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Autore: Defiance    09/05/2015    5 recensioni
[SPOILER! Programmazione Americana]+[Vaghissimi riferimenti ad Arrow]
Dopo essere venuta a patti con i suoi sentimenti per Barry, Caitlin lascia Central City.
Il giovane andrà allora a cercarla, preoccupato per la sua incolumità, ma quello che la ragazza gli dice, cambierà per sempre la sua vita.
Nel frattempo, Wells si prepara a giocare un brutto tiro al Team Flash...
[Mini long: capitoli previsti: 3]
[PS. Il titolo potrebbe essere soggetto a variazioni.]
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barry Allen, Caitlin Snow, Un po' tutti
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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Disclaimer: I personaggi e The Flash non mi appartengono. La storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 


LOST







Era stata via per due settimane.
Dopo la cattura di Everyman, Caitlin era sparita da Central City, senza avvisare, senza salutare.
Barry e Cisco, inizialmente, si erano preoccupati; l'avevano cercata per tutta la città, finchè Flash non aveva trovato nel suo appartamento un bigliettino in cui la fanciulla spiegava che necessitava di tempo per metabolizzare la faccenda di Wells.
Allora avevano gettato la spugna, pensando che, probabilmente, la ragazza fosse andata da Ronnie e che sarebbe tornata una volta sentitasi pronta ad affrontare il tutto.
In realtà, Caitlin Snow si era rintanata in un appartamentino a Starling City; aveva aiutato il Team Arrow per quanto possibile e fatto loro giurare di non dire nulla al Team Flash. 
A differenza di ciò che aveva detto agli amici, il problema non era Wells e nemmeno Ronnie; il problema era Everyman. 
O meglio, quello che aveva fatto con Everyman versione Barry Allen.
Non riusciva a capacitarsi del modo in cui ci era cascata: il suo amico non l'avrebbe mai guardata in quel modo, non l'avrebbe mai baciata, non le avrebbe mai proposto un appuntamento e non sarebbe mai andato a letto con lei. 
E Caitlin lo sapeva, ma in quel frangente si era sentita estremamente confusa e se quel bacio innocente non avesse fatto emergere sentimenti repressi, - che lei voleva restassero tali -, sarebbe stata in grado di ragionare con più lucidità.
Avrebbe capito subito l'inganno.
Mossa per amor di vendetta, non se n'era andata subito; aveva aspettato che catturassero quel metaumano, poi, realizzata la sua impossibilità di guardare negli occhi Barry, nè tanto meno di lavorare con lui e lo spreco della sua vita con il dottor Wells, si era presa una vacanza.
Ironia della sorte, starsene lontana da Central City le aveva fatto più male che bene: sul principio, credeva di aver fatto la scelta giusta, rilassandosi lontano da tutti i problemi che l'attendevano a casa; ma dopo un paio di giorni, aveva iniziato a sentirsi sporca: era praticamente andata a letto con un orribile sconosciuto che, a conti fatti, si era approfittata di lei. 
Non era riuscita a farne parola con nessuno; neanche con Felicity, la quale si dimostrava sempre molto preoccupata per lei e disponibile ad aiutarla... niente, voleva semplicemente dimenticare l'accaduto e fare finta di niente.
Eppure non trovava il coraggio di tornare a Central City; sapeva di non essere in grado di affrontare Barry e ciò la terrorizzava, nonostante fosse consapevole di quanto i suoi compagni necessitassero della sua presenza e delle sue capacità.

