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Autore: I_SHIP4    06/05/2015    0 recensioni
Cosa sono davvero i sogni, le paure, l'amore e l'amicizia?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A voi

Anche se so che non imbucherò mai questa lettera io la scrivo lo stesso, perché, forse, un giorno, i miei nipoti frugando tra le vecchie cose della nonna la troveranno e verranno da me per chiedermi cosa sia e per chi sia. Allora io inizierò a parlare delle due mie migliori amiche di quando avevo ancora quindici anni: Francesca e Marina, a questo punto sono possibili due reazioni (anche se io spero nella prima): una è che comprendano subito e il loro viso si illumini di un sorriso perché, infondo, le migliori amiche della nonna sono sempre le stesse, la seconda è che mi guardino confusi, in ogni caso mi conoscete e sapete che quando inizio a raccontare non mi ferma più nessuno; direi che a questo punto dovrei iniziare la vera e propria lettera, quella che poi leggerò ai miei nipoti.

Mi mancate, anche se ci sentiamo ogni giorno continuante comunque a mancarmi, perché mi mancano i vostri sorrisi, la vostra voce, i vostri abbracci, tutto, tutto e niente, niente perché mi manca anche solo guardarvi, perché mi basta questo per sorridere, dovreste vedere i miei sorrisi la notte quando penso a voi. Ma non vi consiglio di vedere la mia faccia quando ricordo che è solo un sogno e ci sono chilometri a separarci, troppi chilometri. “Alla fine vinceremo noi” è quello che mi ripeto ogni mattina (dopo aver mangiato, perché prima è difficile che riesca a formulare qualcosa di sensato), me lo ripeto vedendo i miei nuovi “amici” e me lo ripeto quando alla domanda “Quando andiamo a Roma?” ricevo una risposta vaga perché i miei sono ancora fermamente convinti che la verità faccia troppo male, forse infondo hanno ragione, forse sentire quel “mai” mi farebbe solo crollare, ma forse mi darebbe anche la forza di andare avanti. Perché io lo so che quella frase è vera, perché noi vinceremo, perché io diventerò medico e con il mio primo stipendio verrò da voi, oppure riuscirò finalmente a diventare un'artista e in questo caso verrete voi da me; ma in ogni caso noi vinceremo, alla fine, ma vinceremo.

Più ripenso a noi insieme e più mi convinco di aver sprecato il nostro tempo, poi però ripenso anche ai nostri sorrisi mentre “sprecavamo il tempo” e mi rendo conto che non importa quello che facciamo, potremmo anche solo stare ferme nel deserto e saremmo comunque le persone più felici e idiote della Terra, noi siamo così, quello che conta tra di noi non è quello che facciamo o diciamo, sono le emozioni che ci suscitiamo a vicenda.

A questo punto probabilmente se saranno veramente miei nipoti si saranno già addormentati oppure mi avranno già riempito di domande, dipende, ma io continuo perché questa lettera non è solo per loro, è per me e forse, un po', anche per voi.

Quando penso al mio futuro non vedo che nebbia, una nebbia fitta che mi impedisce di guardare oltre, solo poco fa mi sono resa conto che è solo perché io per prima non ho idea di cosa voglio per il mio futuro, voglio soldi? Voglio un lavoro? Voglio l'amicizia? O voglio vedere i miei sogni realizzarsi? Che poi...quali sono i miei sogni? Sogni. È una parola così difficile, la notte si fanno i sogni, la mattina a scuola si sogna, ma io credo che si sogni sempre, sogniamo come vorremmo la vita, le amicizie, i voti, l'amore, chi non si è immaginato almeno una volta la vita perfetta? Nessuno. Però arriva un momento che dobbiamo smettere di sognare ad occhi aperti, o chiusi che siano, scuotere la testa e costruirci la nostra vita senza se né però, senza paure, solo la nostra vita come noi la vogliamo.

Beh nel caso non si fossero addormentati prima ora i miei nipotini staranno già dormendo.

Conoscendovi probabilmente ora vi stareste chiedendo: “Ma, questi nipotini chi li ha fatti?” e avreste anche ragione però non credo che sarei in grado di dare una risposta a questa domanda perché l'amore è imprevedibile, arriva quando meno te lo aspetti, con chi meno te l'aspetti, e ti travolge, ti fa sentire diversa...almeno così dicono quelli innamorati, io non ne so quasi niente e mi va bene così perché sono ancora piccola per questo, credo che per ora mi basti innamorami di libri, personaggi e scrittori. Libri, vi ricordate il mio amore per i libri? Non è cambiato affatto. I libri ti portano nella loro realtà, in una realtà che sembra scritta apposta per te, spesso diventi il protagonista, o l'amico, o persino il tizio che compare una volta in tutto il racconto, ma tu ti rendi conto di essere identico, oppure che lui è tutto quello che tu vuoi essere. A volte mi fa quasi paura pensare a come gli scrittori riescano a scavarmi dentro e scrivere proprio di quello che provo o desidero. Ecco qui ci colleghiamo alla Paura, un altro argomento che servirà sicuramente a far addormentare i miei futuri nipoti. La Paura è una parte di tutti noi, a volte strana, a volte terribile, però tutti abbiamo paura allo stesso modo, e contemporaneamente in modo del tutto differente, c'è chi quando ha paura si chiude in se stesso, chi urla, chi ha paura di far vedere di aver paura, chi ne va fiero, chi la vuole controllare, chi la saluta come una vecchia amica, chi la notte prima di andare a dormire controlla sotto al letto, chi stringe la mano ai mostri e si addormenta così, felice di avere paura. A parer mio questi ultimi sono i migliori, perché sanno accettare le loro paure e ci convivono. E poi che mondo sarebbe un mondo senza paura? Un mondo dove nessuno avrebbe paura di buttarsi dall'ultimo piano del palazzo, o di mettere la mano nel fuoco, insomma avete capito: un bel casino.

   
 
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