Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: arjelxx    06/05/2015    1 recensioni
Emma si avvicinò a Regina, come per baciarla.
« Era da tanto che non lo facevi. » disse la regina.
« Rimedio subito, se permette sua maestà. »
————————————
Ambientata dopo l'ultima puntata della 4a, non si seguirà assolutamente l'andamento della 4b.
Le due donne cercheranno di trovare l'autore del libro, per dare un lieto fine anche a Regina, ma con molti imprevisti.
————————————
Emma riuscì a convincerla a continuare, perché lei le aveva promesso un lieto fine, e doveva riuscire a mantenere la sua promessa. Non tanto per la promessa, ma voleva davvero che Regina fosse felice.
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano passati quasi dieci giorni dall'accaduto e non era più successo niente di strano e pericoloso. (Brontolo può essere così pericoloso quando alza un po' troppo il gomito?)
In quei giorni tutto era filato liscio come l'olio; Emma girava per la città per controllarla o restava in ufficio ad aspettare qualche guaio, Regina era quasi sempre nel suo ufficio a sbrigare pratiche o a fare cosa da sindaco, carica che aveva da poco acquisito di nuovo, Henry andava a scuola e passava il pomeriggio a studiare o uscire con gli amici, Mary Margaret si occupava del piccolo Neal e David aiutava sua moglie o sua figlia. Insomma, ognuno faceva ciò che faceva sempre.
Ma Emma sentiva qualcosa di strano. Sentiva che i guai non erano finiti, che c'era qualcos altro in arrivo.
Possibile che quei dannati "cattivi" sarebbero tornati?
Emma non sapeva cosa fare, non aveva avvertito nessuno ne tantomeno pensato a qualcosa da fare.
Emma voleva scoprire qualcosa di più. Voleva sapere se quei terribili nemici avevano ancora intenzione di attaccare dopo quello che era successo.
 
In quel periodo di pace la Salvatrice si era trasferita definitivamente nell'enorme villa al n. 108 di Mifflin Street.
Aveva portato con se tutte le sue cose e Regina, con il cuore che esplodeva per la gioia, aveva fatto spazio nella sua cabina armadio per i vestiti della bionda. Convinta che potesse servire, aveva passato un intero pomeriggio a svuotare la parte destra dell'armadio, incastrando le cose che non usava in ogni angolo. La mattina seguente scoprì che a Emma bastava solo un quarto di ciò che aveva lasciato l'altra.
Regina si sentiva finalmente felice. Lei sapeva che Emma era il suo vero amore, sapeva che era il suo Lieto Fine. Sapeva di amarla con tutta se stessa, fin dal momento in cui l'aveva vista per la prima volta. Quel corpo da capogiro, gli occhi verdi  che ipnotizzavano, quei boccoli biondi che svolazzavano al minimo movimento, il suo sorriso. Regina aveva capito fin da subito che se la sconosciuta di allora fosse rimasta in città, tra loro sarebbe successo qualcosa. E Regina si pentiva ogni giorno di averla trattata così, solo per paura di dimostrare i suoi sentimenti.
La parte più dolorosa fu quando Emma le rivelò i suoi sentimenti, affermandole che anche lei era stata attirata dall'ex Evil Queen. Se l'avesse saputo prima avrebbe messo fine a tutte le sofferenze della ragazza. A partire dalla maledizione. L'aveva allontanata dai suoi genitori quando ancora era una neonata. Non riusciva a smettere di pensarci ogni giorno. Aveva passato la sua infanzia lontana dai suoi genitori per colpa sua. Si sentiva uno schifo.
E in tutto ciò Emma continuava a ripeterle che non era colpa sua. Era stata la regina cattiva, e ormai lei non era più così. Emma sapeva benissimo che la Regina che conosceva lei era un'altra. Emma non aveva mai conosciuto l'Evil Queen, non aveva mai provato paura o puro terrore solo al pensiero.
Emma conosceva la donna più dolce, più bella, più sensibile del mondo. Emma, al solo pensiero di Regina, sorrideva, le si riempiva il cuore d'amore.
Ma sapeva anche che Regina era fragile e per farla crollare ci voleva pochissimo. E lei non aveva intenzione di farlo accadere. Voleva che la sua ragazza fosse la persona più felice del mondo, voleva e doveva proteggerla. La amava.
Ed entrambe lo sapevano.

