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Autore: Rakshasa    11/05/2015    2 recensioni
E' giusto
Genere: Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Shane Hulmann e ho 28 anni,vivo in California da quando sono nato, ma tutto questo è di inferiore importanza rispetto a quello che sto per raccontarvi... Erano le undici di sera credo, stavo cercando offerte di lavoro online,nulla che mi attirasse in particolar modo; paghe basse o luoghi troppo lontani da dove vivevo, pubblicità,pubblicità... Ad un certo punto però vidi una paga niente male,circa 2500$, e poi era anche non molto distante da casa mia, l'unica cosa strana era il fatto che non ci fossero informazioni sul da farsi, ma poco mi importava. Il mattino seguente mi alzai presto, mi stupì del fatto che miei fratelli monori non fossero in casa, ma credetti che fossero usciti con degli amici come tutte le domeniche,comunque mi presentai al colloquio,entrai nell'edificio,era strano,sembrava quasi abbandonato e ci puzzava in modo tremendo di muffa. "C'è qualuno qui dentro?" urlai, inizialmente nessuno mi rispose, ma poi un uomo sulla sessantina uscì da una porta e mi disse di sedermi nella sala di attesa ed aspettare che qualcuno mi chiamasse...Così feci, mi sedetti su una di quelle sudice e vecchie sedie, il ronzio delle luci che si spegnevano e si riaccendevano era una cosa assurda,ma la cosa peggiore era quell'odore tremendo, per non parlare delle goccioline di non so cosa che calavano dal soffitto...Ero sul punto di andarmene,ma poi dall'ultima porta del corridoio che mi ritrovavo avanti uscì una bambina,credo avesse massimo dieci anni,indossava una gonna fino al ginocchio di colore blu,un maglioncino nero e delle pantofole,piano piano si avvicinava stringendo un orsacchiotto tra le braccia, quando mi ormai mi era davanti vidi i suoi occhi rosso scarlatto, poco coperti da una frangia bionda, emanava uno strano odore di vaniglia... Mi fissò per pochi secondi e poi mi chiese "Shane Hulmann,è questo il suo nome signore?" io feci cenno di si con la testa e la bambina mi prese la mano e mi disse di seguirla, così feci, Arrivammo alla stanza da cui era uscita,entrammo, la puzza si faceva più intensa,accese la luce, lo spettacolo che vidi era raccapricciante, c'erano... Cadaveri di persone appesi per i piedi, alcuni erano senza arti, alla maggior parte gli erano stati cavati gli occhi,altri erano ancora vivi e sofferenti, stavo per strillare ma la bambina accorgendosene mi strinse la mano forte e mi fece cenno di non farlo, stetti zitto e continuai a camminare, infondo c'era una porta in metallo  chiusa con un lucchetto, la bambina aprì una cerniera che stava sul petto del suo pupazzo e ne estrasse due chiavi, una del lucchetto e una della porta,lì apri entrambi.
Entrammo.
Lì dentro era... accogliente,tranquillo,caldo, era strano,ma non cattivo,era strano...strano buono.
