
“NOOOOOOOOOOOOOOO AH AH AH AH, ITACHI? QUELLO CHE PORTA SFIGA?”
“Non urlarmi nelle orecchie. Comunque si proprio lui.”
“Ih ih ih ih, lo sapevo che era portatore sanno di iella, ma non fino a questo punto. Piuttosto perché mi hai chiamato?”
“Perché tra due minuti io e Juugo saremo da te. Ah dimenticavo vengono anche Kiba e Shizune.”
“CHEEEEE? No mi dispiace ma io quei laziali di merda a casa mia non li voglio capito? NON-LI-VOGLIO.”
“Chi è amore?” Disse Hinata facendo capolino da sotto le coperte del letto.
“Ah niente è solo Shino.”
“Ehi Naruto, sbaglio o avevi giurato a te stesso che nessun laziale sarebbe entrato a casa tua?”
“Eh. E allora?”
“Hinata non è della Roma.”
“Eeeeh vabbè, un’eccezione posso farla.”
“Allora falla anche per loro due.”
“No dai ti prego, li odio non…”
“A dopo. Ah ricordati che se ci sbatti fuori di casa ti levo il decoder. Sappi che è mio e me lo devi ancora pagare.”
“Quanto sei pignolo. Va bene tra 5 minuti a casa mia tutti quanti, e guai a chi fischia mentre canto l’inno eh?”
“Ok bella.”
Poco dopo, sempre a casa Uzumaki.
“Wow. Hinata sei stata magnifica.” Disse Naruto guardandosi intorno.
Il salotto era stato completamente lucidato da cima a fondo.
“Ci mettiamo seduti? Così intanto sintonizziamo il canale della partita.”
“D’accordo amore, mi hai convinto.” Disse dandole un bacio.
Erano di due squadre differenti, ma avevano una cosa in comune.
Si amavano.
E mai nessuno li avrebbe divisi.
“Come lo chiameremo nostro figlio?” chiese il padrone di casa.
“A me piace Tommaso.”
“CHE? COME ROCCHI? NON SE NE PARLA. Lo chiameremo Francesco, come ER PUPONE.”
“Che ne dici di Paolo?”
“Come Di Canio? Ancora lo considerate uno dei vostri? E’ andato alla Cisco non lo rivedete più. Cristian è perfetto.”
“Come il figlio di Totti?”
“No come Panucci.” Disse imitando un colpo di testa.
“Sebastiano?”
“MA CHE SCHIFO, COME SIVIGLIA? Nooo, qua ci vuole un nome con le palle. Daniele?”
“Come De Rossi?” Fece perplessa la Hyuga.
“Ce l’hai ancora con lui per il rigore sbagliato agli europei contro la Spagna eh?”
La ragazza annuì.
“Si in effetti anche a me sta sulle palle. Eh ma allora non è rimasto nessuno.”
“Uno c’è.”
“Non mi tirare fuori Goran Pandev o Juan Pablo Carrizo eh?”
“Simone. Come Loria e Del Nero.”
“Proprio quelle pippe?”
“Naruto.” Lo rimproverò.
“Ok ok lo chiameremo Simone, però c’è un problema. Tu mica sei incinta.”
“Sicuro?” disse tirando fuori una barra simile ad un termometro.
“HAI FATTO IL TEST?”
“Mh mh. Eccolo qui.”
“EVVAI. FAMMI VEDERE FAMMI VEDERE…”
Nel frattempo…
“YAHOOOOOOI. Non vedo l’ora di prendere per il culo quella testa quadra giallozzozza.”
“Ricordati Kiba che la casa è sua. Prima di tutto il rispetto.”
“Seee bella fratè, parli così perché sei della Roma. Ma quanto mi mandi in sbattimento, a Aburame.”
“Piuttosto io non mangio pesce, non lo digerisco.” Disse Shizune massaggiandosi lo stomaco.
“Neanche io NON LO DIGERISCO, WHAAAAAAAAAAAAA.”
Juugo cominciò a dare di matto, sganasciando le portiere coi denti.
Intervenne alla fine Shizune che iniettandogli un tranquillante, lo fece addormentare.
“Brava Shizune, altrimenti dovevo ricomprare gli interni. Quanta dose hai usato?”
“La stessa che ci vuole per calmare un elefante.”
“E come al solito te lo sei giocato anche oggi Shino. Mi chiedo se riuscirà a vederla una partita della Roma questo qui.” Affermò Kiba mentre lo guardava dormire come un angioletto.
“Comunque Shizune, per te c’è una bella insalata mista. La cuoca è Hinata.” Disse Shino scatenando le risate dell’Inuzuka seduto sul posto accanto al guidatore.
“DAVVERO? AH AH AH. HINATA A CASA DI NARUTO?”
“Eh già.”
“Ma Hinata non è della Lazio? Cioè prima quell’idiota dice ‘Sono della Roma nessun Laziale può entrare a casa mia.’ E poi fa adagiare sul suo materasso a pecora l’unica Biancoazzurra della famiglia Hyuga?”
“A proposito di Hyuga, con Hanabi come va?”
“Alla grande, è piccola ma è già una gran porca. Spero di non farmi beccare da suo cugino altrimenti sono cazzi.”
“Che squadra tifa?”
“Suo cugino?”
“No lei.”
“Ah non me l’ha mai detto, però è da un po’ che fa il tifo per me. Vedessi come esulta quando faccio gol.”
“Tu non hai mai giocato a calcio.”
“Infatti gol mica lo faccio con la palla, A IMBECILLE.” Disse dandogli uno schiaffo sul collo.
“Ragazzi io ho fame siamo arrivati?”
“Si parcheggio qui.” Disse Shino girando il volante a sinistra e sistemando la vettura vicino a quella di Naruto.
“Attento laziale ti scavo la fossa, bella profonda tutta giallorossa. Ma che cazzo ha scritto sulla fiancata della sua auto quel coglione?”
“Lascialo stare, è fatto così.”
I tre tifosi salirono le scale ed arrivarono al campanello di casa Uzumaki.
DLIN DLON
Ad aprire però non fu Naruto bensì Hinata.
“Ciao ragazzi.”
“Bella Hinata, la partita? Risultato?” chiese subito l’Inuzuka.
“Ehm, allora intanto entrate e posate i giubbotti qui sulla sedia.”
“Naruto dov’è?” Chiese Shino cercando intorno.
“Starà gufando come al solito.” Rispose Kiba aiutandolo nella ricerca.
“Ciao Shizune. Juugo?”
“Ehm è rimasto in macchina. Anche oggi ha dato di matto.”
“Ah capisco.”
“Ehi Hinata ma Naruto dov’è?” Chiese Kiba.
“E’ successo un guaio. Anzi due.”
“Parla. Dov’è Naruto?” Domandò Shino, preoccupato non per lui ma per i soldi che ancora gli doveva.
“Allora gli avevo fatto vedere il test di gravidanza che avevo fatto ed è risultato negativo.”
“Quindi non sei incinta. Mi dispiace.” La consolò Kiba.
“Per Naruto fu un trauma, e pensa che mentre veniva a conoscenza di ciò…”

