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Autore: EsseTi    31/12/2008    6 recensioni
Cosa può succedere in una sola notte in un albergo deserto?Ma in realtà non è soltanto la sete a tenermi sveglia. Ho bisogno di pensare, di mettere in ordine le idee: Michael mi ha chiesto di sposarlo. Se lo avesse fatto sei mesi fa sarei stata la donna più felice del mondo. Ma non adesso. Ora sono nel panico più totale. E il motivo ha due occhi chiari da far paura e capelli bronzei costantemente scompigliati. Ma il mio motivo è soltanto una paranoia
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono ufficialmente paranoica.
ormai lo vedo dovunque, in ogni angolo, come se mi stesse spiando. Fuori dalla roulotte, dietro un albero, fuori dal bagno, nel corridoio dell'albergo, vicino la fontanella dell'acqua. E adesso, dietro l'angolo: ok kris, dovresti bere meno cioccolata prima di andare a letto. Così ti risparmi queste alzatacce alle prime luci dell'alba. E poi, che motivo avrebbe uno come lui, bello, affascinante, simpatico ed estroverso, di spiare una come te: lunatica, per nulla interessante e pazza. Mi passo una mano tra i capelli, ravvivandoli appena: sono le 4 del mattino e come un'idiota vago per l'albergo in cerca di una bottiglietta d'acqua.
I corridoi sono deserti, silenziosi: un leggero rumore viene da dietro una porta al primo piano. Mi auguro che a occupare al stana ci sia una sola persona, oppure con tutto quel russare non credo che qualcuno riuscirebbe  a dormire! Non c'è anima viva in tutto lalbergo, devo essermela sognata quella figura dai capelli bronzei dietro l'angolo. E certo che non c'è nessuno, l'unica idiota che ha avuto l'idea di bere la cioccolata alle 2 del mattino sono stata io! Scendo al piano terra, ma alla reception non c'è nessuno: ala faccia del servizio 24 ore su 24! Fortunatamente trovo un provvidenzaiel distributore dell'acqua e ne prendo un bel cicchiere: approfitto del silenzio e della tranquillità per uscire fuori e bere tranquillamente la mia acqua.

Ma in realtà non è soltanto la sete a tenermi sveglia. Ho bisogno di pensare, di mettere in ordine le idee: Michael mi ha chiesto di sposarlo. Se lo avesse fatto sei mesi fa sarei stata la donna più felice del mondo. Ma non adesso.
Ora sono nel panico più totale. E il motivo ha due occhi chiari da far paura e capelli bronzei costantemente scompigliati. Ma il mio motivo è soltanto una paranoia: uno come Robert non si interesserebbe mai a me, non in quel senso per lo meno. Michael è il ragazzo giusto per me, quello che amo.
Sposto gli occhi a destra: questa volta non è una paranoia. Lui è lì, stretto nel suo impermeabile, una sigaretta tra le dita della mano destra, la sinistra in tasca: la gamba destra è piegata, il piede contro il muro, l'espressione di chi dalla vita non si aspetta più nulla.
Azzardo un passo in avanti, pestando un vecchio bicchiere di plastica che scricchiola, facendo voltare l'uomo davanti a me. Brava, Kris, meno male che dovevi avvicinarti furtiva!
Quando lui mi vede, nei suoi occhi non c'è sorpresa.
- Ciao Kris -
Ormai non ha più senso stare lì ferma. Mi avvicino a lui con il bicchiere tra le mani, spero di non averlo distrubato: so io per prima quanto odi essere disturbato mentre sta pensando. lo odio anche io. Lo vedo aspirare con forza attraverso il filtro. E cerco di convincermi di non apparire ridicola stretta nel cappotto con sotto il pigiama. Butto il bicchiere ormai vuoto per terra.
- Ciao Rob -
Inclina la testa per decifrare la mia espressione. poi, desistendo, mi porge la sigaretta, che accetto immediatamente.
- Come mai sveglia a quest'ora? Sogni già l'abito da sposa? -
Interrompo a metò la mia boccata e tossicchio fuori il fumo. evidentemente gli sarò apaprsa ridicola, visto che scoppia a ridere reclinando la testa indiero. poi torna a fissarmi.
- Kella - mi dice semplicemente facendo spallucce. Butto fuori ancora fumo, restituendogli la sigaretta.
- ottimo, sono la barzelletta del secolo! - sbotto, facendolo di nuovo ridere. Si stringe nelle spalle, probabilmente ha freddo.
- Non proprio del secolo Kris...e poi, è colpa tua... -
- Come colpa mia? Kellan racconta di me ai 4 venti ed è colpa mia? -
Forse il mio tono è troppo acido, Robert arretra portando le mani avanti.
- hey baby, rilassati! Certo che è colpa tua..non è mica Kellan a essersi fidanzato a 14 anni e sposarsi a 18, senza aver mai provato nessun altro..come dire...prodotto -.
Sguardo malandrino. Non ci casco.
- Vivà la sincerità - dico in tono ironico.
- l'hai detto tu che non so mentire - mi risponde con un sorriso.
Io e la mia boccaccia! Non potevo stare zitta in quell'intervista? No, non ce la so! E brava la cretina!
C'è un attimo di silenzio, in cui nessuno dei sue parla. Respiro pesantemente, forse per spezzare quel silenzio, mentre gli sbuffi di fumo di Robert si susseguono a ritmo regolare.

