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Autore: merty_chan11    10/05/2015    8 recensioni
Magnus avrebbe tanto voluto insegnare ad Alec come utilizzare un social network, ma qualcosa va storto quando, dopo aver postato una loro foto su Instagram, qualcuno commenta in modo indecente a proposito del Nephilim...
[...]
“A proposito di quei…social net…”
“Social network tesoro” completò Magnus baciandolo sulla fronte.
“Si ecco…umh, quelli” continuò il Nephilim arrossendo “Ecco vedi…prima è arrivata una notifica di In..staqualcosa”
“Instagram fiorellino. Instagram” lo stregone ridacchiò.
Alec divenne ancora più rosso, come se stesse facendo fatica a togliere fuori quelle parole.
“R-ricordi la nostra foto che avevi caricato?”
“Quale? Quella dove avevi una maglietta incredibilmente sexy?”
“M-magnus, per l’Angelo! L’hanno commentata”
“Beh, non capisco cosa ci sia di male in un commento” esordì lo stregone con ampi gesti, senza perdere il sorriso che aveva sulle labbra “Cosa avranno mai scritto di così terribilmente imbarazzante per il mio Alexander? Sempre che non sia qualcosa che potrebbe costare cara la vita della persona a cui appartiene il profilo, perché in questo caso…”
“Hanno detto che sono sexy” sputò Alec, senza più nessun freno a trattenerlo “E che vorrebbero darmi “una botta e via.” Che vuol dire?”
[...]
Buona lettura!
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Alec Lightwood, Altri, Magnus Bane
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La tecnologia non ha sempre i suoi vantaggi

 



Se c’era una cosa che Magnus odiava più di New York era l’intenso traffico cittadino. Era praticamente impossibile prendere un taxi il venerdì pomeriggio, e lui si era maledetto per aver avuto quella idea non proprio brillante e degna del suo titolo. Aveva avuto l’intenzione di scrivere ad Alexander un messaggio con il suo nuovo iPhone 6 da 128 gigabyte (si, ci teneva particolarmente a rinfacciarlo a tutti, specialmente a Jace, che sosteneva che la Samsung era meglio della Apple) ma si era ricordato in un secondo momento che il suo bellissimo cellulare era rimasto nelle mani del suo altrettanto bellissimo fidanzato.
“Ti prego Magnus” gli aveva chiesto Alec con quel viso dolce e irresistibile che Simon aveva definito “la faccia da cucciolo”
“Lasciami il tuo telefono. Devo giocare ad “aa”
“Alexander” aveva ribadito lui dopo un piccolo bacio “Se continui a usare quel gioco diventerai scemo. Almeno scaricati cose come Fruit Ninja o Subway Surf…”
Il Nephilim aveva aggrottato la fronte 
“Una frutta ninja? E poi non è proprio possibile fare surf nella metro…”
Alla fine, tra una risata e qualche bacio di troppo, Magnus gli aveva lasciato il cellulare, pregando gli Angeli e tutte le divinità conosciute che il suo ragazzo non lanciasse il telefono fuori dalla finestra dopo la prima partita. E si, le applicazioni mondane ampliavano il vocabolario delle bestemmie e delle parolacce in una maniera stupefacente!
Aveva promesso ad Alec che una volta tornato a casa gli avrebbe insegnato come usare un vero cellulare con tutte le applicazioni e i vari social network. Al solo sentire i nomi, al Nephilim era venuto il mal di testa.
Finalmente era riuscito ad arrivare alla sua abitazione. Salì le scale il più velocemente possibile, ritrovandosi poi nell’atrio del suo loft in pochissimi secondi.
Non appena era entrato aveva tirato un sospiro di sollievo. Alexander era sdraiato nel divano a pancia in su, il Presidente Miao acciambellato sul suo petto, e il suo telefono saldo nelle candide mani dello Shadowhunter.
Alec era subito corso a salutarlo, con grande disappunto del Presidente, che era sgattaiolato chissà dove.
“Vedo che il mio telefono è ancora salvo” constatò lo stregone con un sorrisetto.
Alec rise e glielo mostrò
“Oh si. Ho giocato per tre ore di fila. Sono arrivato al livello 400” sembrava incredibilmente soddisfatto di quel risultato, e Magnus non poté fare altro che abbracciarlo e portarlo di peso sul divano.
Rimasero per un po’ a farsi le coccole, poi Alec si ricordò di un qualcosa e parlò.
“A proposito di quei…social net…”
“Social network tesoro” completò Magnus baciandolo sulla fronte.
“Si ecco…umh, quelli” continuò il Nephilim arrossendo “Ecco vedi…prima è arrivata una notifica di In..staqualcosa”
“Instagram fiorellino. Instagram” lo stregone ridacchiò.
Alec divenne ancora più rosso, come se stesse facendo fatica a togliere fuori quelle parole.
“R-ricordi la nostra foto che avevi caricato?”
“Quale? Quella dove avevi una maglietta incredibilmente sexy?”
