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Autore: Dolll    08/05/2015    1 recensioni
[Percico]
Dal testo:
-Il moro sospirò, passandosi una mano fra i capelli già scompigliati, per poi bussare di nuovo alla porta della cabina di Ade.
Ormai erano 3 giorni che Nico era rinchiuso lì dentro. [...]
-Il moro si fiondò su di lui abbracciandolo e chiedendo che fine aveva fatto, quando notò un computer sul letto su cui faceva figura un mezzo scheletro alto quanto Slenderman.
«Ehm...sarebbe?» chiese stranito Percy, chiedendosi se forse, ma forse, il suo ragazzo rispecchiasse davvero l'idea di “completamente pazzo”
«Nightmare Before Christmas» [...]
-«Dovresti andare» fece, la voce soffocata dal cuscino.
Percy sorrise, per poi poggiare il computer per terra e stendersi, tirando verso di sé Nico, in un abbraccio caldo.
«Dormo qui»
«Non puoi»
«Oh, sì che posso»
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Buongiorno-buonasera-buonsalve a tutti! Ed eccomi qui con una fluffosa Percico. Avevo quest'idea da un po', e [dopo mesi] eccola qui che la scrivo!
Spero vivamente che vi piaccia.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era bello. 
 

Percy sapeva bene che il suo ragazzo era strano. Lo aveva capito sin dal primo momento in cui gli era piombato addosso chiedendogli un miliardo di cose sui semidei.

Ovviamente non intendeva strano nel senso di “completamente pazzo”, ma in senso tenero, anche se molte volte era difficile capirlo. Questa era una di quelle volte.

Il moro sospirò, passandosi una mano fra i capelli già scompigliati, per poi bussare di nuovo alla porta della cabina di Ade.

Ormai erano 3 giorni che Nico era rinchiuso lì dentro. Jason- ovviamente- aveva già provato a farlo uscire, urlandogli anche che doveva mangiare, ma non aveva funzionato. Hazel aveva iniziato a tartassare il figlio di Poseidone tramite messaggi Iride, finché lui non le sbraitò contro che doveva smetterla. Diciamo che era imbarazzante ricevere quel tipo di messaggi quando stai facendo una doccia. Dopo l'accaduto, Frank non era molto di buon umore, ed era decisamente passata la fase in cui l'asiatico sembrasse un panda sovrappeso.

Grazie a Nike, Percy non aveva ancora ricevuto nessuna minaccia da Reyna.

Dopo l'ennesimo colpo alla porta, il moro fece per andarsene, pensando che avrebbe riprovato domani. Non aveva molta voglia di finir in pasto alle arpie.

Dopo qualche passo sentì la porta dietro di sé cigolare, e un Nico mortalmente pallido- più del solito- fece capolino dalla porta. Il moro si fiondò su di lui abbracciandolo e chiedendo che fine aveva fatto, quando notò un computer sul letto su cui faceva figura un mezzo scheletro alto quanto Slenderman.

Nico seguì lo sguardo del moro verso il computer, per poi aggrottare le sopracciglia.

«Ehm...sarebbe?» chiese stranito Percy, chiedendosi se forse, ma forse, il suo ragazzo rispecchiasse davvero l'idea di “completamente pazzo”

«Nightmare Before Christmas» rispose Nico con noncuranza, per poi staccarsi dal corpo caldo del maggiore e andarsi a risedere sul letto. Le lenzuola nere erano per metà per terra, e il copri materasso bianco era l'unica cosa chiara nella stanza. Percy per un secondo soffermò lo sguardo sul più piccolo, constatando che quel pigiama nero con i teschi lo rispecchiasse completamente; tentava di mettere un senso di inquietudine, ma era semplicemente tenero.

Scrollò leggermente il capo facendo andare via quei pensieri, per poi concentrarsi di nuovo sul computer.

«Nightmare Before che?»

Il figlio di Ade alzò gli occhi al cielo, mormorando un “padre aiutami tu”. Percy lo trovò estremamente buffo, dato il fatto che Ade vivesse sottoterra.