Poggio la testa al muro, abbandonandomi a quel ritmo cadenzato, chiudendo gli occhi e dischiudendo le labbra per respirare meglio.
- Kristen? -
Nome intero. Brutto segno, Rob. Apro un occhio. Lo trovo fermo davanti a me, le mnai in tasca, nel viso un'espresione indecifrabile delle sue.
- Mmmmmm? -, dico richiudendo l'occhio. Il sonno inizia a farsi sentire, deve essere la sonnolenza accumulata. Forseè il caso che torni a dormire.
E poi avverto una pressione sulle labbra e due mani stringermi con forza i fianchi, inchiodandomi al muro. Mi irrigidisco, sgrano gli occhi e apro la bocca dalla sorpresa, avvertendo la presenza calda della sua lingua correre freneticamente a cercare la mia. Non può essere, non è possibile, non lo sto facendo, non sto baciando Rob, il  mio Rob. Non c'è nulla di dolce in questo bacio  niente amore probabilmente, ma non riesco a staccarmi. Poggio le mani sulle sue spalle, lasciandomi trsportare: i suoi denti giocano con il mio labbro inferiore, si lascia scappare un sorriso in risposa a un mio gemito. E poi tutto finisce.

Le sue labbra lasciano le mie, le sue mani si staccano dalla mai vita lasciando una sensazione di freddo. Ho le labbra tumide, ne voglio ancora, ho ancora bisogno della mia dose di droga. Sto andando in cris di astinenza.
Resto con le raccia a mezz'aria, la bocca aperta, il respiro affannato. E lui, il solito sorriso strafottente.
- Rob - bisbiglio - Che cosa.... -
Lo guardo interrogativa.
- Ti ho solo fatto provare un..altro prodotto....se vuoi tenerlo, hai già il mio biglietto da visita.. -
E se ne va. non ci credo, se ne va!
Quando il "clic" della porta che si chiude mi raggiunge, mi rendo conto di essere sola al reddo con indosso il pigiama. mi passo la mano sulle labbra, facendola poi volare su fino ai capelli, per scuoterli..

Un alto prodotto: cosa avrei dovuto fare adesso?
Tornare in camera e chiamare Mihael, ecco cosa dovevo fare. Invitarlo in albergo, pagarglli e spese e dirli di si, che lo avrei sposato. poi telefonare a mia madre e darle la grande notizia! Si, adesso che ho fatto una bella lista, la cosa sembra più facile. Mi umetto il labbro con la lingua, sento un buon sapore: un misto di menta e fumo. Buono...
Ma che sto dicendo?  Non avevo mai provato nessun'altro ragazzo di proposito, solo perchè temevo che l'altro m sarebbe piaciuto di più. ma adesso la posta in gioco è più alta, è il mio futuro e non solo il mio: non posso permettermi di essere egoista, di lasciarlo nelle mani di un attore scansafatiche e strafottente. Apro al porta e torno a salire el sclae, per entrare nella mia camera e concedermi un buon sonno ristoratore.
Ma mi trovo a bussare a una porta che non è la mia. Decisamente, l'altro prodotto mi è piaciuto troppo.


****************

Fan fiction nata in un momento di noia la giornata di santo Stefano, che adesso ho deciso di postare.
naturalmente torno a ribadire, i personaggi non sono di mia prorpietà, e i fatti anrrati sono esclusivamente frutto della mia fantasia (malata tra l'altro!). Spero do leggere motli commenti!
Un bacio a tutti!

   
 
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