“M-magnus, per l’Angelo! L’hanno commentata”
“Beh, non capisco cosa ci sia di male in un commento” esordì lo stregone con ampi gesti, senza perdere il sorriso che aveva sulle labbra “Cosa avranno mai scritto di così terribilmente imbarazzante per il mio Alexander? Sempre che non sia qualcosa che potrebbe costare cara la vita della persona a cui appartiene il profilo, perché in questo caso…”
“Hanno detto che sono sexy” sputò Alec, senza più nessun freno a trattenerlo “E che vorrebbero darmi “una botta e via.” Che vuol dire?”
Magnus sgranò gli occhi, ormai rimasto a corto di parole. Il Nephilim non ci mise molto a fare due più due.
“Oh…” realizzò dopo qualche secondo, rosso come un peperone “E-ecco cosa vuol dire…”
Lo stregone si alzò dal divano, e per i seguenti cinque minuti la casa fu invasa da luci blu e imprecazioni che avrebbero fatto accapponare la pelle perfino a Lilith in persona.
Magnus poi si bloccò in mezzo al salotto, passandosi una mano dai capelli. Chiuse gli occhi, pensando alle infinite torture che poteva applicare allo stupido mondano che aveva osato mettere gli occhi addosso al suo Alexander. Un conto era dire che il suo meraviglioso ragazzo era sexy, anche perché lui era estremamente convinto che la bellezza del Nephilim dovesse essere ammirata da tutti, ma pretendere perfino una serata a luci rosse con lui…no e poi no! Solo lui poteva permettersi quel genere di cose con Alec, e nessuno doveva intromettersi.
“Alexander” disse grave “Dopo tutto questo distruggere e imprecare sono giunto a una conclusione degna di questo ventunesimo secolo.”
Alec lo guardò curioso “E cioè?” chiese.
Magnus portò le braccia al petto
“Troverò quel mondano e gli staccherò il collo come si fa con le anatre” rispose con un sorrisetto inquietate dipinto sul volto.
Il Nephilim deglutì a fatica, poi si alzò e andò vicino allo stregone.
“M-magnus, credo che tu ti sia confuso con il dodicesimo secolo…possiamo trovare altri metodi…magari meno violenti…”
“Alexander, tu sei sempre un genio! Fortunatamente avevo già pensato a questo, e i tuoi amici dovrebbero arrivare a breve.”
“Cosa?” lo Shadowhunter era diventato bianco come un lenzuolo, ma non fece in tempo ad aggiungere altro che il campanello suonò. Qualche secondo dopo, Jace, seguito da Clary, Simon e Izzy.
“Allora” esordì sua sorella con allegria “Qual è il problema di oggi?”
Jace si sedette senza troppi complimenti, conquistandosi un’occhiataccia di Magnus. 
“Spero, Bane, che il motivo per cui tu ci abbia convocato non sia la stupidata del secolo. Anche perché non credo tu possa superare quella che ha fatto Simon stamattina…”
“A mia difesa posso dire che le Nozze Rosse del Trono di Spade mi hanno sconvolto” rispose Lewis alzando le mani in segno di resa “Quindi non puoi biasimarmi se stavo per cadere dentro un tombino cantando “The Rains of Castamere.” In fondo, sarebbe stato solo per una piccola distrazione.”
“Certo, e poi sarebbe toccato a noi tirarti fuori dalle bellissime fogne di New York, infestate di anatre assassine e topi giganti…”
“Jace” a parlare era stata Clary, che aveva alzato gli occhi al cielo “Non esistono le anatre assassine nelle fogne di New York.”
“Le hai mai viste, donna?” chiese il biondo sporgendosi in avanti. Magnus gli diede un calcio nella pancia.
“Ora” iniziò, esasperato “Mi piacerebbe che mi stesse tutti a sentire.”
“Sentiamo l’idiozia…” sussurrò Jace massaggiandosi il ventre. Lo stregone lo ignorò.
“L’altro giorno ho postato una foto su Instagram e…”
“Frena frena” Jace fece con le mani il segno di fermarsi “Che diavolo è Instagram?”
“Un social network” rispose raggiante Clary “Io ho un profilo. E seguo anche Magnus.”
“Ah Instagram” Simon si sedette sulla poltrona “Il social network pieno di foto con tette in primo piano e panoramiche del lato B fantastiche.” 
Isabelle lo fulminò con lo sguardo, ma Simon non ci fece caso.
“Aspetta” disse dopo un po’  “Magnus ha un profilo? E perché nessuno me lo ha mai detto?”
“Perché non ho intenzione di seguire dei mondani nerd come te.”
“Anche Clary può essere classificata come nerd.”
“Ma Clary è Clary” concluse Magnus raggiante.
“Hey, ci stai provando con la mia ragazza?”
“SMETTETELA! Per l’Angelo, che ho fatto per meritarmi questo?” Alec aveva finalmente parlato da quando i suoi amici arrivati. Si abbandonò poi sul divano, prendendosi la testa tra le mani.
