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Autore: Ehris    11/05/2015    3 recensioni
Dopo aver miseramente fallito nella conquista del potere assoluto, le Trix, troveranno nuovi potenti e temibili alleati. Amici e nemici, non ci si potrà fidare di nessuno...
Tratto dal capitolo 18:
-Vogliamo il potere; vi chiediamo aiuto a conquistare una delle scuole più prestigiose ed importanti dell’intera Dimensione Magica ed in cambio vi ridaremo la libertà che tanto agognate e che vi è stata strappata molti anni fa- spiegò Icy con molta calma e con fare suadente.
-Impossibile!- urlò lo spettro furente -La nostra libertà è andata persa per sempre! Il nostro destino ci impone queste condizioni per l’eternità. Una vita insulsa, fra le pareti di queste montagne. Una vita che non può essere vissuta ma allo stesso tempo che non ci dà pace. Una vita da non morti!-
Una storia che racconta di come il desiderio di vendetta dia sfogo alla malvagità più oscura; di come a volte occorri tirare fuori coraggio e grinta. Una storia incentrata sulla forza dell'amore e dell'amicizia.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Musa, Riven, Specialisti, Trix, Winx
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 30 – Un addestramento speciale per le Winx


Le Winx e i loro fidanzati raggiunsero l’arena, che era il luogo in cui gli specialisti di Fonterossa erano soliti svolgere il loro addestramento. Il tempo non sembrava voler migliorare: infatti era sempre più freddo ma almeno aveva momentaneamente smesso di piovere così le ragazze non avrebbero dovuto allenarsi tutto il tempo sotto l’acqua.

Griselda era già sul posto insieme a Codatorta quando le fate raggiunsero il luogo dell’appuntamento.

-Buongiorno ispettrice!- salutarono in coro le sei giovani.

-Buongiorno a voi- rispose la donna -Spero che siate in forma perché d'ora in avanti vi aspettano soltanto ore molto dure; approfitterò di questo momento di apparente quiete per insegnarvi quanto più possibile, prima che si scateni la guerra- disse Griselda guardando negli occhi ognuna delle sue ragazze per poi soffermarsi sulla fata della musica -Musa sono contenta di vederti qui insieme alle tue compagne- confessò la donna con un tono di voce insolitamente delicato. Musa in tutta risposta accennò un leggero sorriso. Griselda era estremamente rigida ma le fate avevano ormai capito quanto quest’ultima in realtà tenesse a loro.

-Molto bene, direi di cominciare- si intromise Codatorta e a quel punto Sky e Riven fecero un deciso cenno col capo e si allontanarono dal gruppo senza dire nulla.

-Ho deciso di convocarvi per questa lezione pratica dopo quanto accaduto ieri con Minerva poiché ritengo che alla luce degli ultimi fatti e dell’imminente battaglia voi dobbiate essere assolutamente in grado di proteggervi e di rispondere agli attacchi magici dei non morti- Le ragazze stavano prestando particolare attenzione alle parole della loro insegnante ed erano tutte quante pronte a mettersi alla prova, coscienti che la guerra che stavano per affrontare avrebbe certamente causato una marea di vittime -Vorrei insegnarvi ad usare nel modo migliore la convergenza magica-

-La convergenza?- domandò Flora.

-Esattamente Signorina- rispose l’ispettrice guardando la ragazza da sopra gli occhiali -So che per voi è ancora un’arte quasi completamente sconosciuta ma ci lavoreremo su- concluse la donna che mai in vita sua si era sentita tanto fiduciosa come in quel momento. Sapeva molto bene di aver a che fare con delle fate in gamba, probabilmente le migliori di Alfea. Sapeva molto bene che se avesse preteso da loro impegno l’avrebbe avuto perché le Winx erano così: quando si trattava di combattere per il bene della Dimensione Magica loro sapevano mettere il cuore e anche l’anima nelle loro missioni.

-Prima di cominciare direttamente con esercizi mirati alla convergenza faremo un po’ di addestramento con delle creature che personalmente adoro- esclamò Codatorta e in quel momento i due specialisti tornarono in groppa a due enormi bestie: due draghi. Quello guidato da Sky era di colore azzurro con delle striature blu scure, mentre quello comandato da Riven era marrone, in alcuni punti addirittura tendente al rossiccio.