“CLAMOROSO AUTOGOL DI LORIA, E LA LAZIO RADDOPPIA. RISULTATO DALL’OLIMPICO: LAZIO 2 ROMA 0.
AL 5’ MINUTO PUNIZIONE MAGISTRALE DI LEDESMA, E AL 24’ QUESTA PAPERA DEL DIFENSORE GIALLOROSSO CHE FISSA IL RISULTATO SUL 2 A 0.
RIPETO, LAZIO 2 ROMA 0.”

“EVVAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII. LAAAAAAAAZIO, SUL PRATO VERDE VOOOOOOLA…LAAAAAAAAZIO, TU NON SARAI MAI SOOOOOOOOLA…” Cominciò a cantare a squarciagola l’Inuzuka.
“Sarebbe questo il secondo trauma?” Chiese Shino alla ragazza, che rispose in maniera affermativa.
“Adesso dov’è?”
“Starà di nuovo cercando di impiccarsi con la cravatta al lampadario della camera da letto, ma non vi preoccupate, fino ad ora non c’è mai riuscito.”
“Beh spero che non se ne vada all’altro mondo. Mi deve ancora i soldi del decoder.”
“FERMALO FERMALO. NOOOOO, NON COSI CAZZO.”

“RIGORE.
RIGORE PER LA ROMA.”

Come un fulmine a ciel sereno, Naruto resuscitò, piombando in salotto.
“EEEEEEEEEEEEEVVAAAAAAAAAAAAAAIIIIIIIII.”
Con un salto unico, riuscì a mettersi seduto sul divano.

“RIGORE DELLA ROMA.
FALLO DI SIVIGLIA SU JULIO BAPTISTA.
A BATTERLO SARA’ FRANCESCO TOTTI.”

“Vai capitano vai.”
“Ti sei già ripreso testa quadra?”
Sentendo quella voce, Naruto si girò.
“AH, KIBA. Da quanto sei qui?”
“Da quando vi abbiamo fatto la seconda pera, PERDENTI.”
“See mo vedemo.”

“PARTE LA RINCORSA DEL CAPITANO DELLA SQUADRA GIALLOROSSA.
IL TIRO.
PALO.
ATTENZIONE RIBATTUTA.
TRAVERSA.
LA DIFESA DELLA LAZIO SPAZZA IL PALLONE, CHE CARAMBOLA SUI PIEDI DI JUAN, CHE TENTA IL DESTRO DA LONTANO.
ALTO.
CHE INCREDIBILE OCCASIONE SPRECATA DALLA ROMA.
IL RISULTATO NON CAMBIA.
LAZIO 2 ROMA 0.”

