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Autore: zero2757    11/05/2015    2 recensioni
Ma a quanto pare il destino le era avvarso sino a tale punto, con la schiena appoggiata alle nodosità dell'albero si rese conto del luogo in cui si trovava e, solo allora, sorrise per poi chiudere gli occhi [...]
Il dolore unisce.
Il dolore cura.
Il dolore pacifica.
Ma un bacio, se quello vero e dato da chi ci amerà per la vita, è persempre.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A kiss For Life
-Un Bacio Per La Vita-





Jason Reeves - Just Friends

 

 

 

  

Lo avrebbe protetto con tutta se stessa, nonostante fosse più debole di quanto tutti si aspettassero.
Per questo motivo si era messa di fronte a lui per poi essere trafitta al posto suo, non voleva che riprovasse il dolore vissuto tempo addietro.
Con mano tremante si portò il palmo sul petto, dove il corpo della freccia, conficcatale nello sterno, si stagliava minaccioso. Il sangue scendeva copioso, imbrattandole la veste bianca da sacerdotessa. Sorrise, invece, quando vide la sua mano ricoperta del suo medesimo sangue; da una parte di se stessa.
Non seppe perché, ma si sentiva bene, liberata da un peso troppo grande per una ragazza così giovane. I suoi occhi si spostarono su Kikyo, il suo volto era sconvolto dagli eventi.
«Credevi... Di essere l'unica a voler morire per qualcuno?» chiese Kagome tra un gemito e l'altro, la sua mano ora intenta a fermare l'emoragia temporaneamente.
«Sei davvero così egoista? Solo perché tutti ti hanno dato un'importanza maggiore della piccola persona che sei, chi sei tu per varare la vita delle persone? Chi sei tu per decidere chi vive e chi muore? Chi?! Rispondimi!!» aveva urlato, poco le importava di Inuyasha dietro di lei e degli altri svenuti. Il suo sguardo era tutto per quella donna che tutti amavano ma che fondamentalmente non era nessuno. Il suo corpo cedette, facendola cadere sulle ginocchia, sia lei che Kikyo indossavano lo stesso kimono sacerdoziale eppure tra loro la differenza era enorme. Mentre lei era di un bianco delicato, sano quello di Kikyo era una cianotica riproduzione di un corpo morto, i capelli di un corvino più intenso e quello di Kagome tendente al blu.
«Dici di amarlo, di desiderare la morte di Naraku, perché solo tu puoi porvi fine... Ma in verità non sai proprio niente! Né del Vero Amore, né di come funziona in verità un cuore innamorato! Quindi... Se vuoi prendere la vita di qualcuno perché sei gelosa... Prendi la mia, ma tu non provare più a toccarlo con un dito... Mi sono spiegata?!» spiegò Kagome, con una calma innaturale mentre la sua mano cercava quella tramortita dal miasma di Inuyasha, e quando la trovò la strinse.
La strinse tanto che le uscirono le lacrime, perché da li a poco non ci sarebbe più stata e di questo si dispiaceva, ma nonostante le lacrime il suo sguardo di ghiaccio trappassava la donna che ancora aveva l'arco teso di fronte a se.
Il suo sguardo rigido, sconvolto dal gesto improvviso di Kagome, non aveva previsto che avrebbe ucciso la sua reincarnazione.
«Tu... Come hai osato...» ma non finì la frase che una freccia di ama la trapassò per una spalla.
Ma non appena il suo sguardo si spostò sulla suddetta freccia, questa sparì in una luce calda e dolorosa. Era un freccia creata con la mera forza spirituale, quella di Kagome.
«Provaci di nuovo e ti giuro, anche se il mio corpo non sarà più qui, te la farò pagare! Io li proteggerò per sempre... Lo proteggerò persempre! Quindi fatti da parte se non vuoi essere uccisa nuovamente, non voglio che soffra di nuovo per te. Almeno una di noi due deve rimanere in vita per dargli uno scopo, quindi vattene! Prima che cambi idea.» il suo corpo era quasi al limite, stava impiegando buona parte della sua energia spirituale per tenersi in vita e per l'offensiva che avrebbe voluto scagliare contro quella donna.
Ma per quanto il suo corpo ferito, i suoi sentimenti a pezzi, il suo sguardo non vacillò un secondo; così come la presa salda sulla mano di Inuyasha.
«Vattene, non lo ripeterò una seconda volta» e fu allora che gli shimidamachou si fecero visibili e portarono la loro padrona lontano dal luogo della battaglia, facendola sparire in una luce abbagliante.
Kagome sorrise amaramente, ironico come lei fosse la più splendente e come in realtà fosse sporca come donna. Con autoconvincimento mollò la presa su Inuyasha, il suo sguardo poté finalmente raggiungere la figura del mezzo demone svenuto ai piedi di una quercia. Le lacrime scendevano copiose adesso, ma con molta calma, Kagome, avvicinò il volto a quello dell'uomo che amava.
Fu un fugace momento, le loro labbra si incontrarono e, Kagome, poté sentire tutto il calore del suo corpo e l'amaro ed il dolce di quelle labbra.
Fece appena in tempo ad usare la sua forza spirituale per trasportarsi in un luogo dove poter dire addio con serenità al mondo, che Inuyasha si svegliò.
Ma ciò che uscì da quelle labbra gridanti le fece più male del solito, si rese conto con rammarico che il suo pensiero non avrebbe mai sfiorato il mezzo demone come quello di Kikyo.

