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Autore: RDeutch    09/05/2015    0 recensioni
[Vampire Academy][Vampire Academy] Questa storia nasce dal mio profondo amore per i Romitri. La storia mi è venuta in mente grazie ad un dubbio: e se Rose fosse una moroi e Dimitri il suo guardiano?
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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cap 27
Oggi decisi di portare l’uniforme della scuola dato che non la portavo mai:
-Perfetto. Adesso sembro più seria. - dissi io. Raccolsi i capelli in una coda e optai per la naturalezza oggi. Andai da Liz ma quando bussai alla sua porta non rispose nessuno:
-Sarà andata già a mangiare. - dissi io. Andai verso l’ospedale e non la vidi nemmeno lì ma la mia attenzione fu attratta da qualcosa’altro, Mia parlava con una dottoressa più in là.
-Mia, pensaci bene, poi me lo fai sapere. - disse lei a Mia che sembrava con il morale a terra. Aspettai che la dottoressa se ne andasse e mi diressi verso Mia, neanche sapevo da dove tutto questo interesse per come stava lei…
-Ciao, Mia. Hai per caso visto Liz? - le chiesi per rompere il ghiaccio.
-No, neanche sapevo che era tornata. - disse lei. -Scusa ma devo andare. - continuò lei. Uscì dall’ospedale e mi diressi verso la mensa dove trovai Liz e Stefan seduti al tavolo con Lissa, Christian e Eddie.
-Ciao. - dissi io.
-Mi chiedevo quando saresti arrivata. - mi disse Lissa.
-Sono andata da Liz ma nessuno mi ha risposto quando ho bussato. - dissi io guardando Liz.
-Scusami, stavo facendo vedere la scuola a Stefan. - disse lei.
-Avete sentito che avremo dei nuovi professori? - chiese Eddie all’improvviso.
-Uno è mio fratello. - disse Stefan.
-E uno è il figlio della regina. - dissi io dando un morso al toast che Lissa mi aveva messo da parte insieme ad altre cose, era molto gentile e premurosa con me, io non l’avevo mai fatto con lei.
-E tu come lo sai? - chiese Lissa.
-Io e Liz abbiamo fatto fare il giro della scuola ai figli della regina.
-Non avrei mai pensato che la regina portasse qui i suoi figli. Hanno fatto scuola a casa. - disse Lissa.
-E cosa ci insegneranno? - chiese Eddie.
-Mio fratello sostituirà un professore dhampir che si è trasferito. - disse Stefan.
-E il figlio della regina? - mi chiese Eddie.
-Non ne ho la minima idea. - risposi io.
-Ciao ragazzi. - dissero le gemelle Szelsky.
-Oh, ciao. - rispose Lissa sorridente. Lissa fece le presentazioni per Liz e Stefan.
-Stefan Salvatore. Felice si conoscervi.
-Altrettanto anche io. - rispose Liz sorridente.
-Anche noi. - risposero all’unisuono.
-Dovremmo anche noi imparare a parlare contemporaneamente, Lissa. - dissi io.
-Ok. - disse lei sorridendo. Le lezioni iniziano subito e con grande stupore trovai il figlio della regina dietro la cattedra. Aspettò silenziosamente che tutti si siedano e cominciò a parlare:
-Ok, adesso che tutti si sono seduti vorrei presentarmi. - disse lui.
-Ma noi già sappiamo chi sei. - disse un ragazzo.
