Buon salve Signori e Signore del fandom di Harry Potter!

Chi mi conosce starà leggendo o partecipando alla mia storia interattiva, chi non mi conosce ha la (s)fortuna di farlo ora ;)

Questa è una raccolta di One-shot nata per mio svago personale durante un momento un po' stressante e che ora ho deciso di condividere con tutti un po' per premiare chi mi è vicino nella scrittura della mia storia e un po' per dare spazio a quei personaggi che non ne hanno ancora ricevuto abbastanza nella storia principale.

Saranno TUTTE dal punto di vista dei genitori dei ragazzi ad Hogwarts e racconteranno di spaccati di vita che riguardano i ragazzi (direttamente o indirettamente) e saranno principalmente ambientati temporalmente prima di "La lettera per la libertà".

Se volete leggere di uno qualsiasi dei personaggi non esitate a dirmelo! Una volta pubblicate quelle che ho già scritto pubblicherò le nuove con le eventuali richieste.

Il titolo è un omaggio a mio padre che spesso mi ripete questa frase e di cui solo recentemente ho capito il reale significato.

Con la speranza che la mia sorpresa vi sia gradita,

Lilly :*

Seamus-Astrid, Alicia e Davon

31 Ottobre 2004

"Astrid, vieni. Guarda, i tuoi due fratellini sono quelli!" sono all'apice della gioia, non posso descrivermi in nessun altro modo. La mia figlia maggiore oggi compie 6 anni e credo che non potesse capitare meglio questa sorpresa: Astrid aveva chiesto il Natale scorso un fratellino e, anche se dovevano nascere in Dicembre, i dottori mi hanno assicurato che sono in perfetta salute, proprio come la mia amatissima Marlene.

"Sono piccoli!" Astrid li guarda attraveso il vetro con occhi sgranati. Stringe al petto il suo libro di fiabe preferito e i suoi capelli rossi sono ancora legati in due treccine, come glieli ha pettinati mia moglie stamattina prima che io la accompagnassi a scuola: "Come mai sono così brutti? Io non ero così!" si volta a guardarmi, chiedendomi spiegazioni.

"Oh, no, ti assicuro che eri anche tu così, carotina mia." le assicuro prendendola in braccio e schioccandole un bacio sulla guancia. Lei ridacchia e si lamenta: "La tua barba mi fa il sollegtico, papà!" e io scoppio a ridere con lei iniziando a sfregare la mia guancia contro la sua.

"Andiamo a trovare la mamma, che dici? E poi ci infiliamo i nostri costumi per Halloween e andiamo da Fortebraccio a prenderci un gelato! Dopotutto, non abbiamo solo una nascita da festeggiare." le propongo dopo un po' tenendola ancora in braccio e osservando i miei due nuovi tesori.

***

15 Agosto 2004

"Seamus, credo sia ora che tu torni a casa." tornare a casa? Oggi non credo di averne la forza: sarebbe stato il compleanno di Marlene, dopotutto. Non è passato abbastanza tempo.

"Dovresti tornare a casa, ci passi sempre meno tempo ormai e i bambini ti staranno aspettando. Posso chiudere io il locale." sentito questo alzo lo sguardo dal bicchiere che stavo pulendo e osservo Dean leggermente alterato.

"C'è mia suocera con loro, è venuta apposta dalla Francia. Preferisco rendermi utile qui." gli rispondo posando il bicchiere con forza su uno scaffale e, senza lasciargli il tempo di ribattere, prendo uno straccio e inizio a strofinare energicamente il primo tavolo che mi capita a tiro.

"Seamus..." il mio amico si avvicina a me e mi toglie lo straccio di mano per poi abbracciarmi dicendo solo: "Va tutto bene." mentre mi stringe forte. Non mi ero neanche accorto di aver iniziato a piangere.