Inazuma Eleven, 'Il testamento di Kariya Masaki' di

Il testamento di Kariya Masaki

Mi dirigo veloce verso il lungo corridoio del Sun Graden, quello che porta agli uffici di chi vi lavora e, senza pensarci due volte, sgattaiolo in tutta fretta nella prima stanza che mi capita a tiro.
Mi sento stranamente agitato. Appoggio una mano sul mio petto dove posso sentirvi il mio cuore martellare forte e senza sosta.
Dove si saranno cacciati? Devo fare di tutto per non farmi trovare, questo è poco ma sicuro.
Che questi siano gli ultimi minuti della vita del povero Kariya Masaki? Probabile.
Sento dei passi, vengono dal corridoio principale. Si fermano davanti alla porta della mia stanza, ma nessuno entra e i passi vanno oltre la porta del mio nascondiglio. Tiro un sospiro di sollievo.
I miei occhi felini si muovono frenetici nella stanza per analizzarne meglio il contenuto.
Quattro pareti bianche, una scrivania in legno chiaro posizionata contro una di queste quattro, sopra vi ci posso scorgere molti fogli e svariati portapenne. Una piccola sedia da studio è accostata alla scrivania e sulla parete di sinistra vi è un'enorme libreria ricolma di libri di ogni genere dalle copertine colorate.
Un forte odore di pittura mi arriva fino alle narici, segno che la stanza è stata appena ridipinta.

Il mio sguardo si sposta sull'orologio a parete: le quattro del pomeriggio.
E' circa un'ora che i miei aggressori mi danno la caccia, ormai sono stanco.
Ma Kariya Masaki è troppo giovane per morire!

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Improvvisamente mi vengono in mente tutte le persone che ho conosciuto in questa mia breve vita. Prima di tutto Hitomiko che si è occupata di me sempre e mi ha voluto bene come solo una madre sa fare e che io ho fatto disperare solo come Kariya Masaki sa fare.
Poi? Ah, sì... non devo dimenticare quei quattro drogati che mi hanno cacciato in tutti i guai possibili ed immaginabili.
Di chi parlo? Ma ovviamente di Nagumo, Suzuno, Ryuuiji e Hiroto.

Partiamo dalla mammina apprensiva del gruppo alias Midorkawa Ryuuiji.
Lui e Hiroto hanno in mente di adottarmi, ma dubito che lo possano fare dopo che quell'essere spregevole e malvagio mi abbia trovato... Lui dice che devo diventare un bravo bambino, ma col cavolo!
Con me il povero melone ambulante ha perso ogni speranza, non riuscirà mai a trasformarmi in un bambino per bene, MAI!

Poi c'è il papino responsabile ed intelletuale, nientemeno che Kiyama Hiroto.
Il rosso continua ad ossessionarmi con in calcio e io non ne posso proprio più! Non lo capisce che il calcio è malvagio?!
Certo che Hiroto un po' fuori di testa lo è...
Sembra in grado di fare tutto, o così sembra, pechè se c'è una cosa che Kiyama Hiroto non sa fare è cucinare. Una volta fu in grado di confondere sale e zucchero, un'altra ancora riuscì a far esplodere il nuovo microonde all'avanguardia appena comprato da Hitomiko e una volta cercò anche di uccidere Nagumo usando la salsa piccante al posto del ketchup, solo perchè era finito.
Così siamo stati tutti concordi nel proibire ad Hiroto di avvicinarsi a qualunque fornello e forma di oggetto da cucina, è un pericolo per tutta l'umanità!

In fine ci sono il ghiacciolo e il tulipano ambulanti, niente meno che Nagumo Haruya e Suzuno Fuusuke, due incredibili ragazzi che allo stesso tempo sono un pericolo pubblico.
Posso dire con certezza che Nagimo sia la persona più sfottente e meschina del mondo e io credo di aver preso proprio da lui.
Forse è per questo che il tulipano non si è ancora trovato una fidanzata...
Suzuno è l'ombra di Nagumo e, nonostante siano diversi in tutto e per tutto, stanno sempre insieme.
Il ghiacciolino è l'incubo di tutti i nasi del Sun Garden.
Si da il caso che sia dotato di due armi letali aromatizzate al gorgonzola, ovvero i suoi piedi.
E lui ha anche la faccia tosta di dire che sono profumati!
Quel sadico di Nagumo, quando mi chiamano per la colazione, mi fa svegliare con il tanfo di quei due "cosi" se decido di stare a letto più del dovuto.

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Con un agile scatto afferro furtivo un foglio bianco posato sulla scrivania e una biro blu presa dal portapenne poco distante dalla matassa di fogli bianchi poggiati sulla scrivania.
Mi accovaccio in un angolino della stanza e, una volta impugnata la biro nella mano sinistra inizio a scrivere in alto, nel mezzo « Il testamento di Kariya Masaki ». Inizio a scrivere il mio testamento, dovrò pur lasciare le mie cose a qualcuno, no?
Sto per posare la biro sul foglio quando dei passi rimbombano nel corridoio e, improvvisamente, la porta si spalanca.
Cavolo! Ormai è troppo tardi!
Un paio di occhi si posa su di me, sono verdi e dal taglio felino. Un brivido mi percorre la schiena.
Spero solo che l'oscurità mi renda invisibile. La luce viene accesa costringendomi a chiudere gli occhi.
« Ecco dove ti eri cacciato! » dice una voce mellifua che non riesco a conoscere.
Spalanco gli occhi ancora chiusi fino a poco fa e quando li riapro lo vedo, è lui!

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Sull'uscio della porta vi sono Nagumo, Hiroto, Suzuno e Midorkawa che mi guardano con sgaurdi malefici. E lui sorride insieme a loro, stretto tra le mani di Hiroto.
Hiroto alza l'oggetto bianco dagli esagoni neri e sorridendo mi dice «Coraggio, Masaki, giochiamo a calcio! »

Angolino dei biscotti turchesi

Ma soolve popolo di EFP!

Ed ecco che Chiaracchan ritorna con una nuova shot nonsense che le balenava per la testa da qualche tempo C:
Chedo umilmOnte scuFa ma non ho resistito e l'ho dovuta pubblicare oggi! uwu"
Bhe, niente, spero che la storia vi sia piaciuta, fatemi sapere cosa ne pensate con una piccola recenZione qui sotto! :3
Se non erro scriverò anche una HiroMidoMasa per la festa della mamma, a breve.
Ora devo dileguarmi, alla prossima!
Chiaracchan ~