-Scusa? Mi dai del tu? - chiese Ivan al ragazzo. -Da adesso in poi sono professor Ivan Ivashkov per voi. - disse lui sorridente ottenendo l’ammirazione delle ragazze. Guardai Liz e Stefan che parlavano due file più avanti ed elaborai un’idea: ‘Liz mi nasconde qualcosa ma questo non vuol dire che non posso voler sapere di più sui fratelli Salvatore’ - pensai. Come sempre finì prima degli altri la lezione di esercitazione della magia e andai al campo di allenamento dei dhampir con la speranza di vedere Damon Salvatore. Mi nascosi con cautela dietro ad un muretto e scorsi con sguardo finché non vidi Damon: le poche dhampir facevano tutt’altro che esercitarsi, bhe, non potevo biasimarle, Damon non passava inosservato davanti al sesso femminile...e c’era anche qualche ragazzo che lo guardava, piaceva persino ai maschi. Più in là vidi il mio sexy ragazzo che spiegava ad alcuni dhampir delle tecniche di lotta.
-Non dovresti essere qui. Piuttosto saresti dovuta venire da noi, è da un pezzo che devi iniziare le esercitazioni. - dissero due voci che mi fecero sobbalzare.
-Potete finirla con queste apparizioni fantomatiche? - dissi io.
-Bhe sorellina, non la puoi biasimare, guarda il nuovo professeur. - disse Amelié con un accento francese sulla parola “professeur”.
-Oh mon dieu, pensi sempre ai ragazzi. - disse Queen.
-Non fatevi strane idee, lo faccio per una buona causa. - dissi io.
-Fai quello che vuoi, ma non metterti nei guai, ti ho detto di stare alla larga dalle nuove conoscenze della tua amica. - disse Amelié.
-Liz si è cacciata nei guai ed io l’ho sempre tirata fuori, lo farò anche questa volta. - risposi io. Amelié imprecò in francese e sua sorella la guardò tra la sorpresa e la disgustata.
-Riuscirò mai a farti imparare le buone maniere? - chiese Queen. Dall’aspetto si direbbe che Queen è quella più ‘libera’ nel linguaggio e Amelié quella più educata, loro due erano la prova che l’abito non fa il monaco.
-Se volete stare a guardare state zitte, non lo faccio per guardare il nuovo professore, che se ci penso bene non è niente male… - dissi io. Amavo Dimitri ed era senza dubbio sexy, ma neanche Damon non scherzava…
-Cominci a piacermi. - disse Amelié con un sorrisetto compiaciuto.
-Io rimango. Queen? - disse Amelié. Queen si mise vicino a sua sorella senza dire niente. Per una decina di minuti non notai niente di strano ma ad un tratto si fermò e disse ad un’altro professore di prendere il suo posto. Si allontanò un po’ per rispondere al telefono ma riuscivo comunque a sentirlo.
-Elena. Dimmi? - chiese Damon.
“Come va da voi?” - sentì una voce femminile chiedere. Raggelai all’udito di quella voce...era uguale a quella di Liz.
-Per ora tutto bene. - rispose lui.
”Katherine”…
-Ti ha fatto qualcosa? - chiese lui preoccupato.
”Ero da Bonnie, non è riuscita ad arrivare a me. Bonnie l’ha tenuta fuori.” - rispose la ragazza.
-Stai da Bonnie. - disse lui.
“Non posso stare sempre da lei, Katherine riuscirà in qualche modo ad arrivare a me e mi userà per prendersi anche Liz.”
-Tu solo stai lì. - disse Damon.
“Ok. Ciao.” - rispose lei chiudendo la chiamata.
-Sentito abbastanza? - chiese Queen.
-E’ sempre così? - chiese io a Amelié.
-Pallosa? Si. - rispose lei.
-Oh! Scusate se voglio tenervi fuori dai guai. - rispose lei offesa. Ero decisa a scoprire cosa mi nascondeva Liz e avrei fatto quello che facevo sempre: le avrei domandato cos’era che non andava o se c’era qualcosa che doveva dirmi.
-Cos’hai intenzione di fare adesso? - chiesero le due ragazze.
-Semplice, le chiederò se mi nasconde qualcosa. - risposi io dirigendomi verso la stanza di Liz. Volevo bussare ma Liz arrivò prima che io toccassi la porta.
-Rose! - disse lei abbracciandomi.
