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Autore: ChibiNekoChan    08/05/2015    1 recensioni
[Gravity Falls]
[Incompiuta]
Il tempo si è fermato per cause sconosciute.
Un'esperienza fuori dal comune per un Dipper in un'avventura più grande di ciò che è in grado di affrontare.
Un frammento di un aiuto inaspettato.
Un sogno alla ricerca di sé stessi.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Era tutto così buio eppure incredibilmente familiare.
Su tutto il corpo gli sembrava di sentire una sensazione strana, come se si trovasse sott'acqua, ma riusciva a respirare dunque scartò in fretta l'ipotesi.
Il ragazzino dai capelli castani chiuse gli occhi e si lasciò fluttuare senza porre resistenza. Per qualche ragione quel posto era perfetto per pensare.
Regnava il silenzio.
Dipper cominciava a sentirsi annullato, e non gli dispiaceva affatto a dirla tutta. Quella sensazione di non esistere era così invitante.
Tuttavia realizzò presto che non sapeva in che posto fosse, né come vi ci fosse arrivato, e questo lo fece agitare. Sbarrò gli occhi.
Osservarsi attorno non aveva alcuna utilità, e pareva fosse immobilizzato.
Si grattò la testa infastidito "Si può sapere dove sono?" sbottò Dipper, procedendo poi a strofinarsi gli occhi.
Emise un sospiro, e quando li riaprì non si trovava più a fluttuare. 
Era ancora immerso nel buio, ma al di sotto dei suoi piedi si trovava una grossa pedana colorata che pareva essere fatta di vetro. Appariva estremamente fragile, così tanto che anche un singolo passo avrebbe potuto distruggerla. Risplendeva.
Se Dipper si concentrava, riusciva addirittura a sentire la luce attraversargli le dita, era qualcosa di surreale.
Lentamente poggiò i piedi su questo inusuale pavimento, prima uno, poi l'altro, con estrema cautela. Quando fu finalmente in piedi e in equilibrio, il suo respiro era accelerato e la sua vista appannata.
Provò ad abbozzare un passo ed incredibilmente la pedana resse. Ne fece un altro. Rimase intatta.
Cominciò a correre.
Non sapeva bene verso dove, ma voleva soltanto uscire da quel posto, voleva rivedere la sua famiglia. Per quanto si affaticasse, sembrava di stare su un corridoio infinito.
Strinse i denti e per quanto avesse voglia di piangere, l'unica cosa che fece fu rallentare il passo. Prima che se ne accorgesse i suoi piedi avevano cominciato a brillare di uno strano bagliore blu. Pian piano questa gelida fiamma arrivò a coprire l'intero corpo, e lui osservò impotente.
Quasi senza farci caso si ritrovò in posizione fetale, nuovamente fluttuante in aria, distante dalla vetrata che risplendeva dell'arcobaleno. In uno scoppiò silenzioso il buio si trasformò in spazio.
Silenzio.
Le stelle irradiavano tutto.
Senza averci fatto caso DIpper aveva chiuso gli occhi, ed ora che erano nuovamente aperti tutto era cambiato. Il posto era ora in scala di grigi.
La vetrata era ancora lì, ma adesso era diventato il pavimento di una cattedrale gigantesca e dalle mura completamente nere, probabilmente di ossidiana. Il buio la faceva ancora da padrone, tranne che per una luce gialla alla fine dell'edificio.
Dipper fece per osservare fuori dalle finestre del posto, ma come si aspettava trovò solo nero, con occasionali spirali grige di energia  che parevano avere vita propria.
Quando il ragazzino spostò lo sguardo verso la luce gialla, essa aveva un forma più definita.
Triangolare.
"BILL!" Inveì il giovane "Lo sapevo che c'eri tu dietro tutto questo!" dichiarò ferocemente, stringendo le mani a pugno.
Il demone si avvicinò ma la sua espressione non cambiò minimamente. Era neutrale, seria.
"Sbagliato, Pine Tree" asserì, puntando poi il suo occhio verso quelli confusi del ragazzino "Io non c'entro." Spiegò in un modo fin troppo calmo.
"Pff, perché dovrei crederti?"
Bill sospirò "Che motivo avrei di architettare questa astronomica perdita di tempo?"
Dipper dovette ammettere che il demone pareva dire la verità, ed in ogni caso non avrebbe avuto alcun motivo per mentire in quell'occasione.
"Ma allora dove sono... che posto è questo? E tu che c'entri?" Sputò un mare di domande che lo stavano corrodendo.
"Calmati!" Urlò Bill, perdendo tutta la serietà che prima sembrava avere, "Io ti sto aiutando."
"Huh?"
"Non so come è successo - forse a causa dei vostri continui e inutili viaggi nel tempo - ma sei entrato in una sorta di loop temporale. Credo tu  te ne stessi accorgendo, coi continui deja vu che ti vedevo avere. In ogni caso, ti ho portato qui per fermare momentaneamente il loop e trovare una soluzione. Il tempo non può scorrere se ricomincia sempre da capo come un disco rotto." Espose il demone, con un tono che lasciava intendere che la faccenda fosse seria.
Dipper non capiva.
Come era successo? Perché? Come bisognava fermarlo?
...Perché?! 
"Ascolta Pine Tree, non c'è molto tempo, non posso tenerti qua per sempre. Senza lo scorrere esatto del tempo, i miei poteri sono..." sospirò "...deboli. Dobbiamo sbrigarci."
Il ragazzino annuì dopo un attimo di esitazione.
"Okay. Stai immobile, ci penso io. Usciremo da qui."
Bill, in un rapido movimento delle mani, fece comparire delle fiamme rosse che rapidamente si attaccarono al corpo di Dipper e cominciarono a viaggiargli addosso ad una velocità impressionante, per poi conficcarsi nei suoi occhi.
La sua vista divenne rossa e per un istante notò un dettaglio nel mindscape.
Notò una schiera infinita di altri demoni, e fra essi Bill era il più piccolo ed il meno spaventoso. Questo lo terrificò.
Non gli venne dato tuttavia il tempo di reagire che Bill gli posò una mano sulla fronte e sfoggiando un'espressione alquanto malinconica usò i suoi poteri e un fascio di luce bianca investì ogni cosa.
Dipper perse i sensi.



 

- Angolo Autrice -
Chiedo perdono se non è granché, ma ci ho
perso la mano a scrivere e dunque questa fic l'ho scritta
principalmente per rimettermi in carreggiata.
Chiedo scusa anche del fatto che è incompiuta (non
ho dimenticato di finirla, semplicemente volevo scriverla così).
Lottiamo per far mettere questa dannata categoria "Gravity Falls" su EFP!
Miao.
  
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