Quella notte, Caitlin rincasò tardi; avevano avuto dei problemi al covo, affrontare metaumani senza un metaumano dalla propria parte si era rivelato più difficile del previsto.
Era esausta; desiderava solo gettarsi sul suo letto e dormire, nella speranza di non ripetere quegli incubi che l'avevano tormentata quasi ogni notte da quando aveva lasciato la sua città.
Si richiuse le porte alle spalle, ma percepì immediatamente che qualcosa, nell'atmosfera, non quadrava; così non accese le luci e si mosse con cautela, evitando il minimo rumore, stringendo in mano una lampada.
Se pensava davvero di potersi difendere con una lampada? No. Ma le avrebbe comunque permesso di guadagnare tempo.
"Caitlin"
La ragazza sobbalzò e lanciò con violenza l'oggetto nel punto dal quale il suono era venuto; in un primo momento, aveva avuto paura che Everyman si fosse liberato e fosse andata a cercarla.
Quando poi, un lampo rosso le sfrecciò accanto e accese la luce, quella le sembrò una stupida idea.
"Barry!"
"Sei impazzita?"
Il giovane la fissava ad occhi sgranati, spostando lo sguardo da lei alla lampada che gli aveva lanciato contro.
"IO? Sei impazzito tu, per caso? Non ti hanno mai detto che introdursi in casa delle persone mentre queste non ci sono, è un crimine?" 
Barry si accigliò.
"Eravamo preoccupati per te! Nessuno ha tue notizie da settimane, Stain ha detto che non eri andata da Ronnie... Non sapevamo più cosa pensare!" 
"Magari non volevo essere trovata, tu che dici?" sbottò la ragazza, dando le spalle al suo amico e dirigendosi in cucina.
Se dovevano litigare, tanto valeva farsi un caffè.
"Cait... Poteva esserti successa qualsiasi cosa! Almeno un messaggio o una chiamata..."
"Come mi hai trovata?"
Barry non riusciva a capire il motivo di tutta la freddezza nella voce di Caitlin; iniziava a pensare di aver fatto l'errore più grande del mondo a non cercarla prima... Se stava male per Wells, lui e Cisco avrebbero dovuto starle vicino.
Infondo, non lo ha mai negato, il suo lavoro alla S.T.A.R. Labs era tutto ciò che aveva.
"Cisco... ha rintracciato la tua carta di credito."
Confessò con rassegnazione e un po' di dispiacere... sapeva che non era stato un gesto carino da parte loro, ma non avevano avuto davvero altra scelta.
"Ma fai davvero?! Senti, va bene, non fa niente. Ora che hai visto che sono ancora tutta intera, puoi pure tornartene a Central City" 
Caitlin rinunciò al caffè e optò per un bicchiere di vodka: l'alcool era più appropriato per digerire quella conversazione.
In un secondo, Barry le sfrecciò accanto e provò a sfiorarle il braccio.
"Caitlin..."
"Non mi toccare!" urlò immediatamente lei, sussultando e lasciando cadere sul pavimento il bicchiere, che andò in frantumi.
Il giovane sbiancò e ammutolì; la osservava ferito, le labbra dischiuse per lo stupore, la voce smorzata da quella reazione violenta.
Aveva già osservato in Caitlin una sorta di repulsione nei suoi confronti di recente, ma proprio non riusciva a capire da cosa potesse derivare tutto quell'odio nei suoi confronti.
La ragazza gli diede nuovamente le spalle e si portò le mani sul volto, ormai in lacrime.
Si sentiva sull'orlo di una crisi di nervi, sul punto di scoppiare.
"Io... Cait..." mormorò boccheggiando lui, "Forse... avrei dovuto lasciar venire Cisco. Ma vorrei che capissi che non sono stato io a decidere che Wells fosse Reverse-Flash..."
"Non centra un bel niente Wells!" sbottò a quel punto lei, il viso stravolto e in preda agli spasmi per via del pianto.
Quasi le mancava l'aria.
"E allora qual è il problema? Non riesco a capire cosa possa aver fatto per suscitare in te un tanto disgusto nei miei confronti!" 
Barry non era più riuscito a trattenersi; i suoi dolci occhi erano lucidi, il volto contratto in un'espressione a metà tra l'addolorato e il disperato.