Magnus si ricompose subito, continuando a esporre il problema.
Non appena finì il racconto, lo fissarono tutti con un misto di orrore e sconcerto. Tutti tranne jace, che sembrava piuttosto divertito.
“Insomma Magnus, non vogliono fare niente. Solo una botta e via” e rise.
Lo stregone tentò in tutti i modi di non strangolarlo subito. Si portò una mano in faccia.
“Non è…niente!? Ti piacerebbe se dicessero una simile stoltezza su Clary?”
La ragazza divenne dello stesso colore dei suoi capelli, e vedendola piuttosto sconvolta, Magnus aggiunse “Scusami biscottino, ti assicuro che tu non c’entri assolutamente nulla con l’odio che provo per il tuo insolente ragazzo.”
Jace non riusciva più a controbattere, cosa piuttosto strana. Fortunatamente, Isabelle ebbe un colpo di genio.
“Io propongo di contattare il proprietario di quel profilo. Dovrebbe avere un numero di telefono, no? In genere se il profilo è un falso, lo si mette per destare meno sospetti.”
Alec sembrava più sconvolto di Clary
“E tu come le sai tutte queste cose?” chiese.
Izzy sorrise 
“Le ragazze sono molto intelligenti. Mistero, caro Alec.”
“Veramente, ti ho insegnato io tutto questo…” disse Simon. 
Ora che Magnus lo guardava meglio, sembrava essere un po’ più pallido.
“Stai bene mondano? Sai, non vorrei ritrovarti disteso sul mio pavimento a perdere bava dalla bocca…”
“B-benissimo!” squittì, lanciando poi un’occhiata a Jace.
Lo stregone pensò fosse solo un caso, poi si rivolse a Isabelle.
“Cara cognata, sei semplicemente piena di risorse, e unica, aggiungerei. E ora suvvia, datemi il numero di questo stolto mondano”
Magnus vide con la coda dell’occhio Simon che scambiava qualche parola con Jace, ma non ci badò più di tanto. Qualche secondo dopo, infatti, Jace era tornato con la sua solita aria spavalda.
Compose velocemente il numero di telefono, per poi farlo squillare pazientemente. Nel loft si diffuse una suoneria ben nota, e Magnus si girò di scatto verso Jace, colmo di rabbia.
Il biondo posò il suo sguardo su tutti, per poi fare una sonora imprecazione.
“Merda. Ho dimenticato di togliere la suoneria.”
“Sei uno stupido!” urlò Simon “Stava andando tutto a meraviglia! Per colpa tua non vedrò mai Magnus in tenuta da Sherlock Holmes che cerca di trovare il molestatore di Alec!”
“Colpa mia?!” Jace lo guardò come se fosse pazzo “Sei tu che hai insegnato a Isabelle tutte quelle cose sui social network. Se non le avessi parlato del numero di telefo…”
“Voi due” Magnus aveva un ghigno feroce dipinto sul volto “Siete pregati di fare le scale il più velocemente possibile, prima che io finisca di contare fino a dieci” concluse con calma glaciale.
I due ragazzi si guardarono.
Alec si alzò in piedi e mise una mano sulla spalla del suo ragazzo
“M-magnus non c’è bisogno di ucciderli…davvero…”
Lo stregone si girò per baciarlo.
“È giusto che questi piccoli infedeli stiano dalla parte giusta della frontiera. Non possono mica cambiare sponda quando gli pare e piace.”
Simon e Jace si scambiarono un’altra occhiata.
“Se vuoi vivere, corri Lewis, corri!”
Si alzarono dal divano, uscendo dal loft con grande velocità, seguiti da un Magnus Bane che nel frattempo aveva iniziato a lanciare scintille per tutta la sala.
Alec, Clary e Isabelle li videro allontanarsi per le strade di New York, correndo come forsennati.
Il Lightwood poi si sedette sul divano, nascondendo il viso tra le mani
“Ah i ragazzi” esordì “Ma perché devono essere così vendicativi? La prossima volta cancello tutte le notifiche.”
“Sempre ammesso che tu lo sappia fare, fratello” disse Isabelle ridacchiando.
Alec la fulminò con uno sguardo, poi tornò a osservare fuori dalla finestra, sperando che Magnus non uccidesse davvero Jace e Simon nella maniera di come si uccide un’anatra.












N.d.A.
Salve a tutti! Se siete arrivati fin qui significa che siete sopravvissuti a questo sclero pomeridiano (?) Sinceramente non so per quale motivo abbia scritto questa cosa, diciamo che l'ispirazione mi è venuta giocando ad "aa"...questo gioco sarà la mia rovina, me lo sento. So che non c'entra molto, ma avete visto i nuovi attori della serie tv?*^* A me piace tantissimo Clary, trovo sia perfetta*^*
Beh, grazie a tutti quelli che hanno dato uno sguardo alla fic! Spero vi sia piaciuta!
Alla prossima
Merty
  
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