10/05/2015
3 recensioni A
Hendy, che è un'idiota e mi costringere a scrivere ste cose,
ma le voglio comunque bene.
Come with me.
Il fatidico giorno era arrivato.
Dopo essere stati insieme dal liceo, dopo aver avuto un figlio insieme, Heather e Taylor avevano deciso di sposarsi.
I loro amici erano stati tutti molto felici, si erano congratulati più volte e avevano anche organizzato una cena in loro onore.
Solo una persona sembrava essersi rabbuiata da quando la notizia aveva iniziato a girare.
Naya Rivera, la stessa Naya Rivera sposata e che molti vociferavano avesse intenzione di avere un bambino, era andata completamente in paranoia.
Hemo stava con Taylor, avevano un figlio, sapeva che quel giorno sarebbe arrivato prima o poi.
E sapeva anche che non aveva nessun diritto di lamentarsi o di dire una qualsiasi cosa, visto che lei per prima era sposata.
E visto che era in parte anche colpa sua se le cose erano andate a finire così.
Nonostante in teoria lo avessero deciso insieme, in pratica era stata lei ad affermare che non ci sarebbe mai potuto essere niente di più tra loro, niente di più di baci e coccole scambiate di nascosto in camerino o tra una scena e l'altra.
E così si erano entrambe rifatte una vita.
No, non poteva assolutamente lamentarsi.
Eppure quella notizia era stata come una secchiata di acqua gelata sul collo.
E così aveva passato una settimana intera a farsi immensi viaggi mentali, a negare e negare ancora quel che provava, un attimo prima a cercare di calmarsi e a darsi della stupida e un attimo dopo a scolarsi alcolici e a urlare con tutto il fiato che aveva in gola.
E alla fine, giunto il gran giorno, dopo aver passato più di una notte insonne, prese una decisione.
Forse l'avrebbero presa per pazza, probabilmente avrebbe molto incasinato tutto, ma non le importava. Aveva deciso che per una volta non avrebbe posto un freno a quello che provava e a quello che desiderava fare. Non avrebbe innalzato nessun muro questa volta.
La cerimonia si stava svolgendo.
Heather, splendida nel suo vestito bianco, ammaliava e metteva in secondo piano ogni persona.
Aveva lasciato il suo bambino con i nonni, aveva raggiunto Taylor all'altare.
Aveva sorriso, sorriso, sorriso ancora.
Da fuori si poteva benissimo dire che fosse la persona più felice del mondo.
Ma, nonostante fosse davvero felice, le mancava qualcosa.
O meglio, qualcuno.
La sua assenza non era passata inosservata alla bionda, che appena entrata aveva scorso la chiesa alla ricerca di pelle ambrata e occhi neri come la pece.
E non li aveva trovati.
Cos'era quel fastidio allo stomaco?
Delusione?
Decise di ignorarlo, concentrandosi sulle parole del sacerdote.
"Se c'è qualcuno contrario a questo matrimonio, parli ora o taccia per sempre "
Quella frase, pronunciata durante i matrimoni, era diventata quasi una banalità. Insomma dai, era ovvio che nessuno avrebbe interrotto un matrimonio così!
Questo era sempre stato il pensiero di Heather.
E dopo quella giornata, dovette ricredersi.
Appena il sacerdote pronunciò quelle parole, le porte della chiesa si spalancarono di colpo.
Tutti gli occhi si volsero verso quella parte, compresi quelli della bionda che appena vide chi era entrato, per poco non si strozzò con la sua stessa saliva.
All'ingresso della sala stava Naya Rivera, il corpo stretto in un tubino rosso senza maniche, le labbra scarlatte e i capelli lasciati cadere in boccoli disordinati sulla schiena.
I loro occhi si incollarono all'istante, mentre la mora, con passo lento e sensuale, si avviava verso l'altare, incurante degli sguardi sconvolti dell'intera sala.
Arrivò davanti ai due.
"Si può sapere che stai-" le parole di Taylor vennero interrotte dalla diretta interessata, che lo spinse via con un "Levati di mezzo."
E così si ritrovò davanti ad una Heather che la fissava con gli occhi sgranati.
Non sapeva davvero cosa aspettarsi dalla mora, aveva quasi paura di quello che avrebbe potuto fare.