“AH AH AH AH AH. PERDENTI, SIETE SOLO DEI…Ehi Naruto? Tutto bene?” chiese preoccupato il ragazzo, vedendo che il volto del biondo era diventato pallido e gli occhi erano girati dall’altra parte.
“Oh no è andato di nuovo in crisi epilettica.” Disse Hinata tirando fuori dall’armadio in camera da letto un defibrillatore.
“Ma che davero? Non me di che c’ha bisogno di quel coso?”
“Allora Shizune, tu spalma la crema sul petto di Naruto. Io libero ok?”
La ragazza cosparse la crema sul petto del biondo, e si pulì contro la macchina elettrica che Hinata teneva in mano.
“Tenetelo. Pronti?”
“Si.” Dissero in coro i due tifosi della Lazio.
“LIBERA.”
STUMP
“Non ci siamo. LIBERA.”
STUMP
“Lo stiamo perdendo, lo stiamo perdendo.”
“MA COME FA UNA PERSONA A MORIRE PER UN RIGORE SBAGLIATO?” Protestò l’Inuzuka.
“LIBERA.”
STUMP
“Anf…anf…ecco che cosa provano quelli di E.R.” Aggiunse ancora una volta il ragazzo dai capelli castani.
“Ragazzi, la partita?” Chiese Shino mentre si mangiava una patatina fritta.
“DOPO.” Risposero in coro.
“Mah certo che sono strani.” Aggiunse cominciando a rovistare nella credenza in cucina, mentre dietro di lui Hinata, vedendo che le scosse non funzionavano, stava usando il defibrillatore come un martello, sbattendolo continuamente sulle palle del biondo.

DELL’ARSENAL E DEL CAGLIARI

“DAI SAI VIENI CHE COMINCIANO LE PARTITE.”
“What?”
“Come what? In che senso what? Cosa what? What what? Eh? Eh? Eh? Eh? Nanì what?”
Tobi si beccò un calcio nei reni da Sai.
“Shut up please, Arsenal-Cagliari began.”
“Ah scusa scusa. Però toglimi una curiosità, perché sei dell’Arsenal?”
“What?”
“Tu Arsenal Why?” Cercò di parlare in inglese con lui ma senza esito.
“Ah because is my Heart’s Club.”
“Perché cucina le crepe? Non ho capito, ma se non ho capito, vuol dire che non so la lingua, e se non so la lingua come posso parlare? Ah è vero la lingua non la so ma ce l’ho, ma allora se ce l’ho perché non la posso usare? Ah si forse perché per usarla devo saperla, ma se per usarla devo saperla, e ce l’ho anche senza saperlo, che cosa mi costa avere una cosa che non so anche se posso usare? E poi se non so se posso usare, allora non devo usarla, ma io la sto usando, oddio e se sto trasgredendo la legge? Ma soprattutto chi è che legge mentre guardiamo la partita in santa pa…”
SBAM
Stufo della parlantina continua, Sai colpì in testa Tobi con una mazza da baseball ma…
“ALE’ CAGLIARIIIII, ALE’ CAGLIARIIIII, ALE’ CAGLIARIIIII, CAGLIARI ALEEEEE’…”
RI-SBAM
…Alla fine ce ne vollero due.

