Ciao! Se sei entrato/a già ti ringrazio, spero leggerai la storia ed eventualmente mi farai sapere com’è. Sono da poco diventata autrice e questa è solo la mia seconda storia, quindi avere un parere negativo o positivo per me sarebbe davvero utile quindi se avrai la forza di arrivare in fondo spero mi farai sapere che ne pensi!
Come sempre, sigh, i personaggi non mi appartengono, la storia è di mia invenzione e niente...
Buona lettura ^-^
 
The Dawn
 
Sento il sonno farsi sempre più leggero, le braccia di Morfeo che si fanno sempre meno resistenti.. con caparbietà cerco di trattenerlo più che posso, ma è inutile, sbadiglio pigramente e mi decido con qualche rimostranza ad aprire lentamente gli occhi.-Ah!!- subito riparo i miei occhi chiari dal riverbero della finestra ed emetto un lamento per quella luce che ha raggiunto a tradimento le mie iridi.
Piano piano sposto il braccio e con diffidenza mi azzardo a guardare la stanza lasciando che i miei occhi ormai più che aperti si guardino intorno con circospezione.
La stanza è ancora accarezzata dalla penombra, anche oggi deve essere presto, solo qualche raggio impudente e dorato sfugge alla persiana  andando a fendere la stanza e poggiandosi mollemente sull’altra persona sdraiata nel letto. I miei occhi si posano sulla figura accanto alla mia…
Cinque anni di convivenza ed io ancora non mi sono abituato…il corpo mollemente abbandonato sul “nostro” letto, ancora faccio fatica a dirlo, i bei arti lunghi e flessuosi stessi, la schiena rimasta in bella  mostra, e poi più giù, ora nascosto alla vista dalle lenzuola la dolce linea naturale del fondo schiena.
Raramente mi permetto di indugiare in uno sguardo così attento un po’ per pudore e un po’ perché, nonostante la sua indole chiassosa e infantile, Kise è molto più attento di me a certi dettagli e vederlo gongolare ferirebbe il mio orgoglio!
Sono ancora fisso lì e non posso non ricordare la sera precedente, a quanto lo abbia accarezzato e stretto tra le mie mani, a quanto lui risulti morbido al tatto e suadente con parole e movenze.
Non so ancora come il mio kohai mi abbia  trascinato in questa follia che è la nostra quotidianità…
L’immagine di Kise che mugola chiedendo di più mi attraversa la mente e non posso far altro che chiudere gli occhi imbarazzato per averlo accontentato senza remore e avergli chiesto sospirando cosa volesse di più…
Sto andando in combustione e solo per quelle richieste impudenti vorrei svegliarlo prendendolo a calci come merita un idiota come lui!Sarebbe proprio un bel risveglio!
Sono tentato, ma, come spesso accade, il mio buon senso mi riporta alla ragione.
In fondo, sono sempre il più grande e continuo a ripetermi che devo essere paziente, che è anche colpa mia..colpa poi..
Così dopo un paio di sospiri e respiri, cerco di  attenuare l’imbarazzo che mi stringe lo stomaco e velocemente salgo con lo sguardo a posti meno pericolosi rimanendo decisamente ammaliato dai raggi di luce che si posano sulla chioma biondissima di Kise e che l’accarezzano come se fosse un angelo.
La luce gioca con i suoi riflessi, si posa sulle ciglia lunghe e biondissime e d’istinto allungo una mano come ipnotizzato..Sto toccando quei fili d’oro prima ancora di rendermene conto.
Sono morbidi,sottili ed emanano un leggero profumo. E’ delicato e al contempo inebriante. Stuzzica i miei sensi e tocca le corde della mia anima.
So che questo attimo sta per spezzarsi,  forse ho solo qualche altro secondo prima che questo sciocco inizi a strepitare, lo so, ma è un momento così magico quello delle prime luci dell’alba, prima della nostra quotidianità fatta di corse a lavoro, impegni, un attimo breve in cui posso godere di un Kise stranamente silenzioso, bellissimo da far male, che non so rinunciarvi.
E’ successo dopo la nostra prima volta, per caso, per l’ansia di non trovarlo nel letto al risveglio, ed è diventato parte della mia routine senza cui non riuscirei a iniziare la giornata. Un attimo perfetto.
Non ho nemmeno il tempo di pensare qualcosa di più o porgere un’altra carezza che il mio compagno con un sbuffo un po’ buffo e uno “Yukio” strascicato, apre gli occhi, mi guarda con uno sguardo curioso, poi addolcisce i suoi occhi color miele e mi prende la mano.
Ci fissiamo per un solo minuto, sposto lo sguardo per l’imbarazzo che mi colora le guance e tolgo la mano.
Kise la ferma a mezz’aria e la porta alla sua bocca, la bacia, la vezzeggia e io non ho il coraggio di guardarlo, so che sguardo ha, quello di un predatore, il suo sguardo malizioso.
Mi bacia ogni dito, poi si alza  come un gatto e baciandomi il collo sussurra quello che dice ogni mattina  - Buongiorno sempai-.
 
Conto fino a 10, ma poi l’imbarazzo è così tanto che non resisto e gli tiro uno scappellotto e lui inizia, come ogni mattina, la SUA routine fatta di lamenti e lagne – Sempai, sei cattivo, mi hai fatto male e se mi avessi fatto un livido? -.
Mentre il mondo si sveglia intorno a noi, forse a causa della voce squillante di Kise, forse per le mie urla  o forse per l’ora, noi siamo qui, chiusi in questa casa che ormai sa di noi, pronti a cominciare una nuova giornata e a far crescere sempre più il nostro amore.
Fine
 
 
° Angolo dell’autrice °
Innanzitutto grazie a chi è arrivato fino in fondo alla storia! E’ solo la seconda che pubblico e spero lascerete un commento positivo o negativo che mi dia un feedback sulla storia.
Che dire? Io scippo sia KasaKise che Aokise, ma beh, Kasamatsu è un finto duro da cuore tenero e io lo amo. Se vi va fatemi sapere che ne pensate, ditemi se avete trovato errori, perché non l’ha betata nessuno.
Grazie ancora *-*