I PARTE

Canzoni capitolo

Welcome in Mystic Falls

Ed eccomi qui, in questo paesino sperduto nel nulla solo perché mio padre ha ottenuto il bar che voleva. Non è normale trasferire la propria vita in un altro posto per uno stupido bar. Chi preferirebbe stare qui piuttosto che in California? Li c'è sempre il sole, bei ragazzi, una vita normale. Invece qui ci sono boschi, grotte e circa duecento abitanti che non si fanno mai i fatti loro.

Beh la mia vita non potrebbe andare meglio.

Chiuso il diario mio padre mi chiama.

<< Sel muoviti che siamo arrivati! >>

<< Si capo! Arrivo! >>

Entro e quello che vedo non mi dispiace affatto. È come una villa antica fuori e un'innovazione di modernità dentro.

<< Selena domani comincerai il liceo. Devi recuperare tutti i tuoi voti e le punizioni e cerca di non farti sospendere il primo giorno. Ah e un altra cosa. Ho cambiato il tuo numero di telefono e non potrai usare Facebook per contattare i tuoi vecchi amici. >>

<< Aspetta... Cosa? C'è qualcosa altro che hai fatto a mia insaputa padre? Qualcosa che non so? >>

Lui mi guarda serio. Non promette nulla di buono.

<< Conoscerai la tua gemella >>

<< Aspetta io cosa? Perché credo di aver sentito gemella? >>

<< Perché è vero. Qui abita Elena Gilbert, tua sorella gemella. Alla vostra nascita io e tua madre litigammo perché io scoprii che voi non eravate le mie figlie. Poi facendo un test ho scoperto che solo una di voi era mia figlia. Non chiedermi come è possibile. Ma quella non eri tu. Era Elena. Solo che avevate già dieci anni e quindi non potevo lasciarti da sola. Così ogni mese venivo qui due settimane. Per vedere la mia vera figlia. Non tu. >>

Mi cade la forchetta dalla mano.

<< Tu vuoi dirmi che tutti quei viaggi, tutti quei giorni che mi hai lasciata sa sola era per stare con qualcuna altro. Non hai nemmeno provato a volermi bene tutti questi anni non è vero? Non mi hai neanche mai detto che mi vuoi bene. Io ti odio.!! >> e detto questo me ne vado. Sento che lui mi chiama ma non mi giro in dietro. Che vada dalla sua Elena. Lei che ha il suo sangue e non io.

Scappo via ed entro nel bosco e improvvisamente vedo delle bare. Questo è un cimitero.

Beh credo che è un posto perfetto dove piangere. Per fortuna ho il mio diario è scrivo.

Non smetto di piangere e lascio che l'odio e il dolore mi affoghino il cuore.

Mi alzo e vado verso un bar. Si chiama Mystic Grill. Che originalità mamma mia. Mi avvicinò al bancone e vedo un biondino dagli occhi azzurri che mi sorride.

<< Elena amore che ti porto? Ti stanno bene i capelli ricci sai.? >>

MARIA SANTISSIMA MA COME È POSSIBILE CHE OGGI IL NOME DI STA QUA È SULLA BOCCA DI TUTTI?

<< biondino io non sono Elena. Sono Selena e sono la sua perfida gemella. Okay non sono perfida, ma non importa. Mi porti da bere così magari ti rendi utile? >>

Okay credo che questo non se lo aspettava, ma mi ha beccata in una cattiva giornata.

<< Ehm Elena non ha Gemelle. Chi sei? >>

<< Donnovan porta da bere alla signorina. Offro io! >>

Mi giro e vedo un gran ben di Dio.

<< Beh vedo che questa città qualcosa di buono c'è l'ha. Io sono Selena. >>

Gli porgo la mano, ma lui al posto di stringermela, me la bacia. Awwww gentleman.

<< Io sono Damon piacer di conoscerti. >>

Beh vedo che qui i ragazzi sono all'antica. Beh buon per me.

<< Grazie per il drink... Ma credo che non sarà questo migliorare la mia giornata. >>

Lui mi guarda fisso negli occhi e mi chiede

<< Che cosa ti è successo bellissima? >>

<< Uhm niente di che. - lui mi fissa ancora e inizio a raccontargli tutto e non so perché lho fatto.

<< Damon lascia in pace la ragazza. >>

Mi giro e vedo un ragazzo dagli occhi verdi che ci sta guardando.

<< Eddai Stef non ho fatto niente di male. >>

<< Damon lascia stare Elena. >> ripete il ragazzo.

<< Ma porca di quella puttana. Io non sono Elena cazzo! Non lo sono. Mi chiamo Selena e Elena è la mia fottutissima gemella che io no ho mai conosciuto. Cazzo io ora me ne vado.!!!! >>

Stefan mi guarda stupito.

<< Già tu non sei Elena... >> dice lui e poi me ne vado verso casa e lascio i due interdetti al bar.

Devo dormire, domani ho scuola. Domani incontrerò la mia cara gemella. ELENA. Pff. Che nome fastidioso.