DELLA FIORENTINA E DEL NAPOLI

“SIIIIIIIIIIII, RAGAZZI METTIAMO L’INNO?”
“LA PIANTI DI URLARE PORCO…”
“Hidan.”
“Ah scusa Kakuzu.”
“Dai vi pregoooooo.”
“Guarda che a noi va bene.” Dissero in coro i due ragazzi, preparandosi a sentire la voce stonata della Yamanaka.
“Garrisca al vento il labaro Viola, sui campi della sfida e del valore, una speranza viva ci consola, abbiamo undici atleti e un solo cuoreeeee…”
Non contenta di cantare da sola, Ino tirò su in piedi anche Hidan e Kakuzu, e tutti e tre insieme intonarono il ritornello.
“OOOOOOH FIORENTINAAA, DI OGNI SQUADRA TI VOGLIAM REGINAAAA, OOOOOOH FIORENTINAAA, COMBATTI OVUNQUE ARDITA E CON VALOOOR, NELL’ORA DI SCONFORTO E DI VITTORIA, RICORDA CHE DEL CALCIO E‘ TUA LA STORIA.”
Stavolta i due ragazzi si fermarono, e a cantare fu di nuovo la Yamanaka.
“Ehi Kakuzu, non ce la faccio più.”
“Ma come abbiamo fatto a beccare una così invasata? È un amichevole non la finale di Coppa Uefa.”
“NON MI RICORDARE CHE SIAMO USCITI IN SEMIFINALE L’ANNO SCORSO AI RIGORI PORCA…”
“Maglia Viola lotta con valore, per esser di Firenze vanto e gloria, sul tuo vessillo scrivi: "Forza e Cuore", e nostra sarà sempre la vittoriaaaaa…”
“AHIO KAKUZU M’HAI PESTATO UN PIEDE PORCO…”
“OOOOOOH FIORENTINAAA, DI OGNI SQUADRA TI VOGLIAM REGINAAAA, OOOOOOH FIORENTINAAA, COMBATTI OVUNQUE ARDITA E CON VALOOOR, NELL’ORA DI SCONFORTO E DI VITTORIA, RICORDA CHE DEL CALCIO E‘ TUA LA STORIA.”
Ed ecco il gran finale.
“ALE’ FIORENTINA.”
“Aleee’…”
“No ragazzi vi vedo mosci, come mai?”
“VORREMMO VEDERE LA PARTITA IN PACE.” Urlarono in coro.
“Ma almeno l’inno ç.ç dai. Prometto che dopo la partita ve la do.”
“O.O”
“Riproviamo? ALE’ FIORENTINA.”
“ALEEEEEEEEEEEEEE’.” Dissero sprizzando energia da tutti i pori.
“ALE’ VIOLA.”
“ALEEEEEEEEEEEEEE’.”
DLIN DLON
“Aspettavi qualcuno?” Chiese Kakuzu.
“No.”
Curiosa di vedere chi fosse, Ino si diresse verso la porta, con la bandiera in mano e la sciarpa viola al collo.
“Sal…HAAAAAAAAAAAAAAA.”
“Ah alla buon’ora.”
Davanti alla porta Gaara, Kankuro e la nemica numero uno di Ino.
Temari.
E per di più con le bandiere e le sciarpe azzurre del Napoli.
“IL TRIO SABAKU NU BABBA’.” Urlò terrorizzata Ino.
“TIFOSI DEL NAPOLI.” Urlò terrorizzato Kakuzu.
“UN'ALTRA FICA.” Urlò contento Hidan.
“Il nostro decoder si è guastato, e volevamo chiederti gentilmente se potevamo vedere la partita da te, Ino.” Chiese in maniera molto più gentile Kankuro, mentre Gaara si scaccolava.
“Ecco adesso va meglio. Dai su entrate, la partita è cominciata ormai da 10 minuti. HIDAAAAAAAN, QUANTO STANNO?”
“1-1”
La bocca della tifosa viola arrivò fino al pavimento.
“MA COME? IN 5 MINUTI?”
“Punizione di Mutu e rigore di Hamsik E NON STRILLARMI NELLE ORECCHE MANNAGGIA LA…”
“Hidan.”
“Si scusa Kakuzu.”
“Hamsik non ci delude mai giusto fratello?” Chiese Kankuro al rosso.
“Spero non ci deluda Lavezzi.”
“Ah tranquillo, come minimo vinciamo con 4 gol di scarto.” Disse Temari.
“Casomai NOI vinciamo con 4 gol di scarto. Anzi facci un piacere, mettiti vicino al televisore. Con quei quattro scopettoni che ti ritrovi in capo come minimo riesci a captare i segnali dei canali arabi.”
“Sempre meglio della tua coda di cavallo pallida. Mai pensato di tingerteli di viola?”
“IL MIO BIONDO PLATINO E’ SEMPRE MEGLIO DEL TUO COLOR VOMITO.”
“ADESSO BASTA.”
Kakuzu alla fine si sfogò.
“Facciamo così. X, cena con pizza e orgia. Che ne dite?”
“Un pareggio? Per me va bene.” Disse Ino
“Noi vogliamo una Napoli.” Chiesero in coro i tre fratelli.
“EVVAI SI TROMBA.”
“Eh ehm.”
“Ah e che palle non posso dire nulla, ma sai che ti dico Kaku? MA VAFFAN…”
“ZITTO.” Lo rimproverarono soffocandolo con dei cuscini.

DEL GENOA E DELLA SAMPDORIA

“Ehi ragazzi, datemi i risultati delle partite precedenti.” Ordinò Tsunade seduta sul divano con un foglietto in mano.
“Pein, Konan. Vi volete muovere?”
“MA SBAGLIO O QUESTA E’ CASA NOSTRA?”
“Eddai fammi vedere la partita. Ti prometto che dopo farò tutto ciò che vuoi.”
“MI FARAI DIVENTARE IL PADRONE DEL MONDO?”
“Ok.”
“Tesoro, tieni.”
Konan consegnò al suo fidanzato la lista dei risultati.
“Ok Tsunade sei pronta? Milan-Inter 1-5, Roma-Lazio 3-2, Arsenal-Cagliari 0-3, Fiorentina-Napoli 3-3”
“Bene, bene, mi mancano solo due segni è ho vinto.” Cominciò a sfregarsi le mani.
Intanto i due piccioncini se ne stavano in cucina a parlare sottovoce.
“Quella non la sopporto. Mi viene voglia di ammazzarla.”
“AAAAAAAAAAAAH CHE SCIAGURA. MI SONO GIOCATA PER SBAGLIO LA SAMPDORIAAAAAAAA.”
“Lo so tesoro, ma è una tifosa Rossoblu come noi. Non si può dire di no ad un nostro collega giusto?” Disse dandogli un tenero bacio sulle labbra.
“CHE RABBIA, SE AZZECCAVO TUTTI I RISULTATI PORTAVO A CASA 2000 EURO. Addio Picchetto.” Disse cominciando a strappare il foglio.
“Si in effetti hai ragione, però volevo rimanere da solo con te.”
“Con la Tv accesa?”
“Ehm, vabbè almeno sentire la partita.”
La ragazza si girò con le lacrime agli occhi.
“Allora aveva ragione mio padre a dire che non mi ami.”
“Ma che stai dicendo? E poi dai, tuo padre era un blocco note.”
“Vedi che non capisci?”
“No in effetti non capisco.”
“E’ proprio perché non capisci che ti amo.”
E i due si scambiarono un tenero bacio.
…mah…

“ATTENZIONE, MILANETTO.
ED E’ IL VANTAGGIO DEL GENOA.
GENOA 1 SAMPDORIA 0
MARCATORE MILANETTO.”

“GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL.” Urlò a squarciagola Tsunade alzandosi di scatto in piedi e congiungendo le mani in una preghiera.
“Jiraya, questa vittoria la dedicherò a te. Orochimaru…PRENDITI QUESTA SCOPPOLA, HA HA HA HA HA HA HA HA HA HA. SCEEEEMO SCEEEEMO.”
Orochimaru era Doriano.
“Riusciremo a sopportarla fino alla fine piccola?”
“Abbiamo sopportato di tutto, sopporteremo anche questo. Il nostro amore è più forte di lei.”
Nel frattempo al piano di sopra.
“Davvero un gol magistrale quello di Milanetto. Castellazzi non ha potuto nulla. Infatti il giocatore ha smarcato l’intera difesa con un semplice tocco, facendo ruotare busto e palla di 15° gradi a sinistra. La velocità del tiro non era molto elevata, ma è stata l’angolazione e la traiettoria rasoterra a spiazzare il nostro portiere…”
“SHIHO BASTA. E’ DA QUANDO E’ COMINCIATA LA PARTITA CHE NON FAI ALTRO CHE PARLAREEEE.” Sbraitò Kabuto, sistemandosi il colletto della Maglietta di Cassano.
“E dai non agitarti, rilassati. Relax, take it easy.”
Queste furono le parole di Suigetsu, che completamente sdraiato sul divano si stava gustando un succo di frutta alla pesca.
“COME FACCIO A RILASSARMI. NON POSSIAMO PERDERE CONTRO QUESTE MERDE.”
“Non sono merde. Hanno un possesso palla ottimo, e fanno girare la sfera molto velocemente. Questo disorienta la nostra difesa, che manca di un playmacker importante. Purtroppo non possiamo sempre contare su Bellucci e Cassano, anche la difesa ha il suo valor…mphphph…”
Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Kabuto prese una pannocchia dal frigo e gliela infilò in bocca, facendola tacere.
“Oooh, era ora. FORZA DORIA, FORZA SAMPDORIA.”
“Oh hanno segnato di nuovo” Fece notare Suigetsu senza scomporsi più di tanto.

“EL PRINCIPE MILITO.
E IL GENOA RADDOPPIA.
LA SAMPDORIA ORMAI STA COLANDO A PICCO.
IL RISULTATO PARZIALE ADESSO E’ IL SEGUENTE.
GENOA 2 SAMPDORIA 0
IL RISULTATO FINALE E’ ORMAI SCONTATO.”

Come era scontato che a casa Yakushi sarebbe volato dalla finestra l’armadio e il frigorifero.

DEL TORINO E DELLA JUVENTUS

“Ehi hai saputo Neji?”
“Mh.”
“Pare che la Sampdoria sia riuscita a compiere una rimonta clamorosa. Stava perdendo 4-0 e nel giro di 15 minuti si è portata sul 4-4.”
Lo Hyuga sbatté violentemente il pugno contro il tavolo.
“E SAI CHE ME NE FREGA A ME. NON VEDI CHE SONO CONCENTRATISSIMO?” Disse ricominciando a pregare di fronte alla statua di un toro su due zampe.
“Va bene come vuoi, non ti scaldare tanto.” Disse Rock Lee tornando in cucina a preparare la cena.
“Ehi cuginone.”
Si girò lentamente sull’orlo di una crisi di nervi.
“Che vuoi Hanabi?”
“Non viene Kiba?”
“No lui non viene. Sono 50 volte che me lo domandi, e adesso ti dico perché non può venire. È a letto in coma profondo dopo aver visto la rimonta della Roma contro la Lazio nella partita di oggi.”
“Anche lui? Hinata mi ha detto che anche Naruto è in coma.” Si infilò nel dialogo il sopracciglione.
“Com’è possibile? La Roma ha vinto.”
“E’ stata troppa l’emozione ed è piombato a terra privo di sensi.”
“Tsk. Che deboli. Come si fa a svenire per una squadra del cuore.”
“aAlo stesso modo in cui ti fomenti quando guardi la TUA squadra del cuore, Neji.”
“Ti ricordo che è anche quella di Hanabi e la tua. Il Torino non ci ha mai traditi fin’ora. Contro la Juventus vinceremo.”
“Secondo me faresti meglio a non immaginarti una nostra vittoria. Sono pur sempre la squadra più tifata d’Italia.”
“E allora? Non lo sai che il derby è una partita a parte? Lì gli schemi e le statistiche non contano più nulla. Ciò che conta lì è il fattore campo e la forza che si ha nelle gambe e nella testa.” Spiegò lo Hyuga alzando lo sguardo verso il cielo.
“(Quella ti è già partita.)”
DLIN DLON
“Ah sono arrivati.” Disse Hanabi aprendo la porta.
“Aspettavi qualcuno cugina?”
“Si…loro.”
I due tifosi Granata, curiosi di vedere chi fosse alla porta, si affacciarono uno dalla cucina e l’altro dal salotto.
“Ah ciao ragazze.” Salutò gentilmente Lee.
“OH MY GOD.” Rimase sbigottito Neji.
“SIAMO ARRIVATIIIIIIIII.”
“Sera.”
“BRAVA TEN TEN, QUESTO SI CHE E’ UN SALUTO SCOPPIETTANTE, una vera e propria opera d’arte.” Disse Deidara passandosi la mano sul ciuffo e piangendo.
“TEN TEN, DEIDARA.”
Al contrario di Hanabi e Lee, Neji non era affatto contento di vederli.
“Che ci fate qui?”
“Come che ci facciamo qui? siamo venuti a vedere la partita no?” Spiegò la ragazza coi due codini.
“E sentiamo immagino che non sarete dalla nostra parte giusto?”
“JUUUUUUUUUVE, STORIA DI UN GRANDE AMOOOOOOOOOORE, BIANCO CHE ABBRACCIA IL NEEEEEEEERO, UN CORO CHE SI ALZA DAVVEEEEERO…”
“AAAAAAAAH BASTA, BASTA. SMETTILA DI DIRE QUESTE BESTEMMIE.” Urlò lo Hyuga tappandosi le orecchie.
“Sei il solito Granata del cavolo. Voi potrete pure avere la città di Torino, ma noi ABBIAMO L’ITALIA. TORINO E‘ GRANATA E L’ITALIA BIANCONERA.”
“Ah vedo che alla fine avete trovato un accordo.” Disse Matsuri.
“E lei?”
“Ah lei è una new entry. È la fidanzata di Gaara, quel tifoso del Napoli…” La presentò Ten Ten.
“Ah uno dei fratelli Sabaku Nu Babbà?”
“Esatto. Si chiama Matsuri. Almeno tu Neji trattala bene.”
“La tratterò bene davvero, solo se brucerà il vessillo bianco e nero.”
“Aaah e basta. Dai andiamo che la partita è già cominciata.”
Rock Lee faceva da moderatore.
Da una parte aveva Neji più fomentato che mai.
Dall’altra Ten Ten, una pazza scatenata.
In pratica due persone che consideravano la partita una guerra.
“(Povero me. Di sicuro mi beccherò qualche pungo.)”