 

 

Si ritrovò accanto a Goshimboku, stanca e ansante.
I suoi occhi non avevano ancora smesso di piangere e questo la rattristò ancora di più, avrebbe voluto essere felice nel momento del trapasso.
Ma a quanto pare il destino le era avvarso sino a tale punto, con la schiena appoggiata alle nodosità dell'albero si rese conto del luogo in cui si trovava e, solo allora, sorrise per poi chiudere gli occhi e smettere di respirare.



Aveva sentito l'odore del suo sangue da chilometri di distanza e in quell'esatto momento si era mosso sensa pensarci un secondo.
Non appena arrivò, vide la miko oramai morta alle pendici dell'albero.
Con rabbia la raggiunse e la adagiò tra la sua corazza ed il boa di pelo che portava su una spalla, i suoi occhi la percorsero tristi. Vide la sua bellezza incredibilmente fragile, vide la donna che da un pò di tempo osservava con parzimonia per coprirne ogni dettaglio.
Studiò quel viso a metà tra il bambinesco e l'adulto e vide una donna unica, coraggiosa e devota.
E mentre i suoi artigli graffiavano la corteccia dell'albero sacro, Sesshomaru si chinò per baciarla con trasporto.
Poco gli importava se sarebbe sembrato orrendo ad occhi altrui, baciare un morto.
Poco gli importava se Inuyasha fosse arrivato e avrebbe dato di matto, nel vederlo baciare la sua compagna di viaggio.
Gli era appartenuta tutta, sia nel corpo che nello spirito, per troppo tempo; adesso era sua.
Lei era sua e nessuno l'avrebbe più toccata sensa il suo permesso, il bacio fu interrotto dalla volontà di Tenseiga.
E fu con gioia e tormento che utilizzò il potere taumaturgico della sua spada sulla donna che amava più di se stesso.
Fu questione di secondi, quando Kagome riaprì gli occhi Sesshomaru le fu accanto.
«Sesshomaru?»

 


Fine

 

 

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L'angolo Dell'Autrice:

Bentrovati a tutti!!!   ( ^ O ^ ) /
Rieccomi con una storia... Indovinate un pò?! Dal finale aperto!!! La cosa comica è che io DETESTO i finali aperti, ti fanno pensare troppo a cosa succede dopo tutto quello che hanno passato i personaggi.
Ma in questo caso mi è sembrato perfetto, perché se ci fate caso, ci sono due baci dati alle persone che mai (o forse?) ricambieranno i loro sentimenti. Questa la piccola premessa, qui parliamo di coraggio, non coraggio per come la intende la VECCHIA VIVENTE TORNATA IN VITA, ossia di morire con la persona che ami ma bensì per la persona che ami.
Non importa quanto possa farvi male, potreste anche sanguinare e voi sareste felici di quella della persona che amate, perché il mondo non si muove sensa il suo sorriso e non sareste le persone migliori che siete adesso sensa di lui/lei. Premetto una cosa, che nell'anime così come nel manga dall'inizio alla fine, si parla di quanto Kikyo sia migliore in tutto, quanto abbia sofferto, di quanto sia cambiata poi e blablabla... Ma in verità, lei non ha cambiato niente di se stessa. Si è solo adattata alle situazioni e, immedesimandosi sempre, in quelle degli altri ha cambiato le carte per il proprio tornaconto e questo sin dall'inizio.
Quel che vedo io è, invece, l'enorme cambiamento di Kagome e Sesshomaru nel rapportarsi con quelle persone che loro proprio non sopportano (Gli esseri umani per Sesshomaru, Kikyo per Kagome), di conseguenza li vedo tra quei personaggi eterni e più maturi della serie. 
Ma comunque, tornando alla storia, qui oltre al coraggio, viene messo in luce il cambiamento che sia Kagome che Sesshomaru hanno affrontato e che poi li fa trovare faccia a facccia,
Il Destino, che crudele l'ha divisa da Inuyasha in realtà l'ha portata a Sesshomaru, che con pazienza e fredda cura si è preso cura di lei con piccoli gesti che (molto probabilmente, anche nell'anime e nel manga) noi non abbiamo notato e neanche Kagome. Per questo, appena sente l'odore del sague di Kagome si precipita da lei, incurante di tutto e di tutti. 
Dei dolori e delle dicerie.
La salva perché loro due sono la loro salvezza, i veri proprietari dei loro cuori. Legati da qualcosa di molto più profondo dell'amore stesso, destinati in maniera radicale.
La canzone, nonostante i momenti tragici, la trovo molto azzeccata dato che per Inuyasha (e questo si vede SEMPRE) Kagome è la numero due, se succedesse qualcosa ad entrambe lui salverebbe chi ritiene più importante, e per lui è la persona che ha amato per prima; Kikyo.
Quindi la canzone Just Friends, si adatta bene non solo alla situazione di Kagome ma la stempera molto per far capire che c'è sempre possibilità per lei e non solo per lei.
Se vi chiedete chi pronuncia la frase alla fine della storia... Bhe, preché non provate ad indovinare? :3
Vi saluto, alla prossima! ( ^ w ^ ) >
Un kiss,
Micheila 







 

 

   
 
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