-Oh mio dio!- disse Stella, facendo un passo indietro e le compagne la imitarono non appena il primo drago si dimenò bruscamente, infastidito dalla gabbia in ferro attorno alla sua bocca che gli impediva di spalancarla e fare fuoco.

-Specialisti, andate a formare un recinto- ordinò Codatorta e Brandon, Helia e Timmy raggiunsero le Wind Riders, parcheggiate a qualche metro da loro, per poi alzarsi in volo ed eseguire ciò che era stato richiesto dall’insegnante, che nel frattempo aveva iniziato a dare qualche indicazione alle giovani fate: -Come potete notare queste sono creature selvagge. Non sono cattive ma seguiranno i loro istinti… e i loro istinti sono volare il più velocemente possibile ed incenerire chiunque tenti di ostacolarli. Il vostro compito sarà naturalmente quello di addomesticarli-

Le sei fate si scambiarono qualche occhiata incerta e poi si voltarono verso l’ispettrice Griselda che augurò loro buona fortuna.

Sky e Riven saltarono giù dalla schiena dei due draghi e non appena il loro insegnante diede il via all’esercitazione i due ragazzi liberarono le creature e raggiunsero i compagni specialisti in volo sopra l’arena d’addestramento.

-Forza ragazze! Trasformiamoci!- esclamò Aisha.

I giovani osservarono le fate trasformarsi. Erano molto più tranquilli rispetto al giorno prima. Sapevano che quella prova era impegnativa ma erano fiduciosi e convinti che le ragazze sarebbero riuscite ad ottenere grandi risultati.

-Forse dovremmo dividerci in due gruppi e occuparci dei draghi separatamente- suggerì Stella mentre osservava le due creature alzarsi in volo.

-Credi davvero che sia una buona idea?- domandò una titubante Flora.

-Se ci separiamo possiamo cominciare a vedere cosa funziona e cosa invece no e poi in un secondo momento decidere come agire- commentò Tecna.

-Okay- disse Bloom -Io mi occupo del drago azzurro!- esclamò la giovane chiudendo gli occhi fino a ridurli a due fessure. Era determinata a raggiungere l’obbiettivo: avrebbe addomesticato quel drago.

-Sono con te!- disse Stella avvicinandosi all’amica con la stessa espressione decisa in volto.

-Anche io!- si aggiunse Aisha.

-Molto bene- esclamò Musa -Vorrà dire che noi ci occuperemo dell’altro!- continuò poi la fata della musica sorridendo a Tecna e Flora che quindi ricambiarono.

I due gruppi di fate iniziarono così a dedicarsi ai due draghi ma la situazione sembrava essere davvero tutt’altro che semplice. Dopo una buona mezz’ora di tentativi di avvicinamento falliti le sei fate si riunirono.

-Okay ragazze, abbiamo provato di tutto!- esclamò Stella col fiato corto dopo essere stata inseguita dal drago che Bloom aveva scelto di addomesticare.

-Abbiamo provato a cantare per lui, a ragionare con lui, a sfamarlo…- commentò Tecna, che per la prima volta sembrava davvero essere arrivata al capolinea coi suoi lungimiranti ragionamenti.

-Io credo che i draghi siano carnivori- disse Musa ricordando i tentativi di Flora

-Già, il banchetto di fiori è stato un totale fallimento- constatò la fata della natura.

-Non dimenticate di essere gentili con loro- urlò dall’alto Riven in tono beffardo, suscitando una risata generale fra il gruppo di specialisti.

-Quindi che facciamo ora?- domandò Bloom, ignorando completamente i cinque ragazzi che si divertivano proprio sopra le loro teste.

-Forse potrebbero essere i baffi- esclamò improvvisamente Flora, con il volto di chi aveva appena avuto un’idea sensazionale.

-Flora sta delirando!- disse Stella, alzando gli occhi al cielo.

-No, guardate! Non permettono a nessuno di avvicinarsi ai loro baffi- replicò allora la fata della natura.

-Sei davvero un’ottima osservatrice- si complimentò Tecna.