-Vorrei parlarti se posso. - dissi io.
-Certo, entriamo. - disse lei raggiante.
-Se vuoi chiedermi chi è il mio ragazzo penso che già lo hai capito. - disse lei lanciando lo zaino sul letto e sedendosi davanti a me con un sorriso a trentadue denti.
-Non sono né stupida o qualunque cosa tu voglia farmi diventare. - dissi io senza fare nessun giro di parole.
-Di che cosa stai parlando? - chiese lei.
-Non lo so neanche io. Sei per caso rimasta incinta? Hai commesso un omicidio? Qualcosa è successo mentre sei andata via Liz, e tu non me lo vuoi dire perchè pensi che io non meriti di saperlo o non sia preparata per quello che mi dirai. Liz, niente mi può più sorprendere, quindi, sputa il rospo! - dissi io.
-Insisti ancora?! Per una volta puoi smetterla di preoccuparti per me, di rimediare i miei errori? - disse lei improvvisamente con un tono furioso. La guardai incredula, non pensavo che il semplice fatto di volerla aiutare l’aveva fatta infuriare in quel modo.
-Liz voglio solo aiutarti, niente di più. - dissi io abbracciandola per farla smettere di piangere. Ci mettemmo sotto le coperte come i vecchi tempi quando la consolavo per una storia finita male e lei consumava pacchi di fazzoletti dopo di che scoppiavamo entrambe a ridere fino a tardi. Dopo qualche ora Stefan entrò nella stanza e si bloccò quando mi vide lì.
-Cos’è successo? - chiese lui avvicinandosi a lei e accarezzandole il viso.
-Qualunque cosa sia successa mentre lei era via, tu proteggila e abbi cura di lei. Io mi sono sempre presa cura di lei ma adesso sembra che sia il tuo turno e ti ridurrò in cenere se le succede qualcosa. - dissi io con un tono minaccioso. Stefan mi guardò e vidi nel suo sguardo che avrebbe fatto di tutto per protegge Liz, la guardava come...come Dimitri guarda me, la amava, avrebbe fatto di tutto per lei. Stefan la prese con cura nelle sue braccia affinché io potessi alzarmi. Mi diressi verso la mia stanza ma ripensai a quello che mi aveva chiesto Dimitri di fare: andare da Adrian e parlare con lui della vacanza. Bussai per un buon quarto d’ora e finalmente mi aprì… aveva addosso solo un asciugamano.
-Dopo tanto tempo vieni a farmi visita. Cosa ti porta da me? - chiese lui malizioso leccandosi le labbra in modo troppo sexy…
-Vestiti e poi ne parliamo. - gli dissi io.
-Entra. Aspettami qui. - disse lui mentre si spostava per farmi passare. Senza pensarci guardai verso il comodino e vidi di nuovo quella foto, la ragazza bionda che lui abbracciava, beh, una sua versione più giovane. Sembrava felice in quella foto, mentre toccava la pancia enorme della ragazza, forse era incinta. Andai verso il comodino e preso la foto, la girai e sul retro c’era scritto qualcosa: “Plus que ma propre vie”. Girai di nuovo la foto e guardai meglio la ragazza, era semplicemente bellissima, aveva capelli biondi e occhi azzurri ed un sorriso che toglieva il fiato. Posai subito la foto e mi sedetti di nuovo dove ero prima.
-Allora, cosa c’è? - disse lui asciugandosi i capelli.
-Sai di quella vacanza che mi avevi proposto di fare? Bhe, ci ho pensato e mi piacerebbe partire per un po’. - dissi io.
-Perfetto! Prenoto domani! - disse lui raggiante.
-Hai già deciso la destinazione? - chiesi io.
-L’avevo decisa da un po’. - rispose lui.
-Quindi? - chiesi io curiosa.
-Sarà una sorpresa. - disse lui facendomi l’occhiolino.
  
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