Storie originali > Comico
Segui la storia  |       
Autore: Veni Vidi Jackie    11/05/2015    0 recensioni
Matilde, amica (o qualcosa di più?) da più di un anno di Jack, ha da tempo dimostrato con lui atteggiamenti aggressivi. Quando lei troverà l'amore in Frank, Jack verrà prima relegato in secondo piano e poi abbandonato dalla ragazza. Ormai libero, la fine del "regime tirannico" di Matilde dovrebbe farlo stare meglio, ma la gelosia lo dilanierà e ben presto lo farà arrivare sull'orlo della pazzia.
In questa situazione, saranno personaggi assai strani a farlo tornare su di morale!
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E' con terrore che leggo l'insegna pubblicitaria posta in cima alle tribune: “Vinelli costruzioni”. Mi sento trafiggere il corpo da una lama invisibile, dritta al cuore. Dovrò fare ginnastica per due ore in un luogo in cui c'è scritto “Vinelli” a lettere cubitali? Bene, che così sia! Facciamole vedere di che pasta sono fatto! Faccio stretching, un paio di giri del campo e poi il prof dichiara:

- Ancora cinque minuti e poi inizieremo la corsa dei 300 metri! Faremo tre batterie da cinque persone.- Giusto, oggi ci sono i 300 metri. Voglio vincere, per dimostrare a Matilde che sono più forte di lei. Mi immagino che lei sia quel cartello pubblicitario, quindi gli rivolgo numerose occhiate omicide. Voglio vincere, vincere! Non c'è nessuno che lo voglia più di me stamani.

L'insegnante mi mette nella batteria insieme a Nicola, Gilbert, Alexandra e Andy.

Osservo con molta attenzione i miei avversari: Alexandra ha le stesse possibilità di vittoria di un bradipo in una maratona, Andy è più forte ma di certo non può vincere. Nicola e Gilbert, invece, sono molto veloci. Sarà dura sconfiggerli. Nicola, inoltre, probabilmente sarà irritato per non aver vinto i Mondiali di rutto e vorrà avere la sua rivincita. Sarà davvero dura.

Mi posiziono alla riga di partenza e aspetto il segnale del prof. I miei sfidanti si allineano dietro e di fronte a me, rivolgendosi tra loro occhiate di sfida. Anche io li guardo in tono minaccioso, ma sono piuttosto preoccupato di Nicola e Gilbert. Quest'ultimo si è addirittura dipinto il volto alla maniera di “Braveheart”, devo ammettere che ne sono spaventato.

Il professore fa un piccolo saltello sul posto, si porta l'indice della mano destra in un orecchio ed emette un gridolino femminile: è il segnale. Scatto, per poi diminuire un poco la velocità: sono trecento metri, non riuscirei mai a farli alla massima potenza. Con la coda dell'occhio vedo Gilbert che sta per portarsi avanti a me, quindi cerco di impedirglielo. Adesso anche Nicola sta per superarmi. Accidenti! Jack, muovi quelle gambe!

Quando mancano circa cento cinquanta metri al traguardo vedo una grossa luce nel cielo ed un volto indistinto che si materializza. Cosa sta succedendo? A poco a poco il volto si fa sempre più delineato, fino ad assumere la forma di Maria Sharapova. Maria! Cosa ci fai qui? Lei sorride, come fa sempre. Io intanto fermo la mia corsa, ma non mi rendo conto dove mi trovo, perché tutto intorno a me è occupato da una forte luce. Sono ancora allo stadio? Non lo so.

“Ciao, Jack. Bella giornata?” mi chiede, spostandosi un ciuffo di capelli che le ricade sul viso. Insomma, Maria! E' una giornata un po' così e così...non sono molto felice ultimamente. “Capisco. Senti, dovrei dirti una cosa”. Maria Sharapova che deve dire una cosa a me? Spara pure, Maria! “So che hai paura di perderla. Accadrà, Jack. Abbi coraggio, te ne servirà in futuro” e poi, esattamente come è apparsa, scompare. Un tuono rimbomba nello stadio e il volto di Maria si smaterializza. Perché sei sempre così misteriosa, Maria? Perché non parli mai in modo esplicito e chiaro?

Le nuvole la avvolgono e dopo pochi secondi, quando sono di nuovo in grado di vedere cosa succede intorno a me, mi accorgo di essere sulle ginocchia e con le braccia rivolte in alto, come in preghiera. Sulla linea del traguardo vedo tutti i miei avversari...non ci posso credere! Mi sono fatto battere pure da Alexandra e Andy! Che vergogna! Mi rialzo in piedi, ancora stordito da quella visione. Maria, dovevi farmi visita proprio ora?