“ATTACCA LA JUVENTUS, CON CAMORANESI.
FINTA SU NATALI.
IL CROSS.
DEL PIERO DI TESTA…PARATA DI SERENI.”

“AZZ, CAVOLO C’E’ MANCATO POCO. VA BENE COSI’ DAI RAGAZZIIII.” Urlò a squarciagola Ten Ten sfondando il timpano destro di Rock Lee.

“ADESSO IL TORINO E’ PIU’ REATTIVO SULLE FASCE.
CROSS DI AMORUSO PER LA TESTA DI BIANCHI.
MANNINGER SI TUFFA E MANDA LA PALLA IN ANGOLO.”

“E DAI CAZZO SMETTIAMOLA CO STI CROSS. ATTACCO DIRETTO, RIPETO ATTACCO DIRETTO.” Urlò a squarciagola Neji, sfondando il timpano sinistro di Rock Lee.
“Ehm Hanabi facciamo a cambio di posto?”
“Manco morta. Che c’ho scritto fessa sulla fronte?”
“Se accetti ti porto da Kiba.”
“A proposito Hanabi, è da un po’ di giorni che parli solo di Kiba. Mi stai nascondendo qualcosa?” La guardò con fare sospetto, e la ragazzina dovette improvvisare.
“Ah no no, è che mi deve restituire un libro che gli avevo prestato due mesi fa.”
“Ma tu non leggi.”
“Ah si? Allora mi sa che era un gioco per l’XBOX.”
”Tu hai il Nintendo DS.”
“Ah si ora ricordo. Mi doveva presentare sua sorella. Sai com’è mi deve dare ripetizioni.”
“Sua sorella batte, e tu sei la prima della classe.”
“Ehm aaah AH GUARDA, CALCIO DI PUNIZIONE PER IL TORO.”
“DOVE DOVE?”
“(Fiuuu, salva per un pelo.)”

“FALLO DI CHIELLINI SU BIANCHI.
IL DIFENSORE JUVENTINO SI E‘ BECCATO LA GIUSTA AMMONIZIONE.”

“Ma quale giusta. Non gli ha fatto nulla.”
“Zitta Ten Ten. Quel fallo era pericoloso. Poteva spaccargli una gamba. Se fossi stato l’arbitro gli avrei dato il rosso.”
“MA NON SPARARE CAZZATE. IO AVREI DATO GIALLO PER SIMULAZIONE A BIANCHI. SIETE DEI LADRI.”
“SENTI DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA.”
“Ehi Matsuri, Deidara, Hanabi. Volete venire un attimo con me in cucina?”