«Nightamare Before Christmas» ripeté il corvino inacidito. Si mise a gambe incrociate, permettendo al suo ragazzo di sedersi di fianco a lui. In quel momento, Percy ricordò il film. Si ricordò quando era piccolo e lo guardava con sua madre, canticchiando tutte le canzoni. Si ricordò di avere una malsana fobia di Jack, il protagonista, ed era per questo che era sempre restio a guardarlo, anche se alla fin fine cresceva sempre un grande sorriso sul suo volto alla fine del film. Poi iniziò ad ossessionarsi per Alla Ricerca di Nemo, e si era completamente dimenticato di quel film. Il suo sguardo si addolcì, mentre scompigliava i capelli del suo ragazzo.

«Ti va di finirlo di vedere insieme?» chiese dolcemente il moro, notando che non erano nemmeno arrivati alla parte in cui Jack trova la porta per la città del Natale.

Nico strabuzzò gli occhi, sorpreso, per poi abbassare lo sguardo imbarazzato, i capelli corvini che gli coprivano il volto pallido,

«E'...è-è la terza volta che lo vedo.» borbottò imbarazzato il minore. Percy lo guardò ad occhi sgranati, per poi scoppiare in una sonora e cristallina risata. Se lo doveva aspettare.

«Che importa. Insomma, vuoi rifiutare l'occasione di guardare un film insieme al grande Perseus Jackson?» fece, gonfiando i pettorali. Nico scosse il capo, per poi tirare un pizzicotto al suo ragazzo, che lamentò con un broncio.

Dieci minuti dopo, erano stesi sul letto della cabina 13, abbracciati, con il computer poggiati sulla pancia di Percy, a finire il film.

Alla fine, Percy scoprì che Nico si era rinchiuso in casa per guardare tutti i film di Tim Burton, e che non aveva avvisato gli altri per paura che potessero criticarlo per i suoi gusti.

«Stai scherzando? Non potevi scegliere di meglio!» esclamò sorridente il moro.

«Devo ancora guardare La Sposa Cadavere..» fece incerto Nico. I suoi occhi d'ossidiana si puntarono in quelli d'oceano dell'altro, in una richiesta muta e imbarazzata di guardarlo insieme a lui. Il moro si sporse verso Nico, baciandogli la punta del naso. Gesto a cui il corvino rispose arrossendo violentemente.

«Domani sera. Ma promettimi che verrai a mangiare, Jason ormai mi sta facendo impazzire. E' colpa sua se ho fatto esplodere -di nuovo- la fontana.»

Nico rispose di sì, mentre ridacchiava piano. Subito dopo aver notato la breve distanza tra le sue labbra e quelle del figlio di Poseidone, subito affondo la testa nel cuscino.

«Dovresti andare» fece, la voce soffocata dal cuscino.

Percy sorrise, per poi poggiare il computer per terra e stendersi, tirando verso di sé Nico, in un abbraccio caldo.

«Dormo qui»

«Non puoi»

«Oh, sì che posso» fece il moro, sussurrando nell'orecchio di Nico. Quest'ultimo arrossì, borbottando un “idiota”, per poi chiudere gli occhi e mettersi comodo. Il figlio di Poseidone gli scoccò un bacio su una guancia, per poi rilassare il respiro e entrare in dormiveglia.

Era bello, pensò Percy, guardando il suo ragazzo. Era bello, ed era il ragazzo più felice del mondo ad averlo tutto per sé. E sapeva bene che, anche se non lo dimostrasse mai, con il suo carattere scorbutico e le risposte acide, anche Nico provava le stesse cose.

Era bello. 



Ed eccomi qua con una Percico! Allora, io amo la Percico. Nonostante Nico abbia liquidato 
Percy con un "non sei il mio tipo", continuerò a shipparli fino alla morte.
Okay. Questa storia mi è venuta in mente mesi fa, e questo pomeriggio mi son 
ritrovata a rileggerla, Così l'ho finità ed eccola qui!
Spero che non sia una totale schifezza e che non ci siano troppi errori d'ortografia, e mi piacerebbe davvero tantissimo ricevere qualche recensione per vedere se vi piace.
Alla prossima, Runa ~ 
  
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