Regina per ricambiare ciò che Emma aveva fatto per lei aveva preparato questa grande sorpresa.
Nessuno sapeva dell'esistenza di questa, ma un pomeriggio Regina si sentì costretta a svelare tutto ad Henry.
« Henry dobbiamo parlare.» disse Regina, facendo segno di seguirla al ragazzo, che era un po' preoccupato.
« Dimmi mamma..» disse il ragazzo sedendosi sulla poltrona davanti la scrivania della madre.
« Ho intenzione di chiedere ad Emma di sposarmi.» disse secca, procurando in Henry un sentimento di felicità ma anche un'espressione di leggero stupore.
« So cosa potresti dire, ma lasciami parlare. Io e tua madre stiamo insieme da un bel po'  e sento che lei è il mio vero amore. Lei lo è. Lei è il mio lieto fine.
Ti ho detto ciò perché vorrei il tuo aiuto, perché ho capito che da sola è impossibile.» disse la mora.
Henry, ancora stupito, sorrise e annuì a sua madre. « Cosa devo fare?» chiese sorridendo.
Regina sorrise,quel sorriso che teneva solo per il suo piccolo principe e per la sua futura moglie. Era un sorriso vero e sincero, le veniva dal cuore.
« Allora..sono notti che non dormo per pensare a cosa fare, ma ancora non lo so.
Una delle opzioni era ignorarla il giorno del suo compleanno per tutta la giornata, poi con una scusa portarla in giardino con una benda sugli occhi, dove avrei scritto con delle rose la frase "vuoi sposarmi?" e inginocchiarmi davanti a lei con l'anello; ma lo trovo piuttosto banale.
Sennò avevo pensato che potresti portarla via per un giorno, io preparo tutta la casa, preparo la cena, poi la riporti a casa e te ne vai. Lei troverà dei bigliettini, tipo caccia al tesoro, che la condurranno da me che sarò in ginocchio e quando arriverà farò la proposta.» disse Regina, mentre suo figlio la ascoltava attento.
« Mhh..» mormorò il ragazzo. « E se provi a portarla da qualche parte per il suo compleanno e le fai la proposta?» propose Henry.
Regina scosse la testa.
« Veramente volevo farlo qui, con tutti voi. E se organizziamo una festa per il suo compleanno e le faccio la proposta li?» disse la donna.
« Si! E magari potresti far finta di non voler venire poi le fai una sorpresa!» esclamò il ragazzino.
« Henry, sei un genio!» disse sua madre stampandogli un bacio nei capelli, per poi uscire dal suo ufficio pronta ad andare da Granny's per prenotare il locale per il giorno del compleanno della ragazza.

Emma continuava a non sapere cos'era quella sensazione che provava.  Non voleva chiedere nulla alla sua ragazza perché avrebbe finito col stressarla e farla arrabbiare come succedeva la maggior parte delle volte che Emma diceva qualcosa di sbagliato.
Quel pomeriggio Emma, che aveva appena finito il suo turno alla stazione, andò da Granny's per prendere il solito caffè pomeridiano, accompagnato da una ciambella o un muffin al cioccolato, cosa che lei amava (non quanto amava Regina).
« Ehy Ruby!» sorrise la bionda, sedendosi al bancone.
« Ehy biondina, il solito?» chiese la ragazza, che però cominciò a preparare il caffè senza una risposta dell'altra.
Emma annuì.
« Senti..per domani sera, potrei prenotare un tavolo per noi? Sai, non vorrei rimanere senza un posto dove cenare la sera del mio compleanno!» disse ridacchiando.
Ruby si bloccò mentre versava il caffè nella tazza. Cosa le avrebbe detto?!
« Ehm..uhm..domani sera siamo chiusi!» azzardò il lupacchiotto.
« Cosa?!» esclamò Emma.
« Ehm si..il locale è stato prenotato per una festa.» disse quella
« Oh..okay.» sospirò Emma.
« Mi spiace Em..» disse l'altra.
«  Ehi tranquilla, non è mica la fine del mondo!» disse la bionda ridacchiando.
Ruby le sorrise e ridacchiò anche lei.
« Ora vado, Regina mi sta aspettando e sappiamo tutti come diventa se faccio un solo minuto di ritardo.» disse Emma alzandosi.
« Ci vediamo Em, passa un buon compleanno!» disse Ruby sorridendo.
« Grazie. Ciao Ruby!» sorrise Emma, mentre usciva dalla tavola calda.

Il resto della giornata passò tranquillamente.
Emma, Regina ed Henry cenarono come tutte le sere e si raccontarono la loro giornata.
« Regina, domani sera Granny's è chiuso. Io volevo cenare con voi, volevo passare il giorno del mio compleanno con la mia famiglia. Come facciamo?» chiese Emma a un certo punto.
Henry e Regina si scambiarono un'occhiata veloce, poi la guardarono.
« Oh giusto! Abbiamo dimenticato di dirtelo.» disse Regina sorridendo. « Abbiamo organizzato una festa per il tuo compleanno!»
Emma rimase stupida dall'affermazione dell'altra, ma sorrise.
« Davvero?» disse guardando Regina, la quale annuì. « Perché Ruby non mi ha detto niente?» chiese.
« Molto probabilmente perché io ho parlato con Granny, e forse ha tralasciato il nome della festeggiata nel dirlo a sua nipote.» disse ridendo.
Emma sorrise e baciò Regina.
« Grazie.» sorrise e la tirò a se per stringerla.
« Ti amo.» disse Regina.
« Ti amo anche io.» sussurrò Emma.
Poi andarono a dormire.

Quello mattina Regina si svegliò di buon'ora per preparare una colazione perfetta ad Emma.
Preparò dei pancakes, dei waffles, una torta al cioccolato, si fece portare dei croissants appena sfornati, marmellate di ogni tipo, latte, succo d'arancia e yogurt.
Emma dormiva ancora profondamente quando, verso le 11 del mattino, Regina entrò in camera.
Lasciò la colazione dall'altra parte del letto poi iniziò a baciarla ovunque, sussurrandole cose come "svegliati dormigliona" o "dai è il tuo compleanno!" tra un bacio e l'altro.
Emma cominciò ad aprire gli occhi e quando incontrò quelli di Regina sorrise e si tirò a sedere sul letto.
« Buong-» disse Emma con la voce ancora impastata dal sonno, ma non finendo la frase dopo aver visto c'ho che c'era davanti a lei.
« Buon compleanno amore mio.» sorrise Regina per poi baciarla.
Emma le sorrise e ricambiò il bacio sorridendo, poi iniziò a mangiare.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: arjelxx