“IL CALCIO DI PUNIZIONE BATTUTO DA ROSINA SI E’ STAMPATO SULLA TRAVERSA, E PROPRIO QUANDO MANNINGER SI APPRESTAVA A RINVIARE, L’ARBITRO FA CENNO DI ANDARE NEGLI SPOGLIATOI.
E’ FINITO IL PRIMO TEMPO.
TORINO 0 JUVENTUS 0”

“Perché ci hai fatto venire qui?” Chiese la piccola Hyuga.
“Ragazzi io vorrei vedermi la partita in santa pace. Avete per caso un piano per far calmare quelle bestie assatanate?” Chiese Rock Lee disperato, mentre indicava Neji e Ten Ten, come al solito intenti a bisticciare.
“Io un’idea ce l’avrei. Piantiamogli un bel Magnum sotto il divano e mandiamoli in orbita.”
“Niente esplosivi Deidara.”
“Magari potrei chiedere aiuto a Gaara.”
“Niente omicidi Matsuri.”
“Potrei chiedere a Kiba.”
“Niente sesso Hanabi.”
“Uffa che palle, ma io c’ho voglia.”
“Se vuoi ti soddisfo io.” Disse Deidara con la mano sulla lampo dei pantaloni.
“Tieni giù le mani. Allora si fa così.”
Il sopraccigione spiegò il piano.

“Ten Ten.”
“Mh? Dimmi Hanabi.”
“Mi potresti dire che canzone è questa? È bellissima e vorrei scaricarmela da Internet.”
“Ah va bene.”
La ragazza prese le cuffie extralarge e se le mise alle orecchie.
Hanabi ne approfittò per alzare il volume in modo da isolarle l’udito da resto del mondo.
Nel frattempo Neji era andato in bagno, e si stava apprestando a ritornare in salotto, ma Lee, Matsuri e Deidara si misero di fronte a lui a mo di barriera per non fargli vedere il salotto.
“Ragazzi che succede?”
“Per caso hai visto Ten Ten? È da un po’ che la stiamo cercando.” Disse Lee.
“Come può essere sparita all’improvviso? Eppure sono stato 5 minuti al bagno, e lei era ancora sul divano.”
“Evidentemente stava cercando qualcosa di importante in soffitta, ma ancora non è tornata.” Aggiunse Matsuri
“In soffitta?”
“Si si era molto preoccupata.” Spiegò Deidara.
“Tsk, che stupida, la vado a cercare. Si è anche dimenticata che la lampadina della soffitta è fulminata. Se si fa male è un guaio.”
Detto questo lo Hyuga salì al piano di sopra.
“Mmh davvero bella. si chiama Whatever Will Be e la canta Vanessa Anne Hudgens.”
“Davvero? Grazie. Mi hai salvato la vita.”
“Uh capirai, per una canzone.” Disse levandosi le cuffie.
“Ma dov’è Neji? La partita sta per ricominciare.”
“Se cerchi Neji è in soffitta. Sta cercando qualcosa ma non ci ha detto che.” Mentì spudoratamente Rock Lee, mentre in cucina Deidara e Matsuri si davano il 5.
“Grr quell’idiota, lo vado a cercare. Ma non sa che la lampadina della soffitta è fulminata? Se si fa male è un guaio.”
Preoccupata per Neji, Ten Ten salì al piano di sopra.
Il piano di Rock Lee stava procedendo nel verso giusto.
Infatti…
“EHI NEJI SEI QUI’?”
“Ten Ten, dove sei?” Disse il ragazzo guardandosi intorno e vedendo soltanto nero.
“Sono qui.”
“Ma qui dove? E poi perché sei salita in soffitta?”
“Lee mi aveva detto che stavi cercando qualcosa.”
“Che? ma a me ha detto una cosa del tutto diff…WHAAAA.”
“KYAAAA.”
La soffitta era buia, e anche piena di scatoloni.
I due ragazzi, sbattendo contro di essi, li fecero cadere, e anche se per pura coincidenza, si ritrovarono attaccati l’un l’altro.
Lei sotto e lui sopra. Sdraiati sul pavimento in legno.
“Ahia che male.”
“Tutto bene Ten Ten?”
“Si, nulla di rotto.”
“Ad ogni modo andiamo. La partita è già cominciata.”
Neji stava per alzarsi, ma fu colpito in testa da un barattolo.
La spinta generata dall’impatto spostò il capo dello Hyuga verso il basso, e inavvertitamente le labbra di lui entrarono in contatto con quelle di lei.
Eppure non si separarono subito.
Anzi, per tutta la serata rimasero lì a baciarsi.
E non solo…
“Mh? Sentite anche voi?” Chiese Deidara mentre sventolava una piccola bandierina bianconera.
“Che versi strani.” Fece Matsuri.
“Che siano lupi?”
“Si certo Rock Lee. Sono dei lupi.” Lo canzonò dandogli due pacche sulla spalla.
“(Bravo cugino. Benvenuto nel mio mondo.)”