"Caitlin..." ripetè il suo nome, perchè la ragazza si era limitata a girarsi dall'altro lato e la costrinse a guardarlo, usando la supervelocità per intrappolarla tra il muro e il suo corpo.
"Qualunque cosa..."
"Sono andata a letto con Everyman" confessò lei e come lo disse ad alta voce, tutto sembrò più reale, il dolore più acuto, la vergogna più pungente... credette di stare per dare di stomaco.
"E questo cos..."
Capì. Capì perchè l'unica spiegazione possibile a quella situazione, era che credesse che fosse lui. 
Caitlin non si sentì più le gambe, non riusciva a reggersi in piedi ulteriormente; così consentì a Barry di stringerla e lasciò che le lacrime fuoriuscissero senza imporsi alcun limite.
Sentiva il petto del giovane sussultare contro il suo, nonostante lei tremasse forte; sperò che non si stesse dando la colpa dell'accaduto o peggio, che non avesse realizzato che provava qualcosa per lui... un qualcosa che Flash non avrebbe mai potuto ricambiare.
"Vorrei... In questo momento vorrei poter controllare il viaggio nel tempo per tornare indietro e spararlo io stesso" sussurrò con rabbia, stringendo i pugni dietro alla schiena della sua amica.
"Spararlo?"
Caitlin lo guardò confusa: cosa diavolo era successo mentre era stata via?
"Wells lo ha usato per tenderci una trappola... Cait, ascolta. Mi dispiace. Mi dispiace tanto. Capisco che tu non voglia vedermi, è tutta colpa..."
Apprendere della sua morte l'aiutò notevolmente.
"No! No, Bar, la colpa è solo mia... Avrei dovuto capire..."
Si rese conto di ciò che aveva indirettamente ammesso troppo tardi; per quello che lui sapeva, poteva anche essersi approfittato di lei senza che fosse consenziente... invece, ora gli aveva chiaramente detto che se fosse stato lui, non lo avrebbe rimpianto.
Gli aveva confessato che l'unico motivo per cui desiderava non fosse mai accaduto era il fatto che non fosse lui, gli aveva fatto intendere che voleva che fosse lui e basta.
Barry la guardò sorpreso e confuso: non se n'era accorto; non si era reso conto che Caitlin provava qualcosa per lui e questo lo rendeva il peggior amico del mondo.
"Caitlin... tu..."
"Sì" confermò rassegnata, ormai non avrebbe più avuto senso negare.
"Si. E lo so, dannazione, so che non c'è alcuna possibilità, nè tanto meno un futuro per me con te, non in quel senso. Ma almeno una volta, a questo punto, lo devo fare" asserì dopo, posando la mano dietro il suo collo e spingendo il suo viso contro il suo, baciandolo.
Quello  che aveva immaginato di provare se avesse baciato il vero Barry, non era nulla in confronto alla realtà e ciò le mandò in tilt il cervello.
"Torna con me a Central City, Caitlin" disse solo lui, con tono supplichevole, una volta che le loro labbra si furono separate.

Continuava a stringerla tra le braccia, ignaro del fatto che, nel frattempo, il cognome dell'autrice dell'articolo del futuro che Gideon aveva mostrato loro, era appena cambiato in West-Thawne.







 
Angolo Dell'Autrice
Okay, so di aver pubblicato da poco uno scempio di OS, ma
sono tornata, di nuovo, con un altro scempio di storia.
E questa volta ha addirittura tre capitoli.
Non ci posso fare nulla, amo troppo gli SnowBarry.
Volevo ringraziare le ragazze che hanno recensito le altre due storie che ho scritto e 
tutti coloro che hanno letto, nella speranza che i miei lavori siano piaciuti a qualcuno.
Mi auguro che questa mini-long venga apprezzata, se vi va lasciatemi una recensione,
mi renderebbe davvero felice.
A presto spero,

Bell :)

PS. I successivi due capitoli non so quando potrò pubblicarli perchè anche questa fanfiction l'ho scritta tempo fa,
quindi devo rivederli un po'. Spero che valga la pena attendere un pochino.

  
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