-Se riesco ad avvicinarmi credo di poterli prendere- disse allora Musa, allungando un braccio per verificare se poteva essere veramente una cosa fattibile.

-Noi lo distraiamo- dissero allora Flora e Tecna, che l’istante dopo sfrecciarono proprio davanti al muso del drago marrone. Il rettile alato non si fece attendere e partì immediatamente all’inseguimento delle due fate. In quell’istante anche Musa si alzò in volo, piazzandosi esattamente dietro alla creatura. Si spinse con tutta la forza che aveva, allungò il braccio ed infine afferrò prima un baffo e poi anche l’altro.

-Musa ce l’ha fatta!- gridò Aisha aprendosi in un sorriso compiaciuto. Il successo di una di loro era il successo di tutte.

-Oh si!- disse Riven ridendo -Quella è la mia ragazza!- si vantò poi.

-Forza ragazze!- esclamò la fata della musica che ora sedeva sulla schiena del drago, comandando ogni suo movimento per mezzo dei baffi. Flora e Tecna risposero all’invito dell’amica andando a sedersi insieme a lei sul dorso della creatura, che poi tutte e tre riportarono tranquillamente a terra sotto la vigile custodia di Codatorta.

-Adesso tocca a noi!- disse Bloom rivolta a Stella e ad Aisha.

Esattamente come avevano fatto Flora e Tecna, Bloom e Stella  presero a distrarre il drago, così che la principessa di Andros gli si potesse avvicinare per afferrarne i baffi. Nel momento in cui però Aisha lo raggiunse la creatura fece fuoco. Fortunatamente Bloom reagì tempestivamente, evitando, con uno scudo magico, di finire arrostita insieme alla fata del Sole e della Luna. Quel gesto obbligò Aisha ad allontanarsi dal drago che stava iniziando ad agitarsi.
Stella, seccata dalla situazione, fece un respiro profondo e poi si teletrasportò al fianco del drago, riuscendo finalmente ad afferrargli i baffi e a comandarlo esattamente come voleva.

-Bravissima Stella!- urlò Bloom entusiasta all’amica.

-Hai visto Riven? Quella invece è la mia ragazza!- esclamò Brandon tutto eccitato mentre tentava strane acrobazie sulla moto. Sky ed Helia non riuscirono a trattenere una risata.

Gli specialisti tornarono a terra e parcheggiarono le Wind Riders. Anche Stella raggiunse il suolo ed il gruppo di amici; scese dal drago e lo affidò a Brandon che, dopo averle dato un leggero bacio sul lato della bocca, si occupò di riportare la creatura nel suo recinto mentre Riven si preoccupava dell’altra.

-Allora, che cosa avete imparato?- domandò curioso Codatorta.

-Che ogni creatura ha un punto debole- spiegò in modo molto chiaro e conciso Tecna.

-E?- si intromise Griselda che non era ancora pienamente soddisfatta della risposta data dalla fata della tecnologia. Voleva e si aspettava qualcosa di più.

-E se scopri quale è puoi controllare la creatura- rispose Aisha ricordando come Musa e Stella avevano avuto il pieno comando dei due draghi una volta afferrati i loro baffi.

-Qualcosa d’altro?- domandò Codatorta.

-Che i draghi non mangiano fiori?- rispose con infinita naturalezza Stella e tutti scoppiarono a ridere.

-Molto bene- esclamò l’ispettrice notando che stava iniziando nuovamente a piovere -Dopo questa prima prova possiamo cominciare a lavorare con la convergenza magica. Seguitemi all’interno, Saladin ha fatto disporre una stanza appositamente per le vostre esercitazioni- continuò la donna, incamminandosi verso l’uscita dell’arena.

Le fate seguirono i due professori e quando raggiunsero la sala Brandon e Riven erano già lì in attesa.

-Carina- osservò Stella. La camera era effettivamente stata predisposta per esercitazioni magiche. Era notevolmente più piccola del salone centrale in cui soltanto il giorno prima le Winx avevano dovuto lottare contro il mostro generato da Minerva, ma ad ogni modo era grande a sufficienza per gli esercizi a cui sarebbero state sottoposte da lì a pochi istanti.

