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Autore: alevssja    10/05/2015    0 recensioni
Nel lontano medioevo gli omosessuali erano destinati alla pena di morte.
Ma se fosse il Re l'omosessuale? E se l'unico a saperlo fosse un ragazzo dagli occhi verdi?
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Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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1497-Londra


-Mio signore, un gruppo di guerrieri della zona nord del Paese hanno appena superato il confine. Massimo dieci giorni e saranno qui-esclama Dahar, fidato aiutante del Re.
-Bisogna organizzarsi al più presto, allora. I confini della città sono lontani; prima partiamo meglio è. Chiama tutti i guerrieri, radunatevi. Questa sera si parte-
-Si, Signore-
Louis era rispettato nei territori conquistati, ma aveva ottenuto rispetto anche da territori nemici. Si faceva valere. Era un guerriero abile, non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno e questa cosa lo aveva fatto avere la stima dei suoi cittadini. Tutti erano fieri di lui e di come governava la città di Londra e i territori conquistati.

-Signore, non abbiamo abbastanza cavalieri, dato che molti sono partiti ieri notte per raggiungere l'Irlanda, come da lei ordinato, per gli attacchi nemici alle piccole cittadine. Proporrei di chiedere l'aiuto della città a Sud-
-Certamente. Spiega la situazione e cerca di far giungere qui più guerrieri possibile al più presto-



-Signore, sono arrivati i guerrieri dalla città a Sud. Partiamo quando decide-
-Prima voglio vedere questi guerrieri. Poi partiremo.-
-Certo, Signore. La attendono giù-

Appena sceso, Louis comincia ad osservare i cavalieri. Li ispezionò uno ad uno.
Finché non arrivo avanti ad un ragazzo; poteva avere non più di 25 anni. Aveva occhi verdi affascinanti; Louis credette di essersi perdutamente innamorato di quegli occhi da cui non destava più la vista.
-Lei come si chiama?-chiese al ragazzo.
-Mio signore, sono Harry Styles. Al suo servizio-rispose l'altro, che osservava minuziosamente la bassa figura del sovrano. Improvvisò un inchino, riuscendo a non arrossire per l'imbarazzo provocatogli dallo sguardo prepotente del Re verso di lui.
Louis era come stregato da quel corpo e da quegli occhi. Riusciva a leggerci determinazione, ma anche una punta di imbarazzo. Gli piaceva l'effetto che poteva avere il suo sguardo di ghiaccio sulle persone. E gli piaceva osservare Harry Styles, di questo ne era certo.


Partirono subito dopo l'incontro con i cavalieri, come previsto. Faceva freddo, era ormai inverno inoltrato da quelle parti, anche se non faceva mai eccessivamente caldo a Londra. Era un posto freddo, certo, ma non dispiaceva viverci. Era una zona piuttosto interessante, con molti boschi e molti paesaggi naturali, e a Louis non dispiaceva affatto incantarsi la mattina, ad osservare l'alba; o la sera al tramonto, che colorava il cielo di sfumature che andavano dal rosso al giallo. Erano queste piccole cose che rallegravano l'umore di Louis.


Era notte fonda, ed il Re era fuori, accanto al suo cavallo, mentre scrutava l'orizzonte. Nel cielo potevano osservarsi le stelle e Louis penso non ci fosse cosa più interessante; era avvolto dal silenzio e dalla calma in quel momento, e stava quasi per prendere sonno. Fino a quando sentì un rumore dietro di lui, e si mise subito in allerta; si rilassò quando incontrò due occhi versi a lui familiari. Louis pensò di essersi davvero innamorato di quegli occhi, superavano anche la bellezza delle stelle in cielo.
-Scusi Signore, non sapevo fosse qui. Non volevo interromperla-Harry, rosso in viso, interruppe i pensieri di Louis.
-Non preoccuparti. Vieni, siediti accanto a me-esclamò quest'ultimo, che non voleva affatto distogliere lo sguardo dagli occhi del riccio. Era come incantato.
-Allora, mh, Harry giusto?-il riccio annuì.-Bene, Harry. Parlami un po di te. Ormai credo sia tardi per dormire-constatò Louis, vedendo che le prime luci dell'alba si cominciavano ad intravedere, lasciando così che le stelle in cielo scomparissero.
"Cosa me ne faccio delle stelle, se negli occhi del ragazzo affianco a me vedo l'universo?"pensò Louis, che si imbarazzò per i suoi pensieri rivolti al ragazzo accanto a lui, che lo scrutava attentamente. Louis si chiese come potesse un solo ragazzo racchiudere tanta bellezza.
Harry, sempre imbarazzato, rispose alla domanda del Re.-Mi chiamo Harry Styles, sono originario di Londra ma vivo a Sud da circa dieci anni con la mia famiglia. Conduco una vita piuttosto tranquilla, per essere un guerriero-Louis continuò a scrutarlo-Tocca a lei parlare, sempre che non sia scortese da parte mia-finì il riccio, facendo spuntare due fossette che fecero intenerire Louis-Certo, non è scortese per nulla. Abito a Londra da sempre, e conduco una vita monotona da quando sono salito al trono-rispose.
Harry si perse ad osservare il volto corrucciato del ragazzo accanto a lui. Louis lo affascinava, Harry non poté fare a meno di ammetterlo. Quegli occhi azzurri erano, per lui, la cosa più bella mai vista prima di allora.
Perso nei suoi pensieri, non si accorse degli occhi del ragazzo accanto a lui che brillavano per la meravigliosa vista che si presentava avanti a loro; stava sorgendo il sole, e per quanto Harry sia riuscito a capire, vedere l'alba rendeva Louis felice. Pensò fosse una cosa davvero bella, ma non si capacitò dei suoi pensieri. Conosceva Louis da solo un giorno e già era affascinato da ogni cosa lui facesse, dallo spostarsi i capelli allo starnutire; trovava Louis davvero tenero, ed arrossì per i pensieri che vagavano per la sua testa in quel momento.
Louis si girò a guardarlo, non accennando a far sparire quel sorriso che aleggiava sul suo volto. Harry capì che Louis non era freddo come voleva far vedere a tutti; era un ragazzo che amava le cose semplici, gentile ed umile. Il Re che tutti vorrebbero. Harry si sentì fiero del ragazzo al suo fianco.
-Ehm, Harry. È l'alba inoltrata. Cosa ne dici di svegliare gli altri? Tra poco credo partiremo-disse il Re, interrompendo i pensieri del ragazzo accanto a lui.
-Certo, va bene. Vado a svegliare gli altri. A dopo, sire-replicò il riccio.
-Non chiamarmi sire, per favore. Mi fa sentire vecchio, chiamami semplicemente Louis. Infondo abbiamo la stessa età, ed il fatto che io sia Re non cambia assolutamente nulla-disse Louis, facendosi spuntare un sorriso sul volto. Gli piaceva l'ingenuità del ragazzo. Gli piacevano le sue fossette. Gli piaceva il modo in cui arrossiva ogni qualvolta lui lo guardasse. Louis ammise a se stesso che Harry lo affascinava, in tutto e per tutto. E si rese conto che tra loro due stava nascendo qualcosa, fatto di sguardi fugaci e di sorrisi. Louis al pensiero di ciò sorrise e non poté fare a meno si osservare il riccio, intento a svegliare gli altri suoi compagni.
  
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