06/05/2015
14 recensioniTo Doctor, with love.
Dannazione, tu e il tuo senso del dovere!
Non ce l’hai proprio fatta a mandare all’aria il mondo intero per stare con me?!
Non sei ritornato da me, se non per pochissimi istanti.
Sei stato crudele.
Crudele a farmi sperare in una via d’uscita.
Crudele a tenermi con te, per poi lasciarmi andare.
Crudele a bandirmi in un mondo senza il tuo volto da poter guardare, senza le tue labbra da poter baciare.
Sono arrabbiata e anche tanto, sai?
Ma non riuscirei a tenerti il broncio neppure se volessi.
Ci provo, ma mi vedo il tuo volto davanti: ridi, non essere arrabbiata Rosie.
E io mi specchio nei tuoi occhi e proprio non ce la faccio ad avercela con te.
Perché ti amo, Dottore.
E mi ripeto che non importa se tu non sei riuscito a dirmelo, già lo so.
Anche tu mi ami.
Ma la verità è che avrei voluto sentirtelo dire, sarebbe stata la frase più bella che avessi mai potuto sussurrarmi all’orecchio: ti amo Rose Tyler.
E ho un tuffo al cuore ogni volta che penso che non avrai mai più l’occasione di farlo e io non potrò mai sentirtelo dire.
Quel giorno, con il volto contro il muro, ti ho cercato, ma ho sentito solo il silenzio
Un silenzio di tomba.
Un silenzio assordante.
Ho battuto i pugni come una bambina capricciosa con le lacrime che sgorgavano dai miei occhi fradici. Volevo che tu mi sentissi e che tornassi a riprendermi.
Sei tornato, ma non per restare.
Se possibile è stato più doloroso così.
Da quel giorno il tempo scorre senza senso.
Una vita senza di te non è vita.
Senza le stelle.
Senza il mio Dottore.
Ho sempre pensato che solo la morte, la mia, avrebbe potuto separaci.
Invece no.
Ed è straziante saperti in un posto a me inaccessibile, senza speranza di poterti vedere di nuovo.
Vorrei seppellire di nuovo il volto nel tuo cappotto e correrti incontro per abbracciarti forte fino a stritolarti; non posso più, perché te ne sei andato.
Non mi meritavo tutto questo.
Un dolore straziante che si è preso la mia anima e non la vuole più lasciare.
Sai, sta occupando il posto che avevi tu nel mio cuore;
ed era immenso lo spazio per te, in me.
Infinito come l’universo che mi hai fatto scoprire.
Come hai potuto Dottore?
Come hai potuto farmi questo?
Ti prego, torna a riprendermi.
Ho già rinunciato a mio padre tanto tempo fa pur di avere te.
Ho rinunciato a Mickey, a vedere mamma tutti i giorni.
Tutto per una vita con te, l’uomo che amo.
E ora ho tutto quello a cui ho rinunciato, ma non te, a cui non ho mai voluto dire addio.
Che vita ingiusta la nostra.
Separati da un muro, volto contro volto nella certezza della presenza dell’altro.
Ma senza poterci abbracciare di nuovo.
Non dovrei ma non posso proprio farne a meno.
Ogni sera guardo le stelle, gli occhi persi nel buio e disperatamente ti cerco, immagino dove tu possa essere, che vite tu stia salvando.
E puntualmente, ogni sera, non ti trovo nel mio cielo e mi si spezza il cuore ogni volta di più.
Manchi Dottore.
Mi manchi da morire.
Mi manchi da morire.
Nome (su EFP e sul Forum): Occhi di nebbia
Titolo: To Doctor, with love.
Fandom: Doctor Who
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale
Avvertimenti: Nessuno
Gruppo: Addii
Questa storia partecipa al contest "Lies a warrior" indetto sul forum da Fra.EFP e al contest "Who we are" indetto sul forum da Stareem
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Dico solo che Doomsday arriva per tutti e ora è toccato a me.
Con tante lacrime e tanta rabbia sono passata oltre, ma la ferita rimane e ogni tanto sanguina ancora.
Edit [28-06-15] Ho rivisto la storia e l'ho limata fino alle 550 parole e sono davvero curiosa di sapere cosa ne pensate!
=D