-Inizieremo con qualcosa di semplice che però, pensandoci bene, potrebbe anche rivelarsi non così facile- disse Griselda che accompagnò poi qualche istante di silenzio ad un gesto della mano che fece apparire tante piccole sfere trasparenti dal bordo dorato.

-Cosa sono queste?- domandò Aisha con fare curioso.

-Sfere di energia- rispose l’ispettrice che successivamente iniziò a spiegare alle fate quello che era il loro compito -Voi dovrete unire i vostri poteri all’interno di esse. Quando la vostra magia sarà in armonia la sfera allora… bhè vedrete da voi cosa accadrà- esclamò Griselda con un leggero tono di mistero nella voce -Potete iniziare!- la donna batté le mani e con quel gesto diede il via all’esercizio.

Le fate si scambiarono un’occhiata, poi Bloom fece un passo avanti, raccolse l’energia dentro il suo corpo e unì alla sfera di energia esistente una sfera che racchiudeva il potere della fiamma del drago. La palla, da trasparente che era, diventò di un rosso accesso e si ingrandì.

-A chi tocca?- domandò allora Bloom, girandosi ad osservare il gruppetto di amiche.

-Provo io- rispose Stella avanzando. Si comportò esattamente come la fata di Domino ma quando unì il suo potere alle due sfere già esistenti la palla, anziché cambiare colore ed ingrandirsi, iniziò a muoversi in modo agitato -Che cosa sta succedendo? Perché fa così?- chiese allora la giovane di Solaria.

-Nessuna idea- esclamò Aisha mentre faceva un passo avanti -Mi chiedo cosa succede se…- disse poi sottovoce mentre sulla sua mano iniziava a crescere una sfera di potere. Il secondo dopo la lanciò e nel momento che questa entrò in contatto con la magia di Bloom e Stella ci fu un esplosione. Le tre ragazze, che erano le più vicine, caddero rovinosamente a terra per la forza di quel colpo. Griselda riparò lei e Codatorta con uno scudo di protezione mentre tutti gli altri presenti si coprirono istintivamente il volto per proteggersi.

-Molto bene ragazze, questo è quello che non deve succedere- le ammonì l’ispettrice e le sei fate abbassarono lo sguardo a terra colpevoli -Ciò che dovete comprendere è che non si tratta di buttare lì un po’ alla rinfusa i vostri poteri. Lo scopo della convergenza è quello di creare insieme qualcosa che sia in completa armonia. Ognuna di voi ha un potere con caratteristiche diverse. Ognuno dei vostri poteri può essere molto forte ma allo stesso tempo può avere delle falle. Creare armonia fra di voi significa per ognuna di voi capire quali sono le debolezze delle vostre compagne ed andare a compensarle. Mi sono spiegata?- chiarì molto saggiamente la donna.

Le fate rimasero a bocca aperta per la profondità di quel discorso. No, il compito che era stato loro assegnato era tutt’altro che semplice. Avrebbero dovuto fare prima di tutto un’analisi di tipo interiore per tentare di capire come unire i loro sei poteri.

Anche gli specialisti rimasero assolutamente basiti, quasi incantati dalle parole della donna.

-Se non ci sono domande vi lascio alla vostra esercitazione. Passerò fra un paio d’ore a controllare la situazione- asserì Griselda.

Le fate si limitarono ad annuire energicamente con il capo mentre l’insegnante usciva dalla sala seguita a ruota da Codatorta.

-Voi cosa fate?- domandò l’uomo agli specialisti.

-Io non mi voglio perdere questo spettacolo per niente al mondo!- esclamò Brandon tutto eccitato mentre si metteva comodamente seduto in un angolo della stanza: prevedeva svariate esplosioni.

-Amico, hai proprio ragione- disse Riven ridendo e sedendosi accanto allo scudiero di Eraklyon -Voglio proprio vedere quanto passa prima che perdono la pazienza- continuò poi. Quest’ultima affermazione costò allo specialista un’occhiataccia da Musa.

A quel punto anche Sky, Helia e Timmy si accomodarono accanto ai due e i professori uscirono così dalla stanza.