“E ANCHE QUEST’ULTIMA AMICHEVOLE E’ GIUNTA AL TERMINE.
SI CONCLUDE INFATTI A RETI BIANCHE IL DERBY DELLA MOLE TRA TORINO E JUVENTUS.
UN RISULTATO PIU’ CHE GIUSTO, VISTO CHE ENTRAMBE LE SQUADRE AVEVANO DATO IL MASSIMO.
CERTO SONO MANCATI I GOL, MA LE EMOZIONI SONO STATE TANTISSIME.
SI CONCLUDE QUINDI LA DANZA DELLE STRACITTADINE,CHE HA VISTO TRIONFARE NETTAMENTE L’INTER SUL MILAN E HA VISTO LE INCREDIBILI RIMONTE CHE HANNO PORTATO LA ROMA ALLA VITTORIA E LA SAMPDORIA AD UN PAREGGIO QUASI IMPOSSIBILE. OLTRE ALLA DANZA DELLE STRACITTADINE SI SONO GIOCATE ALTRE DUE AMICHEVOLI MOLTO IMPORTANTI.
LA SFIDA AL FRANCHI TRA FIORENTINA E NAPOLI SI E’ CONCLUSA SUL 3-3 MENTRE LA SFIDA DI LONTRA TRA ARSENAL E CAGLIARI SI E’ CONCLUSA COL RISULTATO DI 3 A 0 PER I SARDI. E’ ANCHE VERO CHE WENGER, IL MISTER DELLA SQUADRA LONDINESE, AVEVA APPROFITTATO DI QUESTA AMICHEVOLE PER FARE TURNOVER E PER PROVARE NUOVI SCHEMI TATTICI.
PIU’ CHE AMICHEVOLE, QUELLA VINTA DAL CAGLIARI SEMBRA PRESSAPPOCO UNA PARTITELLA D’ALLENAMENTO, CHE PERO’ HA GIOVATO AD ENTRAMBE.
SIA ALL’ARSENAL, CHE COSI’ HA RACCOLTO NUOVO INFORMAZIONI PER LE PARTITE FUTURE, CHE AL CAGLIARI, CHE NON SOLO VINCE PR LA PRIMA VOLTA A LONDRA, MA DISPUTA DOPO 15 ANNI UNA PARTITA CONTRO UNA SQUADRA STRANIERA. L’ULTIMO MATCH DISPUTATO DAL CAGLIARI CONTRO UN CLUB NON ITALIANO INFATTI, ERA DATATO 8 DICEMBRE 1993, DOVE NEL RITORNO DEGLI OTTAVI DI FINALE DI COPPA UEFA, I ROSSOBLU’ AFFRONTARONO IN CASA I BELGI DEL MALINES.
BENE CON QUESTO E’ TUTTO.
DALLO STADIO OLIMPICO DI TORINO, UN AUGURIO DI BUON NATALE E UN FELICE E SERENO ANNO NUOVO A TUTTI I TIFOSI.”

Fine!?

ULTIMO ATTO

Naruto: “E’ difficile la Vita Da Ultrà.”
Kiba: “Sempre in continuo movimento.”
Sakura: “Con l’emozione e l’ansia che crescono sempre di più.”
Sasuke: “Desiderosi più che mai di trionfare.”
Shino: “E’ dura la vita da chi viene considerato il dodicesimo giocatore in campo.”
Shizune: “Secondo le statistiche il fattore campo influisce sul risultato della partita al 67%.”
Karin: “E quasi sempre le squadre peggio piazzate in classifica, tra le mura amiche sono imbattibili.”
Hinata: “Ma non centra nulla lo stadio.”
Itachi: “Ne tanto meno la fortuna.”
Shikamaru: “Ciò che da forza alla squadra è il tifo.”
Ten Ten: “Perché tutti ci sentiamo più carichi se veniamo incitati.”
Neji: “Se c’è qualcuno che crede in noi.”
Rock Lee: “Ed è pronto a sacrificare la sua voce e il suo onore per te.”
Deidara: “E il compito della squadra è di dare il massimo, vincere meritatamente oppure perdere con onore.”
Matsuri: “Ma anche pareggiare non è una cosa brutta.”
Gaara: “La squadra del cuore è come un secondo partner.”
Kankuro: “Lo si accompagna per tutta la vita.”
Choji: “E gli si rimane vicino sempre, nei momenti fortunati e non.”
Hanabi: “Nella vittoria e nella sconfitta.”
Juugo: “PERCHE’ UNA SQUADRA SENZA TIFOSI NON PUO’ VIVERE.”
Suigetsu: “E gli Ultrà non possono vivere senza la loro squadra.”
Tobi: “TOBI NON PUO’ VIVERE SENZA IL SUO GRANDE CAGLIARI.”
Temari: “Per noi la domenica è un punto di riferimento.”
Kabuto: “Un motivo in più per sopportare la merda che ci fanno ingoiare sul posto di lavoro e nella vita quotidiana durante la settimana.”
Shiho: “La vera valvola di sfogo a livello nazionale.”
Tsunade: “Il movente che giustifica la tua euforia.”
Pein: “Ma sempre senza esagerare.”
Konan: “E senza dimenticare il rispetto e il buon senso.”
Ino: “Gli ultra’ sono tutti fratelli.”
Hidan: “Legati da un’unica grande passione.”
Kakuzu: “Una passione che ci coinvolge fin da piccoli.”
Sai: “What?”


IL CALCIO!!!

In principio Dio creò undici uomini, e poi diede loro un pallone…
(La Genesi Degli Ultrà)

Fine
  
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