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Autore: mirkovilla7    11/05/2015    0 recensioni
Marco è un ragazzo quasi maggiorenne che si trasferisce con la famiglia a Bergamo.
Tra amici e ragazze Marco crescerà molto, fino a poter dire di aver vissuto la sua vita.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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PROLOGO

 

 

 

Alla terza volta in cui partì "Basket Case" dei Green Day, Marco dovette per forza alzarsi dal letto.

Odiava svegliarsi presto, ma quel giorno era d'obbligo visto che era il momento tanto atteso: quello del trasloco.

Il ragazzo contò fino a dieci, poi decise di essere pronto per inizare la giornata.

Si ripetè mentalmente la cantilena della sua vita: "Sono Marco Cortesi. Tra poco più di un mese diventerò maggiorenne. Oggi traslochiamo. Finalmente la mamma ha trovato l'uomo giusto. Finalmente avrò una stanza tutta per me, senza più Davide fra i piedi."

Dopo essersi detto ciò, uscì dalla sua stanza, assicurandosi di produrre il rumore necessario per svegliare il fratello.

 

Nella casa regnava il disordine.

La madre impartiva ordini a destra e manca: «Ti conviene stare attento con quel vaso lì, se lo rompi non ti pago!»

Marco si constrinse a guardare meglio colei che lo aveva dato alla luce.

Anna Finardi rientrava nei canoni di donna che poteva essere considerata bella. A dispetto dell'essere appena entrata nella soglia dei temuti 'anta'. Nonostante non fosse più una giovincella molti uomini più giovani l'avevano invitata a bere qualcosa, essendo da anni vedova, ma lei aveva sempre declinato le offerte, aspettando l'uomo giusto.

La donna si presentava con un viso grazioso, accentuato da degli spiccanti occhi smeraldo. A incorniciare il volto dei capelli lisci di color biondo platino. Le labbra carnose erano serrate in una smorfia creata a seguito della scarsa attenzione che coloro che aiutavano nel trasloco accantonavano per gli oggetti fragili.

Accanto a lei, il suo nuovo fidanzato, Leonardo, cercava di aiutare a coordinare i lavori con il suo atteggiamento spavaldo e un sorriso stampato sul volto, ma con scarsi risultati perchè sovrastato dalla forte personalità della donna appostata al suo fianco.

L'uomo era dell'incirca della stessa età della madre. Tuttavia, la somiglianza finiva lì, in quanto esso era esattamente l'opposto della donna, sia fisicamente che caratterialmente.

La coppia fece appena un cenno a Marco, dopodichè tornò a impartire ordini ai malcapitati traslocatori.

Il ragazzo prese una brioche e cominciò a mangiarla, senza potersi sedere in quanto tutto ciò che appartenesse alla cucina era già caricato sul furgone e pronto a percorrere il tratto tra Brescia e Bergamo.

Tra le due città non correva buon sangue, in particolar modo per la fede calcistica, ma Marco non se ne preoccupava e sperava in un'accoglienza pacifica da parte dei ragazzi del luogo.

Tornò in camera sua, prese i suoi vestiti e andò in bagno a prepararsi.

Il ragazzo che gli si riflettè attraverso lo specchio aveva dei capelli castano scuro, un paio di occhi nocciola e un viso che non avrebbe mai lasciato intendere la sua vera età.

Marco si cambiò e lavò in fretta, si fece la cresta e uscì dal bagno, pronto a partire.

 

Dopo circa due ore di macchina contornate da cinque tratti di coda in autostrada causa incidenti e lavori vari, arrivarono a destinazione.

L'appartamento di Leonardo era situato in una palazzina di tre piani eretta alla periferia di un piccolo paesino della provincia di Bergamo.

Quell'edificio spiccavaper il vivido rosso che si contrapponeva al misero giallino di quelli attorno.

Per estraniarsi dalla fase di scarico del furgone e di montaggio dei mobili, Marco prese occasione per pranzare nel Mc Donald del centro commerciale più vicino insieme a Davide.

I due non parlarono molto e l'argomento che regnava era quello riguardante i commenti che facevano alle ragazze che passavano accanto al tavolino dove stavano mangiando.

Al termine del pranzo fecero un giro per i negozi, ma senza comprare nulla.

 

Quando finalmente alla sera Marco potè sdraiarsi nel letto, stanco e provato, si disse che dal giorno dopo sarebbe iniziata una nuova vita.

  
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