-Bene ragazze- disse Stella -Voglio essere completamente sincera con voi: non ho la minima idea di dove bisogna iniziare per trovare questa fantastica armonia di cui ci ha parlato Griselda-

-Nemmeno io- confessò Bloom.

-Ragazze ascoltate- esclamò Sky alzandosi in piedi e avvicinandosi al gruppo -Se voi foste già capaci non sareste qui a fare questo esercizio-

-Sky ha ragione!- commentò Timmy, imitando le movenze del principe di Eraklyon -Avete bisogno di fare qualche tentativo. Soltanto con la pratica riuscirete a capire come trovare questa armonia e perfezionare le vostre magie di convergenza- Il cuore di Tecna perse un battito udendo quelle parole: il giovane specialista riusciva ad infonderle coraggio e forza. Le dava la sensazione di poter compiere qualsiasi azione lei volesse. Le infondeva tranquillità. Lui credeva in lei e quelle parole ne erano la dimostrazione.

-Timmy ha ragione, dobbiamo provare!- esclamò la fata della tecnologia serrando il pungo con decisione.

-Bene!- disse Flora avvicinandosi ad una sfera. Ad essa unì il potere della natura e la palla diventò verde.

-Potere del Sole splendente!- gridò Stella ed esattamente come era successo qualche istante prima la sfera saltò per aria, facendo volare indietro Stella che quindi si ritrovò nuovamente a terra.

-Tesoro!- urlò Brandon che con uno scatto si alzò e raggiunse la sua amata.

-Ahi- si lamentò la giovane quando lo specialista tentò di aiutarla a rimettersi in piedi.

-Sai Stella- disse Flora che con il viso pallido guardava l’amica che lentamente si rialzava -Credo che il tuo potere sia… irruente- La principessa di Solaria guardò la fata della natura con un’espressione torva.

-Tu credi?- rispose la giovane con tono seccato.

Dopo quel tentativo ce ne furono altri, molti altri; tutti accompagnati da violente esplosioni. Le fate erano riuscite ad unire due poteri, tre al massimo quando era andata bene. Avevano provato diverse sequenze per vedere se magari c’erano degli ordini favorevoli rispetto ad altri.

-Ho bisogno di una pausa- disse Musa lasciandosi cadere su una sedia. Era distrutta. Tutte lo erano.

Winx e specialisti si raggrupparono al centro della stanza e si sedettero un momento. Attorno a loro aleggiavano numerose sfere trasparenti.

-Griselda aveva paura che saremmo rimaste senza?- domandò Aisha, osservando distrattamente le numerose palline e constatando con quale leggerezza si mantenevano sospese in aria.

-Tecna a cosa stai pensando?- domandò Flora notando l’aria assente dell’amica. La giovane appena si sentì chiamare fu come se si risvegliò da un sogno e si accorse di essere osservata.

-Io bhè…- balbettò la fata della tecnologia che raramente mostrava il lato esitante di sé.

-Cos’hai Tecna?- chiese allora lo specialista occhialuto, incoraggiando la ragazza a parlare.

-Sto ancora pensando a Minerva- confessò allora la giovane tutto d’un fiato.

-Ed ecco che ci risiamo…- sussurrò Stella.

-Se avesse voluto ucciderci avrebbe potuto farlo senza alcun problema e svignarsela comunque… esattamente come ha fatto!- disse Tecna che cercava disperatamente di far ragionare le compagne.

-Abbiamo cercato in tutti i modi di dimostrare la sua colpevolezza…- escalmò Aisha.

-Prima di scomparire lei ha detto “mi sarei aspettata di più dalle grandi Winx. A queste condizioni credo che non sarete mai in grado di vincere la guerra che sta per scoppiare! Sarà la vostra fine…” ed il suo tono era… come dire?... Deluso! Lei ha voluto metterci alla prova e sono sempre più convinta che lo abbia fatto per una ragione ben precisa- le parole di Tecna scorrevano dalla sua bocca così come scorre l’acqua di un fiume.

-Tecna…- disse Bloom che voleva fermare quella che sarebbe anche potuta diventare una lite. La custode della fiamma del drago guardò con la coda dell’occhio Musa; temeva una sua reazione. Con sorpresa però notò che le parole dell’amica non avevano avuto alcun effetto sulla fata della musica.