C'era una luce bianca di grande intensità, al centro c'era una fontana con una statua di un angelo al centro e quest'angelo aveva le braccia tese verso l'alto e tra le mani stringeva un diamante grande quanto una palla da basket, intorno alla fontana c'erano dei tavoli con sopra delle rose e attorno delle sedie, tutto era bianco,un bianco brillante e candido, infondo alla stanza c'era un grande tavolo con decorazioni d'oro e dei ricchi piatti di tutti i cibi più buoni che si possano immaginare, e lì c'era seduta una coppia,stravagante direi, lei aveva un  abito rosso fino al ginocchio, non portava ne scarpe ne calzini,aveva come il ragazzo un cappello a cilindro bianco con un fiocco rosso scarlatto, poi aveva dei guanti senza dita neri e ad un dito indossava un anello con un grande rubino che emetteva una strana luce,i suoi capelli erano corvini e lunghi fino al sedere ed i suoi occhi verde smeraldo... Il ragazzo indossava una maglietta a maniche lunge nera e dei blue jeans, anche lui senza scarpe,aveva dei capelli biondi e gli occhi di colori differenti, uno blu e uno nero... La bambina mi fece strada fino a quella coppia e mi disse "Benvenuto Shane" io guardi per un secondo sul volto ciascuno di loro e poi chiesi "Scusate, ma... cosa dovrei fare io? Cioè quei corpi là fuori..." Il ragazzo si alzò mi mise una mano sulla mia spalla destra e disse "Benvenuto nella dimenzione "After Life", quelli fuori... non sono corpi, ma anime... Sono le anime di coloro che non hanno voluto accettare di esser passati a miglior vita, come vedi qui ci siamo solo noi, sono pochi quello che lo accettano, tu sei disposto ad accettarlo?" Io feci un lieve sorriso e dissi "Ma... io non sono morto, altrimenti io no-" venni interrotto dalla ragazza che disse "Ricordi di essere andato in un internet point? Cercavi un lavoro vero?" "Si, cioè, cercavo un lavoro, ma non in un internet  point, ero a casa mia.. credo..." "I tuoi ricordi sono sballati,non mi sorprende tutto questo...Eri in un internet point a cercare lavoro, un hacker era stato rintracciato lì,la polizia fece irruzione, l'hacker cacciò una pistola e iniziò a sparare colpi casuali, per tua sfortuna ti colpì dritto alla tempia uccidendoti immediatamente, la tua anima è stata teletrasportata in una dimenzione parallela ma quasi identica a quella che conosci tu, dico quasi perché le persone che conosci non ci sono, per non rendere troppo devastante l'impatto abbiamo creato degli ologrammi per fare delle persone di fantasia" Il mio leggero sorriso si trasformò in un volto quasi incredulo e terrorizzato, dopo un po' domandai "Cosa... cosa dovrei fare ora?" Il ragazzo rise un momento e poi disse "Tu, tu non hai visto la tua faccia,è sempre una cosa fantastica vedere le espressioni dei nuovi arrivati, comunque quello devo fare,non è qui, è di là, nella dimenzione dei "Before Life"... Dovrai prendere le anime di coloro che muoiono e portarle qui, cercare di far accettare loro che sono morti, se non lo accettano... Chiama Misaki, lei saprà cosa fare" "Chi è Misaki?" "Lei" fece indicando la ragazza con il vestito rosso "Ah già Shane, abbiamo dimenticato di presentarci, lei è Misaki, la bambina è Lucy e io sono Jonathan" "Tu che lavoro svolgi qui?" "Torturo le anime sbagliate" "Lucy le porta qui... E Misaki?" "Lei le lega, gli fa un taglio sul petto, il quale li segna alla tortura eterna, che applicherò io" "E' terribile" sussurro io e lui sorridento mi dice "E' giusto".
Accettai di essere morto e lavorai lì per mille e ancora mille anni... Però,dopo diecimila anni decisi di parlare con Jonathan e dirgli che forse bisognava creare un mondo After Life meno "sbagliato" scendemmo a compromessi, decidemmo che non avremmo comandato lì, questo era quello che voleva lui, quello che volevo io era aiutare realmente le anime perdute e creare un mondo fondato per loro, senza punizioni assurde solo per non aver accettato...
"Shane,vieni un momento" lo seguii e mi portò nella stanza delle torture... Ricordo solo questo, ed ora mi trovo appeso a testa in giù con un tagli di 15 cm sul petto, vedo Jonathan e Misaki che mi fissano e dicono cose del tipo "Shane, questo posto è nostro, credevi realmente a dei compromessi?" Guardai vicino alla porta di metallo e vidi la piccola Lucy che tentava di chiedermi scusa...
"E' giusto"
   
 
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