Penso a qualcosa da dire, qualsiasi cosa. Poteva..salutarla o..arrabbiarsi? No, escluso. Ma avrebbe dovuto fare qualcosa invece di rimanere a fissarla con quello sguardo da pulcino indifeso.
In quei secondi di riflessione stava davvero per avere un esaurimento nervoso, ma Naya la tolse da ogni impiccio di dover fare qualcosa, -beh, in realtà le cancellò proprio ogni pensiero dalla testa-, quando la afferrò per un braccio e la tiro verso di sé, per poi baciarla.
Le loro labbra si toccarono e improvvisamente ogni cosa intorno a loro si annullò.
Non si accorsero di Taylor che protestava indignato, né dei versi di stupore e, in alcuni casi, di disprezzo che animarono la sala, né del sacerdote che cercava di richiamarle.
L'unica cosa che importava alle due in quel momento erano le loro labbra, morbide, deliziose, che si assaggiavano e premevano le une sulle altre, desiderose di prolungare più a lungo possibile quel momento.
Quando si staccarono, nella sala calò il silenzio.
Le due ragazze si guardarono per un attimo, le fronti unite, poi Naya si staccò lentamente con un sorriso e, rivolgendosi al prete, affermò convinta: "Io sono contraria."
Il sacerdote balbettò qualche lieve e inconsistente protesta, mentre Taylor era rimasto a bocca aperta, letteralmente.
Naya porse la mano a Heather.
"Vieni via con me."
Quelle parole, mormorate dalla mora, suonarono come una promessa di libertà e di vita.
La bionda esitò per qualche secondo, fissando quella mano.
"Stiamo per fare una cazzata, vero?" chiese Heather, un lieve sorriso colpevole ad increspare le sue labbra.
"La più immensa cazzata di tutti i tempi!" rispose la mora, alzando le sopracciglia e sgranando gli occhi per enfatizzare il concetto.
La sua espressione fece ridere la bionda, che finalmente afferró la sua mano.
Poi si volse verso Taylor, rimasto impotente ad osservare la scena.
"Scusa Tay, ti voglio un sacco di bene, ma non posso proprio sposarti, vedi... lei è Naya Rivera!"
Disse il tutto con dolcezza, esitando leggermente prima di dare quella strana spiegazione che fece ghignare la mora accanto a lei.
Aveva capito. Naya l'aveva sempre capita e anche questa volta era così.
E così le due ragazze si incamminarono lungo la navata centrale della chiesa, mano nella mano.
Avevano un'altra occasione e questa volta non l'avrebbero sprecata.
"Lea?"
La voce di Dianna giunse chiara alle orecchie della più bassa, intenta a preparare il letto per andare a dormire.
Quando la bionda la raggiunse le schioccò un bacio sulle labbra, prima di risponderle con un sorriso.
"Dimmi Dì."
La bionda sembrava pensierosa.
"Sono felicissima di tutto quello che è successo oggi, davvero. Ma mi chiedevo..come diavolo ha fatto l'ispanica a sapere il momento preciso per fare la sua entrata dannatamente teatrale?!"
La castana rise di gusto nel vedere la faccia confusa della sua ragazza.
La spinse a sedersi sul letto e le posò un altro bacio sulle labbra.
"Naya ha i suoi mille segreti Dì, non pensarci troppo. Vado a prepararmi."
Detto quello dolcemente, si diresse verso il bagno, lasciando Dianna ancora confusa seduta sul loro letto.
Una volta chiusa la porta, si lasciò sfuggire un sorrisetto e, prima di entrare in doccia, cancellò un unico messaggio dal suo cellulare.
Un messaggio che era stato mandato a Naya quella mattina e che recitava: "La frase è stata pronunciata, spacca tutto diavolessa!"
-Pixer's Corner-
Salve stelle del cielo, la terra vi saluta! (Contenta, Hendy?)
Dunque..come è nata questa cosa?
E' nata per colpa della pluricitata idiota Hendy che se n'è uscita fuori con un "Heather si sposa la settimana prossima!"
E da lì sono partiti i film mentali su Naya che interrompe il matrimonio.
-E fu così che Hendy costrinse Pix a scrivere sta cosa.-
E niente, spero che piaccia e...oh al diavolo. E' così che andrà realmente. That's all!
Un beso,
Pix.