Stella invece si sentiva crescere la rabbia dentro finché esplose con infinito stupore di tutti: -Come puoi dire questo dopo quello che quella strega ha fatto a Musa- gridò la giovane alzandosi in piedi e guardando l’amica con rabbia. La verità era che Stella aveva sofferto moltissimo per la separazione dei genitori ma loro erano ancora vivi e non riusciva ad immaginare cosa volesse dire perderne uno dei due. Guardava Musa e anche se ormai la conosceva da tempo soltanto dopo lo spietato gioco mentale di Minerva era riuscita a comprendere la sofferenza dell’amica nell’aver perso la sua mamma.

-Se avesse voluto farle del male l’avrebbe uccisa. Avrebbe potuto uccidere anche te Stella!- urlò a sua volta Tecna -Dimmi la verità Musa: tu hai guardato negli occhi quella creatura. Cosa hai visto? Non sembrava per niente che tu ne avessi paura o sbaglio?- la fata della tecnologia si voltò verso la giovane di Melody, nel disperato tentativo di riuscire finalmente a convincere le amiche delle sue congetture. Sapeva che se fosse riuscita a far dire a Musa che lei poteva anche avere ragione allora anche le altre si sarebbero ricredute.

-No, non ho avuto paura- esclamò Musa con tranquillità, lasciando tutti sorpresi -Per la verità credevo che non avrei mai più rivisto quello sguardo… lo sguardo della mia mamma- la ragazza si alzò e si avvicinò alla finestra: fuori aveva rincominciato a piovere con grande insistenza -Mi secca davvero ammetterlo perché ho odiato Minerva per ciò che mi ha fatto, ma credo che forse Tecna possa anche avere ragione-

-Come dici?- si intromise Riven che fino a quel momento era rimasto in silenzio. Non riusciva a credere che Musa stesse appoggiando la teoria di Tecna che difendeva Minerva; la donna che il giorno prima aveva ridotto ad uno straccio la fata che amava, che l’aveva ferita senza alcun ritegno, che l’aveva ingannata con un vile trucco.

-Se avesse davvero voluto ucciderci l’avrebbe fatto… esattamente come ha ucciso sua cugina Morgana. Non è la tipa che si fa particolari scrupoli o che soffra di sensi di colpa- disse la fata della musica voltandosi a guardare Tecna con un timido sorriso. Ripensare al giorno prima non la lasciava di certo indifferente. Il suo cuore soffriva e la sua anima era come se venisse squarciata ma almeno ora era in grado di mascherarlo bene.

La fata alzò il braccio e serrò il pugno davanti ai suoi occhi. Quando lo riaprì mostrò una sfera di potere che emetteva una fievole melodia. La giovane la indirizzò verso uno dei tanti palloncini nella stanza e la unì ad esso. Nella camera la musica cominciò a risuonare in modo più udibile: era una ninna nanna dolcissima.

-Me la cantava sempre mia madre, prima di dormire la sera- disse Musa con un sorriso e gli occhi persi in un ricordo lontano.

-Forse adesso ho capito!- esclamò Aisha che aveva dipinta in volto l’espressione di chi aveva appena trovato una soluzione.






Note dell'autrice: Buonasera a tutti miei carissimi lettori! Quanto è passato? Una settimana? Due? No... un mese. Assurdo! Mai avrei pensato che la ruota del tempo avesse potuto iniziare a girare tanto velocemente! Sono stata completamente risucchiata dal lavoro e dagli allenamenti e dalla scuola, tanto da non avere più nemmeno una sera libera. Poi mi sono fatta male e tutti gli impegni sportivi sono sfumati davanti agli occhi e nello stesso tempo il lavoro è diventato gestibile...
Eccomi dunque ritornata con un nuovo capitolo e con la promessa di una maggiore costanza per il futuro :)
Ad ogni modo ringrazio di cuore tutte le persone che comunque con grande pazienza hanno continuato a seguirmi :)
Baci baci e a presto
Ehris :)
P.S.... recensite.... recensite ;)

  
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