Raggiungo l'insegnante e i miei compagni. Il prof sta segnando su un foglio il tempo con cui abbiamo finito la corsa. Non oso immaginare il mio. Se non avessi visto la Sharapova, accidenti! Vedo che tutti mi guardano, sicuramente perplessi su quanto mi sia accaduto. Il prof, con un cronometro in mano, mi chiede:

- Allora, Jack, ti abbandonerà? -

Cosa?! Lo guardo terrorizzato: ma che ne sa lui di Matilde? Non so cosa rispondergli, ho la bocca asciutta, non riesco quasi a parlare.

- Come ha detto, scusi? - balbetto

- Ti ho chiesto cosa ti è successo, ad un certo punto sei caduto -

- Ah...- Che io mi sia sbagliato? Ero chiaramente sicuro di averlo sentito dire: “Allora, Jack, ti abbandonerà?”! No, non può essere. Devo sicuramente essermi sbagliato. Lui non sa nulla di me, non sa nulla di Matilde. Non sa nulla di Frank...no, non può sapere. Errore mio, sicuro.

Io lo rassicuro e vado a sedermi ad una panchina, aspettando di vedere la seconda batteria. Sono arrivato ultimo: la cosa mi brucia, ma sinceramente pensavo mi facesse più male. Sono deluso, ma anche curioso: cosa avrà voluto dirmi Maria? Possibile che sia ciò che penso? Può darsi. Anzi: probabile.

Mi si avvicina Andy, che si siede accanto a me. E' tutto rosso e sembra sul punto di svenire. Ha la mano sul cuore e sta ansimando molto forte. Possibile che mi sia fatto battere da uno che pesa otto chili? Non riesco ad accettare una cosa del genere.

- Jack, dunque resterai da solo. - Eh? Mi alzo in piedi di scatto e lo guardo: cosa sta succedendo? Perché tutti lo sanno? No, non accadrà! Lo capite o no? Non succederà! Matilde non lo farà, non è così meschina! Smettetela di dire cose simili!

Punto un dito contro il volto di Andy e gli dico, con tono minaccioso:

- Senti, non so come tu faccia a saperlo ma non succederà. Okay? Fatti gli affari tuoi! Siete solo dei ficcanaso -

- Ma sei di fuori? Ti ho chiesto se vuoi rimanere a pranzo con me oggi! Resto qui, siccome. -

Andy sembra sincero, ma allora perché? L'ho udito chiaramente dire che rimarrò da solo! Mi porto le mani al viso e me lo sgraffio con le unghie, dalla fronte al mento. Maria, deve essere sicuramente Maria! E' la Sharapova che mi sta facendo questo tiro mancino, non ci sono altre spiegazioni. Poi mi sento toccare sulla spalla: è il prof, che mi mostra una foto.

- Guarda, Jack. Sono Frank e Matilde che si baciano. Non sono carini? - Guardo la foto, sperando che sia tutto un gigantesco scherzo. Invece no. La foto ritrae Matilde che bacia con grande amore Frank. Poi...cosa succede? La foto si anima: i due si baciano contorcendosi fra di loro, mentre Frank allunga le mani su di lei e lei su di lui...basta! Distolgo lo sguardo con violenza e strappo la foto. Poi la calpesto, ci salto sopra e ci sputo. La dilanio con i piedi e mi assicuro di disintegrarla.

Il prof mi guarda in modo strano: sembra spaventato. E allora? E' stato lui a provocarmi, io non c'entro nulla! Non so da chi abbia avuto quella foto, ma mi ha provocato! Chi è lui per farmi una cosa del genere? Perché tutti sanno tutto?

- Jack, ma cosa hai fatto? - mi chiede esterrefatto. Abbasso lo sguardo: non ci sono più i resti di una fotografia, ma i brandelli di un foglio. Riesco ancora a leggerci, seppur con difficoltà: vedo i nomi dei miei compagni e alcuni numeri accanto. Solo ora capisco: è il foglio in cui l'insegnante si è segnato il tempo da noi effettuato nella gara.

- Ti ho detto il tempo che hai fatto. Capisco la tua rabbia per esserti fatto battere da una donna, ma non esagerare! -

Cosa mi sta succedendo? Il cuore mi batte fortissimo e sente una vena pulsarmi sul collo. C'è qualcosa che non va, c'è decisamente qualcosa che non va.

Me ne ritorno in panchina, più confuso che mai. Non so cosa mi stia prendendo ma ho paura. Non sto bene fisicamente e soprattutto mentalmente.

Comincio a credere di essere diventato pazzo.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: Veni Vidi Jackie